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Recent articles by Ilan S.
Support of the Kurdish-Speaking Anarchist Forum Sep 29 22 Palestina-Israele, gli attivisti della lotta unitaria moltiplicano gli sforzi per cambiare il mondo![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Report del 19.05.14 Settimana dopo settimana, nei weekend ed in mezzo alla settimana, gli anarchici ed altri attivisti continuano a spingere a spalle per quello che possono le ruote della storia che girano troppo lentamente. Non c'è molta energia nelle masse e sono molti gli attivisti che non avvertono più l'urgenza di partecipare, eppure ci sono ancora molti di noi che persistono e si uniscono ai residui sforzi dei palestinesi che resistono all'avanzata degli sgomberi portata avanti dai coloni sionisti e dalle forze di stato. Gli attivisti internazionali che si uniscono a noi ci portano l'eco di una solidarietà internazionale che cresce sempre di più grazie anche al contributo della nostra lotta. [English] Gli attivisti della lotta unitaria moltiplicano gli sforzi per cambiare il mondoSettimana dopo settimana, nei weekend ed in mezzo alla settimana, gli anarchici ed altri attivisti continuano a spingere a spalle per quello che possono le ruote della storia che girano troppo lentamente. Non c'è molta energia nelle masse e sono molti gli attivisti che non avvertono più l'urgenza di partecipare, eppure ci sono ancora molti di noi che persistono e si uniscono ai residui sforzi dei palestinesi che resistono all'avanzata degli sgomberi portata avanti dai coloni sionisti e dalle forze di stato. Gli attivisti internazionali che si uniscono a noi ci portano l'eco di una solidarietà internazionale che cresce sempre di più grazie anche al contributo della nostra lotta. Le frustrate forze di stato israeliane continuano nei loro sforzi omicidi di sterminare la lotta popolare ricorrendo di tanto in tanto a proiettili veri come nella manifestazione dello scorso weekend a Bitunia (vicino il campo di concentramento di Ofer) per poi ritirarsi di fronte al crescere della pressione internazionale. Beit Ummar 17 maggio 2014: protesta in solidarietà con i palestinesi prigionieri ed in sciopero della fame nelle carceri israeliane. La manifestazione è stata organizzata dal movimento popolare di Beit Ummar all'ingresso della città sulla strada 60 che collega sud e nord. 10 soldati israeliani pesantemente armati hanno attaccato i manifestanti usando il calcio dei fucili ed i manganelli oltre ai lacrimogeni ed alle granate assordanti. Tre manifestanti sono stati arrestati e duramente picchiati: Yousef Abu Mariya di 40 anni (Coordinatore del Movimento Popolare di Beit Ummar), Ahmad Abu Hashem (portavoce del Movimento Popolare) e Kobi Snitz di 38 anni (attivista israeliano). Quei fascisti di soldati hanno bloccato gi ingressi alla città occupando i tetti delle case. Younes Arar: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10152847831250760 Bil'in 16.05.14: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=741396435905054 Ofer Giovedì 15.05.14, rispondendo all'appello dei comitati popolari, centinaia di palestinesi hanno dato luogo ad una manifestazione davanti al carcere militare di Ofer, protestando contro la situazione critica dei prigionieri politici palestinesi. L'esercito israeliano ha sparato raffiche di lacrimogeni, proiettili d'acciaio ricoperti di plastica e munizioni vere. Almeno 10 persone sono state ricoverate nell'ospedale di Ramallah, tra cui un fotogiornalista di Bil'in rimasto ferito all'addome ed alla testa. Haim Schwarczenberg: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.5170244950839...50543 Beitunia Scontri del 16 maggio 2014 a Beitunia in Cisgiordania. Palestinesi di Ramallah si sono radunati questo venerdì davanti al carcere militare di Ofer, nello stesso posto dove 2 manifestanti erano stati uccisi da proiettili veri sparati dall'esercito il giorno prima durante gli scontri fuori del carcere israeliano di Ofer nel corso di una manifestazione per ricordare la "Nakba" o "catastrofe" della creazione dello stato ebraico. Come prevedibile, la stampa ha scritto che Udeh e Nuwarah sono morti nell'ospedale di Ramallah dopo esser stati colpiti al petto durante una manifestazione davanti al carcere di Ofer per chiedere il rilascio di migliaia di palestinesi detenuti da Israele. L'esercito, dislocato su tetti intorno e sulla sommità delle colline, ha cercato di disperdere i manifestanti usando lacrimogeni e proiettili d'acciaio ricoperti di gomma. Alcuni manifestanti sono rimasti feriti ed hanno avuto bisogno di trattamento medico con ricovero in ospedale. Haim Schwarczenberg: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.5379240229939...50543 yisraelpnm: https://www.youtube.com/watch?v=2ns01zdzRms David Reeb: http://youtu.be/vdCcdDANAv8 Ma'sara Manifestazione di venerdì 16.05.14 https://www.facebook.com/maya.glasel/posts/768640006489853 Maya Glasel: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=768639936489860 Nabi Saleh 09.05.14 Da oltre due settimane, centinaia di prigionieri politici israeliani sono in sciopero della fame per la dignità e la libertà. Il comitato popolare locale del villaggio di Nabi Saleh ha dedicato la manifestazione del venerdì ai prigionieri in sciopero della fame ed ha lanciato un appello globale per la solidarietà. Palestinesi ed attivisti solidali hanno manifestato in direzione dell'ingresso principale del villaggio, dove sono stati accolti da raffiche di lacrimogeni e proiettili d'acciaio ricoperti di gomma. Un paramedico è stato ferito da 3 proiettili mentre stava soccorrendo un'altra giovane donna ferita. https://www.facebook.com/media/set/?set=a.5341562100374...50543 yisraelpn: https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v...i31fI Bilal Tamimi: https://www.youtube.com/watch?&v=UErEHK6qKRU QADDUM HABIBTI Venerdì, 09.05.14: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.7376234295930...14816 Odai Qaddomi: https://www.youtube.com/watch?v=IWP1Hm6r9g4 https://www.youtube.com/watch?v=IWP1Hm6r9g4 12.05.14: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.7395649860655...14816 19.05.14: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.7415229792030...14816 Colline a sud di Hebron Continuano le violenze di coloni e militari ai danni dei contadini e dei pastori palestinesi, dopo aver preso le terre e bloccato gli accessi ad esse. Sabato 10 maggio, azione di solidarietà in diverse località dell'area, accompagnando contadini e pastori palestinesi per aiutarli a difendere i loro diritti. Senza la presenza degli attivisti, molti contadini non hanno la possibilità di coltivare la loro terra. C'è uno stretto rapporto tra la numerosità di attivisti presenti e la capacità dei contadini di poter fare una vita relativamente normale. Sheikh Jarrah I residenti di Sheikh Jarrah continuano i loro presidi nel quartiere ogni venerdì, contro gli sgomberi violenti dalle loro case, contro l'occupazione del quartiere da parte dei coloni e contro la giudaizzazione di Gerusalemme Est. Si fa appello a chiunque voglia sostenere questa lotta per essere presente il 9 maggio al presidio alle ore 16.00 nei giardini di Sheikh Jarrah in Nablus Road e Dahlmann St. "Non dite che non lo sapevamo", n°410 Nel villaggio palestinese di Tawayil, una località satellite della più grande Akraba in Cisgiordania, ci vivono 250 persone. Martedì 29 aprile 2014, i soldati israeliani sono entrati nel villaggio ed hanno demolito tre abitazioni, una moschea, un ovile ed un pollaio, lasciando 29 persone senza casa. Questo villaggio ha subito ripetute demolizioni. Lo scorso gennaio, l'esercito aveva già demolito due case, due cisterne d'acqua ed un ovile. Una vasta porzione delle terre ad est del villaggio sono state dichiarate servitù militare per le esercitazioni. Impossibilitati a raggiungere i loro campi più distanti, i contadini del villaggio non sono in grado di poter lavorare. Giovedì 1 Maggio 2014, ufficiali israeliani scortati dalla polizia sono giunti nel villaggio beduino di Rahma, vicino la città di Yerucham nel Negev per demolire una casa. Hanno proseguito con la demolizione di un'altra casa a Tel Sheva. E poi di nuovo ad al-Araqeeb. "Non dite che non lo sapevamo", n°411 Giovedì 8 maggio 2014, autorità israeliane scortate dalla polizia sono giunte nel villaggio beduino di al-Zarnoug nel Negev (vicino Moshav Nevatim) per consegnare ordinanze di demolizione di case. I piani del governo prevedono l'evacuazione di 4000 abitanti del villaggio, allo scopo di fondare un insediamento ebraico chiamato Omrit. Si noti che anche il villaggio beduino di Umm al-Kheiran è destinato ad essere distrutto dal momento che il governo intende farvi al suo posto un insediamento ebraico chiamato Khiran. Altre informazioni: amosg@shefayim.org.il Ilan Shalif http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/ Anarchici Contro Il Muro http://www.awalls.org Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali Sito in italiano su Anarchici Contro il Muro: |
HauptseiteElements of Anarchist Theory and Strategy 19 de Julio: Cuando el pueblo se levanta, escribe la historia International anarchist solidarity against Turkish state repression Declaración Anarquista Internacional por el Primero de Mayo, 2022 Le vieux monde opprime les femmes et les minorités de genre. Leur force le détruira ! Against Militarism and War: For self-organised struggle and social revolution Declaração anarquista internacional sobre a pandemia da Covid-19 Anarchist Theory and History in Global Perspective Capitalism, Anti-Capitalism and Popular Organisation [Booklet] Reflexiones sobre la situación de Afganistán South Africa: Historic rupture or warring brothers again? Death or Renewal: Is the Climate Crisis the Final Crisis? Gleichheit und Freiheit stehen nicht zur Debatte! Contre la guerre au Kurdistan irakien, contre la traîtrise du PDK Meurtre de Clément Méric : l’enjeu politique du procès en appel Comunicado sobre el Paro Nacional y las Jornadas de Protesta en Colombia The Broken Promises of Vietnam Premier Mai : Un coup porté contre l’un·e d’entre nous est un coup porté contre nous tou·tes Mashrek / Arabia / Irak | Lotte sul territorio | Cronaca | it Sun 05 Feb, 03:04
Le brutte notizie sono che la stragrande maggioranza degli Israeliani è a favore di un unico Stato - inclusi i centristi e persino la sinistra sionista (che dice di volere la soluzione dei "due Stati" ma con precondizioni impossibili). Le buone notizie sono che le potenze imperialiste le quali sostengono lo status quo stanno gradualmente cedendo alla pressione dell'opinione pubblica dei loro Stati che non vuole il regime di apartheid e di sgomberi imposto da Israele. La lotta unitaria non armata aveva suscitato ampia attenzione e spinto attivisti di ogni parte dei mondo ad impegnarsi nel movimento per mettere fine all'occupazione israeliana. [English]
Le autorità israeliane ammettono di non avere nessuna soluzione e nessuna strategia per fermare o anche contenere la intifada "non-organizzata" fatta per lo più a livello individuale e da giovani. Gli arresti di massa di centinaia di minorenni non sembra aver raggiunto nessun risultato. I tentativi di sgombero non si fermano, anzi sono in crescita nella Valle del Giordano, nell'Area C, a Gerusalemme e persino nei confini del 1948. Sui media israeliani la controversia riguarda il riconoscimento che c'è già un solo Stato e che bisogna organizzare un migliore ordine del Bantustan prima che la pressione internazionale costringa ad un ritiro sostanziale dai territori occupati con l'espansione del 1967. Le notizie dei media sulla campagna B.D.S. sono di solito ristrette solo ad un incremento del boicottaggio. [English]
Si lotta quando si ha la speranza di un cambiamento in corso. Si lotta quando ci si rifiuta di accettare lo stato di cose presente come l'unico possibile futuro. Si lotta anche quando la minima speranza tiene viva la tua dignità. E ci sono persone la cui collera è così forte che non c'è nessun ragionamento che possa trattenerle. Ora, quando sembra evaporata la speranza di un futuro migliore in comune e quando si è ridotta al minimo anche la speranza di un migliore futuro personale, la collera di tanti giovani è più forte della preservazione dell'istinto di vita... si aspetta solo quel grilletto rischioso che spinge un altro ragazzo o un'altra ragazza ad andare in una missione suicida. [English]
Il fallimento da parte dell'imperialismo USA nel prendere il controllo di paesi relativamente indipendenti come l'Iraq e la Siria ha portato al compromesso con l'indipendente Iran. Il ruolo minaccioso di Israele durante la trattativa ha permesso ad Israele di poter agire più liberamente nella repressione contro i Palestinesi. Il ritorno della Russia sullo scenario siriano ridà fiato ad Israele che può intensificare i suoi tentativi di assumere il controllo dell'area C in Cisgiordania. La terza intifada è una risposta disperata dei Palestinesi che vedono la fine dell'occupazione israeliana allontanarsi fino a scomparire all'orizzonte. La lotta unitaria continua non come speranza che cresce ma come tenace Tsumud (persistenza, ndt) di non arrendersi. [English]
Dopo il fallimento dell'offensiva dell'anno scorso contro Hamas a Gaza, lo Stato di Israele vede diminuire il suo potere di contrattazione a livello internazionale, per cui manipola il malcontento interno aumentando l'invasione degli spazi palestinesi, sia quelli del 1967 nella Cisgiordania occupata sia all'interno dei confini del 1948. Il minore sostegno da parte delle classi dirigenti israeliane al primo ministro Netanyahu ed ai suoi accoliti lo inducono a spingere sull'azzardo politico che può trascinarlo nella sua prima grande sconfitta. Il suo fallimento nel far passare lo schema Gas e la causa civile in cui è coinvolta sua moglie, possono essere i primi segni del suo declino imminente. [English]
Il video del mancato arresto del ragazzino di 12 anni a Nabi Saleh è stato visto da milioni di persone in tutto il mondo. Quel fatto e la manifestazione unitaria del venerdì successivo hanno dimostrato ancora una volta quanto la presenza degli ebrei Israeliani Anarchici Contro il Muro abbia impedito in passato ed impedisca ora l'esaurirsi della lotta palestinese non-armata in fiumi di sangue. Furono gli spari contro Gil Naamati nel 2003 in una azione unitaria con gli Anarchici Contro il Muro che causarono uno vero e proprio scandalo mediatico in Israele (tanto da costringere il capo di stato maggiore dell'esercito a recarsi in ospedale per le scuse ufficiali) e che portarono ad un cambiamento nell'ordine di fare fuoco allo scopo di disperdere manifestazioni non autorizzate nei territori occupati, se in quelle manifestazioni vi erano presenti degli israeliani. [English]
Nessuno poteva prevedere che un campeggio unitario di attivisti palestinesi ed israeliani a Masha 12 anni fa sarebbe stato la scintilla di un ampio movimento di lotta unitaria non armata che il sistema di occupazione israeliana non è riuscito a distruggere. Nessuno si aspettava la partecipazione di migliaia di attivisti e di decine di migliaia di manifestanti. Molte piccole vittorie e la campagna internazionale B.D.S. riscaldano i cuori dei non più tanti che persistono nella lotta unitaria nonostante il lutto per coloro che sono caduti, l'empatia con i feriti e la solidarietà con gli arrestati. Il forte legame di partnership tra gli attivisti palestinesi e gli Anarchici Contro il Muro è stato sorprendente. Deludente ma non sorprendente è il modo con cui gli ambienti anarchici israeliani si sono tenuti alla larga dagli Anarchici Contro il Muro quale prioritario obiettivo di mobilitazione. Bil'in, Ni'lin, Ma'sara, Nabi Saleh e Qaddum tengono ancora alta la bandiera. [English] E' dura per molti attivisti, quando il significato reale della lotta non si concretizza in conquiste tangibili, ma in una lotta globale a livello mondiale. Questa settimana, il livello globale e quello della concretezza si sono combinati nella lotta contro la distruzione del villaggio di Susiya che ha avuto eco e sostegno a livello internazionale, costringendo Israele a rinviare se non a cancellare la demolizione del villaggio. Alle pressioni delle potenze imperiali su Israele si è aggiunto l'avvertimento della UE sull'approssimarsi di sanzioni contro il sistema bancario israeliano per il suo sostegno ai progetti dei coloni nella Cisgiordania occupata. [English]
L'1 gennaio del 1994 in Chiapas le masse innalzarono la bandiera della ribellione giusto dopo che il mondo capitalista aveva celebrato il suo trionfo sulle rivoluzioni del 20° secolo e si accingeva a lanciare la globalizzazione neoliberista a livello mondiale. Ma la lotta è proseguita con nuove modalità. I sorprendenti sviluppi nella Rojava, in cui le principali potenze imperialiste si trovano a dare sostegno aereo ai Curdi antiautoritari ed anticapitalisti di Siria, sono come uno stormo di passeri che segnano l'arrivo della primavera. In questo imminente cambiamento, si sviluppa il panico delle classi dirigenti sioniste israeliane di fronte alla veloce avanzata della campagna B.D.S.... Non possiamo misurare il contributo di ciascuna lotta al cambiamento, ma sembra che una quota importante spetti alle migliaia di attivisti internazionali che hanno condiviso con noi la lotta unitaria non-armata contro il muro della separazione, contro gli insediamenti e contro l'occupazione. [English]
I danni della campagna BDS sull'economia israeliana sembrano essere ancora marginali... ma questi margini si stanno allargando velocemente. Già alcune imprese sottoposte a pressione perché operanti nelle aree degli insediamenti dell'occupazione del 1967, si stanno ritirando nei territori israeliani del 1948, pur rinunciando così agli aiuti governativi e ad una manodopera a minor costo. I media israeliani si riempiono di avvertimenti e dei timori dei commercianti. Ormai è evidente la connessione tra la lotta unitaria nelle manifestazioni e la campagna BDS con lo sviluppo dei boicottaggio. [English] more >>
Le grandi mobilitazioni che hanno attraversato il Medio Oriente alla fine del 2010 sono state riassorbite se non addirittura trasformate in devastanti conflitti tra forze autoritarie in competizione. Quell'ondata risparmiò il Libano, che dopo il ritiro delle truppe siriane (di Assad) nel 2005 era governato da una classe dirigente che aveva da una parte i filo-iraniani, cioè la coalizione 8 marzo, guidata dagli "sciiti" di Hezbollah e dall'altro i filo-sauditi della coalizione 14 marzo, guidata dall'oligarca "sunnita" Hariri.
Gli abitanti del villaggio palestinese di Bil'in lottano da 10 anni contro la costruzione del muro della separazione ed il conseguente esproprio delle loro terre. E' stata da subito una lotta non-violenta, portata avanti insieme ad attivisti ebreo-israeliani ed internazionali, che ha influenzato dozzine di altre lotte similari in tutta la Cisgiordania. In questo contributo, l'anarchico israeliano Ilan Shalif spiega qual è il significato della resistenza di Bil'in e vi ripercorre la sua esperienza personale. [English]
La resistenza a Kobane che dura da oltre 45 giorni ha spostato l'attenzione dei rivoluzionari di tutto il mondo sulla Rojava. Grazie al lavoro svolto da Azione Rivoluzionaria Anarchica (DAF, Turchia, ndt), i compagni anarchici di varie parti del mondo hanno inviato messaggi di solidarietà alla resistenza di Kobane (1). Questa posizione internazionalista è di grande importanza per il popolo che resiste a Kobane. Tuttavia, se non analizziamo cosa sta accadendo veramente e se invece facciamo del romanticismo, i nostri sogni potrebbero essere delusi in un breve lasso di tempo. [English]
Ciò che leggerete di seguito è l'esperienza della mia visita di un paio di settimane nel maggio di quest'anno, 2014, nel Nord Est della Siria o Kurdistan siriano (Ovest del Kurdistan) con un mio caro amico. Durante la visita abbiamo avuto piena libertà e l'opportunità di vedere e di parlare con chiunque. Incluse donne, uomini, giovani e partiti politici. Ci sono più di 20 partiti dai curdi ai cristiani, alcuni sono nell'Auto Amministrazione Democratica (DSA) o Autogestione Democratica (DSM) della regione di Al-Jazera. Al-Jazera è una delle tre regioni (cantoni) del Kurdistan dell'Ovest. Abbiamo incontrato anche i partiti politici curdi e cristiani che non fanno parte della DSA o della DSM. Inoltre abbiamo incontrato i vertici della DSM, membri di diversi comitati, gruppi locali e comuni così come uomini d'affari, negozianti, lavoratori, persone al mercato e gente che semplicemente camminava per strada.
Omar Aziz nacque a Damasco. Rientrò in Siria dal suo esilio in Arabia Saudita e negli Stati Uniti nei primi giorni della rivoluzione siriana. Intellettuale, economista, anarchico, marito e padre, all'età di 63 anni si è impegnato nella lotta rivoluzionaria. Lavorò con attivisti locali per raccogliere e distribuire aiuti umanitari nei sobborghi di Damasco, posti sotto assedio dal regime. Attraverso scritti ed attività ha promosso l'autogoverno locale, l'organizzazione orizzontale, la cooperazione, la solidarietà e il mutuo sostegno, quali mezzi attraverso i quali le persone possono liberarsi dalla tirannia dello Stato. Insieme con i suoi compagni, Aziz fondò il primo Consiglio Locale a Barzeh, Damasco. L'esempio si è poi diffuso attraverso la Siria e con esso sono nati alcuni dei più promettenti e duraturi esempi di autorganizzazione non gerarchica nei paesi della Primavera araba. [Ελληνικά] more >>
Una lotta durata 6 anni e 4 mesi ha costretto lo Stato di Israele a restituire quasi metà delle terre sottratte al villaggio di Bil'in e che erano destinate alla costruzione dell'insediamento coloniale di Modi'in Illit. La rimozione del vecchio muro della separazione è la vittoria della lotta unitaria che, a Bil'in come in tanti altri villaggi della Cisgiordania, vede insieme ogni settimana Palestinesi ed attivisti israeliani ed internazionali sfidare le forze di occupazione, per restituire la libertà e la terra ai palestinesi.
Ahmad Husam Yousef Mousa, di 10 anni, è stato assassinato ieri mentre manifestava insieme agli amici contro il muro della separazione che attualmente si sta costruendo sui terreni del suo villaggio, Ni'ilin. Arrivati al cantiere del muro, i militari hanno sparato proiettili di gomma verso i ragazzi, che hanno poi cominciato a ritirarsi. A quel punto, uno dei militari ha sparato un proiettile carico alla testa di Ahmad da una distanza di circa 10 metri.
In un momento di escalation drammatico come questo sostenere, diffondere e rendere merito a questi piccoli/grandi momenti di lotta di base non violenta, che con continuità resistono ad opporsi alle logiche di stato, di dominio e di violenza, è forse la sola risposta che possiamo dare come comunisti anarchici per la costruzione di una società senza muri, senza stati e senza frontiere, senza più guerre. |