Neue VeranstaltungshinweiseBrasile/Guyana/Suriname/Guiana francese Es wurden keine neuen Veranstaltungshinweise in der letzten Woche veröffentlicht Kommende VeranstaltungenBrasile/Guyana/Suriname/Guiana francese | Lotte sul territorio Keine kommenden Veranstaltungen veröffentlicht [South Africa] We are dying for food 22:31 Aug 06 1602 comments "En Haití está desarrollándose una rebelión de las masas en contra de un sistema neocolonial" 09:04 Mar 28 0 comments What Colour is Your Vest? The Gilets Jaunes Revolt Shaking France 20:53 Feb 14 0 comments Yellow Vests and I 19:55 Jan 12 0 comments Trespass 3 23:45 Jan 03 0 comments mehr >> |
Recent articles by Coordenação Anarquista Brasileira
Comunicado da CAB às organizações amigas e parcerias de luta 0 comments Racism and xenophobia killed Moïse! 2 comments Racismo e xenofobia mataram Moïse! 1 comments Recent Articles about Brasile/Guyana/Suriname/Guiana francese Lotte sul territorioΑγροοικολογ^... Dec 02 20 El Terrorismo de Estado en Curitiba (Paraná, Brasil) Dec 19 18 Terrorismo de Estado em Curitiba, Brasil Dec 19 18 Contro i Mondiali e contro la repressione: seminare lotta e organizzazione!
brasile/guyana/suriname/guiana francese |
lotte sul territorio |
comunicato stampa
Thursday June 26, 2014 15:50 by Coordenação Anarquista Brasileira - CAB
L'insieme di lotte e conflitti sindacali e sociali in corso nel paese prima e durante i Mondiali di Calcio tiene sotto pressione il governo federale, alcuni governi statali, municipi e padroni, generando una guerra dei nervi nei principali centri urbani del paese. [Português Contro i Mondiali e contro la repressione: seminare lotta e organizzazione!L'insieme di lotte e conflitti sindacali e sociali in corso nel paese prima e durante i Mondiali di Calcio tiene sotto pressione il governo federale, alcuni governi statali, municipi e padroni, generando una guerra dei nervi nei principali centri urbani del paese. Se l'anno scorso i protagonisti delle grandi manifestazioni furono i settori precarizzati dei giovani e non i movimenti popolari organizzati, nelle manifestazioni del 2014 si sono aggiunti i lavoratori di diverse categorie insieme a settori vicini ed espressione delle classi oppresse. Ne è un esempio la lotta dei lavoratori della metropolitana di São Paulo - i quali nei giorni scorsi hanno dovuto fare i conti con l'intransigenza di una delle più forti espressioni della destra brasiliana [cioè l'organizzazione di estrema destra cattolica Opus Dei Geraldo Alckmin/PSDB (Partido da Social Democracia Brasileira, ndt)] - vittime di una pesante repressione, delle strumentalizzazioni dei grandi mezzi di comunicazione e del licenziamento di più di 40 lavoratori. I sindacati della metropolitana proseguono nella campagna per il reintegro dei 42 licenziati. La partita più dura si sta giocando sulla pelle di questi valorosi compagni e di altre categorie attualmente in sciopero ed è per questo che ci teniamo a precisare di stare molto attenti a tutti i tentativi di criminalizzazione delle lotte. Stato di emergenza? No, Stato di lotta e di solidarietà permanente!A fronte della Legge Generale sulla Coppa e della Portaria de Garantia della Legge e dell'Ordine che configurano un vero e proprio stato d'emergenza in tutto il paese, si rende estremamente necessaria una solidarietà incondizionata all'interno della sinistra e dei movimenti sociali in tutte le lotte in corso e, soprattutto, per i lavoratori della metropolitana di São Paulo.Da mesi si assiste ad un aumento della presenza militare e di polizia nei centri urbani, così come nelle periferie e nelle favelas. Dopo le giornate del giugno 2013, abbiamo visto una crescente preoccupazione da parte dello Stato nel garantire la "tranquillità" durante lo svolgimento dei Mondiali, che in pratica si è tradotta in provvedimenti giuridici limitativi dei diritti civili e delle libertà democratiche, nell'intensificazione della repressione e della criminalizzazione della protesta e della povertà, nell'aumento della presenza militare e di polizia nei centri urbani, così come nelle periferie e nelle favelas, insieme ai costi delle tecnologie della repressione. La continuità delle lotte sindacali e popolari in questo periodo ci indica che non saranno evitati gli sforzi nella direzione di contenere, spaventare ed impedire che i lavoratori facciano uso degli strumenti legittimi e storici per difendere i propri diritti e le proprie conquiste, come il diritto di scioperare, di fare picchetti, occupazioni e manifestazioni. A Rio de Janeiro, São Paulo e Ceará, per esempio, sono stati emessi mandati di cattura e di arresto alla vigilia dei Mondiali, con la detenzione di alcuni compagni al fine di diffondere la paura tra gli attivisti sociali. Nel Distrito Federal, i militanti del Comitato Popolare dei Mondiali hanno ricevuto intimidazioni da presunti rappresentanti della Justiça Eleitoral non-identificatisi, un giorno prima della protesta contro i costi dei mondiali. A Porto Alegre, diversi attivisti sociali del Bloco de Lutas sono stati denunciati ed intimiditi. Proprio i lavoratori della metropolitana in sciopero hanno subito forti repressioni da parte della Truppe antisommossa della Polizia Militare, che hanno usato lacrimogeni, bombe assordanti e pallottole di gomma. A Goiânia, studenti del Fronte di Lotta per il Trasporto Pubblico sono stati arbitrariamente arrestati e si vanno ad aggiungere agli innumerevoli fermati ed arrestati nelle lotte per i trasporti in tutto il paese. La lista è lunghissima e potremmo stilare più di una pagina con i casi di intimidazione e di repressione da nord a sud di tutto il Brasile. Il problema della carenza degli alloggi che qui è gravissimo, porta al moltiplicarsi del numero delle occupazioni urbane nelle grandi città. La risposta dello Stato è stata quella di difendere gli speculatori immobiliari, procedendo a sgomberi forzati. Tranne quando i movimenti per la casa sono scesi in strada denunciando ed esigendo soluzioni come recentemente successo a São Paulo. Nella nostra analisi siamo consapevoli che stiamo vivendo un momento emblematico nel nostro paese, con l'aumento della repressione politica nei confronti degli attivisti sociali e delle organizzazioni politiche, denunciate con accuse assurde e pesanti che possono preseguire ben oltre la fine dei Mondiali. Tutto questo si interseca con una costante guerra psicologica contro le lotte sociali portata avanti dai grandi mezzi di comunicazione, che distillano odio di classe e menzogne nell'intenzione di costruire un consenso conservatore che rafforzi l'idea che la questione sociale è una questione di ordine pubblico e di polizia. Il periodo di svolgimento dei Mondiali conferma questo scenario. Con il messaggio al paese del 10 giugno, la presidente Dilma Rousseff ha detto che questa sarà una "coppa di tolleranza, di diversità, di dialogo e di comprensione". Una chiara riaffermazione dell'attuale patto sociale stipulato dall'attuale governo con la borghesia e con la sua base sociale, sia in termini di partiti che di movimenti sociali che essa controlla, come nel caso della centrale sindacale CUT (Central Única dos Trabalhadores, ndt) per esempio. Affrontare la repressione: organizzandosi e lottando!Il periodo che stiamo attraversando sta mostrando il vero volto del sistema di dominazione capitalistico, che non verrà trasformato con un cambio del governo di turno. Quando noi ci muoviamo dal basso, ecco che dall'alto si mettono in atto misure coercitive, repressive e di intimidazione per frenare le lotte. La repressione è sempre stata e sempre sarà l'asso nella manica delle classi dominanti e dello Stato, una carta che distrugge tutto ed impone la "pace sociale". La violenza che viene dall'alto è costitutiva delle strutture di dominio del capitalismo e, pertanto, non ci sarà mai un'eccezione nel sistema attuale. Questa è la regola che contribuisce a mantenere in funzione le relazioni di potere e di dominazione funzionali ai privilegi delle classe dominanti.É certo che il carattere delle mobilitazioni, in molte delle quali pesano le direzioni sindacali e le strutture ufficiali del sindacalismo "tradizionale", ci chiede di fare dei passi avanti per costituire forme di organizzazione dal basso che facciano dell'esperienza di lotta di migliaia di lavoratori, degli inquilini delle periferie urbale, dei poveri della campagna e degli studenti un criterio per imparare ciò che serve e ciò che non serve al protagonismo ed all'azione diretta di chi lotta. Questo implica raffrozare e costruire movimenti popolari ed organismi sindacali di base conflittuali ed indipendenti per dare forza sociali agli oppressi, una linea politica che la CAB si è modestamente dedicata a costruire in diversi settori di lotta. Le esperienze di lotta del 2013 e le lotte recenti hanno prodotto un'ideologia conflittuale, di lotta e di scontro. Non è ora di arretrare, è ora di qualità organizzativa! Ancora una volta è ora di solidarietà permanente, perché la lotta si è fatta permanente e dove c'è dominazione c'è resistenza! Dove c'è resistenza, lotta ed organizazione di base, si piantano i semi per costruire il Poder Popular. E' il momento di affrontare la repressione lottando perché questo nuovo periodo di lotte contro le forze di stato approfondisca i livelli di organizzazione e di coscienza dal basso per superare la paura che la classe dominante ed il suo governo di turno cercano di imporci. Piena Solidarietà allo sciopero dei lavoratori della metropolitana di São Paulo! Per il diritto di sciopero! Per il reintegro dei 42 lavoratori della metropolitana in sciopero e licenziati! Per la fine delle detenzioni e delle intimidazioni verso chi lotta! Contro la repressione che viene dall'alto, lotta, sciopero ed organizzazione dal basso! Rafforzare il movimento sindacale e popolare con la democrazia diretta, con l'indipendenza di classe dai governi! Protestare non è un crimine! Coordenação Anarquista Brasileira (CAB)Traduzione a cura di FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali. |
HauptseiteSupport Sudanese anarchists in exile Joint Statement of European Anarchist Organizations International anarchist call for solidarity: Earthquake in Turkey, Syria and Kurdistan Elements of Anarchist Theory and Strategy 19 de Julio: Cuando el pueblo se levanta, escribe la historia International anarchist solidarity against Turkish state repression Declaración Anarquista Internacional por el Primero de Mayo, 2022 Le vieux monde opprime les femmes et les minorités de genre. Leur force le détruira ! Against Militarism and War: For self-organised struggle and social revolution Declaração anarquista internacional sobre a pandemia da Covid-19 Anarchist Theory and History in Global Perspective Capitalism, Anti-Capitalism and Popular Organisation [Booklet] Reflexiones sobre la situación de Afganistán South Africa: Historic rupture or warring brothers again? Death or Renewal: Is the Climate Crisis the Final Crisis? Gleichheit und Freiheit stehen nicht zur Debatte! Contre la guerre au Kurdistan irakien, contre la traîtrise du PDK Meurtre de Clément Méric : l’enjeu politique du procès en appel Brasile/Guyana/Suriname/Guiana francese | Lotte sul territorio | Comunicato stampa | it Thu 28 Mar, 16:57 Campagna "La protesta non è un crimine!" 06:18 Mon 23 Jun 0 comments L'anno scorso, le strade delle città del Brasile vennero attraversate da diverse manifestazioni. Rivendicazioni per il trasporto pubblico a tariffa zero, scioperi di diverse categorie che ruppero con le dirigenze sindacali burocratizzate e mobilitazioni contro i danni provocati dalla Copa do Mundo crearono uno scenario di delegittimazione e di rottura degli oppressi verso lo Stato ed il Capitale. Lottare contro l'aumento delle tariffe con la forza e la volontà delle strade! 20:12 Tue 25 Jun 0 comments Chi trae profitto dall'aumento delle tarffe dei bus? Certamente i padroni delle compagnie dei bus chem oltre ad offrire uno scadente servizio di trasporto pubblico, sono totalmente esenti dalle tasse (PIS/PASEP e COFINS) grazie al governo federale. In altre parole, la compagnie dei bus godono di privilegi e possono aumentare le tariffe allo scopo di fare maggiori profitti... Ma i lavoratori, i disoccupati e gli studenti devono fare quotidianamente i conti con le terribili condizioni del trasporto pubblico a Rio de Janeiro e pure pagare di più! [Português] Scendere in piazza contro la destra ed il governo 16:39 Tue 25 Jun 0 comments La lunga notte di scontri del 17 giugno ha cambiato la situazione in Brasile ed ha ridimensionato le proteste sociali. Una simile massiccia mobilitazione di circa 1 milione di manifestanti in decine di grandi e più piccole città del paese non si verificava nella storia politica del Brasile dai tempi del "Fuori Collor" del 1992. C'è un prima e c'è un dopo quando compare sulla scena nazionale un nuovo soggetto storico collettivo che diventa nelle strade catalizzatore di una imponente forza sociale. [Português] Resistere all'aumento delle tariffe! 17:43 Sun 23 Jun 0 comments Il paese è attraversato dalle manifestazioni e dalle lotte per il trasporto pubblico. Agli inizi della settimana, ci sono state manifestazioni di massa a Belo Horizonte, Rio de Janeiro, San Paolo ed in dozzine di altre città. La sede del Congresso a Brasilia è stata occupata dai manifestanti, come pure la sede dell'Assemblea Legislativa di Rio de Janeiro. Fino ad ora, Porto Alegre, Goiânia, Natal, Recife ed altre città sono già riuscite ad ottenere una riduzione delle tariffe, ma la le prospettive di vittoria sono vive in altre città. [Português] Anarchismo e lotta contro gli aumenti nei trasporti 00:31 Thu 20 Jun 0 comments Nei primi sei mesi del 2013, diverse mobilitazioni dal nord al sud del Brasile hanno dovuto misurarsi con la reazione conservatrice del governo, degli apparati repressivi e dei media. Dalle lotte in difesa dei trasporti pubblici nelle città più importanti, agli scioperi nei cantieri del PAC (Programma di Accelerazione della Crescita, ndt), fino alla resistenza delle popolazioni native indigene, tutte queste lotte sono oggetto di criminalizzazione nel paese che sarà sede della Coppa del Mondo. Stiamo vivendo uno dei momenti più duri della lotta di classe in Brasile. Il capitale internazionale avanza quotidianamente a grandi passi, sfruttando i lavoratori e le lavoratrici alla ricerca del profitto. [Português] L'ira dell'elite contro il governo che organizza la loro Coppa del Mondo Jul 10 0 comments Scritto dopo il debutto della nazionale brasiliana e prima della fine delle qualificazioni - La Coppa del Mondo della FIFA viene considerata come uno dei più grandi eventi sportivi mondiali. Non c'è niente di strano se i dirigenti dell'istituzione guidata da Blatter proseguono nel fare cento richieste al paese che accoglie il torneo. Nella realtà i diritti fondamentali sono stati sospesi, proprio nel paese in cui c'è un governo "di sinistra". Peggio nel paese tropicale. [Castellano] Breve analisi sugli ultimi eventi e sulle mobilitazioni sociali in Brasile Jul 01 0 comments Le manifestazioni contro gli aumenti nei trasporti hanno scosso il paese ed hanno riportato nuovamente l'azione diretta nelle strade come paradigma di lotta. Hanno anche messo allo scoperto i limiti del governo e del neo-sviluppismo nel saper andare incontro alle aspirazioni dei giovani, dei settori precarizzati della classe lavoratrice e di altri gruppi sociali sfruttati. Le proteste generalizzate hanno ridato vita ad organismi, organizzazioni politiche, movimenti sociali e di lavoratori che hanno conseguito una vittoria significativa con la riduzione del costo dei biglietti in varie città. Anche se la vittoria è parziale ed i suoi frutti vengono manipolati dalle amministrazioni locali (nella maggioranza delle città, i Comuni sovvenzionano le imprese dei trasporti), le proteste in strada, le occupazioni dei viali e la paralisi delle città sono tornati ad essere strumenti di lotta di massa. [Português] [Castellano] Una lettura socialista libertaria delle lotte che si schiudono in Brasile Jun 21 0 comments Anche Belo Horizonte è tra le città protagoniste delle manifestazioni che si susseguono in Brasile in seguito alla decisione abusiva di aumentare le tariffe del trasporto pubblico, ed in solidarietà con la lotta che ha avuto inizio a San Paolo contro i mega-eventi della FIFA (Coppa delle Confederazioni e Coppa del Mondo). Tra il 13 e 17 giugno, vi si è svolto il convegno del COPAC (Comitato Popolare delle persone colpite dalla Coppa) e più di 60mila persone sono scese in strada nelle 2 grandi manifestazioni di sabato e lunedì, in una mobilitazione che non si vedeva da più di 20 anni. Le azioni sono durate più di 6 ore, occupando le corsie delle grandi arterie della città, occupando le strade in modo fermo, affrontando la violenta repressione da parte della polizia, formando giganteschi spazi occupati per folle di persone che non discutevano di altro se non della attuale situazione nello Stato e nel paese. [Português] Battere l'aumento delle tariffe nelle strade, battere il riformismo nei movimenti sociali! Jun 21 0 comments La popolazione di almeno 28 città del Brasile è scesa in strada nelle ultime settimane per lottare contro i soprusi delle classi dominanti, che ora si manifestano con gli aumenti delle tariffe nel trasporto pubblico. Questo movimento é frutto di una insoddisfazione popolare che è andata crescendo nel tempo, generata dal modo in cui lo Stato organizza e mostra il suo reale carattere di classe: sempre dalla parte dei padroni e non dalla parte dei lavoratori. [Português] Campagna "La protesta non è un crimine!" Jun 23 membro della Coordenação Anarquista Brasileira 0 comments L'anno scorso, le strade delle città del Brasile vennero attraversate da diverse manifestazioni. Rivendicazioni per il trasporto pubblico a tariffa zero, scioperi di diverse categorie che ruppero con le dirigenze sindacali burocratizzate e mobilitazioni contro i danni provocati dalla Copa do Mundo crearono uno scenario di delegittimazione e di rottura degli oppressi verso lo Stato ed il Capitale. Lottare contro l'aumento delle tariffe con la forza e la volontà delle strade! Jun 25 Membro della Coordenação Anarquista Brasileira (CAB) 0 comments Chi trae profitto dall'aumento delle tarffe dei bus? Certamente i padroni delle compagnie dei bus chem oltre ad offrire uno scadente servizio di trasporto pubblico, sono totalmente esenti dalle tasse (PIS/PASEP e COFINS) grazie al governo federale. In altre parole, la compagnie dei bus godono di privilegi e possono aumentare le tariffe allo scopo di fare maggiori profitti... Ma i lavoratori, i disoccupati e gli studenti devono fare quotidianamente i conti con le terribili condizioni del trasporto pubblico a Rio de Janeiro e pure pagare di più! [Português] Scendere in piazza contro la destra ed il governo Jun 25 Membro della Coordenação Anarquista Brasileira (CAB) 0 comments La lunga notte di scontri del 17 giugno ha cambiato la situazione in Brasile ed ha ridimensionato le proteste sociali. Una simile massiccia mobilitazione di circa 1 milione di manifestanti in decine di grandi e più piccole città del paese non si verificava nella storia politica del Brasile dai tempi del "Fuori Collor" del 1992. C'è un prima e c'è un dopo quando compare sulla scena nazionale un nuovo soggetto storico collettivo che diventa nelle strade catalizzatore di una imponente forza sociale. [Português] Resistere all'aumento delle tariffe! Jun 23 CABN-CAB 0 comments Il paese è attraversato dalle manifestazioni e dalle lotte per il trasporto pubblico. Agli inizi della settimana, ci sono state manifestazioni di massa a Belo Horizonte, Rio de Janeiro, San Paolo ed in dozzine di altre città. La sede del Congresso a Brasilia è stata occupata dai manifestanti, come pure la sede dell'Assemblea Legislativa di Rio de Janeiro. Fino ad ora, Porto Alegre, Goiânia, Natal, Recife ed altre città sono già riuscite ad ottenere una riduzione delle tariffe, ma la le prospettive di vittoria sono vive in altre città. [Português] Anarchismo e lotta contro gli aumenti nei trasporti Jun 20 CAB 0 comments Nei primi sei mesi del 2013, diverse mobilitazioni dal nord al sud del Brasile hanno dovuto misurarsi con la reazione conservatrice del governo, degli apparati repressivi e dei media. Dalle lotte in difesa dei trasporti pubblici nelle città più importanti, agli scioperi nei cantieri del PAC (Programma di Accelerazione della Crescita, ndt), fino alla resistenza delle popolazioni native indigene, tutte queste lotte sono oggetto di criminalizzazione nel paese che sarà sede della Coppa del Mondo. Stiamo vivendo uno dei momenti più duri della lotta di classe in Brasile. Il capitale internazionale avanza quotidianamente a grandi passi, sfruttando i lavoratori e le lavoratrici alla ricerca del profitto. [Português] more >> |