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comunicato stampa
Sunday January 17, 2016 01:26 by Alternativa LIbertaria/FdCA
Campagna nazionale per l’abolizione della contenzione
Aderiamo alla campagna nazionale per l’abolizione della contenzione perché non accettiamo lo status quo come un dato naturale e irreversibile, ma invece come un risultato socialmente e storicamente determinato, su cui abbiamo il dovere di intervenire.
…E TU SLEGALO SUBITO
Campagna nazionale per l’abolizione della contenzione
Comunicato di adesione all'appello
Quando le scelte produttive neoliberiste ostacolano la salvaguardia della salute, la Medicina svolge per conto del potere, una funzione di riparazione e controllo di “coloro che funzionano male”, contribuendo a creare un mercato in cui le persone con i loro bisogni diventano oggetti, numeri, clienti, e le prestazioni, merci senza che siano rimosse le cause primarie di malattia, assumendo quindi il compito di medicalizzare.
In psichiatria questo concetto è portato all’estremo grazie al lavoro in tandem con il sistema giudiziario, che si serve di definizioni quali “pericolosità sociale” e “infermità mentale”. In questo modo le persone possono essere completamente oggettivate e costrette a subire interventi di contenzione chimica, meccanica e istituzionale.
La persona non è infatti considerata nei suoi bisogni, ma “curata” per i suoi sintomi. La riparazione avviene con l’uso incongruo degli psicofarmaci che, lungi dall’intervenire sulle cause del disagio mentale, favoriscono la cronicizzazione del disturbo e rendono invalidi coloro che li assumono a vita. Si completa l’opera con il ricorso, per nulla eccezionale, al Trattamento Sanitario Obbligatorio, per l’internamento in Servizi Psichiatrici Diagnosi e Cura, dove nella maggior parte dei casi alla contenzione chimica si aggiunge quella meccanica che può causare anche la morte come purtroppo già dimostrato con i casi di F. Mastrogiovanni e M. Malzone al sud, G. Casu a Cagliari, A. Soldi a Torino, solo per citare i più noti.
Il dato preoccupante è la quasi totale indifferenza mostrata da operatori sanitari, familiari, società civile riguardo queste pratiche, visto e considerato che l’impianto della psichiatria istituzionale, nell’attuale contesto socio-economico, diventa la cartina al tornasole del rapporto tra le classi e punto nodale del sistema di controllo sull’individuo.
Aderiamo alla campagna nazionale per l’abolizione della contenzione perché non accettiamo lo status quo come un dato naturale e irreversibile, ma invece come un risultato socialmente e storicamente determinato, su cui abbiamo il dovere di intervenire.
Alternativa Libertaria/FdCA
15 gennaio 2016
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Commenti (1 of 1)
Vai al commento: 1San Vito al Tagliamento (PN), 29 gennaio 2016
...e tu slegalo subito - prima nazionale in appoggio alla Campagna per l'abolizione della contenzione
Almeno 80 persone presenti a comporre un pubblico molto variegato: giovani di PN Rebel, studenti del locale liceo, cittadini, molti operartori del settore socio-assistenziale pubblico e cooperativo, dirigenti dell'azienda sanitaria pordenonese, dal Direttore Sanitario ai primari dell'SPDC di PN e del Centro 24ore di San Vito.
Alla relazione introduttiva del nostro compagno Dario Marini che ha anche moderato il dibattito, si sono succeduti gli interventi di Giovanna Del Giudice (psichiatra) che ha raccontato come "senza contenzione si può" e di Orietta Olivo (Segreteria CGIL FVG) che ha illustrato il problema da parte di operatori che da una lato ricevono ordini, ma dall'altro devono/possono rispondere ad un codice deontologico che non prevede la contenzione come "strumento di cura".
Il punto della situazione sul tema contenzione in provincia di Pordenone è stato portato dal Direttore Sanitario che ha illustrato come la azienda sanitraia sta agendo per sensibilizzare gli operatori e vigilare sui luoghi di cura e di assistenza (case di riposo).
Numerosi interventi dal pubblico, cominciando dal nostro compagno Max che ha posto la delicata questione della contenzione chimica.
Agli intervenuti è stato distribuito il foglio tematico di AL.