Oggi, 10 ottobre, la "Manifestazione per il Lavoro, la Democrazia e la Pace", che era stata organizzata da diversi sindacati, associazioni e organizzazioni è stata colpita da un attentato dinamitardo. Come era già successo ad Amed nel mese di giugno e nel mese di luglio a Suruç, anche oggi ad Ankara gli attentati hanno ucciso decine di persone. [English]
Migliaia di persone erano giunte a Ankara provenienti da diverse città per essere uniti contro le politiche di guerra, contro i profitti di guerra dei diversi gruppi di potere.
Oggi, le bombe hanno ucciso queste persone che volevano la pace, volevano la vita e la libertà dalla guerra.
Questo attentato, in cui sono rimaste uccise finora più di 30 persone [oggi 11 ottobre più di 120, ndt], è un riflesso dell'avida sete di sangue del potere. Chi ha già ucciso ad Amed, a Pirsus, a Cizir, sta ora cercando di intimidire il popolo, di frustrarne e scoraggiarne la lotta per la libertà, colpendolo con una politica di guerra e con l'assassinio di decine di persone ad Ankara.
I potenti devono sapere che qualsiasi mezzo useranno, arrestandoci o uccidendoci con le bombe, non rusciranno ad intimidirci o a costringerci alla loro politica di guerra.
Per un mondo nuovo, per una vita di libertà, gli assassini di Amed, in Pirsus, Cizir e Ankara e le loro vittime non possono essere dimenticati, gli assassini non possono essere perdonati.