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Come possiamo sconfiggere i tagli?

category irlanda / gran bretagna | lotte sul territorio | opinione / analisi author Sunday July 10, 2011 14:59author by Liberty & Solidarity - L&S Report this post to the editors

"Sovrebbero gli scioperi arrecare gravi danni al nostro tessuto economico e sociale e dovrebbe crescere in noi la spinta ad agir?." Così Vince Cable ha detto alla conferenza annuale della GMB che lancia il guanto di sfida alla sinistra ed al movimento operaio con la minaccia velata di dure leggi antisindacali. Ora più che mai, la questione "come possiamo sconfiggere i tagli?" ha disperatamente bisogno di una risposta. [English]
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Come possiamo sconfiggere i tagli?


"Sovrebbero gli scioperi arrecare gravi danni al nostro tessuto economico e sociale e dovrebbe crescere in noi la spinta ad agir?." Così Vince Cable [esponente liberal-democratico del governo Cameron, ndt] ha detto alla conferenza annuale della GMB [General, Municipal, Boilermakers and Allied Trade Union, sindacato con circa 600mila iscritti per lo più negli enti locali e sanità, ndt] che lancia il guanto di sfida alla sinistra ed al movimento operaio con la minaccia velata di dure leggi antisindacali. Ora più che mai, la questione "come possiamo sconfiggere i tagli?" ha disperatamente bisogno di una risposta.

La sinistra ha risposto a questa domanda in modi diversi, dalla disobbedienza civile di UK Uncut ["Regno Unito de-tagliato" - iniziativa decentralizzata di protesta contro i tagli, ndt] alla manifestazione di massa del 26 marzo a Londra indetta dal TUC [Trade Union Congress - confederazione sindacale, ndt]. Molto si è puntato sullo sciopero del 30 giugno e si spera in azioni ancora più forti e ancora più militanti. Ma dopo il 30 giugno, cosa ci aspetta? Chiaramente un solo giorno di lotta, non importa quanto militante, non può cambiare la politica del governo, e allora quale dovrebbe essere la nostra strategia a lungo termine contro i tagli?

Dare battaglia per vincere

Nonostante quello che certi iper-ottimisti di alcuni gruppi di estrema sinistra vorrebbero farci credere, la classe operaia è in gran parte demoralizzata, non consapevole del proprio potenziale potere. Per ricostruire il morale e la convinzione che possiamo battere i tagli, cosa attualmente di cui solo l'estrema sinistra è convinta, abbiamo bisogno di ripartire da una dimensione più piccola e da qui costruire. Sì, i tagli sono questioni nazionali, i risultati della politica nazionale, ma in questo momento nonostante il grande entusiasmo espresso dai sindacati e dalla sinistra, il movimento contro i tagli non è abbastanza forte per affrontare e vincere queste battaglie. Mentre in alcune città ci sono vivaci e diverse campagne contro i tagli, in molte altre ci sono campagne poco visibili e fatte tanto per fare, con poca partecipazione salvo l'estrema sinistra.

Per cambiare questa situazione abbiamo bisogno di lavorare a livello locale, costruendo gruppi contro i tagli in ogni città, con campagne contro quelli più piccoli e più contrastabili per costruire la fiducia nei nostri gruppi-contro-i-tagli. Lo stesso vale per i sindacati, poiché se è vero che le lotte nazionali per le pensioni si stanno avviando e dovremmo naturalmente sostenerle, non abbiamo però alcuna garanzia che queste lotte saranno ben condotte. Dobbamo utilizzare lotte più locali, possibilmemte vicenti, in cui possiamo impegnare tutti gli attivisti sindacali delle nostre sezioni per aiutare a costruire la fiducia e portare i lavoratori ancora di più nei nostri sindacati.

Questo approccio è stato sperimentato da numerosi gruppi-contro-i-tagli, per esempio Save Our Services a Reading (RSOS). Proprio in queste ore, RSOS ha ottenuto la sua prima vittoria. All'inizio di quest'anno, la giunta (Conservatori-Liberal Democratici) di Reading aveva ritirato gli abbonamenti gratuiti per i trasporti concessi ai disabili. RSOS ha visto in questo la possibilità di una campagna con ampio sostegno pubblico ma di bassa priorità per la giunta. Ne ha fatto una sua priorità di azione con una petizione che ha raccolto solo poche centinaia di firme, ma con discorsi appassionati di vari esponenti delle associazioni dei disabili di Reading, è riuscito perfino a convincere la nuova amministrazione [laburista, ndt] a reintrodurre questi abbonamenti per gli autobus.

RSOS è anche riuscito a portare nuovi giovani attivisti nell'UCU [University & College Union - sindacato dei docenti universitari, ndt], di Unison [sindacato del settore pubblico e sanità con 1,3 milioni di iscritti, ndt] e di Unite [il più grande sindacato britannico, ndt], così come nel nuovo camera del lavoro della città e nell'IWW. RSOS è anche riuscito nel fornire una rapida formazione a questi nuovi e giovani attivisti, oltre che ad incoraggiare le persone a partecipare ai gruppi locali di inquilini residenti, lottando per rafforzare questi organismi e fargli prendere posizione contro i tagli.

Un successo simile si trova anche nella vicina Surrey, dove Save Our Services ha ottenuto vittorie significative attraverso campagne locali, riuscendo a salvare sia una scuola elementare prima che poi un istituto di formazione. Come a Reading, anche nel Surrey il movimento contro i tagli è riuscito a riunire attivisti del territorio e attivisti sindacali in difesa dei servizi.

Solo quando ci troveremo in una situazione in cui questo livello di organizzazione è stato realizzato in tutto il paese, e dove una gran parte della popolazione ha visto in prima persona che i tagli non sono imbattibili, potremmo passare ad obiettivi più ambiziosi. I vari organismi nazionali contro i tagli, come Right To Work ["Diritto al lavoro" - coalizione nazionale organizzazioni sindacali territoriali e settoriali, ndt] e la Coalition of Resistence [iniziativa mista di resistenza ai tagli, ndt] hanno messo il carro davanti ai buoi a questo proposito, puntando alla creazione di organismi nazionali prima della costituzione dei gruppi locali, snodo chiave per vincere questa lotta.

Inoltre, questi gruppi nazionali sembrano condannati a ripetere gli errori del passato, imitando le tattiche della Stop The War Coalition, incentrate quasi esclusivamente su grandi manifestazioni pubbliche. Se da un lato queste manifestazioni hanno senza dubbio il loro valore, vale la pena notare che due milioni di persone nelle strade non sono riuscite a fermare la guerra in Iraq. Una strategia più efficace si può trovare nella sconfitta della "poll tax" [tassa municipale voluta dal governo Thatcher negli anni '80, ndt], in cui le organizzazioni locali, federate insieme, sono riuscite a mobilitare una parte enorme della popolazione per far ritirare l'imposta sui rifiuti.

Un'eredità

Similmente al movimento anti-poll tax, dobbiamo anche ora essere sicuri di lasciare un'eredità. Che si vinca o perda, è necessario utilizzare il movimento anti-tagli per costruire la forza della classe operaia, per creare organizzazioni che sappiano combattere, anche dopo che la battaglia contro l'austerità sarà conclusa. Il movimento anti-tagli ci offre l'occasione per produrre una generazione di nuovi militanti a lungo termine impegnati nella organizzazione industriale della classe lavoratrice, e ci permette di formare ed educare nuove fasce di organizzatori e attivisti. Ma così come i sindacati sono strutture permanenti, in grado di combattere più battaglie, noi abbiamo bisogno di discutere all'interno dei gruppi locali anti-tagli che vi è la necessità di una loro lunga durata all'interno delle nostre comunità, per lottare per i nostri interessi anche negli anni a venire.

Il movimento anti-tagli crea anche opportunità per un migliore lavoro sindacale trasversale alla base dei sindacati, e non solo ai vertici. Ci dovrebbe essere l'obiettivo di utilizzare sul terreno la forma della cooperazione non solo nelle battaglie contro le misure di austerità, ma come base per ulteriori e permanenti organismi intersindacali, in grado di chiamare i dirigenti sindacali a rispondere le loro operato, se necessario.

La battaglia contro l'austerità è solo agli inizi, e nessuna delle strategie avanzate dalla sinistra o dai sindacati è ancora stata testata a fondo nell'incandescente crogiuolo della guerra di classe. Possiamo tuttavia sperare di imparare dagli errori del passato e creare un lascito duraturo della lotta, non solo nella coscienza della classe lavoratrice, ma in organizzazioni della nostra classe più ampie e più potenti. La classe lavoratrice ha il potere latente di distruggere questo governo e la sua agenda di tagli, ed è nelle nostre capacità, come militanti socialisti, vedere che questo potere si può esplicare: come Marx stesso ha affermato, non abbiamo nulla da perdere se non le nostre catene.


Traduzione a cura di FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali

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