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UCAd'I. Novant'anni portati bene.

category italia / svizzera | movimento anarchico | cronaca author Monday January 18, 2010 16:32author by Adriana Dadà - Unione dei Comunisti Anarchici d'Italiaauthor email crescitapolitica at ucadi dot org Report this post to the editors

Pochi mesi fa molti di noi organizzavano un convegno sul comunismo anarchico in occasione della ricorrenza del 90° dalla fondazione dell'Unione dei Comunisti Anarchici d'Italia. In pieno primo dopoguerra, in quella fase chiamata del biennio rosso, i militanti anarchici videro con chiarezza la necessità di mettere mano a questa forma di organizzazione delle avanguardie della lotta di classe. Chiamandosi comunisti anarchici ribadirono ieri, come oggi lo ribadiamo noi, che lo sviluppo della società nelle mani del capitalismo è basato sullo sfruttamento e il profitto e non sullo sviluppo solidale dell'umanità.


UCAd'I. NOVANT'ANNI PORTATI BENE


Pochi mesi fa molti di noi organizzavano un convegno sul comunismo anarchico in occasione della ricorrenza del 90° dalla fondazione dell'Unione dei Comunisti Anarchici d'Italia.

In pieno primo dopoguerra, in quella fase chiamata del biennio rosso, i militanti anarchici videro con chiarezza la necessità di mettere mano a questa forma di organizzazione delle avanguardie della lotta di classe. Chiamandosi comunisti anarchici ribadirono ieri, come oggi lo ribadiamo noi, che lo sviluppo della società nelle mani del capitalismo è basato sullo sfruttamento e il profitto e non sullo sviluppo solidale dell'umanità. Occorreva e occorre quindi preparare una società diversa a partire dalle lotte economiche e sociali di uomini e donne che, nel mentre si battono per migliorare il presente e il futuro, facciano maturare la coscienza di una società egualitaria, dove l'economia sia comunista, cioè senza proprietà individuale e la gestione della società sia anarchica, cioè con poteri equamente distribuiti fra tutti.

Oggi molti di noi, finita per consunzione l'esperienza della Federazione dei Comunisti Anarchici, a causa delle mancanza di democrazia interna che ha caratterizzato quest'esperienza politica nell'ultimo periodo, sentono la necessità di una scelta similare e hanno dato vita all'UCAd'I.

Qualcuno dirà “comunisti” e poi anche “anarchici”?, gente vetero, che non ha capito siamo entrati in un nuovo secolo, quello del crollo delle ideologie, del pensiero unico, dell'impossibilità di creare delle alternative a questo mondo se non assecondandone lo sviluppo economico nelle mani di padroni buoni, oggi aperti alle istanze dei popoli, preoccupati dei problemi della terra che abbiamo ereditato dallo scempio delle risorse fatte nello scorso secolo, e che nuovi governanti alla Obama e alla Chavez risolveranno. Lasciamoli lavorare, assecondiamoli e staremo tutti bene.

Anche in quel primo dopoguerra che vide la nascita della prima UCAd'I molti dicevano cose simili, ma anche allora i militanti delle lotte operaie e contadine che si riconoscevano nell'ideologia di Bakunin dimostrarono che si poteva osare. Furono attivi nelle lotte per il caroviveri, nelle occupazioni delle terre e delle fabbriche, giunsero ad avere per tre anni un quotidiano “Umanità Nova” che fece dire alla Kuliscioff:

“La classe operaia adesso passa un brutto quarto d'ora di contagio anarchico. Ormai “L'Avanti!” è quasi boicottato, e gli operai non leggono che “Umanità Nova” che mi dicono supera ora la tiratura di centomila copie. Lo affermano i frequentatori della Camera del Lavoro e i viaggiatori nei tram del mattino, ove non si trovan più operai senza “Umanità Nova””.

Ogi nel rinnovare il nostro impegno nelle lotte dei lavoratori, dei cassintegrati, dei migranti supersfruttati o respinti, nelle lotte degli studenti che vivono sempre di più una realtà escludente perché la scuola pubblica è stata dimezzata e stravolta, noi ribadiamo che si può e si deve sperare in un mondo diverso, agli “Antipodi” rispetto all'attuale, che ci impegneremo a realizzare. Ieri come oggi ci muoveremo con una visione internazionalista delle lotte e delle possibilità di cambiamento che ci sono, come dimostrano le numerose iniziative di lotta dei popoli di tutto il mondo e di analisi precise dello scontro di classe di compagni di varie parti del mondo (vedi: www.anarkismo.net).

Per fortuna l'Italia, con i piccoli dittatori con i tacchi, è un puntino sul mappamondo; altri popoli, altri compagni stanno combattendo il capitalismo selvaggio e quello dal falso volto umano.

Unendo le nostre forze ce la faremo.


Adriana Dadà


Da “Crescita Politica”. Newsletter dell'Unione dei Comunisti Anarchici d'Italia,1, dicembre 2009, visibile sul sito: http://www.ucadi.org/images/.cp/01.pdf
Per contattare l'UCAd'I: crescitapolitica@ucadi.org

Related Link: http://www.ucadi.org/images/cp/01.pdf
author by Consiglio dei Delegati FdCA - Federazione dei Comunisti Anarchicipublication date Mon Jan 18, 2010 19:15author email fdca at fdca dot itauthor address author phone Report this post to the editors

Il Consiglio dei Delegati della FdCA riunitosi a Cremona il 17 gennaio 2010, presa visione della newsletter intitolata "Crescita Politica" , ed in particolare della prima pagina ta in cui si attacca la FdCA di "mancanza di democrazia interna",

comunica

a tutte le organizzazioni facenti parte della redazione del portale www.anarkismo.net ed a tutti i suoi collaboratori e lettori quanto segue:

A) l'accusa di "mancanza di democrazia interna" sollevata addottata quale causa della loro fuoriuscita dalla FdCA, risulta totalmente infondata, per la prassi e la partecipazione collettiva di tutta la Federazione alle scelte, cosi come si evince dagli atti ufficiali degli organismi decisionali della FdCA ed in particolare sulla base del verbale del 73° Consiglio dei Delegati della FdCA, tenutosi a Roma il 18 ottobre 2009, alla presenza e col voto favorevole dei delegati di tutte le sezioni, quindi anche del delegato dell'allora sezione di Firenze;

B) altri aspetti non secondari che riguardano la vicenda che ha visto tali individualità uscire alla spicciolata dalla FdCA dopo che hanno temuto di ritrovarsi in minoranza rispetto a decisioni collegiali puramente gestionali, verranno fornite dalla FdCA su richiesta diretta.

74° Consiglio dei Delegati della FdCA


Related Link: http://www.fdca.it
author by enrico - UCADIpublication date Sat Jan 30, 2010 03:47author email danter55 at libero dot itauthor address author phone Report this post to the editors

In relazione al comunicato del 74° Consiglio dei Delegati della FdCA si rende noto che hanno lasciato quell'organizzazione 11 militanti, pari, se non andiamo errati, al 25 % dell'organizzazione.
La motivazione è la medesima per tutti. A richiesta verrà fornita copia della dichiarazione con la quale la sezione di Firenze si è scissa dalla FdCA.
Il voto del delegato di Firenze al Consiglio dei delegati di  Roma del 18 ottobre 2009 al quale si fa riferimento nel comunicato FdCA ha costituìto un estremo tentativo di evitare quella che, nei fatti, è stata una dolorosa ma necessaria, scissione.
Auguriamo buon lavoro a compagne/i ancora presenti nella FdCA

Pier Francesco Zarcone
Enrico Paganini

 

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