Comunicato del Movimento Socialista Libertario
La scorsa domenica, nel corso dell'udienza nel tribunale di Alessandria che doveva emettere un verdetto sugli agenti di polizia accusati di aver ucciso dei manifestanti durante gli scontri del gennaio 2011, la polizia a guardia del tribunale ha iniziato a provocare i familiari delle vittime che facevano un pacifico presidio a sostegno delle loro ragioni, così come avevano fatto nelle udienze precedenti. [العربية ]
Tra gli arrestati ci sono 4 nostri compagni, anche se non stavano partecipando nè al presidio fuori del tribunale nè agli scontri con la polizia. Questi compagni sono:
Mercoledì 23 gennaio, c'è stata un'udienza per la richiesta di prolungare i termini di carcerazione, anche se la polizia faceva obiezione ad un trasferimento dei prigionieri, sollevando questioni di sicurezza. L'accusa ha accolto l'assurda richiesta della polizia ed ha rinviato l'udienza al 30 gennaio presso il tribunale di Borg El Arab e non presso quello di Mansheya (Alessandria) dove si sono svolti gli scontri. Questa decisione condanna gli arrestati a restare altri 10 giorni in prigione senza nessuna giustificazione legale. Nonostante questo, i media e le organizzazioni per i diritti umani restano silenziosi.
Noi accusiamo il Ministro degli Interni di abuso e di ritorsione contro i nostri compagni e gli altri arrestati, sia per la violenta repressione che per la loro reclusione senza accuse fondate per un periodo di 10 giorni in un carcere di altra sorveglianza, quando dovevano semplicemente essere ritenuti "in attesa di giudizio".
Noi accusiamo anche il governo fascista dei Fratelli Musulmani di stare dietro questa repressione contro ogni persona ed ogni comitato popolare che reclami i propri diritti, insieme a coloro che li sostengono contro il governo e i suoi accoliti.
Nonostante il rinvio a giudizio dei nostri compagni, non ci rassegneremo ad accettare la tirannia di Stato, e lanciamo un appello internazionalista alla solidarietà a tutte le organizzazioni anarchiche e rivoluzionarie. Vi chiediamo di manifestare il vostro sostegno ai nostri compagni di fronte alle ambasciate ed ai consolati egiziani.
La nostra lotta continuerà fino a che lo Stato ed il capitalismo non saranno aboliti.
Traduzione: FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali.