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Recent articles by Donato Romito
Pordenone: welfare aziendale Nov 14 17 Nella battaglia dell'acciao GENOVA protagonista contro i LICENZIAMENTI... Nov 07 17 Catalogna: “Non è solo questione di ridisegnare un confine” Nov 05 17 Italia: la lotta contro la riforma della scuola![]() ![]() ![]() ![]() Difesa sindacale e Contratto Nazionale Quella dei lavoratori della scuola è una dimostrazione di unità, di coesione e di combattività della categoria che si sta auto-organizzando in ogni scuola per cercare di fermare il progetto autocratico in corso. Italia: la lotta contro la riforma della scuolaNelle scuole di tutta Italia si è svolto il blocco degli scrutini con percentuali altissime di adesione. Si è trattato di una dimostrazione di irriducibilità conseguente allo sciopero unitario del 5 maggio scorso. I lavoratori e le lavoratrici della scuola e le loro organizzazioni sindacali stanno cercando di manifestare il loro dissenso rispetto ad una riforma della scuola che, passata alla Camera, attende ora l'approvazione del Senato. Ma la posta in gioco non è solo il ritiro degli articoli più contestati, quali quelli dei diritti alla titolarità della sede o dei poteri del superdirigente scolastico. Il ddl 1934, approdato al Senato il 22 maggio scorso, è portatore di un'insidia che potrebbe travolgere qualunque capacità contrattuale nel comparto scuola, con conseguente distruzione del CCNL, come già accaduto nel settore privato col Jobs Act e legislazioni precedenti. L'art.22 del ddl-scuola, ora all'esame della settima commissione del Senato, una volta approvato, affiderebbe al governo il potere di regolare tutto il rapporto di lavoro dei docenti e del personale ATA tramite l'emanazione di semplici decreti legislativi. I quali riguarderanno non solo la parte normativa (orario di lavoro, permessi, assenze...) ma anche il sistema delle retribuzioni. In questo modo ci sarebbe la cancellazione della contrattazione collettiva ed il governo avrebbe il potere di imporre unilateralmente - per legge - condizioni peggiorative del rapporto di lavoro, senza nessun intralcio. Giunge così a maturazione un processo iniziato nel 2009 con la legge 15 (nota come legge Brunetta), la quale aveva tolto alla contrattazione collettiva nel Pubblico Impiego la possibilità di derogare le norme di legge. Il famigerato dlgs 150/2009 aveva poi previsto che nei CCNL si sostituissero alle clausole difformi le norme di legge con cui erano prima in contrasto. Tuttavia erano rimasti margini di contrattazione collettiva sulle retribuzioni e sull'orario di lavoro. Oggi, invece, il governo Renzi intende avocare a sè il potere di rivedere tutta la normativa che regola il rapporto di lavoro sul PI, scuola compresa. E', infatti, il caso di rilevare che - sempre al Senato - è al vaglio dei senatori un altro progetto di legge che porta il numero 3098, col quale si intende smantellare il dlgs 165/2001, noto anche come Testo Unico del Pubblico Impiego, il quale prevedeva con un'azione di delegificazione che le parti delle leggi o regolamenti o statuti derogati dai contratti collettivi non fossero più applicabili e sul quale era già intervenuta la Legge Brunetta. E su cui interviene anche questo progetto di legge prevedendo deleghe al governo per riscrivere il Testo Unico. Il combinato del progetto di legge 3098 con il ddl 1934 sulla scuola proiettano nell'immediato futuro un nuovo scenario caratterizzato dalla rilegificazione del rapporto di lavoro con conseguente cancellazione delle attuali tutele contrattuali. Nei prossimi anni, gli orari di lavoro, l'organizzazione del lavoro e le retribuzioni sarebbero dunque stabiliti unilateralmente per legge e quindi sottratti alla contrattazione ed alla titolarità su di questa da parte dei lavoratori della scuola e del Pubblico Impiego. Quella dei lavoratori della scuola è dunque una dimostrazione di unità, di coesione e di combattività della categoria che si sta auto-organizzando in ogni scuola per cercare di fermare il progetto autocratico in corso. |
HauptseiteLa Semana de Enero: 100 años. Un poco de historia. A Green New Deal vs. Revolutionary Ecosocialism Alan MacSimóin (1957-2018)- Rest In Power [Colombia] Entre la crisis actual y las posibilidades latentes Nota sobre o atual cenário da luta de classes no Brasil Aufruf zur Demonstration am 2.9.2018 in Unterlüß "Rheinmetall entwaffnen – Krieg beginnt hier" Mass protest in central and southern Iraq Ecology in Democratic Confederalism [Colombia] Perspectivas sobre la primera vuelta de las elecciones presidenciales de Colombia 2018 Call for Solidarity with our Russian Comrades! 8 reasons anarchists are voting Yes to Repeal the hated 8th Comunicado de CGT sobre la Nakba, 70 años de dolores para el Pueblo Palestino [ZAD] Les expulsions ont commencé, la zad appelle à se mobiliser Assassinato Político, Terrorismo de Estado: Marielle Franco, Presente! La Huelga General del 8 de Marzo, un hito histórico A intervenção federal no Rio de Janeiro e o xadrez da classe dominante Halklarla Savaşan Devletler Kaybedecek [Uruguay] Ante el homicidio de un militante sindical: Marcelo Silvera [Argentina] Terrorista es el Estado: Comunicado ante el Informe Titulado "RAM" [Catalunya] Continuisme o ruptura. Sobre les eleccions del 21D Italia / Svizzera | Lotte sindacali | it Fr 22 Feb, 01:55
Lo scontro sull'acciaio è una contesa mondiale che vede, oggi come in altre fasi passate, in primo piano l'Europa con al centro gli stabilimenti siderurgici dell'ex-ILVA. In una realtà mediaticamente costruita per criminalizzare il diritto di sciopero, per raffreddare il conflitto sociale e sindacale all'interno di protocolli punitivi, per impedire l'esercizio del diritto di coalizione dei lavoratori all'interno dei luoghi di lavoro, ogni indizione di sciopero assume il grande valore di restituire voce e protagonismo ai lavoratori e alle lavoratrici in questo paese.
TRA RICORDI DI TESTIMONI E TESTIMONIANZE DI PROTAGONISTI, RIVIVE LA QUASI INSURREZIONE PROLETARIA DI VALDAGNO CONTRO IL PADRONE MARZOTTO In questa fase di grande difficoltà per milioni di lavoratori e lavoratrici perseguitati dalle guerre guerreggiate e dalla devastante ristrutturazione capitalistica in atto da 10 anni, dobbiamo costruire una strategia di rottura con il sistema di dominio. Per fare questo abbiamo bisogno di organizzare, in tutte le sfere della vita sociale una trasformazione radicale. In questo senso la costruzione di una forza capace di autogestione sociale è indispensabile se vogliamo sconfiggere le classi dominanti.
funerali il 22 marzo, per luogo ed orario vedi https://www.cub.it/
Alternativa Libertaria appoggia lo sciopero del 17 marzo, quale momento decisivo nel tentativo di ricostruire un movimento di lotta nella scuola in una situazione di grave clima di normalizzazione; sostiene i tanti tentativi di mobilitazione unitaria tra studenti e lavoratori/trici della scuola previsti in diverse città italiane per il 17 marzo.
Riccardo Vittorini, da quel 29 giugno 2009 della strage alla stazione di Viareggio non ha mai mollato, nonostante la perdita del posto di lavoro.
La morte di Abdesselem El Danaf lavoratore della logistica travolto da un tir che ha forzato il presidio, a Montale (PC), davanti ad un magazzino della ditta GLS è una tragedia umana ed un fatto inaudito dal punto di vista sindacale.
Alternativa Libertaria/FdCA partecipa al presidio genovese del 13 giugno, organizzato dal “Collettivo Noi saremo tutto” in solidarietà con i lavoratori francesi in lotta contro la loi travail. more >>
I braccianti. Lavoratori e lavoratrice invisibili per la legge e per la società, ma che si sono resi visibili attraverso uno sciopero generale nazionale di 8 ore, occupando le vie di Bari, lo scorso 25 giugno.
Entrerà in vigore nel 2016 il decreto sugli ammortizzatori sociali che si porta dentro 2 gravi novità: niente Cassa integrazione se l'azienda chiude e introduzione del "patto di servizio", che obbliga il lavoratore ad accettare un lavoro, un piano di formazione o di reinserimento lavorativo se non vuole perdere l'integrazione salariale.
Il governo Renzi risponde a quella che è una richiesta della classe padronale: ridurre i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici in nome di una sempre maggiore flessibilità del lavoro che vada di pari passo alla flessibilità del mercato.
L'accordo è finalmente il punto di arrivo del percorso intrapreso dai padroni, che ha subito un'accellerazione dal 2009, si è servito come testa di sfondamento dell'accordo separato in FIAT con le successive fasi, fino al sostegno legislativo dello stesso accordo attraverso l'art. 8 sulle deroghe ai contratti e alle leggi in sede aziendale, attualmente in vigore. more >>
Lo scontro sull'acciaio è una contesa mondiale che vede, oggi come in altre fasi passate, in primo piano l'Europa con al centro gli stabilimenti siderurgici dell'ex-ILVA.
In una realtà mediaticamente costruita per criminalizzare il diritto di sciopero, per raffreddare il conflitto sociale e sindacale all'interno di protocolli punitivi, per impedire l'esercizio del diritto di coalizione dei lavoratori all'interno dei luoghi di lavoro, ogni indizione di sciopero assume il grande valore di restituire voce e protagonismo ai lavoratori e alle lavoratrici in questo paese.
In questa fase di grande difficoltà per milioni di lavoratori e lavoratrici perseguitati dalle guerre guerreggiate e dalla devastante ristrutturazione capitalistica in atto da 10 anni, dobbiamo costruire una strategia di rottura con il sistema di dominio. Per fare questo abbiamo bisogno di organizzare, in tutte le sfere della vita sociale una trasformazione radicale. In questo senso la costruzione di una forza capace di autogestione sociale è indispensabile se vogliamo sconfiggere le classi dominanti.
funerali il 22 marzo, per luogo ed orario vedi https://www.cub.it/
Alternativa Libertaria appoggia lo sciopero del 17 marzo, quale momento decisivo nel tentativo di ricostruire un movimento di lotta nella scuola in una situazione di grave clima di normalizzazione; sostiene i tanti tentativi di mobilitazione unitaria tra studenti e lavoratori/trici della scuola previsti in diverse città italiane per il 17 marzo. more >> |