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Francia: Alternative Libertaire, vittima di una repressione inusuale

category francia / belgio / lussemburgo | repressione / prigionieri | comunicato stampa author Monday June 19, 2006 19:02author by Alternative libertaire - AL Report this post to the editors

Appello urgente di solidarietà ad Alternative Libertaire

Oggi, Alternative Libertaire è fatta oggetto di una repressione inaudita: in meno di 3 settimane, 6 militanti di AL sono stati colpiti dalla repressione. Ed ogni volta risultava evidente la stessa ragione: la loro sfida al razzismo di Stato ed alle politiche antisociali.


Appello urgente di solidarietà ad Alternative Libertaire, vittima di una repressione inusuale

Lo scopo della repressione è quello di ridurre al silenzio le rivolte sociali che necessariamente si sviluppano all'interno di una società ingiusta: le rivolte dei sans-papiers, degli attivisti anti-OGM, degli scontri del novembre 2005, degli scioperi contro il CPE. Cosa abbiano in comune queste lotte è del tutto evidente.

Ebbene, oggi, Alternative Libertaire è fatta oggetto di una repressione inaudita: in meno di 3 settimane, 6 militanti di AL sono stati colpiti dalla repressione. Ed ogni volta risultava evidente la stessa ragione: la loro sfida al razzismo di Stato ed alle politiche antisociali, vedi la recentissima legge nota come CPE, contro la quale ci sono state ben 12 settimane di lotte sociali esemplari fino al ritiro della legge stessa. Ed oggi, lo Stato fa pagare ad Alternative Libertaire il prezzo del ruolo che l'organizzazione ha svolto tra gli scioperanti e nelle occupazioni.

  • A Rennes, la città dove più vasta e fiera è stata l'opposizione, i nostri compagni e militanti di AL Tristan e François, sono stati accusati e saranno processati rispettivamente per "insulti e minacce" e per "minacce di morte" contro il capo della serrata, un prof di matematica dell'Università di Rennes 2. Queste accuse sono alimentate ovviamente da un sentimento di vendetta. Tali accuse sono dirette contro 2 esponenti del sindacato degli studenti conosciuti in tutta Rennes per il loro impegno politico. Le accuse sono motivate dall'acredine del prof di matematica, pubblicamente umiliato dalla massa degli studenti in lotta e dalla sconfitta politica dello Stato, costretto a ritirare il CPE. Tristan è sotto sorveglianza speciale ed ha ricevuto l'ordine di presentarsi in questura per rispondere a domande relative ai "fatti concernenti il movimento contro il CPE".
    Il processo comincerà il prossimo 13 luglio al tribunale di Rennes. Tutti davanti il tribunale.
  • A Rouen, il nostro compagno Pierre, un disoccupato attivista del comitato dei senza lavoro, è stato arrestato mentre affiggeva un manifesto. Per lui, una multa di 150 euro è una sanzione enorme.
  • A Parigi, il 4 giugno scorso, mentre la polizia portava a termine un'operazione contro i migranti nel quartiere di Belleville e si preparava a lasciare il campo, si formava una piccola folla per protestare contro i poliziotti con slogan anti-razzisti. Quattro persone, tra cui Valentin ed Emmanuel, entrambi militanti di Alternative Libertaire, venivano arrestate e detenute per 24 ore.
    Il processo inizierà il 6 luglio per Valentin, Emmanuel e Manuel, ed il 18 luglio per Jean-Baptiste. Tutti questi compagni hanno bisogno del sostegno di tutti durante il processo.
  • Ad Aix-en-Provence, l'1 giugno, gli studenti della facoltà di Lettere dell'Università locale hanno messo in scena la prima parte del "dibattito nazionale sull'università-impiego". Questa mascherata, in guisa di "risposta alle preoccupazioni degli studenti", voleva dare una mano al primo ministro francese Villepin nel rifarsi la faccia dopo il fallimento del CPE. Il 7 giugno, gli studenti, furiosi per il fatto che la polizia era stata chiamata dall'università per permettere che padroni ed amministratori favorevoli al CPE avessero accesso alla seconda parte del "dibattito nazionale", hanno cercato di disperderli con canti e sirene anti-nebbia. In seguito ad un scontro, Jean-Pascal, un militante di Alternative Libertaire, è stato strappato dalle fila dei dimostranti e picchiato dalla polizia, poi arrestato e messo dentro. Il giorno dopo, 3 attivisti, fra cui uno di Alternative Libertaire, sono stati vittima di arresti mirati da parte delle squadre anti-crimine. Grazie alle mobilitazioni politiche e sindacali, ed all'azione degli avvocati, Jean-Pascal, Reda, Valentin e Pierre-Louis sono stati scarcerati immediatamente e posti sotto controllo giudiziario con il divieto di lasciare la città fino al processo per "violenza contro pubblico ufficiale", "insulti e ribellione". Questo uso della repressione poliziesca da parte dello Stato tramite le istituzioni politiche ed universitarie non è altro che l'espressione pura e semplice della vendetta contro noti studenti militanti che erano in prima linea nella lotta contro il CPE.
    Il processo e la manifestazione di solidarietà sono previsti per il 19 luglio al tribunale di Aix-en-Provence.

Appello per la solidarietà

Alternative Libertaire è una piccola organizzazione con limitate risorse finanziarie. Possiamo contare solo sull'autofinanziamento dei militanti, sulle sottoscrizioni alla nostra stampa e degli Amici di AL. Naturalmente, non riceviamo sussidi e non abbiamo benefattori. Questi processi hanno dei costi finanziari.

L'unico mezzo che AL ha per rispondere a questi attacchi è poter contare sull'aiuto da parte di tutte le persone di buona volontà, siano d'accordo oppure no con la nostra politica, ma che siano pronte alla solidarietà contro la repressione.

Come aiutarci?

* Pubblicando e facendo girare questo appello, sui vostri siti o sui vostri giornali;

* Inviando un contributo con l'intestazione "Solidarité répression" ad Alternative Libertaire, BP 295, 75921 PARIGI Cedex 19.


Coordinamento Federale d'Alternative Libertaire
10 giugno 2006


Traduzione a cura di FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali

Related Link: http://www.alternativelibertaire.org

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