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Proposta consensuale del 1° Forum Iberico della FESAL

category iberia | scuola e università | documento politico author Wednesday March 22, 2006 22:29author by FESAL-Portugal - Federazione Europea del Sindacalismo Alternativoauthor email fesal-portugal at hotmail dot com Report this post to the editors
In tutta l'Europa, viviamo un momento storico caratterizzato dall'accentrarsi del potere nelle mani di pochissimi. Perché questo divenga possibile, è necessario che l'istruzione (quella di qualità) diventi di nuovo il privilegio dei pochi... i figli dei detentori del capitale e i loro servitori più stretti.


Documento consensuale del Primo Forum Iberico della FESAL-E

La proposta iniziale, dopo la presentazione e il dibattito, è stata modificata sia nel contenuto che nella forma ed è stata approvata all'unanimità nella seguente versione:

1° Forum Iberico della FESAL, Guarda

nei locali del gruppo teatrale "Aquilo" 4 marzo 2006

Quello che succede attualmente in Portogallo e nel resto dell'Europa, nel campo della scuola, deve essere considerato da una prospettiva a livello europeo e anche mondiale.

È chiaro che il governo sta portando avanti una politica favorevole al grande capitale e al lobby dell'insegnamento privato; le riduzioni di spese nella Scuola Pubblica, in vista di un apporto massiccia di denaro per il finanziamento delle scuole private, la migrazione forzata verso il litorale per facilitare un flusso di giovani a un mercato di lavoro soggetto alla precarietà e al sovra-sfruttamento nel settore alberghiere e altri settori in espansione.

In tutta l'Europa, viviamo un momento storico caratterizzato dall'accentrarsi del potere nelle mani di pochissimi. Perché questo divenga possibile, è necessario che l'istruzione (quella di qualità) diventi di nuovo il privilegio dei pochi... i figli dei detentori del capitale e i loro servitori più stretti.

Per la grande massa della gente, figli della classe media inclusi, è riservata un'istruzione al ribasso, senza i privilegi dei collegi e università privati, senza le possibilità di avanzamenti professionali e il prestigio sociale che ne risulta.

È questo il modello che vige in gran parte del mondo anglosassone, come negli USA o in Australia, per citare solo gli esempi più estremi.

Con l'adesione dell'UE al Gats (Accordo Generale sullo Scambio di Servizi - AGCS) nel quadro dell'OMC, i paesi europei sono obbligati a considerare l'educazione come un "servizio", privatizzabile come qualsiasi altro; ne consegue che la Scuola è soggetta ai meccanismo della concorrenza, che lo Stato ha l'obbligo di appoggiare l'iniziativa privata nel settore, che non è autorizzato a fare della "concorrenza sleale" all'insegnamento privato, ecc.

È questo il modello scelto e indicato come la via da seguire nella "strategia di Lisbona"; ed è in questo contesto che il "processo di Bologna" dovrebbe promuovere questa conversione rapida delle università alla logica imprenditoriale.

I sindacati concertativi dell'Europa sono degli strumenti decisivi per "far passare" questi e altri aspetti della politica neoliberista. Sono stati controllati da diversi partiti che, benché tutti d'accordo per la "condivisione della torta", si servono delle istanze sindacali, senza vergogno, per fini chiaramente partigiani.

La deriva riformista e burocratica dei sindacati ha una lunga storia in tutta l'Europa occidentale, che si confonde con quella della politica dell'UE e della Commissione di Bruxelles. Infatti, quest'ultima aveva bisogno di avere i sindacati sotto l'ala. Ha dunque creato la CES (Confederazione europea dei sindacati) per ottenere il maggior grado di controllo possibile, per via di questa organizzazione pseudosindacale, sul movimento sindacale di ogni paese membro.

A partire dalla Commissione Europea e tramite il ruolo intermediario della CES, circolano varie forme di finanziamento, camuffate da "programmi di formazione" o altri "aiuti per le spese correnti" di cui beneficiano solo i sindacati affiliati alla CES.

Ma a quale prezzo? Senza dubbio al prezzo della perdita della loro indipendenza in relazione alle politiche europee e dunque, diventando dei docili fantocci dei governi e dei capitalisti che li manipolano.

I sindacati concertativi non solo sono inefficaci per portare avanti una lotta seria di difesa della Scuola Pubblica, sono addirittura un ostacolo, poiché il loro gioco è di dire una cosa e fare un'altra nella pratica.

Tuttavia, la difesa della Scuola Pubblica deve essere assunta da tutti e non solamente dagli insegnanti; quello che è in pericolo è proprio la cultura e la civiltà europee.

Il nostro concetto della Scuola è quello che risponde ad un bisogno fondamentale della società e degli individui, riconosciuto nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

In Europa, conseguente a una tenace lotta delle classi di molti anni, si sono ottenuti dei livelli elevati di servizi pubblici e di difesa dei diritti, che risulta in investimenti alti nell'area della pubblica istruzione. È la distruzione di questo modello che è in palio qui e ora.

Pretendono la trasformazione della Scuola Pubblica, di un diritto universale e gratuito dei bambini e dei giovani, in un semplice "servizio suppletivo" destinato ai più poveri, coloro che non sono in grado di pagare il collegio o l'università (privati) per i loro figli.

D'altra parte, i mercanti dell'educazione avranno così campo libero per far crescere al massimo, e con il minor rischio di concorrenza, il loro "business".

La nostra proposta, al 1° Congresso della FESAL-E, che avrà luogo a Locarno il 29 e 30 aprile 2006, è di realizzare un'energica campagna di informazione e di mobilitazione nell'area europea, a partire dalla seconda metà del prossimo mese di maggio, con carovane, riunioni aperte a tutta la popolazione per discutere le modalità per la difesa di una Scuola Pubblica sulla base dei seguenti principi: Universalità, Gratuità, Laicità, Qualità, Libertà di insegnare e di apprendere, Adeguamento ai bisogni degli individui e dei paesi.

Questa campagna della FESAL-E potrà essere coordinata in ogni paese con strutture sindacali alleate, in particolare i sindacati che partecipano agli Incontri Europei del Sindacalismo Alternativa, così come con tutti i sindacati che partecipano al Forum Europeo dell'Educazione (EEF - European Education Forum).


Traduzione a cura di Anarkismo.net

Related Link: http://www.fesal.it
author by Nestor - Anarkismopublication date Wed Mar 22, 2006 22:31author address author phone Report this post to the editors

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