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Friday November 04, 2011 17:41 by Georges Fontenis
Georges Fontenis, militante comunista anarchico francese, abbozza un bilancio di quello che fu la breve esperienza della Internazionale Comunista Libertaria, soffocata dalla repressione scatenata contro il suo più importante elemento, la Fédération Communiste Libertaire, da parte dello Stato francese, che ha costretto l'organizzazione alla clandestinità. [Castellano] Che cos'era l'Internazionale Comunista Libertaria (giugno 1954 -luglio 1958)?Dovendo il nostro congresso dibattere [1] le prospettive per la nostra attività di solidarietà internazionale, sarà interessante considerare che cosa è stata l'esperienza dell'Internazionale Comunista Libertaria (ICL) negli anni '50. La creazione di un'Internazionale Comunista Libertaria nel giugno del 1954 avviene nel periodo degli ultimi sussulti di guerra in Indocina e dei primi segni dell'insurrezione algerina. Da moltissimo tempo, la corrente antiautoritaria del movimento socialista aveva sognato di costituire un'internazionale sulle rovine della prima AIT (Associazione Internazionale dei Lavoratori, detta "Prima Internazionale"), fondata a Londra nel 1864. I libertari, o meglio i socialisti anti-statalisti del periodo successivo alla caduta della Comune di Parigi e successiva alla degenerazione della Prima Internazionale, cercarono di unirsi al Congresso di Saint-Imier, il 15 settembre 1872. Ci furono anche altri tentativi, tra cui il Congresso di Amsterdam del 1907. Ma in entrambi i casi non vi furono esiti concreti, salvo la costituzione di legami effimeri... Passa mezzo secolo, non senza episodici rapporti tra i libertari dei vari paesi, ma senza che vi siano tentativi di creare un coordinamento realmente organizzato. Bisogna attendere il 1950, anno in cui si sviluppa all'interno del movimento "anarchico" la tendenza comunista libertaria – in particolare in Francia e in Italia – perché si stabiliscano relazioni più strette: la tendenza comunista libertaria della Fédération anarchiste in Francia entra in stretto contatto con i compagni dell'Italia che sono già in rottura con la Federazione Anarchica Italiana. In Italia si costituiscono i Gruppi Anarchici di Azione Proletaria (GAAP) che pubblicano un bollettino periodico, "L'impulso". Militanti francesi e italiani si incontrano spesso. Più o meno nello stesso periodo (gli anni 1950-53), i contatti si estendono ai compagni bulgari perseguitati dal loro governo stalinista, ma che hanno ancora una delle organizzazioni più forti nella tradizione "piattaformista", la Federazione Comunista Anarchica della Bulgaria (FAKB - Federatsia na Anarkho Komunistite ot Balgaria), i cui attivisti hanno in gran numero combattuto in Spagna durante la guerra civile. Anche diversi compagni spagnoli appartenenti a varie correnti della CNT (divisa allora in due organizzazioni rivali, in esilio), si interessano ai contatti che legano i compagni francesi e italiani. In Gran Bretagna, entra in gioco pure l'organizzazione che pubblica il periodico "Direct Action". La Anarchist Federation of Britain (AFB) è naturalmente ben lontana dai concetti, diciamo, molto individualisti e umanistici rappresentati dal giornale "Freedom". Il congresso internazionale di ParigiSi decise, di comune accordo, di tenere a Parigi il 5, 6 e 7 giugno del 1954 il congresso costituente di un'internazionale comunista libertaria. Il luogo della conferenza sarà la nuova sede della Fédération communiste libertaire (FCL) al numero 79 di rue Saint-Denis a Parigi. È il caso di ricordare che, un anno prima, la maggioranza della FA aveva creato la FCL. Quindi, partecipano alla conferenza come fondatori, la FCL francese, i GAAP italiani, alcune individualità dal Belgio e dalla Svizzera (un compagno italiano di Zurigo), i britannici di "Direct Action" e, in qualità di invitati, dei compagni bulgari e spagnoli, nonché dei militanti algerini e marocchini che hanno dato vita al Mouvement libertaire nord africain (MLNA), i cui animatori sono "di origine FCL".L'MLNA aderisce all'ICL nel mese di ottobre, appena prima dell'insurrezione algerina. I compagni esiliati spagnoli, appoggiati da contatti presi all'interno della Spagna, in particolare tra gli studenti, pubblicano un bollettino, "Ruta"(titolo del vecchio organo delle Juventudes Libertarias), di cui si pubblicheranno due numeri nel 1956 [2], bollettino della "sezione spagnola" dell'ICL. Nel n° 392 di "Le Libertaire" del 24 giugno 1954 compare un resoconto del congresso internazionale e il testo delle risoluzioni principali, non solo riguardanti i principi di base, ma anche la strategia e i metodi di lotta, in particolare a livello sindacale e nella lotta anticolonialista [3]. Dopo il congressoL'FCL e l'MLNA si immergono nella lotta di indipendenza dell'Algeria dove i loro militanti difenderanno la politica di "sostegno critico" agli indipendentisti.Seguono accuse, imprigionamenti, condanne e, naturalmente, la clandestinità. Tuttavia, i rapporti internazionali saranno mantenuti, in particolare con i compagni italiani. Con loro ci sarà una riunione, clandestina ovviamente, a Nizza alla fine di dicembre nel 1956. Nella lotta clandestina, l'FCL pubblica un bollettino, "La Volonté du peuple", indirizzato particolarmente alle fabbriche, e alcuni appelli alla resistenza. La collaborazione con l'opposizione ex-PCF de "La Voie communiste" spinge i militanti dell'FCL a trasformarsi, a partire dalla fine del 1957, nella tendenza Action communiste, che raggruppa i militanti che si sono entrati ad esempio in Voie communiste o nel Parti socialiste unifié (PSU) o addirittura nell'opposizione interna del PCF. È in queste condizioni che ci incontriamo con Denis Berger, Félix Guattari, e che ritroviamo i militanti della rete dei porteurs de valis, che a volte sono ex compagni dell'FCL come Guy Bourgeois. Il nome di Action communiste venne scelto sul modello dei compagni italiani che, affiancati da ex militanti del PC italiano, avevano trasformato i GAAP in Azione Comunista. Gli incontri con i compagni proseguono, in particolare con gli italiani e spagnoli, al punto che si terrà a Parigi, il 27 luglio 1958, un "incontro internazionale"[4]. Nonostante questi sforzi continui, la fatica si farà sentire e sarà la fine, ma agli inizi del 1968 i vecchi si ritroveranno sotto nuove forme, in particolare nel Mouvement communiste libertaire (MCL). Bisogna riconoscere onestamente che tra il 1958 e il 1968, c'erano stati solo incontri occasionali, limitati e discontinui, soprattutto grazie ai compagni dell'Organisation révolutionnaire anarchiste (ORA) [5] che si erano impegnati alquanto nel lavoro della CRIFA [6] fino alla rottura con la FA e sempre nel quadro incoerente che era la CRIFA (più una cassetta postale che l'embrione di un'internazionale), se si esclude il congresso internazionale di Carrara, dopo il 1968, evento segnato dalla confusione dove si scontrarono Daniel Cohn-Bendit e i suoi amici con i fedeli di Maurice Joyeux. Più tardi, nel 1969-1970, all'epoca dei rapporti abbastanza stretti tra l'ORA (che diventa indipendente dalla FA nel marzo 1970) e il MCL grazie principalmente a Daniel Guérin, diventa possibile stringere nuovi rapporti al punto di poter ospitare durante riunioni nazionali del MCL dei compagni svizzeri e un compagno cubano. Si rinnovano anche le relazioni con i militanti della Spagna e dell'Italia. Ma tutto ciò rimarrà di breve durata ed estremamente limitato. È possibile fare un bilancio?Non è facile parlare dell'usura, o anche dello scoraggiamento, nel corso degli anni "grigi" (la clandestinità degli anni 1956-57 e poi gli anni '60 quando venne messa in naftalina la corrente comunista libertaria). Ma forse lo si sarebbe potuto evitare se uno o due militanti fossero stati nominati per tutelare i rapporti internazionali... All'epoca avevamo molti timori nel chiedere a qualcuno di occuparsi di tutto. Si potrebbe riflettere su questo... perché questo lavoro di relazioni internazionali, tanto più necessario nel mondo di oggi, richiede molto tempo.
Georges Fontenis Questo articolo è apparso su "Alternative libertaire", n°33, aprile-maggio 1995. Traduzione dal francese a cura dell''Ufficio Relazioni Internazionali della Federazione dei Comunisti Anarchici. L'articolo è ora in "Manifesto del Comunismo Libertario. Georges Fontenis e il movimento anarchico francese", Nestor McNab (a cura di), Fano 2011.
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