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28 settembre, giornata internazionale per il diritto all’accesso all’aborto dovunque in Europa e nel mondo

category italia / svizzera | genero | comunicato stampa author Sunday October 01, 2017 00:55author by Alternativa Libertaria/FdCA Report this post to the editors

Alternativa Libertaria/fdca aderisce e partecipa alla giornata internazionale del 28 settembre per difendere ed estendere il diritto all’aborto, che è diritto all’accesso a un aborto sicuro, libero, e gratuito per tutte le donne.

Alternativa Libertaria/fdca aderisce e partecipa alla giornata internazionale del 28 settembre per difendere ed estendere il diritto all’aborto, che è diritto all’accesso a un aborto sicuro, libero, e gratuito per tutte le donne.
Anche all’interno dell’Unione Europea, che si propone come campione nella difesa dei diritti umani, il diritto delle donne a disporre liberamente dei propri corpi viene spesso limitato e posto dopo gli interessi del capitale e merce di scambio politico con le frange reazionarie e patriarcali. Proibito o molto limitato in 5 paesi europei, negli altri paesi il diritto all’aborto è messo in discussione dalle varie politiche di austerità e dalla crescita di idee reazionarie.
Se in Italia si è finora riuscite a rispondere agli attacchi manifesti alla legge 194 non si riesce ancora, a quasi 40 anni dalla promulgazione, a garantirne la applicazione sul territorio nazionale.
Il diritto all’aborto rimane costantemente disapplicato all’interno delle strutture sanitarie, con la presenza storica e inamovibile di percentuali da record di obiettori (strumentali) di coscienza, per cui l’Italia è stata periodicamente richiamata dal Tribunale europeo per i diritti sociali, come dall’assenza di qualunque forma di percorso che lo renda accessibile alla gran parte delle donne.
Il peso di una gravidanza non voluta e non cercata, sempre altissimo e, data lo stato di precarietà vigente, di fatto insostenibile, ricade sempre sulle donne (le più fragili, le giovani, le precarie, le migranti…) e sulla società: se le IVG legali diminuiscono anno dopo anno cresce il ricorso all’aborto clandestino, con le ovvie conseguenze sulla salute delle donne che lo praticano.
Il tutto in un contesto in cui non è garantito né gratuito, come invece avviene in altri paesi europei, il ricorso alla contraccezione, anche d’emergenza, e l’aborto chimico rimane fortemente osteggiato nelle strutture ospedaliere e vengono periodicamente alla luce, anche all’interno delle strutture pubbliche, gravi fatti di intimidazione, vessazione e mala sanità che hanno come vittime le donne che cercano di abortire.
Le donne in questo paese continuano a lottare per rendere effettivo il diritto di autodeterminazione, e questo è il momento di occupare anche lo spazio politico europeo: un’occasione è l’appello alla mobilitazione in tutta Europa lanciato e seguito da centinaia di associazioni, sindacati e organizzazioni politiche europee. Il 28 settembre, che in Italia si affianca alla mobilitazione “Ve la siete cercata” contro la violenza sessuale e la sua strumentalizzazione, è una data che deve segnare l’inizio di una campagna unitaria, a livello europeo, per fare pressione sulle differenti istanze statali e interstatali europee.
Della campagna europea non ci interessa tanto la petizione che sarà recapitata ai membri del Parlamento Europeo il 28 di settembre a Bruxelles, ma l’occasione di una mobilitazione reale che dovrà essere forte. Non abbiamo illusioni su cosa potrebbero portare le prossime elezioni europee nel 2019. Serve un movimento di grande portata di donne e di uomini per la difesa dell’autoderminazione e dei diritti sociali. Per questo da questo 28 settembre, come rete di Anarkismo, ci impegniamo in una campagna europea condivisa con l’obiettivo di ricordare che spetta a ogni donna decidere liberamente del proprio corpo, e a nessun altro.

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