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Quanto vale ogni bomba su Gaza?

category mashrek / arabia / irak | imperialismo / guerra | comunicato stampa author Tuesday November 20, 2012 19:50author by Segreteria Nazionale FdCA - Federazione dei Comunisti Anarchiciauthor email fdca at fdca dot it Report this post to the editors

Lo Stato di Israele non ha mai smesso la sua strategia di controllo militare e vitale su Gaza e continua ad occupare militarmente territori, proteggendo e favorendo l'espansione delle colonie israeliane che si allargano giorno per giorno sulla terra dei palestinesi. Innalza muri che rinchiudono villaggi interi, che sradica uliveti e uccide gli animali dei pastori imponendo miseria e umiliazione...
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Quanto vale ogni bomba su Gaza?


Ci sono un sacco di ragioni dietro l'ennesimo criminale bombardamento a Gaza.

C'è il tentativo di impedire il riconoscimento, sia pure come osservatore, della Palestina da parte delle Nazioni Unite. E di mettere alla prova un alleato americano sulla cui lealtà indiscussa si poteva forse nutrire qualche dubbio. E invece ancora una volta anche dai governi europei siamo al blando rimprovero per la reazione "esagerata" ma "legittima" dello Stato israeliano.

Ci sono le elezioni in Israele, scadenza nefasta per gli abitanti di Gaza, usati ancora una volta come bersaglio a scopo propagandistico.

C'è la tentazione di alzare il livello dello scontro per mettere alla prova i nuovi regimi mediorientali, e il generale assetto dell'area, in cui stenta ad emergere una potenza regionale. Mentre d'altra parte i riflettori puntati su Gaza potrebbero permettere al governo siriano l'offensiva decisiva contro i ribelli...

Nessuna di queste ragioni vale lo scempio che ancora una volta si sta compiendo sulla pelle di una popolazione di circa un milione e mezzo di abitanti di cui la metà è composta da minori, sotto embargo e priva la stessa anche dei medicinali e dei beni di prima necessità. I militari israeliani si scaricano la coscienza con proclami alla popolazione palestinese, avvertendoli, prima dei bombardamenti, di allontanarsi dai luoghi di Hamas. Una tragica beffa visto che la striscia di Gaza è una delle regioni più densamente abitate del mondo.

Intanto lo Stato di Israele non ha mai smesso la sua strategia di controllo militare e vitale su Gaza e continua ad occupare militarmente territori, proteggendo e favorendo l'espansione delle colonie israeliane che si allargano giorno per giorno sulla terra dei palestinesi. Innalza muri che rinchiudono villaggi interi, che sradica uliveti e uccide gli animali dei pastori imponendo miseria e umiliazione. Mortifica e tormenta quotidianamente chi tenta di passare da una parte all'altra dei muri della segregazione per lavorare, curarsi, andare a scuola. E viola sistematicamente le pur ipocrite e impotenti innumerevoli risoluzioni dell'ONU. E se la Cisgiordania è il vero terreno di conquista, metro dopo metro, casa dopo casa, Gaza continua il suo destino di vittima sacrificabile.

E oggi, come 3 anni fa, di nuovo sulla popolazione palestinese si scatenano i nuvoloni neri della guerra impari alimentata dallo Stato israeliano, e l'unica concreta speranza che la popolazione già provata dall'embargo possa riacquistare velocemente un minimo di pace è che gli avvoltoi di ogni risma, che si accalcano fisicamente e idealmente ai suoi confini, raggiungano un nuovo precario equilibrio.

Abbiamo imparato che, al di la di precarie e temporanee situazioni di relativa pace, dagli Stati di ogni grado e grandezza non c'è da aspettarsi molto per il futuro della comunità palestinese.

La speranza di una reale emancipazione è che in un futuro prossimo si rafforzino e si estendano quelle pratiche di auto-organizzazione sorte, in molti villaggi palestinesi, dalla solidarietà tra i comitati popolari locali e organizzazioni come gli Anarchici Contro il Muro, nel cui interno militano israeliani antisionisti e internazionalisti provenienti da molte parti del mondo. Pratiche di lotta fatte essenzialmente di resistenza all'arrogante espansione sionista che hanno portato molti villaggi a scegliere un'altra strada rispetto al militarismo fondamentalista di Hamas.

Noi come anarchici e libertari di classe continueremo a denunciare il colonialismo sionista, così come denunciamo tutti gli imperialismi ed i fondamentalismi oppressori della libertà e della dignità dei popoli, e continueremo ad appoggiare le lotte e gli atti di solidarietà nei confronti del popolo palestinese, sostenendo tutte quelle manifestazioni in embrione di auto-determinazione che hanno e che stanno caratterizzando la lotta di interi villaggi della Palestina, convinti che sarà solo liberandosi dalla malefica influenza di qualsiasi oligarchia statale o parastatale che i lavoratori e le lavoratrici potranno conquistare terreno verso una vita più dignitosa.

Ma ora, subito, la fine dei bombardamenti e la fine dell'embargo. Apriamo Gaza, la più grande prigione del mondo a cielo aperto.


Segreteria Nazionale

Federazione dei Comunisti Anarchici

20 Novembre 2012

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Fri 29 Mar, 01:53

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interrojavait.png imageLa rivoluzione in Rojava ha difeso il mondo, ora il mondo difenderà la rivoluzione del Rojava! 00:53 Fri 07 Jan by Varie organizzazioni anarchiche 0 comments

Embargo, taglio delle fonti d’acqua e attacchi aerei contro i civili sono stati alcuni dei crimini di guerra commessi dallo stato fascista turco durante tutto quest’anno contro la rivoluzione in Rojava.

Mentre affronta la crisi politica ed economica interna, il governo Erdogan deve accettare il fallimento delle operazioni militari nelle montagne del Kurdistan, invocando l’uso di armi chimiche, di fronte alla resistenza dei guerrieri curdi della rivoluzione.

df0c1da5b22e4a8fbe74d256ebb68e2a_3.jpg imageAfrin: la guerra degli Stati verrà sconfitta dalla guerra popolare 17:41 Sun 28 Jan by Devrimci Anarşist Faaliyet 0 comments

Afrîn appartiene alla gente di Afrîn. La gente che vive nel cantone di Afrîn è nata in questa terra e vuole morire su di essa. Vivere lì non ha nulla a che fare con nessun piano o programma. Gli abitanti di Afrîn non vivono nel cantone di Afrîn per motivi strategici. Afrîn, per loro, è l’acqua, il pane, il cibo, il gioco, la storia, l’amicizia, la solidarietà, l’amore, la strada, la casa, il vicinato. Ma per lo Stato non è che un pezzo di una strategia. Una strategia che non si preoccupa certo della terra di Afrîn o della sua gente. [Türkçe] [English] [Castellano] [Ελληνικά] [Français]

gal_14771_1.jpg imageAttacco aereo turco sui Curdi Yezîdî e sui villaggi in Rojava 18:26 Thu 27 Apr by KNK 0 comments

25 aprile 2017 - by KNK

Gli aerei turchi hanno bombardato Şengal (Sinjar-Iraq/Kurdistan) and Dêrik (Karaçokê-Rojava/Kurdistan).

Secondo le ultime informazioni, 26 aerei turchi hanno bombardato Amûd e Geliyê Kersê nel Şengal/Sinjar. Il bombardamento è ancora in corso. Si è appreso che prima delle operazioni aeree, le comunicazioni erano state del tutto interrotte a Dêrik e nelle aree circostanti.

rojava_1.png imageComunicato internazionale socialista-libertario in solidarietà con la resistenza curda 15:02 Tue 21 Oct by Anarchist Organisations and Militants 0 comments

Da alcuni anni il movimento curdo sta vivendo un processo che si muove in direzione libertaria. Sebbene non si tratti di un movimento anarchico, questo processo indica che le idee anarchiche di libertà ed uguaglianza attraverso la solidarietà, attraverso la nostra idea di orizzontalità e di democrazia diretta e radicale ed attraverso la nostra critica radicale contro lo Stato non solo sono forti e valide, ma sono anche necessarie per i movimenti che vogliano operare una rottura con l'eredità autoritaria all'interno della sinistra. E' nostro dovere esprimere la nostra solidarietà con la Rojava e con il movimento curdo, poiché essi rappresentano una speranza in questa regione e perché si ergono come oppressi in lotta contro i loro oppressori. Le lotte reali non sono mai perfette ma portano con sé diversi gradi di potenzialità di realizzazione di una libera società. Nell'esprimere la nostra solidarietà al movimento rivoluzionario nella Rojava ribadiamo che il nostro ruolo è quello di continuare a sviluppare i principi fondamentali delle nostre idee allo scopo di ispirare le rivoluzioni ed i/le rivoluzionar* di tutto il mondo. - Gruppo Editoriale di Anarkismo.net [English]

gaza.jpg imagePalestina, l'ostaggio perenne 01:06 Wed 23 Jul by Federazione dei Comunisti Anarchici 0 comments

Continua la guerra nella Striscia di Gaza governata da Hamas, anche se in tutto il mondo continuano le manifestazioni contro le scelte guerrafondaie di Israele. Dalla scomparsa dei tre coloni da Gush Etzion, (colonia per soli ebrei sotto il controllo totale dello stato di Israele in Cisgiordania), Israele ha posto sotto assedio quattro milioni di palestinesi, bombardando ospedali, scuole, ogni sorta di obiettivi civili, distruggendo e saccheggiando case, rubando, effettuando sequestri, ferendo e uccidendo sia in modo mirato che indiscriminato al di fuori di ogni legislazione internazionale.

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Da molti giorni l'esercito israeliano bombarda la striscia di Gaza, in seguito al lancio di razzi sul territorio israeliano. Col pretesto di prendersela con i "terroristi", o con "quelli che rifiutano la pace", i bombardamenti colpiscono in realtà la popolazione civile, bambini compresi, e servono a scoraggiare con il terrore ogni volontà di resistenza. [Français]

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La crisi in Iraq risale al regime di Saddam Hussein ed è proseguita con "l'attuale regime democratico" dopo l'invasione del 2003. Non c'era libertà, né giustizia sociale; nessuna uguaglianza e pochissime opportunità per coloro che erano indipendenti dai partiti al potere. Oltre alle violenze ed alle discriminazioni contro le donne e la gente comune si è creata una forbice enorme tra i ricchi ed i poveri, con i ricchi sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri. [English]

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Continueremo ad appoggiare le lotte e gli atti di solidarietà nei confronti del popolo palestinese, sostenendo tutte quelle manifestazioni in embrione di auto-determinazione che hanno e che stanno caratterizzando la lotta di interi villaggi della Palestina... [English][Français] [Ελληνικά][Castellano] [Nederlands] [العربية]

textLibano, una finta pace tra una guerra interrotta e una guerra che verrà 17:18 Wed 06 Sep by Federazione dei Comunisti Anarchici 1 comments

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imageDichiarazione di solidarietà con il Rojava di fronte alla guerra e alla pandemia globale! Apr 16 by vários 0 comments

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Attualmente, queste persone devono ora lottare contro la propagazione del nuovo coronavirus nei loro territori. L'amministrazione autonoma del Rojava affronta questo pericolo in uno stato di debolezza a causa della difficoltà di mantenere il suo sistema sanitario funzionante nonostante la guerra.

In questo momento tutte le organizzazioni popolari dovrebbero agire insieme per sfidare la guerra e aiutare il più possibile i popoli curdi, arabi e assiri, affinché la loro autonomia e il loro diritto all'autodeterminazione nei loro territori siano giustamente rispettati. Di fronte al silenzio cinico e ipocrita dello Stato e della borghesia, noi, anarchici del mondo, ribadiamo ancora una volta la nostra solidarietà internazionalista e dal basso con la rivoluzione del Rojava, così che essa trionfi sulla pandemia globale del coronavirus e sulla pandemia della guerra.
Di fatto, coloro che continuano a fare la guerra alle persone mentre i sistemi sanitari stanno crollando a causa di COVID-19 sono due volte più criminali.

Basta a tutte le guerre!

PER LA VITA E LA LIBERTÀ! LUNGA VITA AL ROJAVA!

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25 aprile 2017 - by KNK

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