Sul conflitto nelle campagne in Argentina
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comunicato stampa
Friday April 11, 2008 17:08 by Red Libertaria de Buenos Aires
Red Libertaria ritiene che questo conflitto non sia altro che uno scontro interno alla borghesia nella cornice del modello inaugurato da Duhalde e continuato da Nestor e Cristina Kirchner e che i lavoratori ne subiranno le conseguenze chiunque vinca finché non ci organizziamo per imporci e lottare per le nostre rivendicazioni e le nostre conquiste. [
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Sul conflitto nelle campagne in Argentina
Red Libertaria ritiene che questo conflitto non sia altro che uno scontro
interno alla borghesia nella cornice del modello inaugurato da Duhalde e
continuato da Nestor e Cristina Kirchner e che i lavoratori ne subiranno le
conseguenze chiunque vinca finché non ci organizziamo per imporci e lottare per
le nostre rivendicazioni e le nostre conquiste.
Il boom nelle campagne e nelle tariffe dell'export
Con i prezzi internazionali costantemente alti, nelle campagne argentine si
continuano a battere records su records nei raccolti e nei guadagni. Ecco perché
gli agricoltori si sono opposti alle tariffe per l'export, ma senza lagnarsene
fin dal 2002. Sapevano che in questo modo si stava pagando il costo
dell'appoggio e del rafforzamento del governo, per cui nessuno osava far saltare
il tavolo per poter tranquillamente continuare a fare affari [i].
Ciò che gli ha contratto la vescica sono stati i limiti sul volume dell'export,
il dare garanzie che il cibo non sarebbe mancato sui banchi dei supermercati e
che non avrebbero osato praticare in patria i prezzi indicati invece per Europa,
Stati Uniti o Cina. La loro risposta è stata una richiesta di compensazioni
sotto forma di sussidi (i quali finiscono soprattutto nelle casse delle imprese
più grosse del settore come la Sancor e la Serenisima, Molino Cañuelas, Molinos
Río de la Plata, Aceitera General Deheza, fra le altre) ed una crescita dei
prezzi che sarebbe stata gradualmente imposta negli anni recenti (al punto che
alcuni prodotti sono più costosi in dollari oggi di quanto lo fossero nel 2001).
In questo modo, "riempire la sporta" diventa sempre più complicato e carne,
latte e verdure diventano lussi inaccessibili per i lavoratori. A questo
problema del modello della nuova convertibilità (uno fra i tanti) il governo
deve rispondere perché non far nulla ha un costo politico e fare qualcosa
necessita di risorse finanziarie, che in parte ci si aspetta di reperire con
l'aumento delle tariffe per l'export.
Chi sopporta questo modello? Chi ne subisce i problemi e le dispute?
Siamo noi, noi lavoratori, con i nostri salari di fame pagati per giornate di
lavoro che vanno oltre l'orario (non solo per i lavoratori dei campi ma per
tutti i lavoratori). Questa è la chiave della loro competitività tanto
celebrata. Che ricade su di noi con le tasse sui taglierini, sul riso, sulla
polenta, sullo zucchero, sull'olio, con le tasse sull'IVA[ii],
da cui proviene più di un terzo del PIL (e che ritorna agli affaristi sotto
forma di migliaia di milioni di pesos in sussidi, fra cui il sussidio per il
gasolio [iii], e sotto forma di totale orientamento della
spesa pubblica in loro favore). E ancor di più, la mancanza di cibo colpisce per
primi e più duramente i poveri, poiché non ci sono soldi per pagare l'aumento
dei prezzi imposto dagli speculatori, da chi accumula derrate e da tutti gli
opportunisti, e perché molti non possono comprare beni in quantità tale da farsi
delle riserve dal momento che hanno da vivere appena per un giorno.[iv].
Chi sta nei picchetti e chi al tavolo delle trattative?
E' chiaro che i picchetti sono fatti dai proprietari e dai latifondisti ma anche
dai lavoratori e dagli abitanti dei paesi di campagna impauriti dalla perdita
del lavoro e del denaro a causa delle misure prese dal governo. Ma al tavolo
delle trattative non ci sono né i lavoratori dei campi né chi abita nei paesini,
anzi essi vengono usati da chi ha le carte vincenti. Sono i pezzi grossi che si
siedono al tavolo e negoziano avendo cura soprattutto per i loro interessi anche
quando sono i meno danneggiati (se non persino beneficiati dato che i piccoli
proprietari venderanno o affitteranno a loro la terra che possiedono)[v].
La destra si insinua dell'ombra
La destra sta usando le richieste che vengono dalle campagne per colpire il
governo e per riunificarsi non solo in quanto opposizione ma come alternativa
che raccoglie quelle richieste e le fa proprie. Si tratta di settori che
provengono dal radicalismo[vi], dei campioni di sempre della
corruzione dell'autoritarismo (Carrio, Lopez Murphy), i neoliberisti (Macri,
Fundacion Libertad), dei gruppi legati alla dittatura del marzo 1976 e degli
ultimi ammutinati nell'esercito (Cecilia Pando, Breide Obeid), dei marginali
gruppetti di Nazisti, di uomini d'affari insoddisfatti, etc.
Cristina Kirchner cerca di polarizzare, divide le campagne e colpisce usando
l'apparato
Il governo raccoglie la sfida e attacca parlando di picchetti del '44 e di
golpisti cacerolazos[vii] e dice che l'aumento delle
tariffe dell'export va a favore dei lavoratori (per cui il cibo non dovrebbe
mancare né aumentare di prezzo) , protegge l'ambiente (riducendo la distruzione
dei monti e delle comunità indigene contadine, fermando l'avanzata della
monocoltura della soia) ed altre bugie che suonano bene. Il miglior argomento
per screditare le promesse del governo è il quinquennio in cui hanno governato
il paese, cosa che non lascia dubbi sulle loro politiche. Cercano di convincerci
che contro questo movimento noi dovremmo serrare i ranghi dietro il governo,
dimenticando le politiche sui salari così bassi che hanno dovuto fare un
maquillage alle statistiche ufficiali per nascondere i dati veri.[viii].
Il governo cerca di sciogliere i picchetti con promesse vaghe ed indefinite che
hanno lo scopo di differenziare (e quindi dividere) i grossi dai piccoli come se
si trattasse dei buoni e dei cattivi in un film. Mandano sulle strade le truppe
leali, i loro apparati, per mobilitare e confrontarsi. E così vediamo un Moyano[ix]
con la sua gang di autotrasportatori che minaccia di mettere sotto chiunque gli
si pari davanti e D'Elía[x] che ripulisce Plaza de Mayo dai
manifestanti contro il governo. Sono gli stessi personaggi che attaccarono gli
studenti dell' EMBA a Quilmes o dell'UBA nella Facoltà di Medicina
[xi], alla metropolitana [xii], alla Dana[xiii]
e contro i lavoratori dell'autobus linea 60 [xiv], ed i
gruppi per i diritti umani che chiedevano libertà per i prigionieri politici a
Rosario nel 2005[xv].
Gli anarchici devono prendere posizione su queste questioni urgenti ed
attuali, sollevando un dibattito contro il governo, gli uomini d'affari ed i
media, parlando ai giovani ed ai lavoratori che si stanno politicizzando n
questo processo, cercando di impedire che scelgano una delle due frazioni
della borghesia in competizione ed invece assumano una prospettiva di classe
con indipendenza politica nella lotta per le loro rivendicazioni. Per questo
noi di Red Libertaria diciamo:
CONTRO I PICCHETTI DEI PADRONI E DELLE GANG
PER UNA PROSPETTIVA DI CLASSE CON INDIPENDENZA POLITICA
NO ALLA FAME PER IL POPOLO!
ORGANIZZAZIONE E LOTTA!
Red Libertaria de Buenos Aires
www.inventati.org/rlba
Traduzione a cura di FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali.
Note:
[i] Il riferimento è al dicembre 2001 quando centinaia di
migliaia di Argentini scesero nelle strade per protestare contro la politica
economica e le misure repressive nei confronti dei disoccupati in quanto uno dei
settori più forti e contro il proliferare di assemblee popolari in molti
quartieri. Questa lotta popolare ebbe termine con la morte di decine di
manifestanti e con la caduta del presidente De La Rua e molti governi ad interim
fino a che Duhalde, da lungo tempo uomo forte del peronista Partido
Justicialista in uno dei distretti popolari più poveri, prese il potere.
[ii] Imposta sul Valore Aggiunto, pari al 21%
[iii] Il combustibile più usato nei lavori di campagna.
[iv] Per esempio, se 1 kilogrammo di carne va sui 20 pesos,
circa l'80% dei lavoratori percepiscono salari inferiori a 1500 pesos al mese.
[v] Vedi il caso sia del grano che del latte per i quali sono
previsti sussidi dopo le proteste, ma la maggior parte di questi sussidi finisce
nelle mani delle industrie agro-alimentari ad alta concentrazione invece che
nelle mani dei piccoli produttori di latte e di grano.
[vi] L'Unione Civica Radicale è un partito politico che
propugna una apertura politica per la integrazione tra gli strati più bassi
delle classi agiate e le classi medie (piccola borghesia sia agraria che
industriale, colletti bianchi e certuni settori operai dell'industria). La
maggior parte della sua base si è spostata verso il peronismo e tutto ciò che
gli rimane è una sorta di critica ipocrita alla corruzione ed all'autoritarismo
nel governo.
[vii] Ilare il suo paragonarsi a Salvador Allende ed alle
mobilitazioni delle classi alte e medie che aprirono la strada al colpo di stato
militare di Pinochet in Cile.
[viii] La cosa è stata ampiamente denunciata ed il governo ha
risposto cambiando il sistema di calcolo delle statistiche ma senza sottoporlo
pubblicamente al vaglio della comunità scientifica e per di più licenziando i
tecnici dell'istituto di statistica.
[ix] Leader della CGT, la principale centrale sindacale, legato
alle gang paramilitari negli anni precedenti alla dittatura del 1976-1983.
[x] leader dei disoccupati che fin dall'inizio appoggiò Duhalde
in cambio di incarichi politici e di fondi.
[xi] Studenti che chiedevano una democratizzazione
nell'autogoverno dell'Università per consentire loro un peso maggiore nelle
decisioni sul bilancio per docenti e studenti.
[xii] Gang che hanno violentemente interrotto una conferenza
stampa di delegati di base ed attaccato attivisti nella metropolitana.
[xiii] Un picchetto di lavoratori di una delle piantagioni
della multinazionale Dana che chiedeva il reintegro di attivisti licenziati
viene attaccato da 60 uomini su richiesta della dirigenza sindacale.
[xiv] I lavoratori di questa linea di autobus sono stati
attaccati da una gang del sindacato perché chiedevano libere elezioni dei
delegati sindacali. I lavoratori si erano organizzati per resistere all'attacco
e sono scesi in sciopero per fare pressione sull'azienda.
[xv] Sono stati attaccati più o meno dalla stessa gente che ha
sostenuto il governo nell'ultima azione in Plaza de Mayo, per lo più si tratta
di militanti della sinistra peronista e della Destra.
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Comments (1 of 1)
Jump To Comment: 1Grazie per la traduzione, compagni, la vedo adesso per la prima volta.
Avrete probabilmente sentito ormai che il conflitto continua ancora: il governo rifiuta di dibattere il più contestato delle proposte - l'aumento delle tariffe per l'export. Le quattro organizzazioni dei proprietari agricoli si stanno coordinando in un comitato e sono emersi numerosi gruppi autoconvocati di piccoli agricoltori e camionisti che non hanno potuto lavorare in questi ultimi due mesi a causa dello sciopero agrario; questi formano un fronte unitario con le organizzazioni agricole. Questa settimana, per la prima volta, il governo ha represso con la gendarmeria il primo picchetto (oltre 300 persone da tutto il paese) e ha preso 18 prigionieri. Tuttavia, la risposta forte e estesa a questa mossa ha costretto il governo a rilasciarli e a ritirare le truppe.