Contro la riforma del lavoro, i tagli e il patto sociale
Le organizzazioni sindacali CGT, CNT e SO ritengono necessario andare al di là delle dichiarazioni e delle proposte del Vertice Sociale, puntando invece su proteste forti e sullo sciopero generale. [Castellano]
Le organizzazioni sindacali CGT, CNT e Solidaridad Obrera si sono riunite a Madrid per preparare la risposta agli attacchi sociali contro la classe lavoratrice che provengono dal governo e dalle istituzioni europee.
Riteniamo che il prossimo autunno sarà cruciale per fermare l'offensiva del governo e crediamo che questi attacchi si possono arrestare ed invertire la tendenza a favore della classe lavoratrice solo con una forte mobilitazione sociale generalizzata, che affronti radicalmente l'attuale modello economico e politico funzionale alle classi padronali e finanziarie.
Sosteniamo, come organizzazioni operaie, che tale mobilitazione debba fondarsi sulla indizione di uno sciopero generale che abbia la capacità reale di colpire gli interessi economici della classe dominante, indizione che deve andare ben oltre gli scioperi precedenti indetti negli ultimi anni, i quali, isolati e discontinui, sono stati ben lungi dall'essere in grado di affrontare l'offensiva dei tagli e delle riforme contro i nostri diritti portata dal governo e dal padronato.
Respingiamo, dunque, il cosiddetto "Vertice Sociale", tanto nel suo assurdo aspirare ad un ritorno alle condizioni ideali precedenti alla "crisi economica" quanto nella tabella di marcia proposta dal sindacalismo istituzionale, il quale non può portare che alla smobilitazione con il suo insistere sulla difesa di un referendum già respinto da governo e per il suo impegnarsi in una consultazione popolare che nessun effetto potrà avere sul potere politico ed economico, rifiutandosi e ritardando al tempo stesso un'azione più decisa.
Per tutte queste ragioni, crediamo che il cammino da seguire sia la partecipazione alla indizione di mobilitazioni e di giornate di lotta che sfocino nello sciopero generale, ponendo in evidenza la mancanza di volontà di lotta reale da parte del sindacalismo concertativo delle CCOO e della UGT nel loro rifiuto a parteciparvi.
Dunque, CONVOCHIAMO il seguente calendario di mobilitazioni: