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Manifesto in difesa della lingua catalana all'interno della scuola

category iberia | scuola e università | documento politico author Thursday March 08, 2012 22:34author by Llibertarisauthor email manifest.per.la.llengua at gmail dot com Report this post to the editors
In un contesto segnato dalla disoccupazione, dai tagli al welfare e da una serie di misure che non fanno altro che spingere le nostre vite verso l'indigenza, una nuova offensiva di ispanizzazione si fa strada sotto forma di vari attacchi all'insegnamento del catalano, facendo ricorso al più rancido anti-catalanismo come esca e come cortina fumogena. [Català]
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Manifesto in difesa della lingua catalana nelle scuole


In un contesto segnato dalla disoccupazione, dai tagli al welfare e da una serie di misure che non fanno altro che spingere le nostre vite verso l'indigenza, una nuova offensiva di ispanizzazione si fa strada sotto forma di vari attacchi all'insegnamento del catalano, facendo ricorso al più rancido anti-catalanismo come esca e come cortina fumogena.

Questi attacchi, di natura globale, hanno diverse sfumature in base allo stato attuale dei territori coinvolti. In Catalogna, il modello di immersione linguistica del sistema scolastico è stato seriamente minacciato dalle decisioni assunte dalla Corte Suprema. Nel territorio di Valencia, c'è in previsione l'adozione di un decreto che eliminerà l'uso del catalano nell'insegnamento, senza dmenticarsi la chiusura del ripetitore che veicolava il segnale di TV3 [1]. Quello che sta accandendo nelle Isola Baleari è del tutto simile, così come troviamo una situazione molto vulnerabile ne La Franja [2], dove le già basse tutele per il catalano e per l'aragonese verranno abrogate durante questa legislatura.

In questo contesto il movimento libertario non può restare indifferente. Coloro che un tempo hanno messo la borghesia con le spalle al muro e le cui dita hanno sfiorato i venti dell'emancipazione non possono -noi non possiamo- ignorare la crescente emarginazione a cui va incontro la lingua catalana.

Il terreno di scontro in cui si avverte maggiormente questa emarginazione non poteva che essere la pubblica istruzione. E' questo lo strumento con cui lo Stato trasmette i valori borghesi e si assicura la stabilità delle sue fondamenta, con cui intende smantellare pietra su pietra il muro che separa la nostra lingua dalle funzioni e dal sistema di comunicazione statuali. Sappiamo tutti cosa succede dove vi è uno scontro tra due lingue, una maggioritaria, come lo spagnolo, ed una minoritaria che si vuole emarginare del tutto, come il Catalano. Sappiamo bene quanto in profondità può incidere il controllo sociale esercitato dallo Stato per tenere in soggezione il popolo lavoratore e la sua cultura, se esso si trova a dover far fronte al potere assoluto della borghesia che si cela dietro la cappa del nazionalismo spagnolo. Non appaia dunque esagerato suonare l'allarme per la sopravvivenza della nostra lingua.

L'attuale sistema educativo non ha ancora raggiunto quei principi educativi che educatori razionalisti come Francisco Ferrer y Guardia avevano introdotto già un secolo fa. Sappiamo che il sistema educativo resta uno strumento per la trasmissione di quei valori borghesi che ci spingono ad accettare la supposta naturalezza della società di classe. Ma questa non è una ragione per non tenerne conto nella nostra lotta. Sebbene il nostro obiettivo sia quello di sviluppare una rete di Scuole Libere, ignorare l'influenza del sistema educativo pubblico significherebbe rinunciare ad ogni cambiamento sociale.

Crediamo che l'uso del catalano nell'insegnamento sia uno strumento indispensabile per il suo futuro nella nostra società. Ma questo insegnamento dovrebbe essere accompagnato da altri mezzi, come quelli che si usano per le altre lingue usate all'interno della scuola, facendo sì che questa lotta sia assunta da tutti i catalani indipendentmente dalle loro origini.

La nostra forza deve stare nella lotta per un modello formativo che abbia la ragione come nerbo e la scienza come spina dorsale, che contribuisca a sviluppare l'autonomia dell'essere umano, la coscienza di classe e la libertà individuale. Ma che contribuisca anche al recupero della nostra cultura e della nostra lingua.

Per tutte queste ragioni, noi firmatari respingiamo gli attacchi sistematici al catalano, come pure l'uso che viene fatto del sistema formativo. Attualmente, la scuola non solo viene usata per assicurare la sopravvivenza della società di classe, ma si cerca di farla diventare luogo dove garantire l'emarginazione del catalano tra le nuove generazioni. Tocca a ciascuno di noi fermare l'ispanizzazione in corso e recuperare il terreno perso dalla classe lavoratrice quale protagonista dei processi di insegnamento/apprendimento. Protagonista tra gli insegnanti, protagonista tra gli studenti. E' tempo di restituire al popolo gli strumenti necessari nella lotta per la sua emancipazione e da questo punto di vista la scuola svolge un ruolo decisivo.

Assemblea Llibertària del Vallès Oriental (Vallès Oriental)
Ateneu l'Estació - Albaida (Vall d'Albaida)
Ateneu Llibertari "Estel Negre" (Palma)
Catarko - Autònoms El Prat de Llobregat (Baix Llobregat)
CGT - Baix Camp - El Priorat
CGT - Castelló de la Plana (Plana Alta)
CNT-AIT La Costera - La Vall d'Albaida
CNT-AIT - Fraga (Baix Cinca)
CNT-AIT - Olot (La Garrotxa)
Col·lectiu "A les Trinxeres" (Terres de Ponent)
Col·lectiu "Gatinada Negra" (comarche del Nord-est di Catalogna)
Col·lectiu "Negres Tempestes" (Barcelonès)
Grup "Puig Antich" (Coordinació dels Grups Anarquistes) - Perpignano (Rossiglione)

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali


Note del traduttore:

1. principale canale TV della Catalogna che trasmette solo in catalano.
2. "La Striscia", una zona catalonofona nell'Aragona orientale.

Related Link: http://manifestperlallengua.blogspot.com/
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