VENERDI 30 NOVEMBRE 2012 FANO, ore 21
presso CENTRO DI DOCUMENTAZIONE FRANCO SALOMONE
Piazza Capuana 4
ALTERNATIVA LIBERTARIA/FdCA invita a Incontro-dibattito su
“Lavorare senza padroni: un’opzione contro la crisi. La cooperazione nel XXI secolo”
con Maurizio Gritta e Paolo Morelli della Fondazione Iris di Calvatone (CR)
“Siamo una fondazione nata per volontà dei soci della Cooperativa Iris che da oltre trent’anni operano nel biologico con scopi ecosolidali. Per noi è importante fare agricoltura biologica, ma anche diffondere la cultura del biologico perché fra i beni comuni non consideriamo soltanto l’aria, l’acqua, la terra, ma anche il sapere. E uno degli scopi della fondazione è proprio diffondere conoscenza per salvaguardare questa nostra Madre Terra affinché le generazioni future trovino almeno ciò che noi abbiamo trovato.”
Una ventina di compagni, provenienti da Pesaro, Fano, Ancona, Valcesano, Urbino, tra cui diversi produttori, hanno partecipato venerdì 30 novembre all'incontro "Lavorare senza padroni" promosso a Fano da Alternativa Libertaria/FdCA, presso il Centro di Documentazione Franco Salomone, con la partecipazione di Paolo Morelli e Maurizio Gritta della ben nota Cooperativa IRIS di Calvatone (Cremona).
Un dibattito durato fino a tardi che si è snodato tra beni comuni e proprietà collettiva, tra lavoro e centralità della terra, tra questioni tecniche e forme di partecipazione tra produttori e consumatori, tra evoluzione delle forme dell'economia solidale e trasformazione del mercato e del territorio, così come di reti e contaminazione reciproche capaci però di salvarsi dall'assimiliazione ai modelli dominanti. Per riparlare di cooperazione riportandola al suo significato originale e per riscoprirne ragioni e strumenti sempre più attuali, come la proprietà collettiva; e per individuare percorsi di ricomposizione e aggregazione che permettano il radicamento di forme di produzione solidali e sostenibili sia da un punto di vista ambientale che lavorativo. Perché le esperienze come quella della cooperativa IRIS - e della neonata Fondazione collegata - votata alla difesa e salvaguardia della proprietà collettiva come della agricoltura biologica e contadina, confermano come le forme di organizzazione del lavoro non siano indifferenti e come la mutualità e l'autogestione continuino ad essere utilissimi strumenti di trasformazione sociale, del territorio e della socialità, un contributo importante che il patrimonio libertario di idee e di pratiche può portare alla costruzione di un'uscita dalla crisi e alla trasformazione dell'oggi e del domani.
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Un dibattito durato fino a tardi che si è snodato tra beni comuni e proprietà collettiva, tra lavoro e centralità della terra, tra questioni tecniche e forme di partecipazione tra produttori e consumatori, tra evoluzione delle forme dell'economia solidale e trasformazione del mercato e del territorio, così come di reti e contaminazione reciproche capaci però di salvarsi dall'assimiliazione ai modelli dominanti. Per riparlare di cooperazione riportandola al suo significato originale e per riscoprirne ragioni e strumenti sempre più attuali, come la proprietà collettiva; e per individuare percorsi di ricomposizione e aggregazione che permettano il radicamento di forme di produzione solidali e sostenibili sia da un punto di vista ambientale che lavorativo. Perché le esperienze come quella della cooperativa IRIS - e della neonata Fondazione collegata - votata alla difesa e salvaguardia della proprietà collettiva come della agricoltura biologica e contadina, confermano come le forme di organizzazione del lavoro non siano indifferenti e come la mutualità e l'autogestione continuino ad essere utilissimi strumenti di trasformazione sociale, del territorio e della socialità, un contributo importante che il patrimonio libertario di idee e di pratiche può portare alla costruzione di un'uscita dalla crisi e alla trasformazione dell'oggi e del domani.
FdCA Fano-Pesaro