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[Cile] 22 settembre: giornata di protesta per l'educazione, in migliaia a Santiago

category bolivia / perù / ecuador / cile | scuola e università | cronaca author Sunday September 25, 2011 19:15author by Luis Bravo / Espartaco Gatti - Periódico Solidaridadauthor email publicacion.solidaridad at gmail dot com Report this post to the editors

Translation in Italian/ Traduzione in italiano per Lazar Isotakis

Breve cronaca di quanto è accaduto durante l’ultima settimana nella capitale del Cile.
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A Santiago il corteo è partito alle 10:30 della mattina, dalla USACH (Universidad de Santiago de Chile), e ha visto una grande partecipazione degli studenti universitari e delle scuole secondarie, accademici e professori, avvocati, organizzazioni sindacali e politiche. Secondo gi organizzatori i partecipanti alla manifestazione (la 35esima svoltasi) sarebbero stati circa 180.000, mentre i grandi mass media corporativi affermano che non siano state superate le 60.000 persone. Dopo un evento politico-culturale al Parque Almagro, diversi gruppi di manifestanti si sono scontrati con le forze d polizia che stazionavano in zona: gli scontri per strada si sono prolungati per ore, terminando con 50 persone arrestate e diversi poliziotti feriti, 2 dei quali gravemente. Uno degli arrestati, di origine boliviana, è stato messo in carcere preventivo, accusato di aver lanciato dei cocktail molotov contro la polizia (situazione analoga a quella che vivono gli studenti dell'ARCIS, Felipe Vittori e Francesco Moreno, arrestati il 14 luglio durante un corteo studentesco). Inoltre, la polizia ha perquisito la sede dell'UTEM (Universidad Tecnològica Metropolitana), situata nei pressi del Parque Almagro.

Dalle ore 21:00, in alcuni punti della città (Stazione centrale, Santiago centro, Ñuñoa, Puente Alto, ecc.) si sono organizzati cortei, caceroleos e, in certi posti, sono state innalzate barricate e si sono verificati scontri di piazza con le forze della repressione.

D'altra parte, sono più di 65 i giorni di sciopero della fame di alcuni studenti della scuola secondaria. Alcuni di loro si trovano accampati, da qualche giorno, di fronte la Casa Central dell'Universidad de Chile, affinchè questa misura di pressione estrema venga resa visibile. Sono studenti del Liceo Darìo Salas, del Liceo Experimental Artìstico de Quinta Normal e del Liceo de La Cisterna.

Durante questa giornata di mobilitazione è stato ampiamente dimostrato che il movimento sociale per l'educazione, da circa 5 mesi attivo in tutto il territorio nazionale, e sceso più volte in piazza, propone ancora con forza le sue rivendicazioni per un cambio radicale del sistema educativo. Ciò si verifica in un panorama nel quale i settori d'impresa e la destra puntano a neutralizzare il movimento sociale, insistendo sul ritorno a scuola e sulla negoziazione delle richieste al tavolo di dialogo offerto dal governo. In questo contesto, più di 70.000 studenti secondari non si sono iscritti al "Plan salvemos el año escolar", sabotando l'intento del governo di spezzare il movimento con le minacce di far ripetere l'anno scolastico e di espellere dai licei le studentesse e gli studenti in mobilitazione. Dall'altro lato, mercoledì il sindaco del comune di Providencia Cristiàn Labbè (noto ex torturatore della dittatura militare) ha ordinato lo sgombero del Liceo Carmela Carvajal e del Liceo Josè Victorino Lastarria. Venerdì gli studenti hanno provato a riprendersi questi istituti, ma sono stati repressi dalla polizia. Data la determinazione degli studenti di proseguire la lotta, il sindaco reazionario Labbè ha deciso di chiudere le scuole del comune (questione che è ancora in fase di discussione, viste le ripercussioni che l'annuncio ha provocato) e di non permettere che ragazzi di altre zone della capitale si iscrivano alle scuole del comune, cosa estremamente discriminatoria e segregazionista, visto che solo il 15% degli studenti abita a Providencia.

Link all'articolo originale (in spagnolo):

Related Link: http://anarkismo.net/article/20584

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