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Argentina: Malgrado le divisioni, malgrado i tradimenti

category argentina / uruguay / paraguay | movimento anarchico | opinione / analisi author Wednesday June 21, 2006 22:04author by Guillaume Davranche - Alternative libertaire Report this post to the editors

Il riflusso delle lotte sociali negli ultimi 4 anni e mezzo è andato verso il suo fatale destino fatto di divisioni, lacerazioni e naufragi. Certi compagni di lotta di ieri, sono oggi allineati col governo. Ma la maggior parte dei compagni cerca di tenere e di far sentire una voce rivoluzionaria all'interno della confusione che si è impadronita del movimento popolare. E gli anarchici? Dove sono finiti gli anarchici argentini? Che fine hanno fatto quei protagonisti dell'insurrezione del dicembre 2001 così immersi nel movimento popolare?


Argentina
Malgrado le divisioni, malgrado i tradimenti

Il riflusso delle lotte sociali negli ultimi 4 anni e mezzo è andato verso il suo fatale destino fatto di divisioni, lacerazioni e naufragi. Certi compagni di lotta di ieri, sono oggi allineati col governo. Ma la maggior parte dei compagni cerca di tenere e di far sentire una voce rivoluzionaria all'interno della confusione che si è impadronita del movimento popolare.

E gli anarchici? Dove sono finiti gli anarchici argentini? Che fine hanno fatto quei protagonisti dell'insurrezione del dicembre 2001 così immersi nel movimento popolare? Cosa fanno oggi il giornale En la Calle, e le due organizzazioni politiche OSL ed AUCA (che sta per "ribelle" in lingua india mapuche)?

AUCA

Ebbene quest'ultima è implosa recentemente ed insieme a lei si è diviso anche il MUP (Movimiento de Unidad Popular), costituito da numerosi disoccupati, studenti e piccoli contadini, promosso da AUCA già prima del dicembre 2001, ed in cui i militanti di AUCA svolgevano un ruolo dirigente. (AL del resto ha sempre disapprovato questo legame organico tra organizzazione di massa ed avanguardia rivoluzionaria molto vicino alle posizioni leniniste così dominanti in Argentina). La rottura di AUCA e la scissione del MUP sono emblematiche delle tendenze contraddittorie che travagliano i movimenti popolari dall'aprile 2003, data della vittoria elettorale del "peronista di sinistra" Nestor Kirchner. Nel 2005 i militanti di AUCA hanno palesato con lucidità le difficoltà nel mantenere la coesione del movimento popolare a fronte di un governo "di sinistra", che usa alternativamente la repressione, il consenso e la corruzione verso i militanti popolari. Certi movimenti piqueteros hanno cambiato veste, optando per una critica morbida verso il governo, con emarginazione di coloro che persistono nell'opposizione.

Una parte di AUCA insisteva perché il MUP trovasse una terza via. Invece entrambi si sono spaccati in due fazioni rivali. La minoranza del MUP, facente capo a Federico Martelli, uno dei principali attivisti di AUCA, si è affiliata alla CTA (Confederación del los Trabajadores Argentinos, nata nel 1992 come scissione a sinistra del sindacato CGT e attiva nel settore della scuola e del P.I.). La maggioranza del MUP si mantiene all'opposizione dentro una coalizione radicale di piqueteros: il FPDS-Frente Popular Dario Santillan. All'interno del MUP-FPDS, i militanti rimasti fedeli al lavoro di AUCA pubblicano il periodico Rojo y Negro, che sta discutendo di coinvolgere l'OSL (vedi più avanti).

La scissione del MUP e l'implosione di AUCA hanno avuto una accelerazione il 7 aprile scorso, quando un commando del MUP-Martelli (così ribattezzato dai suoi detrattori) ha tentato di occupare il centro sociale Olga-Vasquez, sede del FPDS a La Plata. Questo centro sociale -una scuola dismessa e poi occupata- è stato la sede storica del MUP e le due anime rivali ne rivendicavano l'eredità. Dopo una notte di assedio e di scontri tra le due fazioni, il MUP-Martelli ha lasciato il luogo, non senza aver prima appiccato un incendio per distruggere il centro. Il FPDS ha denunciato il fatto come una provocazione condotta da "gruppi neokirchneriani, violenti ed incoraggiati dal governo".

Davvero un triste episodio. I compagni vengono alle mani ed il governo applaude.

OSL

La Organisación Socialista Libertaria ha rivisto la sua strategia politica. Si sono resi conto che il loro eccessivo sciogliersi nei movimenti sociali e sindacali comportava un danno alla visibilità della specificità socialista-libertaria. Il nuovo orientamento sta già dando i suoi risultati. Nel novembre 2005, l'OSL ha aperto una sede pubblica a Buenos Aires, il suo giornale En la Calle ha una discreta diffusione, c'è un progetto di casa editrice con pubblicazioni relative alla storia di Resistencia Libertaria (organizzazione anarchica operaia clandestina nata nel 1973 e soppressa nel 1978, protagonista della resistenza armata del 1976) e del movimento libertario argentino tra il 1930 ed il 1943. Ma il progetto editoriale prevede anche un libro sull'autismo e sulle fiabe popolari latino-americane rivisitate in chiave non maschilista.

Sul fronte del femminismo -che in America Latina è ben lontano dal contare sull'appoggio della maggioranza dei movimenti sociali e di estrema sinistra- continua il lavoro della OSL: infatti la sua Commissione di genere ha organizzato recentemente la prima conferenza sul tema col titolo "Patriarcato e capitalismo, similitudini, differenze, congiunzioni, rotture", coinvolgendo anche delle compagne del Paraná e del Cile.

Sul fronte sindacale i miitanti della OSL stanno dando il loro contributo alla battaglia per ottenere il riconoscimento legale del sindacato indipendente del Simeca (corrieri), cosa che farà emergere dal lavoro nero questi lavoratori.

Ma la più grande ambizione della OSL è quella di riuscire a federare i tanti militanti libertari attivi nei movimenti sociali. Stanno lavorando alla costituzione di un coordinamento trasversale ai diversi fronti di lotta, denominato Resistencia Popular Libertaria, come "spazio di discussione e di azione politica degli anarchici al di là della sola OSL al fine di influenzare le lotte di classe". La proposta è stata accolta per ora freddamente negli ambiti piqueteros. Mentre sta avendo successo in ambito sindacale con la costituzione di una Tendencia Sindical Libertaria dentro la CTA, con relativo bollettino.

All'interno del frammentatissimo movimento piquetero, la OSL non cessa di lavorare per la convergenza del comitati autogestionari e quelli "classistes", secondo la terminologia argentina. Sei comitati piqueteros (Primero de Mayo, UTP, Movimiento Carlos Almiron, MTD de Claypole, MOTOR e MTO) hanno già formato il "Fronte delle organizzazioni in lotta" che ha intrapreso relazioni con il FPDS, col vantaggio di rafforzare il fronte piquetero antigovernativo e di semplificare il panorama delle tante sigle all'interno del movimento popolare argentino.


Guillaume Davranche
(militante di AL-Paris sud)


Liberamente tradotto a cura della FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali dal numero 152 di Alternative Libertaire, giugno 2006, pp.18-19

Related Link: http://www.alternativelibertaire.org
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