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Gaza: scontro impari

category internazionale | imperialismo / guerra | stampa non anarchica author Friday July 18, 2014 18:44author by Lucio Garofalo Report this post to the editors

La Striscia di Gaza invasa dall'esercito israeliano. Ma lo scontro è tra forze impari...

Durante la notte la Striscia di Gaza è stata occupata dai "panzer" nazi-sionisti. Gli eventi precipitano ad una velocità a dir poco pazzesca. La cronaca e l'attualità diventano sempre più incalzanti. Si fa addirittura fatica ad interpretare e commentare i fatti che accadono in rapida successione. Non si fa in tempo a leggere e valutare una notizia drammatica che ne spunta un'altra persino più tragica e inquietante. Tuttavia, la componente migliore del genere umano ha ancora la forza e la voglia di reagire e manifestare per un mondo più equo. Infatti, in numerose città del mondo la gente è scesa in piazza per solidarizzare a favore del popolo palestinese di Gaza e protestare contro l'intervento bellico israeliano.

Alla faccia di chi pensa di porre sullo stesso piano l'estremismo islamico-fondamentalista di Hamas e l'espansionismo economico-militare sionista. È come voler equiparare i criminali nazisti e i partigiani della seconda guerra mondiale. A quanti affermano che sia giusto e possibile equiparare, sia moralmente che militarmente, le forze (solo in apparenza contrapposte, ma in realtà complementari sul versante politico) di Israele e di Hamas, basterebbe solo far notare quanto siano squilibrate e sproporzionate in termini di arsenali e potenziali distruttivi. Inoltre, credo che nessuno (tranne chi è un fanatico cieco ed oltranzista) si azzardi a schierarsi a sostegno del più bieco ed ottuso fondamentalismo islamico e della violenza dei miliziani di Hamas. Fermo restando che non esiste alcun paragone possibile, non esiste alcun confronto che regga con la ferocia criminale, disumana e reazionaria dell'estremismo nazi-sionista.

Un simile ragionamento, compreso l'opportunismo strategico ed il proselitismo ideologico-strumentale di Hamas, non può e non deve vietare o impedire a nessuno di solidarizzare per la parte più debole e indifesa che è costituita dalle popolazioni inermi di Gaza (Hamas difende solo i propri interessi di fazione estremista quanto opportunista). È inaccettabile che chi ha subito per secoli l'antisemitismo (inteso come sistematica persecuzione razziale contro gli Ebrei) oggi pratichi una violenta politica di oppressione a discapito di un'altra popolazione semita, gli Arabi palestinesi. Una simile posizione è assolutamente ingiustificabile ed indifendibile. In ogni maniera. Infine, c'e da chiedersi se "antisemitismo" non sia anche la politica di persecuzione e di sterminio perseguita da Israele nei confronti del popolo arabo palestinese che vive confinato nella Striscia di Gaza.

Mi limito ad informare chi eventualmente non lo sapesse, che gli Ebrei non sono l'unica stirpe di origine semitica, bensì lo sono pure le varie e molteplici etnie arabe del Nord Africa e del Medio Oriente. Pertanto, lo Stato israeliano è un'entità politico-economica fondata sull'antisemitismo, nella misura in cui si è storicamente costituita sulla diaspora e sulla tragedia del popolo arabo palestinese.

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