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Thursday May 19, 2022 20:56 by Varie organizzazioni anarchiche
Primo maggio 1886! 136 anni fa, oggi, la classe operaia americana creò un'esperienza inestimabile per le successive lotte delle classi lavoratrici di tutto il mondo dicendo "questa lotta è la nostra ultima lotta!". Rimane una vittoria fino ai nostri giorni. La richiesta di "8 ore di lavoro, 8 ore di riposo, 8 ore per quello che vogliamo" per sostituire le 16 ore di lavoro e gli assalti del capitalismo che prendevano di mira la vita delle classi lavoratrici allora nel XIX secolo si trasformò in uno sciopero generale in America. Lo sciopero generale è stato una delle armi più significative dell'azione anarchica come conquista alla storia della lotta di classe.
Dichiarazione internazionale anarchica per il Primo Maggio 2022Per gli anarchici, la lotta per le 8 ore non è mai stata vista come una semplice richiesta di riforma. Gli anarchici hanno lottato per sostituirla con una rivoluzione sociale, con l'affermazione che "Indipendentemente dal nostro orario di lavoro, che sia di 2 ore o di 8 ore, è schiavitù se lavoriamo per i padroni". Il centro di questa grande lotta fu Chicago, uno dei più grandi centri industriali degli Stati Uniti in quel periodo. Chicago era allo stesso tempo il centro più importante per l'azione anarchica. Centinaia di migliaia di operai erano presenti nelle fabbriche e nelle strade per lottare per la giornata di 8 ore. I Pinkerton, polizia privata al soldo dei capitalisti, assalirono gli operai in sciopero nella fabbrica McCormick. Gli assassini massacrarono quattro operai disarmati. Il giorno dopo fu organizzata una manifestazione a Haymarket. Alla fine della manifestazione, mentre la polizia cercava di liberare la piazza, fu lanciata una bomba. L'identità del lanciatore è a tutt'oggi ignota. Di lì a poco, tutte le pubblicazioni anarchiche furono chiuse, migliaia di lavoratori furono arrestati e il caso Haymarket diede inizio a un conflitto continuo contro la classe lavoratrice. Grinnell, il procuratore della borghesia, disse: "L'anarchia viene giudicata. Bravi uomini della giuria, condannate questi uomini, fatene un esempio, impiccateli. Salvate le nostre istituzioni e la nostra società". Questo perché l'obiettivo degli otto anarchici condannati a morte non era solo il diritto a lavorare solo 8 ore al giorno; il loro obiettivo era distruggere il capitalismo, il dominio dell'ingiustizia e dello sfruttamento. Albert Parsons, August Spies, Adolph Fischer, George Engel e Louis Lingg furono condannati a morte. Oscar Neebe, Samuel Fielden e Michael Schwab furono imprigionati. Fu provato che gli otto anarchici non avevano nulla a che fare con la bomba esplosa in Haymarket; furono accusati di anarchismo! Gli anarchici in tribunale difendevano non se stessi ma la classe lavoratrice, la lotta per le otto ore e l'anarchismo! Dopo la dichiarazione della condanna a morte, Adolphe Fischer si oppose con queste parole: "Qui sono stato processato per omicidio ma condannato per anarchismo. Sono stato condannato per essere un anarchico. Se le classi dominanti pensano di poter schiacciare l'anarchismo impiccandoci, impiccando qualche anarchico, si sbagliano. Gli anarchici amano i loro principi più delle loro vite. Gli anarchici sono sempre pronti a morire per le loro idee". Louis Lingg non aspettò di morire per mano del suo boia. Finì la sua vita dopo aver scritto "Viva l'Anarchia!" sul muro della sua cella. I quattro anarchici andarono al patibolo dicendo "Viva l'Anarchia". Si sono lasciati dietro la loro volontà che non scende a compromessi con la classe capitalista e il loro coraggio che non si arrende a nessun prezzo. E, naturalmente, il 1° maggio, la Giornata Internazionale dei Lavoratori! Oggi, tutte le classi lavoratrici del mondo devono sapere che la giornata lavorativa di 8 ore è stata conquistata attraverso la lotta implacabile, fino alla morte, dei lavoratori anarchici, anche se i capitalisti continuano ancora a truffare i lavoratori e le lavoratrici. Emma Goldman, che era impressionata dalla lotta dei lavoratori anarchici diventando lei stessa un'anarchica, disse: "Tutto ciò che è buono e bello nel mondo di oggi esiste nonostante gli stati, non grazie ad essi". I capitalisti non hanno mai dato alcun diritto ai lavoratori e alle lavoratrici, essi/esse li hanno guadagnati con la loro lotta. Il capitalismo continua a condannare milioni di lavoratrici e lavoratori nel mondo al lavoro salariato e a lunghe ore di lavoro, li uccide nel lavoro, nello sfruttamento, nella precarietà, nel lavoro senza diritti e in condizioni di schiavitù. La situazione delle classi oppresse del mondo è terribile nelle diverse geografie, specialmente nei paesi del cosiddetto "terzo mondo" dove la disoccupazione, la fame e la povertà sono disperate in questa nuova tappa dell'avanzata neoliberale. Il capitalismo che abbiamo combattuto con denti e artigli per centinaia di anni e la sua infinita avidità di profitto minaccia tutti i popoli del mondo e il pianeta stesso. Il capitalismo ha usurpato la vita delle classi oppresse ogni giorno fin dal suo inizio, in cambio della sopravvivenza e della continuazione della produzione a beneficio dei profitti e dei privilegi della classe dominante. La lotta oggi è una lotta di vita o di morte per tutti gli oppressi. Perché oggi il capitalismo trascina il mondo in disastri irreversibili insieme alla concorrenza globale, alle crisi pandemiche e alle guerre contro il popolo. Gli anarchici di Haymarket erano lavoratori immigrati. Proprio come i migranti di oggi che si perdono nei loro lunghi viaggi nei mari del mondo per sopravvivere e proprio come le innumerevoli lavoratrici e lavoratori migranti che si trovano tra la vita e la morte ai passaggi di frontiera degli stati. Siamo anarchici che lottano per la stessa causa in diverse geografie del mondo e continueremo la nostra lotta, lottando con le unghie e con i denti con la classe capitalista proprio come i nostri onorevoli compagni che hanno detto "Viva l'Anarchia!" sulla forca. I nostri compagni sapevano che avrebbero vinto anche a costo di morire. Perché iniziare una rivolta contro il capitalismo che, fino all'ultimo centimetro, è un tormento, significa vittoria! Le grida di "Viva l'Anarchia!" dei nostri compagni si riflettono nella lotta della classe lavoratrice di oggi. E noi, come anarchici e anarchiche che abbracciano la loro lotta, dobbiamo trasformare questa voce in un potere organizzato che possa scavare la fossa della classe capitalista che ci ruba la vita.
Questa voce non è un residuo del passato, ma la parola d'ordine della lotta di oggi. Non c'è liberazione per i popoli del mondo se non si eliminano gli stati che ci costringono con nuove limitazioni ogni giorno e se non si crea un mondo uguale e libero in cui non esiste autorità e proprietà e tutto è di tutti. E la strada verso questa liberazione passa attraverso la semina di semi di libertà in ogni terra del mondo e mantenendo viva la nostra speranza per un mondo senza stato. Tuttavia, dobbiamo ricordare che, come diceva Malatesta "La propaganda individuale occasionale, che è spesso una semplice via d'uscita per sedare i malanni della coscienza, ha poco o nessun effetto nel raggiungere lo scopo. Il terreno è molto ingrato ai semi piantati a casaccio per germogliare e mettere radici". Ecco perché la nostra lotta deve portare in sé responsabilità, impegno, autodisciplina e auto-organizzazione per raggiungere la libertà.
È intenzione della militanza anarchica organizzata promuovere e rafforzare i sindacati con coscienza di classe, i raggruppamenti militanti all'interno dei sindacati che sviluppano una linea di azione diretta e approfondiscono la combattività e la costruzione del potere di lavoratrici e lavoratori, coordinando gli sforzi sviluppati nei vari sindacati per dare a questa linea di lavoro sindacale un carattere più generale che possa essere proposto come guida per il popolo in lotta. È compito del sindacato raggiungere e offrire solidarietà e sostegno alla lotta di altri settori sociali organizzati, per rafforzare i diversi settori delle classi oppresse. Questa prospettiva di lavoro militante ci permetterà di costruire la forza necessaria delle classi popolari per sviluppare un profondo progetto rivoluzionario.
Il primo maggio saremo in tutte le strade del mondo per mantenere viva la memoria dei nostri compagni, per elevare la loro lotta e per creare un mondo uguale e libero in cui non ci siano gerarchie e proprietà e in cui tutto sia di tutti. Senza oppressori e oppressi. Viva il primo maggio! |
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