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Sostieni il documentario "Quando i Papi avevano la coda" Mar 12 21 Città del Vaticano: quanto vale la giustizia vaticana...? sul processo... Dec 07 15 1984-2014: 30 anni fa a Fano il primo meeting anticlericale Aug 27 14 San Cirietta![]() ![]() ![]() ![]() Com'è noto, il calendario cristiano rievoca oggi la festività di san Rocco, patrono di Lioni, il mio borgo natio. Ma, a quanto pare, san Rocco è un santo venerato ed onorato in numerosi luoghi d'Italia e all'estero... Com'è noto, il calendario cristiano rievoca oggi la festività di san Rocco, patrono di Lioni, il mio borgo natio. Ma, a quanto pare, san Rocco è un santo venerato ed onorato in numerosi luoghi d'Italia e all'estero. È una ricorrenza religiosa solenne. Non a caso, le celebrazioni in onore del santo di Montpellier sono in corso dalle 8 del mattino in quel di Villamaina, il cui patrono è san Paolino, che si festeggia il 22 giugno. Spari già di primo mattino ed il tributo musicale della banda del paese hanno già fatto un gran frastuono. I botti esplodono all'improvviso e, per reazione, partono le mie imprecazioni. Il santo in questione si festeggia qui con maggior fragore che altrove. Evidentemente, la devozione per il celebre santo di Montpellier è assai avvertita in questi borghi. Ma temo che molti compaesani e conterranei irpini, in particolare alcuni notabili politici e primi cittadini, siano ben più grati e devoti al vero "santo protettore" delle nostre contrade, il "grande benefattore" dell'Irpinia. Si pensi ai favori ed alle prebende elargite a profusione, a "grazie e benedizioni" concesse ai sudditi dei suoi feudi locali. Mi riferisco al "santo patrono" di Nusco, meglio noto come "Uomo del monte" o "grande G.", che ha "beneficiato" per decenni le popolazioni di tali luoghi. Quest'anno, san Ciriaco ha istituito una "santa alleanza" con santa Rosetta (perdonate la ripetizione). In virtù di questo "sacro accordo" hanno ricevuto la benedizione e l'investitura a sindaco i pupilli dei due "santi in terra". Ebbene, recarsi al seguito delle varie processioni in onore del santo patrono è dovere di ogni "buon fedele". La devozione verso i santi è un sentimento "pio" che ripaga chi sa dimostrarlo. Così come, a maggior ragione, la devozione verso un potere assai più profano. |
HauptseiteSupport Sudanese anarchists in exile Joint Statement of European Anarchist Organizations International anarchist call for solidarity: Earthquake in Turkey, Syria and Kurdistan Elements of Anarchist Theory and Strategy 19 de Julio: Cuando el pueblo se levanta, escribe la historia International anarchist solidarity against Turkish state repression Declaración Anarquista Internacional por el Primero de Mayo, 2022 Le vieux monde opprime les femmes et les minorités de genre. Leur force le détruira ! Against Militarism and War: For self-organised struggle and social revolution Declaração anarquista internacional sobre a pandemia da Covid-19 Anarchist Theory and History in Global Perspective Capitalism, Anti-Capitalism and Popular Organisation [Booklet] Reflexiones sobre la situación de Afganistán South Africa: Historic rupture or warring brothers again? Death or Renewal: Is the Climate Crisis the Final Crisis? Gleichheit und Freiheit stehen nicht zur Debatte! Contre la guerre au Kurdistan irakien, contre la traîtrise du PDK Meurtre de Clément Méric : l’enjeu politique du procès en appel Italia / Svizzera | Religione | it Tue 22 Apr, 15:37
La vicenda in cronaca locale intorno alla diatriba fra Alpini e clero locale sulla libertà dei primi di portare il cappello nelle funzioni religiose e declamare la "preghiera dell'alpino" ci fa sorridere, in quanto si omette da un lato lo stridere di un testo religioso che affonda la genesi nell'Italia iper-nazionalista e fascista (e di un clero colluso) e dall'altra parte un ipocrisia dei preti nel rivendicare una cristianità pacifica e pacifista che cozza con la sua struttura che arriva fin li nel organizzarsi all'interno delle forze armate ma entriamo nel dettaglio:
La Corte Europea ha esposto una sentenza in base ad una Carta dei Diritti Umani dove sono espressi i veri fondamenti giuridici e politici in termini di cittadinanza politica liberale e democratica dell'Europa. Gli articoli esaminati sono semplicemente il portato di un comune cemento giuridico-politico giusnaturalista e liberale che sancisce il pluralismo in seno alla democrazia liberale.
Nella concezione del comunismo anarchico, la società che esso vuole costruire è un soggetto dinamico, in continua evoluzione e cambiamento, che ammette la diversità come valore, che - a differenza di quella marxista - non ha verità da imporre, nemmeno l'ateismo, che mira alla piena realizzazione della felicità sulla terra, attraverso l'uguaglianza, anche di genere, e la fine dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo e la liberazione dal lavoro salariato. [ English ]
Vista la mala parata, "per non eccitare gli animi", Ratzinger declina l'invito. I laici alla Paolo Mieli e il parroco Romano Prodi si stracciano le vesti, lamentando la violazione della libertà di pensiero, dimenticando che l'art. 7 della Costituzione, voluto dai cattolici, afferma che la Repubblica italiana e la Chiesa cattolica sono indipendenti e sovrani nel proprio ordine.
Iconografia mediatica a parte, con la manifestazione organizzata in prima persona dalle strutture ecclesiali la chiesa cattolica italiana si è fortemente secolarizzata, è scesa in campo, si è fatta partito...
Quando il clero pretende di voler tornare a decidere sulla politica di un paese e del suo popolo, allora l'anticlericalismo torna a riproporsi come strumento del libero pensiero; quando l'identità religiosa combacia con quella della destra estrema, allora l'antifascismo torna ad essere pratica di vita e di lotta per la libertà e l'autogestione.
Effettivamente l’imperversare di papi, vescovi, cardinali e catto-ministri vari sta raggiungendo in Italia livelli imbarazzanti. Se solo qualche semestre fa lo scontro di civiltà veniva paventato proprio in funzione della superiorità culturale occidentale, in grado di distinguere, contrariamente ai paesi islamici, l’ambito civile da quello religioso, ora non passa giorno in cui non si sia costretti ad assistere alle puntuali esternazioni d’oltretevere sulle questioni più disparate.
Abbiamo assistito in questi anni, mediante l'introduzione del "principio di sussidiarietà" nella legislazione nazionale (leggi Bassanini) e in tutti gli Statuti regionali italiani, all'approfondirsi del problema dell'ingerenza confessionale nell'erogazione di servizi alla persona, finanziati pubblicamente: dalla sanità alla scuola, dall'assistenza sociale ai servizi pubblici cittadini.
Da tempo la FdCA segue e denuncia l'introduzione del principio di sussidiarietà nel tessuto sociale italiano; non ci stupisce la presentazione di un documento bipartisan, di parlamentari di Forza Italia e Margherita, sulla "sussidiarietà per cambiare il Paese" proprio al meeting ciellino di Rimini.
Per i privilegiati tutto si chiude, anche con il papato di Bergoglio, con la contrizione e la punizione comminata in segreto, e forse scontata con obbedienza, in ossequio al “sigillum confessionis”.
20 settembre 2010: Centoquaranta anni dalla breccia di porta pia, dalla caduta del regno pontificio, dalla fine dei papa re. Si avvicinano le commemorazioni nell’ambito del “grande evento” dell’unità d’Italia tra retorica del tricolore, rispolvero di fasci littori, insabbiamento da camice verdi. Le celebrazioni dell’anniversario della breccia le gestisce Alemanno, il sindaco con la celtica, il quale, con serena pace di ogni parte politica (cioè due parti: il blocco di potere che governa e quello che lo lascia governare), si è prefisso l’obiettivo di arrivare a una commemorazione “condivisa” con la Santa Sede. E non solo alla commemorazione condivisa, ma a “Roma Capitale” condivisa. Con buona pace della “breccia di porta pia”, la cui direzione è mutata: dal Vaticano stanno ora entrando in Italia i “bersaglieri” con le tonache.
Chi in Italia si accalora contro i musulmani sbaglia, così come chi scusa i fanatici affermando che quelle vignette "li provocano". Basta fare una rapida ricerca in internet sulle vignette per capirlo: non ne troverete quasi traccia, vedrete invece immagini di roghi, di bandiere danesi calpestate, di folle inferocite. Dove sono le vignette così tanto provocanti?
Purtroppo non può dirsi che con l'allocuzione papale all'Angelus del 4 dicembre 2005 non si sia toccato il fondo: l'abisso dell'abiezione cattolica è sicuramente ancora più profondo. Comunque una volta qualitativa rispetto al più recente passato post-conciliare, c'è stata.
La vicenda in cronaca locale intorno alla diatriba fra Alpini e clero locale sulla libertà dei primi di portare il cappello nelle funzioni religiose e declamare la "preghiera dell'alpino" ci fa sorridere, in quanto si omette da un lato lo stridere di un testo religioso che affonda la genesi nell'Italia iper-nazionalista e fascista (e di un clero colluso) e dall'altra parte un ipocrisia dei preti nel rivendicare una cristianità pacifica e pacifista che cozza con la sua struttura che arriva fin li nel organizzarsi all'interno delle forze armate ma entriamo nel dettaglio:
La Corte Europea ha esposto una sentenza in base ad una Carta dei Diritti Umani dove sono espressi i veri fondamenti giuridici e politici in termini di cittadinanza politica liberale e democratica dell'Europa. Gli articoli esaminati sono semplicemente il portato di un comune cemento giuridico-politico giusnaturalista e liberale che sancisce il pluralismo in seno alla democrazia liberale.
Nella concezione del comunismo anarchico, la società che esso vuole costruire è un soggetto dinamico, in continua evoluzione e cambiamento, che ammette la diversità come valore, che - a differenza di quella marxista - non ha verità da imporre, nemmeno l'ateismo, che mira alla piena realizzazione della felicità sulla terra, attraverso l'uguaglianza, anche di genere, e la fine dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo e la liberazione dal lavoro salariato. [ English ]
Vista la mala parata, "per non eccitare gli animi", Ratzinger declina l'invito. I laici alla Paolo Mieli e il parroco Romano Prodi si stracciano le vesti, lamentando la violazione della libertà di pensiero, dimenticando che l'art. 7 della Costituzione, voluto dai cattolici, afferma che la Repubblica italiana e la Chiesa cattolica sono indipendenti e sovrani nel proprio ordine.
Iconografia mediatica a parte, con la manifestazione organizzata in prima persona dalle strutture ecclesiali la chiesa cattolica italiana si è fortemente secolarizzata, è scesa in campo, si è fatta partito... |