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Tuesday June 04, 2013 16:40 by elledì - FdCA
La reazione dei lavoratori della logistica Dignità, diritti, lavoro, le richieste urlate con tutti gli accenti dello sfruttamento da un corteo condotto e guidato da lavoratori autorganizzati, a cui non è mancata la solidarietà di qualche centro sociale, degli studenti di Bologna, di attivisti di varie sigle sindacali e politiche. 1 giugno - Manifestazione a BolognaLa reazione dei lavoratori della logisticaSabato 1 giugno la reazione dei lavoratori della logistica colpiti dalle sanzioni padronali alle recenti mobilitazioni a difesa dei propri diritti. Scatole di cartone per una volta leggere, muggiti e inviti a non comprare latte Granarolo, slogan contro la COOP, un lungo corteo a Bologna, combattivo e fiero, per dire che la lotta continuerà nonostante i 40 licenziamenti in tronco, per chiedere il reintegro dei licenziati, per dire basta allo sfruttamento selvaggio del settore. Per la quasi totalità immigrati, comprati un tanto all'ora da finte cooperative, incatenati a un contratto di lavoro unica difesa contro lo spettro di essere ricacciati in clandestinità, il loro scaricare casse per la grande distribuzione, e per la Granarolo in particolare, diventa servizio essenziale solo quando serve a rimetterli al loro posto e punirli per insubordinazione. Dignità, diritti, lavoro le richieste urlate con tutti gli accenti dello sfruttamento da un corteo condotto e guidato da lavoratori autorganizzati, a cui non è mancata la solidarietà di qualche centro sociale, degli studenti di Bologna, di attivisti di varie sigle sindacali e politiche. La strada è lunga, gli ostacoli molti: quando si parla di agibilità sindacale e di diritto di sciopero, di autorganizzazione dei lavoratori bisogna ripartire da qui, da chi le lotte le paga sulla propria pelle, dal prendere atto che si perdono i diritti che non si è in grado di difendere o che si è dato per acquisito una volta per tutte. A che serve un diritto di sciopero sancito dalla Costituzione se ai sindacati è impedito di esercitarlo, e i lavoratori sono ostaggio di leggi liberticide e razziste e costretti a pagare la lotta con provedimenti disciplinari individuali? Benvenuti nel futuro, se lasciamo soli i lavoratori della logistica oggi domani saremo con loro. Volenti o nolenti.
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