Comunicato di Alternative libertaire sulla vittorio contro il CPE
Lunedì mattina, il governo ha deciso di "sostituire" il CPE. E' stato sconfitto, ma noi dobbiamo continuare la mobilitazione, soprattutto per ottenere il ritiro della cosiddetta "legge sulla parità di opportunità" e del CNE.
Il governo può parlare di "sostituzione" quanto vuole, il fatto è CPE è stato scartato. Le "misure a favore dell'inserimento professionale" proposte in sostituzione non sono alla fine altro che una compilazione di misure già esistenti, che danno sempre più vantaggi fiscali ai padroni, ma non rimettono in causa i diritti dei lavoratori.
Questa è una vittoria storica: è la prima volta dopo tanto tempo che un governo si piega davanti a un movimento sociale. E' la prova che anche i governi apparentemente più inflessibili cedono davanti alla paura di un conflitto sociale di grande ampiezza. Questa vittoria è certamente una vittoria per gli studenti e i liceali, che hanno dovuto lottare praticamente da soli per circa 9 settimane.
Sin dall'inizio, gli studenti hanno rivendicato il ritiro del CNE e dell'intera legge detta "sulla parità di opportunità". Questa legge prevede tra l'altro l'apprendistato a 14 anni, il lavoro notturno dei minori tra i 15 e i 18 anni, e la sospensione dell'assegno familiare in casi di assenteismo da scuola, misure che finora erano state portate esclusivamente dall'estrema destra!
A poco a poco, questo movimento è diventato un movimento di rifiuto generale della precarietà e dagli studenti sono stati formulati numerose proposte, soprattutto in termini di autonomia della gioventù e di democrazia nei licei e nelle università. E' ugualmente il momento di esprimere forte e chiaro queste rivendicazioni.
Oggi, i blocchi sono stati tolti da molte università. Gli studenti hanno infatti capito che il governo è stato sconfitto e che può cedere sulle altre rivendicazioni. Sarebbe incomprensibile che le direzioni sindacali si appellino alla fine della mobilitazione e rimettano il ritiro della cosiddetta "legge sulle parità di opportunità" e del CNE ad ulteriori trattative.
Traduzione a cura di FdCA-Ufficio relazioni internazionali