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Palestina Israele, la lotta unitaria compie 11 anni e non si ferma

category mashrek / arabia / irak | lotte sul territorio | cronaca author Thursday October 16, 2014 18:28author by Ilan S. - Anarchists Against the Wall; A-Infos; Ahdutauthor email ilan.shalif at gmail dot comauthor address Tel Aviv Report this post to the editors

Report del 13.10.14

Gli scontri tra le forze armate israeliane (insieme ai coloni) ed una folla unita composta da attivisti ebrei israeliani e palestinesi all'interno dei territori occupati nel 1967 è una cosa talmente frequente che la gente non riesce a coglierne l'unicità. Il disastro mediatico del progetto sionista di sgomberi ha costretto Israele a dover escludere che si potessero usare munizioni vere per uccidere manifestanti palestinesi disarmati soprattutto in caso di presenza di cittadini israeliani. [English]


La lotta unitaria compie 11 anni e non si ferma


Araqeeb, Dahamsh (confini del 1948), Bil'in, Ma'sara, Nabi Saleh, Ni'lin, Qaddum, Sheikh Jarrah (Gerusalemme Est)

Gli scontri tra le forze armate israeliane (insieme ai coloni) ed una folla unita composta da attivisti ebrei israeliani e palestinesi all'interno dei territori occupati nel 1967 è una cosa talmente frequente che la gente non riesce a coglierne l'unicità. Il disastro mediatico del progetto sionista di sgomberi ha costretto Israele a dover escludere che si potessero usare munizioni vere per uccidere manifestanti palestinesi disarmati soprattutto in caso di presenza di cittadini israeliani. Oltre alle consuete località di lotta unitaria, si apprende dai media che nuove località palestinesi hanno dato inizio alle proteste. I media israeliani, a cui non sono stati rivelati i dettagli dell'accordo con Hamas sulla fine del lancio di razzi, presentano senza sosta fatti ed opinioni generiche che possono essere spiegate solo come una razionalizzazione dei cambiamenti subiti nell'accordo con Hamas.

Bil'in

Venerdì 3.10.14 Bil'in era alla vigilia dell'inizio della raccolta delle olive. Oltre a sette israeliani ed una dozzina di internazionali c'erano solo una dozzina e mezza di palestinesi in manifestazione. A causa della stagione della raccolta delle olive mancavano gli attivisti più assidui ed i giovani lanciatori di pietre. Per ragioni note soltanto a loro, le forze armate israeliane hanno compiuto un'insolita manovra. Si sono disposte in una fila composta da soldati e guardie di confine in una piazza appena al di là del percorso del vecchio (e smantellato) muro della separazione, impedendoci di muovere verso la riserva di Abu Lemun ed il nuovo muro della separazione.

Dopo una lunga fase fatta di scontri solo verbali, alcuni dei nostri si sono avviati lungo la vecchia strada della recinzione ormai smantellata. Per tutta risposta, le forze armate hanno chiamato come rinforzo una jeep armata che ha cercato invano di localizzarci sulle strade bianche che attraversano la zona liberata pur sparando a casaccio sporadiche raffiche di gas lacrimogeni. Quando la mancanza di scontri ha iniziato ad annoiarci, i manifestanti sono ritornati al villaggio.

Venerdì 10 ottobre 2014 è successa una cosa rara. Per la prima volta in tantissimi mesi non ho sentito né l'odore né una goccia di gas lacrimogeni.

https://www.facebook.com/natali.babku/posts/10202878847...93267

Venerdì, 10.10.14

Prima della manifestazione, i soldati sono entrati nell'area tra il vecchio ed il nuovo muro per dare fuoco ad un piccolo edificio. Poi si sono messi ad attendere i manifestanti dalla parte del villaggio che dà sul nuovo muro e, mentre gli attivisti si stavano radunando nella riserva di Abu Lamun, i soldati procedevano all'arresto di un manifestante palestinese mentre allontanavano gli altri a colpi di gas. I manifestanti si sono radunati di nuovo sulla strada del vecchio muro. I soldati sono giunti anche lì ed hanno iniziato a tenere lontani i manifestanti a colpi di gas, avanzando fino alla periferia del villaggio. Nonostante la ridotta presenza dei giovani, i soldati non solo hanno sparato gas, ma anche proiettili veri per spaventare i manifestanti non violenti. Hanno anche messo una bomba assordante sotto l'auto di una persona disabile, rendendo l'auto inutilizzabile a causa dell'esplosione. Il manifestante arrestato all'inizio del corteo è stato poi rilasciato, dopo essere stato picchiato a sangue sul viso.

Bil'in, 10.10.14 - Attacco delle forze armate israeliane alla manifestazione del venerdì come non si vedeva da diversi anni. Dieci israeliani e circa 2 dozzine di internazionali si sono uniti agli attivisti del villaggio nel querceto di Abu Lemun vicino al muro della separazione. Prima che il corteo si muovesse, i soldati che stazionavano nei pressi del querceto hanno arrestato Mohammed Khatib, esponente del Comitato Popolare e lo hanno picchiato a sangue. Hanno inondato di gas gli altri manifestanti. Hanno anche fatto esplodere una granata assordante sotto l'auto di Rani Burnat, prima che egli potesse tirar fuori la sua carrozzella. L'auto in panne è stata poi rimorchiata nel villaggio. Gradualmente, ci hanno spinto verso il villaggio usando jeep armate. Siamo ancora riusciti a ricomporre il corteo, ma ci hanno fatto arretrare fino al villaggio. Un attacco così non si vedeva da più di 2 anni. Dopo un'ora e mezza di pressioni, le forze armate hanno rilasciato Mohammed e se ne sono andati dalla terre del villaggio non senza prima sparare altre munizioni vere ed arrestando un ragazzo che collezionava candelotti di alluminio usati.

https://www.facebook.com/mohamed.b.yaseen/posts/6544494...21060

Nabi Saleh

03.10.14 - Nel villaggio di Nabi Saleh la manifestazione settimanale si è scontrata con le forze di occupazione all'ingresso del villaggio che hanno usato proiettili di gomma e lacrimogeni.

Bilal Tamimi https://www.youtube.com/watch?v=iTeoIkcC448

10.10.14 - Il piccolo Karim al-Tamimi, il fotogiornalista Bilal Tamimi, un internazionale e molti altri hanno sofferto di sintomi da soffocamento durante la dura repressione delle violente forze di occupazione ai danni del corteo settimanale di Nabi Saleh. Il corteo era in solidarietà con al-Aqsa e Gerusalemme, che sono state sotto attacco sionista nelle ultime settimane. L'ufficio stampa della resistenza popolare di Nabi Saleh ha fatto sapere che il bambino è stato colpito alla testa con conseguente emorragia. E' stato ricoverato nel centro medico palestinese a Ramallah.

https://www.facebook.com/PopularStruggle/posts/94164224...98203
https://www.facebook.com/Tamimipresspage/posts/82574292...70189
Bilal Tamimi: https://www.youtube.com/watch?v=fzBz-BwPfSw

Nabi Saleh, 10.10.14

yisraelpnm: https://www.youtube.com/watch?v=jd4cHEyJV7U
David Reeb: http://youtu.be/KpZYTiaagVg

Al-Ma'sara

Venerdì, 10.10.14 - le forze di occupazione reprimono la manifestazione settimanale di Al-Ma'sara

Le forze di occupazione hanno represso la manifestazione settimanale indetta per condannare l'espansione coloniale finalizzata a confiscare le terre per toglierle ai palestinesi. La manifestazione è partita dal centro del villaggio con la partecipazione di dozzine di residenti, di attivisti internazionali e di attivisti della Resistenza Popolare giunti da varie località per prendere parte alla manifestazione. Sono state dispiegate le bandiere palestinesi e si sono sentiti canti si solidarietà e slogan popolari. I soldati israeliani hanno attaccato il corteo impedendogli di procedere. Gli attivisti hanno chiuso la strada per impedire agli occupanti di potersi muovere liberamente. Il Comitato Popolare contro il Muro ha confermato che la resistenza popolare nel villaggio continuerà fino alla fine dell'occupazione. Hanno anche denunciato il processo di espansione coloniale nella città di Betlemme con la presenza dei residenti di Betlemme sud, degli attivisti della resistenza popolare, dei dirigenti del movimenti politici, dei rappresentanti dei sindacati, della società civile, del movimento giovanile e della solidarietà internazionale.

https://www.facebook.com/PopularStruggle/posts/94162254...33507

Siete tutti invitati a partecipare alla manifestazione ad al-Ma'sara per l'8° anniversario della resistenza popolare nel villaggio, venerdì 17.10.14 alle 12.00 presso il Centro Culturale Alshmoh.

Qaddum

03.10.14 - Kufr Qaddum nella Palestina occupata - Un giovane ferito da un cecchino durante il corteo a Kufr Qaddum.

Un giovane è stato ferito da un cecchino a Kufr Qaddum durante gli scontri scoppiati dopo la preghiera del venerdì, ci sono anche 4 civili feriti da proiettili di gomma e dozzine di casi di soffocamento per inalazione di gas lacrimogeni. Il corteo è partito dalla moschea di Omar Iben al-Khattab in direzione della strada chiusa. I manifestanti scandivano con ampia partecipazione popolare slogan di condanna per gli insediamenti coloniali. Il coordinatore del corteo ha affermato che si andrà avanti fino all'ottenimento dei diritti. Ha aggiunto che l'occupazione israeliana ha deliberatamente inondato le case e gli alberi con acqua putrida come punizione collettiva per il popolo della città.

https://www.facebook.com/PopularStruggle/posts/93631328...97766
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.8126041854283...14816

Dopo quasi 4 anni di manifestazioni della resistenza popolare, il villaggio di Kufr Qaddum riesce ad aprire la strada principale che porta alla città di Nablus . Questa strada passa vicino all'insediamento illegale di Kadumim ed era stata chiusa ai palestinesi mentre era rimasta aperta agli illegali coloni israeliani per 13 anni!!

Congratulazioni ... LUNGA VITA ALLA RESISTENZA

Kufr Qaddum ha anche perso 400 ettari di terra a vantaggio dei 5 insediamenti illegali israeliani che circondano il villaggio. I contadini che cercano di raggiungere le loro terre devono affrontare minacce, aggressioni ed arresti. Alcune delle terre agricole di proprietà palestinese sono state dichiarate "zone militari chiuse" ed i coloni israeliani vi appiccano il fuoco regolarmente.

10.10.14, Kufr Qaddum

Kufr Qaddum: Irruzione in una casa e decine di casi di soffocamento negli scontri a Kufr Qaddum.

Decine di casi di soffocamento dovuti agli attacchi dell'esercito alla manifestazione settimanale contro gli insediamenti a Kufr Qaddum. I soldati israeliani hanno attaccato il corteo con gas provocando casi di soffocamento tra i manifestanti, tutti poi soccorsi sul campo. I soldati hanno fatto irruzione nella casa di Abu Ihab e da lì hanno sparato proiettili veri e di gomma contro i giovani ma senza feriti. Hanno anche lanciato getti di acqua putrida sulle case, sugli alberi e sui manifestanti per farli desistere. Il corteo era partito dalla moschea di Omar ibn al-Khattab con la partecipazione di decine di residenti in direzione della strada chiusa, scandendo slogan per la fine degli insediamenti e per l'apertura della strada. Il coordinatore ha sottolineato che, nonostante la stagione delle olive, la manifestazione è stata lanciata con forza per dare un segnale di unità; nessuna opzione e nessuna soluzione senza l'apertura della strada chiusa e senza la fine delle attività dei coloni sulle terre palestinesi.

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.8167252716828...14816
https://www.facebook.com/PopularStruggle/posts/94162000...67094

"Non dite che non lo sapevamo", n°423

L'esercito israeliano ha demolito più volte il villaggio palestinese di Tall al Hashaba (Tawa'il), a nord est di Akraba (nella regione di Nablus). Guardate il n°410. Lunedì 29 settembre 2014, l'esercito ha distrutto quasi 70 pali elettrici sulla strada per il villaggio e dentro il villaggio. Anche in precedenza, il 20 agosto 2014, era stata demolita la casa di due famiglie ed un ovile. 17 persone sono rimaste senza un tetto.

Colline a sud di Hebron

Un altro attacco brutale agli attivisti di Ta'ayush da parte di coloni di Mitspe Yaia
Sabato, 11.10.14, colline sud di Hebron, mentre attivisti di Ta'ayush accompagnavano le famiglie Awad e Jabareen sulle loro terre vicino l'avamposto di Mitspe Yair.

https://www.youtube.com/watch?v=EH2-Sm3RpNc
 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Blog di Ahdut (Unità - organizzazione comunista anarchica israeliana): http://unityispa.wordpress.com/
Documento politico di Ahdut sulla lotta palestinese: http://www.anarkismo.net/article/27038

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali
Sito in italiano su Anarchici Contro il Muro:

Verwandter Link: http://www.fdca.it/wall
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Le autorità israeliane ammettono di non avere nessuna soluzione e nessuna strategia per fermare o anche contenere la intifada "non-organizzata" fatta per lo più a livello individuale e da giovani. Gli arresti di massa di centinaia di minorenni non sembra aver raggiunto nessun risultato. I tentativi di sgombero non si fermano, anzi sono in crescita nella Valle del Giordano, nell'Area C, a Gerusalemme e persino nei confini del 1948. Sui media israeliani la controversia riguarda il riconoscimento che c'è già un solo Stato e che bisogna organizzare un migliore ordine del Bantustan prima che la pressione internazionale costringa ad un ritiro sostanziale dai territori occupati con l'espansione del 1967. Le notizie dei media sulla campagna B.D.S. sono di solito ristrette solo ad un incremento del boicottaggio. [English]

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Il fallimento da parte dell'imperialismo USA nel prendere il controllo di paesi relativamente indipendenti come l'Iraq e la Siria ha portato al compromesso con l'indipendente Iran. Il ruolo minaccioso di Israele durante la trattativa ha permesso ad Israele di poter agire più liberamente nella repressione contro i Palestinesi. Il ritorno della Russia sullo scenario siriano ridà fiato ad Israele che può intensificare i suoi tentativi di assumere il controllo dell'area C in Cisgiordania. La terza intifada è una risposta disperata dei Palestinesi che vedono la fine dell'occupazione israeliana allontanarsi fino a scomparire all'orizzonte. La lotta unitaria continua non come speranza che cresce ma come tenace Tsumud (persistenza, ndt) di non arrendersi. [English]

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E' dura per molti attivisti, quando il significato reale della lotta non si concretizza in conquiste tangibili, ma in una lotta globale a livello mondiale. Questa settimana, il livello globale e quello della concretezza si sono combinati nella lotta contro la distruzione del villaggio di Susiya che ha avuto eco e sostegno a livello internazionale, costringendo Israele a rinviare se non a cancellare la demolizione del villaggio. Alle pressioni delle potenze imperiali su Israele si è aggiunto l'avvertimento della UE sull'approssimarsi di sanzioni contro il sistema bancario israeliano per il suo sostegno ai progetti dei coloni nella Cisgiordania occupata. [English]

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textSulle attuali proteste in Libano: è meglio se la primavera arriva in ritardo? Sep 27 by Mazen Kamalmaz 0 comments

Le grandi mobilitazioni che hanno attraversato il Medio Oriente alla fine del 2010 sono state riassorbite se non addirittura trasformate in devastanti conflitti tra forze autoritarie in competizione. Quell'ondata risparmiò il Libano, che dopo il ritiro delle truppe siriane (di Assad) nel 2005 era governato da una classe dirigente che aveva da una parte i filo-iraniani, cioè la coalizione 8 marzo, guidata dagli "sciiti" di Hezbollah e dall'altro i filo-sauditi della coalizione 14 marzo, guidata dall'oligarca "sunnita" Hariri.

imageBil'in - 10 anni di lotta unitaria e persistente Mar 05 by Ilan Shalif 0 comments

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Ciò che leggerete di seguito è l'esperienza della mia visita di un paio di settimane nel maggio di quest'anno, 2014, nel Nord Est della Siria o Kurdistan siriano (Ovest del Kurdistan) con un mio caro amico. Durante la visita abbiamo avuto piena libertà e l'opportunità di vedere e di parlare con chiunque. Incluse donne, uomini, giovani e partiti politici. Ci sono più di 20 partiti dai curdi ai cristiani, alcuni sono nell'Auto Amministrazione Democratica (DSA) o Autogestione Democratica (DSM) della regione di Al-Jazera. Al-Jazera è una delle tre regioni (cantoni) del Kurdistan dell'Ovest. Abbiamo incontrato anche i partiti politici curdi e cristiani che non fanno parte della DSA o della DSM. Inoltre abbiamo incontrato i vertici della DSM, membri di diversi comitati, gruppi locali e comuni così come uomini d'affari, negozianti, lavoratori, persone al mercato e gente che semplicemente camminava per strada.
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imageVita e opera dell'anarchico Omar Aziz... Sep 11 by Leila Shrooms 0 comments

Omar Aziz nacque a Damasco. Rientrò in Siria dal suo esilio in Arabia Saudita e negli Stati Uniti nei primi giorni della rivoluzione siriana. Intellettuale, economista, anarchico, marito e padre, all'età di 63 anni si è impegnato nella lotta rivoluzionaria. Lavorò con attivisti locali per raccogliere e distribuire aiuti umanitari nei sobborghi di Damasco, posti sotto assedio dal regime. Attraverso scritti ed attività ha promosso l'autogoverno locale, l'organizzazione orizzontale, la cooperazione, la solidarietà e il mutuo sostegno, quali mezzi attraverso i quali le persone possono liberarsi dalla tirannia dello Stato. Insieme con i suoi compagni, Aziz fondò il primo Consiglio Locale a Barzeh, Damasco. L'esempio si è poi diffuso attraverso la Siria e con esso sono nati alcuni dei più promettenti e duraturi esempi di autorganizzazione non gerarchica nei paesi della Primavera araba. [Ελληνικά]

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imageCade il muro israeliano a Bil'in in Palestina Jul 08 Federazione dei Comunisti Anarchici 0 comments

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textIsraele-Palestina: L'assassinio di Ahmad Husam Yousef Mousa Jul 30 Anarchists Against the Wall 0 comments

Ahmad Husam Yousef Mousa, di 10 anni, è stato assassinato ieri mentre manifestava insieme agli amici contro il muro della separazione che attualmente si sta costruendo sui terreni del suo villaggio, Ni'ilin. Arrivati al cantiere del muro, i militari hanno sparato proiettili di gomma verso i ragazzi, che hanno poi cominciato a ritirarsi. A quel punto, uno dei militari ha sparato un proiettile carico alla testa di Ahmad da una distanza di circa 10 metri.

textBil'in, prosegue la lotta unitaria non-violenta nonostante le provocazioni e la crisi militare Jul 17 FdCA 0 comments

In un momento di escalation drammatico come questo sostenere, diffondere e rendere merito a questi piccoli/grandi momenti di lotta di base non violenta, che con continuità resistono ad opporsi alle logiche di stato, di dominio e di violenza, è forse la sola risposta che possiamo dare come comunisti anarchici per la costruzione di una società senza muri, senza stati e senza frontiere, senza più guerre.

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