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africa orientale / movimento anarchico / comunicato stampa Saturday August 26, 2023 02:19 byVarie organizzazioni anarchiche

Le nostre compagne e i nostri compagni anarchici sono ancora in Sudan e speravano di poter continuare le loro attività di agitazione in modo clandestino. Abbiamo fornito aiuti finanziari prima della guerra e anche all'inizio. Ma la situazione è diventata insostenibile e non consente più alcuna attività sociale o politica. Alcuni membri del gruppo hanno deciso di lasciare il Paese il più rapidamente possibile dopo che la loro casa è stata saccheggiata dall'RSF. Altri hanno deciso di rimanere per il momento, e stiamo cercando di aiutare anche loro.

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L'esilio non è mai una decisione facile. Non è mai una scelta. Senza risorse, può diventare un vero calvario. La solidarietà è la chiave per superare questi momenti difficili.

Siamo entrati in contatto con un gruppo di anarchici sudanesi nel febbraio 2022, nel bel mezzo dei disordini rivoluzionari che scuotevano il Paese dal 2018. Nonostante le barriere linguistiche, abbiamo imparato da loro a comprendere meglio questa rivoluzione e i comitati di resistenza che la animano. Questo gruppo, composto principalmente da giovani studenti, è stato persino emulato da un gruppo anarchico nel nord del Paese.

Come diversi Paesi durante la 'Primavera araba' del 2011, il Sudan è precipitato nella guerra civile nell'aprile di quest'anno. Il Generale Hemetti, comandante della milizia "Rapid Support Forces" (RSF), ha lanciato una ribellione contro l'esercito nazionale sudanese. Le forze progressiste e rivoluzionarie del Paese si sono rifiutate all'unanimità di sostenere una parte contro l'altra, e quindi si trovano strette nella morsa tra queste due fazioni reazionarie militarizzate. Quasi 5.000 persone sono morte in questo inutile conflitto. Due milioni e mezzo di persone sono state costrette ad abbandonare le loro case, 500.000 delle quali sono fuggite dal Paese. I saccheggi e gli stupri sono in aumento e fanno parte dell'arsenale di armi da guerra utilizzate contro i civili.

Le nostre compagne e i nostri compagni anarchici sono ancora in Sudan e speravano di poter continuare le loro attività di agitazione in modo clandestino. Abbiamo fornito aiuti finanziari prima della guerra e anche all'inizio. Ma la situazione è diventata insostenibile e non consente più alcuna attività sociale o politica. Alcuni membri del gruppo hanno deciso di lasciare il Paese il più rapidamente possibile dopo che la loro casa è stata saccheggiata dall'RSF. Altri hanno deciso di rimanere per il momento, e stiamo cercando di aiutare anche loro.

In collaborazione con le compagne e i compagni che risiedono in questa parte del mondo, stiamo lavorando per offrire a tutte e tutti le migliori condizioni di sopravvivenza in questo contesto. Per coloro che intendono rimanere, dobbiamo aiutarli a soddisfare le loro esigenze e a mettere da parte il denaro necessario per una partenza di emergenza. Per coloro che vanno in esilio ora, dobbiamo consentire loro di abbandonare il Paese, evitando il più possibile i pericoli che questo tipo di viaggio di sola andata comporta, e consentire loro di continuare l’attivismo con i sudanesi in esilio e le classi sfruttate nel Paese che li ospita. Tuttavia, la regione è altamente instabile (guerre civili, colpi di Stato e altri regimi autoritari) e attualmente non è possibile lasciare il Paese.

Per fare questo, abbiamo bisogno di denaro, e i fondi di solidarietà delle nostre organizzazioni da soli non bastano. Di seguito sono riportate le spese stimate (in dollari USA):

  • Documenti (visto): $400
  • Viaggio: $800 (si tratta di stime di massima, poiché i costi sono difficilmente prevedibili)
  • Alloggio iniziale nel Paese ospitante: $200
  • Vitto per un mese nel Paese ospitante: $300
  • Costi (alloggio, cibo, Internet) per il tempo di attesa in Sudan: $1000
  • Importo minimo: $2700

Questo bilancio provvisorio rimane instabile in un contesto economico e di sicurezza in rapida evoluzione. Copre le spese solo per un minimo di un mese. Ma la situazione è tale che le nostre compagne e i nostri compagni non saranno in grado di soddisfare le loro esigenze in un solo mese. Probabilmente avremo bisogno di molto più denaro alla fine. Qualsiasi somma donata, anche eccedente questo importo minimo, sarà utilizzata per provvedere alle necessità quotidiane dei compagni, fino a quando non saranno in grado di provvedere a se stessi.

Le donazioni vengono raccolte dalle nostre compagne e compagni in Svizzera, che hanno già una struttura di solidarietà internazionale.

Non dimenticare di menzionare "Solidarietà per il Sudan" quando si effettua una donazione. Inviare la donazione a: Association pour la Promotion de la Solidarité Internationale (APSI) Place Chauderon 5 1003 Lausanne Switzerland

IBAN: CH84 0900 0000 1469 7613 8 SWIFT/BIC: POFICHBEXXX Nome della banca: PostFinance SA; Mingerstrasse 20; 3030 Berna; Svizzera

Anche con Paypal

E con TWINT (solo Svizzera): Appello sottoscritto da:
☆Coordenação Anarquista Brasileira (CAB) – Brasile
☆Organisation Socialiste Libertaire (OSL) – Svizzera
☆Federación Anarquista Uruguaya (FAU) – Uruguay
☆Embat, Organització Llibertària de Catalunya – Catalogna
☆Federación Anarquista Santiago (FAS) – Cile
☆Karala – Turchia
☆Black Rose Anarchist Federation / Federación Anarquista Rosa Negra (BRRN) – Stati Uniti
☆Libertäre Aktion (LA) – Svizzera
☆Union Communiste Libertaire (UCL) – Francia
☆Grupo Libertario Vía Libre – Colombia
☆Die Plattform – Germania
☆Roja y Negra Organización Politíca Anarquista - Argentina
☆Anarchist Communist Group (ACG) Gran Bretagna
☆Tekoşîna Anarşîst (TA) – Rojava
☆Anarchist Yondae – Corea del Sud
☆Alternativa Libertaria/FdCA (AL/FdCA) – Italia
☆Aotearoa Workers Solidarity Movement (AWSM) – Aotearoa/Nuova Zelanda

internazionale / vari / comunicato stampa Wednesday May 03, 2023 06:48 byOrganizzazioni anarchiche europee

L’anarchismo sociale è consapevole che i popoli emancipati non possono aspettarsi miglioramenti sostanziali nelle loro vite attraverso la lotta parlamentare. Al contrario, in tempi di scarsità crescono i mostri autoritari. L’ideologia di destra usa strumentalmente la diversità della classe lavoratrice per individuare gruppi da odiare: gli immigrati, la comunità LGTBI, gli zingari o persino il femminismo o l’ambientalismo.

[Inglese]

[Castigliano]


Dichiarazione congiunta di organizzazioni anarchiche europee

Viva il Primo Maggio! Viva l'Anarchia!

Ogni primo maggio si commemora lo sciopero di Chicago del 1886, noto anche come “Haymarket Riots”. Lo sciopero si concluse con il licenziamento e il ferimento di migliaia di lavoratori, in gran parte immigrati dall’Europa. Questa mobilitazione di massa fu combattuta duramente dalle autorità, che in seguito giustiziarono i cinque “Martiri di Chicago”, sindacalisti e militanti anarchici.

Chicago fu il punto di partenza di un movimento per la conquista della giornata lavorativa di 8 ore che durò per decenni. La classe operaia ha raggiunto questo obiettivo grazie alla lotta, non grazie alle decisioni dei parlamenti. La maggior parte dei diritti viene conquistata attraverso l’offensiva delle forze popolari. È quando la lotta si ferma che la correlazione delle forze cambia e la classe dominante inizia a tagliare i diritti.

Nella nostra epoca, vediamo questa situazione ovunque: dobbiamo lavorare sempre di più per avere lo stesso stipendio o vedere le nostre pensioni tagliate o l’età pensionabile aumentata. Da alcuni anni stiamo vivendo un processo di espropriazione della classe lavoratrice che si sta accelerando a causa delle varie crisi che si alimentano a vicenda.

Abbiamo la crisi produttiva post-pandemica, la crisi energetica, la crisi della crescente scarsità di risorse e la crisi climatica. Tutte segneranno un momento di cambiamento verso un altro tipo di civiltà e tutte ci porteranno nuovi conflitti che possono svilupparsi nel campo della geopolitica. In questo senso, non vogliamo dimenticare la terribile guerra in Ucraina, dove le grandi potenze mondiali si stanno scannando da più di un anno, producendo morte e devastazione.

L’anarchismo sociale è consapevole che i popoli emancipati non possono aspettarsi miglioramenti sostanziali nelle loro vite attraverso la lotta parlamentare. Al contrario, in tempi di scarsità crescono i mostri autoritari. L’ideologia di destra usa strumentalmente la diversità della classe lavoratrice per individuare gruppi da odiare: gli immigrati, la comunità LGTBI, gli zingari o persino il femminismo o l’ambientalismo.

Non possiamo fare a meno di sottolineare che il movimento anarchico sarà sempre al fianco delle persone e dei gruppi umani oppressi e che crediamo che l’autodifesa collettiva contro l’autoritarismo sia un mezzo per costruire un mondo migliore, che implica necessariamente la diversità, la fratellanza tra i popoli e la costruzione di una società libera e socialista. L’anarchismo è uno sforzo permanente per generare emancipazione dall’azione diretta di massa, da lotte sociali diverse ma federate e coese, costruendo la correlazione di forze che permette i cambiamenti radicali di cui abbiamo bisogno.

A tuttə noi, a tutta la classe lavoratrice europea un felice e militante Primo Maggio!

Per la costruzione del potere popolare
Viva l’anarchia
Viva il comunismo libertario
Viva il Primo Maggio!

- Anarchist Communist Group (ACG) - Gran Bretagna
- Alternativa Libertaria/FdCA (AL/FdCA) - Italia
- Die Platform - Germania
- Embat, Organització Llibertaria de Catalunya – Catalogna
- Organisation Socialiste Libertaire (OSL) - Svizzera
- Union Communiste Libertaire (UCL) - Francia, Belgio e Svizzera

grecia / turchia / cipro / vari / appello / petizione Saturday February 18, 2023 02:16 byVarie organizzazioni anarchiche

I terremoti del 6 febbraio e le loro scosse di assestamento hanno devastato intere regioni. Il bilancio delle vittime è di decine di migliaia e continua a salire. L'accesso all'acqua, all'elettricità, al gas, al cibo e ad altri beni di prima necessità è ridotto o inesistente per milioni di persone. Le nostre compagne e i nostri compagni delle organizzazioni anarchiche, dei sindacati di base e delle organizzazioni popolari stanno lavorando insieme e sono direttamente coinvolti nei soccorsi. Stiamo lanciando una raccolta di fondi per sostenere il lavoro di queste organizzazioni.

Il regime dell'AKP impedisce alle organizzazioni progressiste di raccogliere donazioni e di fornire aiuti e solidarietà di cui c'è grande bisogno.
Per fare solo un esempio: il giorno del terremoto - in una dimostrazione di solidarietà nota solo ai lavoratori e agli oppressi - il Sindacato Indipendente dei Lavoratori delle Miniere ha immediatamente dichiarato di essere pronto a inviare i suoi membri nelle zone colpite per aiutare nelle operazioni di ricerca e salvataggio nelle 24 ore più critiche dopo il terremoto. Lo Stato ha impedito loro di farlo per due giorni.
Uno Stato che preferisce avere lavoratori che rischiano la vita sottoterra, estraendo profitti per la classe dirigente, piuttosto che salvare le vite di decine di migliaia di persone sepolte sotto le macerie delle proprie case. Seppellite sotto edifici costruiti da speculatori edilizi che - con la complicità dello Stato, che trascura di far rispettare le norme di costruzione e di sicurezza - fanno di tutto per trarre profitto ignorando gli standard di sicurezza e tagliando i costi; anche se questo costa la vita a decine di migliaia di persone.

Gli aiuti umanitari vengono confiscati e ridistribuiti dall'AKP e dai suoi uffici islamofascisti. I fascisti e le loro controparti nella polizia civile minacciano di far "sparire" le persone comuni che lavorano 24 ore su 24 per sfamare e fornire aiuti agli sfollati a causa dei terremoti.

È chiaro che lo Stato e i suoi sostenitori sono più interessati a mantenere il sistema capitalista che a salvare le vite di decine di migliaia di persone. Per questo motivo interrompono e ritardano la solidarietà di base e il mutuo appoggio.
In questa orribile tragedia, che è ancora lontana dall'essere conclusa, il sistema dello Stato e il capitalismo sono responsabili di un numero di morti e di sofferenze ben superiore a quello causato dai terremoti stessi. Ma noi fasceremo le nostre ferite aperte nella solidarietà dei lavoratori e degli oppressi.

Per garantire la sicurezza delle nostre compagne e dei nostri compagni non riveleremo i nomi delle organizzazioni a cui sono destinate le donazioni. Si tratta di organizzazioni anarchiche, sindacati di base e organizzazioni popolari con cui già collaboriamo e che godono della nostra piena fiducia.
Le donazioni sono raccolte dalle nostre compagne e dai nostri compagni in Svizzera che hanno già una struttura di solidarietà internazionale. Oltre alle nostre compagne e ai nostri compagni anarchici e sindacalisti, una parte delle donazioni sarà destinata alla sezione svizzera della Mezzaluna Rossa del Kurdistan (Heyva Sor).

Inviate le vostre donazioni a:

Association pour la Promotion de la Solidarité Internationale (APSI)
Place Chauderon 5
1003 Losanna
Svizzera
IBAN: CH84 0900 0000 1469 7613 8
SWIFT/BIC: POFICHBEXXX
Nome della banca: PostFinance SA; Mingerstrasse 20; 3030 Berna; Svizzera


Organizzazioni firmatarie dell’appello:
☆ Alternativa Libertaria (AL/FdCA) - Italia
☆ Aotearoa Workers Solidarity Movement (AWSM) - Aotearoa/Nuova Zelanda
☆ Federación Anarquista Uruguaya (FAU) - Uruguay
☆ Embat, Organització Llibertària de Catalunya - Catalogna, Spagna
☆ Libertäre Aktion (LA) - Svizzera
☆ Organisation Socialiste Libertaire (OSL) - Svizzera
☆ Grupo Libertario Vía Libre - Colombia
☆ Karala - Turchia
☆ Corodenação Anarquista Brasileira - Brasile
☆ Die Plattform - Germania
☆ Anarchist Yondae - Corea del Sud
☆ Rusga Libertária - Brasile
☆ Federação Anarquista do Rio de Janeiro (FARJ) - Brasile
☆ Organização Anarquista Socialismo Libertário (OASL) - Brasile
☆ Coletivo Mineiro Popular Anarquista (COMPA) - Brasile
☆ Union Communiste Libertaire (UCL) - Francia
☆ Tekoşîna Anarşîst (TA) - Rojava
☆ Federación Anarquista de Rosario (FAR) – Argentina
☆ Organización Anarquista de Cordoba (OAC) – Argentina
☆ Organización Anarquista de Tucumán (OAT) – Argentina
☆ Organización Anarquista de Santa Cruz (OASC) – Argentina
☆ Black Rose Anarchist Federation / Federación Anarquista Rosa Negra (BRRN) – Stati Uniti
☆ Federación Anarquista Santiago (FAS) – Cile
☆ Melbourne Anarchist Communist Group (MACG) – Australia
☆ Anarchist Communist Group (ACG) Gran Bretagna

internazionale / imperialismo / guerra / comunicato stampa Saturday June 11, 2022 23:13 byVarious anarchist organisations

Facciamo appello a tutti i militanti e simpatizzanti di essere presenti e solidali con il movimento curdo, sostenendo:
• la campagna di rimozione del PKK dall’elenco delle organizzazioni terroristiche;
• Il rilascio di Abdullah Öcalan e di tutti i prigionieri politici;
• il ritiro immediato di tutte le forze di occupazione in tutte le aree del Kurdistan;
• il riconoscimento internazionale dell’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord e dell’Est, con la fine dell’embargo e l’inclusione nei negoziati di pace;
• Un processo internazionale ai miliziani dell’ISIS e la presa in carico dei loro paesi di origine;



Lo Stato fascista turco ha ripreso la sua offensiva contro le Montagne Libere del Kurdistan, avvalendosi ancora una volta della collaborazione del PDK e del Clan Barzani. Allo stesso tempo, l’esercito iracheno ha lanciato un attacco contro le forze autonome di Shengal, mentre in Siria il regime di Assad ha stretto l’assedio contro Shehba e i distretti autonomi di Aleppo (Sheikh Maqsoud e Ashrafiyah) e si sono intensificati gli attacchi e i bombardamenti turchi contro le popolazioni della Siria settentrionale e orientale – come la città di Kobanê, simbolo della resistenza e della speranza dell’umanità contro il fascismo e il fondamentalismo religioso, colpita da droni e artiglieria.

Mentre la Corte europea riconsidera la rimozione del PKK dall’elenco delle organizzazioni terroristiche, l’isolamento di Abdullah Öcalan nell’isola carceraria di Imrali continua.
Tutto indica che lo Stato fascista turco vuole sfruttare la situazione geopolitica generata dalla guerra in Ucraina per forzare una guerra a tutto campo contro il progetto del confederalismo democratico portato avanti in Kurdistan, una guerra genocida e imperialista, sovvenzionata dal grande capitale. Il Confederalismo democratico denuncia l’alleanza Stato-Patriarcato, e con l’autonomia democratica e la liberazione delle donne prefigura un ordine alternativo a quello delle dittature sanguinarie imposte in Medio Oriente per decenni. Questo minaccia l’equilibrio che le potenze imperialiste e capitaliste vi avevano imposto e che permetteva loro, anno dopo anno, di continuare a sfruttare le popolazioni e la terra, soprattutto le riserve di idrocarburi, senza essere ritenuti responsabili e costituisce una speranza per le donne e gli uomini che, in ogni paese, vivono la stessa oppressione. La resistenza sulle montagne, la determinazione autogestionaria delle popolazioni del nord e dell’est della Siria e la dignità ribelle delle donne, sono un esempio che a livello internazionale, ma anche nelle nostre lotte e nei nostri territori, ci spinge ad affrontare il fascismo e difendere la rivoluzione in Kurdistan. Il Kurdistan è una terra, dice il governo turco, che non ha altro destino che quello dell’occupazione, una terra sempre schiacciata dove nemmeno l’aria che si respira può chiamare propria. Le donne non possono avere altro destino che quello di schiave dentro le proprie case, messe a tacere, senza una vita da chiamare propria. La realtà dell’oppressione e della resistenza del Kurdistan riecheggia nella nostra realtà globale. In questa realtà che schiaccia le differenze religiose, sessuali e razziali, in questa realtà che fa a brandelli la carne della classe operaia sotto il regime del profitto dei padroni, in questa realtà del saccheggio indiscriminato delle risorse che distrugge la natura e il nostro pianeta. Come possiamo adeguarci a questa realtà?Ecco perché ci organizziamo e ci solleviamo in lotta, occupiamo terreni e edifici, facciamo scioperi, marce e affrontiamo la repressione statale. É necessario unirci contro gli attacchi fascisti al Kurdistan che sono attacchi del capitalismo come quelli che colpiscono la nostra classe e i nostri territori. È necessario lanciare una mobilitazione internazionale di classe e raddoppiare i nostri sforzi per costruire autogestione e solidarietà e declinare sull’oggi la lotta per un socialismo libertario che guardi alla lotta rivoluzionaria senza lasciarsi sedurre dalle scorciatoie.

Facciamo appello a tutti i militanti e simpatizzanti di essere presenti e solidali con il movimento curdo, sostenendo:
• la campagna di rimozione del PKK dall’elenco delle organizzazioni terroristiche;
• Il rilascio di Abdullah Öcalan e di tutti i prigionieri politici;
• il ritiro immediato di tutte le forze di occupazione in tutte le aree del Kurdistan;
• il riconoscimento internazionale dell’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord e dell’Est, con la fine dell’embargo e l’inclusione nei negoziati di pace;
• Un processo internazionale ai miliziani dell’ISIS e la presa in carico dei loro paesi di origine;

Sconfiggere il fascismo con il potere popolare:
La solidarietà non è solo una parola vuota.

☆ Alternativa Libertaria/FdCA (AL/FdCA) – Italia
☆ Die Plattform – Germania
☆ Embat, Organització Llibertària de Catalunya – Catalogna
☆ Libertäre Aktion (LA) – Svizzera
☆ Organisation Socialiste Libertaire (OSL) – Svizzera
☆ Union Communiste Libertaire (UCL) – Francia, Belgio e Svizzera




grecia / turchia / cipro / repressione / prigionieri / comunicato stampa Wednesday June 08, 2022 04:58 byVarie organizzazioni anarchiche

Di recente abbiamo tristemente appreso che la repressione dello Stato turco ha colpito il nostro compagno Mahmut Demir - membro di Karala, un'organizzazione che fa parte del nostro coordinamento internazionale - che è stato condannato a 6 mesi e 7 giorni di carcere senza nemmeno un'udienza.

Questa pena detentiva è stata comminata in seguito alla denuncia di un informatore fascista, per "Umiliazione pubblica della nazione turca, della Repubblica di Turchia, della Grande Assemblea Nazionale di Turchia, del governo della Repubblica di Turchia e degli organi giudiziari dello Stato". Il nostro compagno, che ha appreso le motivazioni della decisione tramite spedizione postale, non è stato nemmeno convocato dalla polizia o dall'ufficio del pubblico ministero per testimoniare o difendersi durante il processo.

Questa storia, che sembra incredibile, evidenzia gli alti livelli di repressione dello Stato turco che i nostri compagni stanno affrontando.

Fortunatamente, al momento in cui scriviamo Mahmut è libero, ma il tribunale ha deciso di sottoporlo a un periodo di osservazione di cinque anni, durante il quale sarà soggetto ad arresto se insulterà nuovamente la Repubblica di Turchia.

Come coordinamento internazionale di anarchici, non possiamo che esprimere la nostra massima solidarietà al compagno Mahmut e ai compagni di Karala.

☆ Anarchist Communist Group (ACG) – Gran Bretagna
☆ Coordenação Anarquista Brasileira (CAB) – Brasile
☆ Die Plattform – Germania
☆ Embat, Organització Llibertària de Catalunya – Catalogna
☆ Federación Anarquista de Rosario (FAR) – Argentina
☆ Federación Anarquista de Santiago (FAS) – Cile
☆ Federación Anarquista Uruguaya (FAU) – Uruguay
☆ Libertäre Aktion (LA) – Svizzera
☆ Melbourne Anarchist Communist Group (MACG) – Australia
☆ Organización Anarquista de Córdoba (OAC) – Argentina

☆ Organización Anarquista de Santa Cruz (OASC) – Argentina

☆ Organización Anarquista de Tucuman (OAT) – Argentina
☆ Organisation Socialiste Libertaire (OSL) – Svizzera
☆ Roja y Negra – Organización Politíca Anarquista – Argentina
☆ Tekoşina Anarşist (TA) – Rojava
☆ Union Communiste Libertaire (UCL) – Francia, Belgio e Svizzera
☆ Alternativa Libertaria/FdCA (AL/FdCA) – Italia

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