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We condemn the Turkish state attack and invasion of the Iraqi Kurdista... Jun 25 20 كل التضامن ... Apr 24 20 Solidarity with Rojava facing war and a global pandemic! Apr 18 20 ISIL, wahabismo e petrodollari: la peggiore delle alleanze![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Questo articolo è stato scritto nella prima quindicina di giugno, quando ancora ISIL non aveva stato procamato il califfato. Vi si analizza la assurda alleanza, tollerata da Dipartimento di Stato e dal Pentagono, in cui il flusso di risorse alimentato dalla monarchia saudita, giova ai fondi di mantenimento di una frazione ancora più conservatrice e medioevale di Al-Qaeda. Nel Mondo Arabo continua l'inferno in nome della geopolitica. [Português] ![]() L'ISIL rappresenta la peggior interpretazione possibile dell'integralismo sunnita; la sua ascesa è direttamente vincolata alla presenza degli USA in Irak. ISIL, wahabismo e petrodollari: la peggiore delle alleanzeCon l'avanzata sul fronte iracheno dello Stato Islamico di Iraq e Levante (ISIL) l'integralismo trova un nuovo protagonista. Fondato da un ex-professore universitario, Abu Bakr al-Baghdadi, ISIL opera su due fronti (Siria e Iraq), e con la fusione con il Fronte Nusra nella guerra civile siriana, ha preso la testa dello jihadismo nella regione. I suoi dirigenti tendono a catalizzare gli jihadisti sunniti, in seguito al non riconoscimento dell'erede formale di Al-Qaeda, Al Zawahiri. Lo slogan di questa organizzazione é: "Sheikh Baghdadi e Sheikh Osama Bin Laden sono simili". Anche se questa organizzazione non costituisce una novità per gli specialisti ed i sopravissuti del Mondo Arabo, é importante per l'opinione pubblica mondiale sapere che i gruppi armati del wahabismo sono figli bastardi dei petrodollari affluiti attraverso le reti dell'intelligence coordinate dalle monarchie della Arabia Saudita e del Qatar. In questi più di 3 anni di guerra civile siriana, un conflitto in cui l'opposizione di maggioranza sunnita è organizzata in due grandi campi, ISIL rappresenta i capitali sauditi e del Qatar. L'altro campo, costituito dall'Esercito Libero di Siria, nato da una scissione nella struttura dell'esercito nazionale un tempo controllato dal clan Assad, opera con finanziamenti della Repubblica Turca ed é visto con simpatia dalla Casa Bianca. Gli strateghi del Pentagono impattano con la volontà politica autonoma o meglio suicida delle elite arabe sunnite, miliardarie e conservatrici. Adepti della transanazionalizzazione delle guerre siriana ed irachena, puntano a trasformare entrambi i campi di battaglia in un conflitto civile e comunitarista (settario) tra sunniti e sciiti. Lo squilibrio nasce dall'autonomia operativa di ISIL e dalla sua motivazione guerriera, con un pò di attitudine selvagge e di relazioni pubbliche via internet. Nella battaglia per la presa di Mosul, 30.000 soldati "iracheni" si sono ritirati davanti ad 800 jihadisti, abbandonando una località strategica. Il governo del primo ministro sciita Nouri al-Maliki sa che se ISIL avanza ancora, quello che resta del suo governo e dello Stato fantoccio andrà incontro ad un collasso. L'appoggio saudita e delle reti wahabite ha portato ISIL ad essere egemone in un terzo dell'Iraq originario ed a garantirsi autononia operativa in un'area equivalente in Siria. Applausi per gli strateghi del Pentagono e delle lobby del petrolio che non rompono con le monarchie arabe e con il loro doppio gioco insieme agli integralisti sunniti. Che paese è diventato l'Iraq dopo le invasioni dei due Bush?! L'opera nefasta dei soci di Bush e Dick Cheney avanza a meno di 100 km da Baghdad. La setta - o la nuova generazione di Al-Qaeda - o Esercito per lo Stato Islamico di Iraq e Levante (Levante é la denominazione storica del Medio Oriente) già controlla più di un terzo del territorio iracheno e si è impossessata di oltre 425 milioni di dollari USA nella sua avanzata su Mosul, la seconda città del "paese". Risultato: forse gli jihadisti sunniti non vinceranno, ma decreteranno la morte di quella finzione giuridica chiamata Iraq del dopo Sadam Hussein.
Bruno Lima Rocha
Traduzione a cura di FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali |
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A libertarian socialist view of the capitalist and health crisis in the Americas Para las Clases Populares del Mundo, Pandemia, Crisis, Todos los Tiempos son de Lucha Nossa Concepção De Feminismo Na Perspectiva Do Anarquismo Organizado Frente a la Pandemia Capitalista, Solidaridad entre los Pueblos La force des femmes change le monde The competition between Iran and United States over Iraq Beyond Pension Reforms: Interview on the General Strike in France Comunicado de lanzamiento de la Coordinación Anarquista Latinoamericana (CALA) [Colombia] Vamos al Paro Nacional del 21 de noviembre [Catalunya] Una sentència que ataca les llibertats i els drets civils Mashrek / Arabia / Irak | Imperialismo / Guerra | it Do 28 Jan, 14:16 Dagli intervento su "scala industriale" operati da Ankara in Bakur e Rojava, all'apparente modesta "attività artigianale2 della repressione operata da Teheran, per il popolo curdo è sempre perenne emergenza... Afrîn appartiene alla gente di Afrîn. La gente che vive nel cantone di Afrîn è nata in questa terra e vuole morire su di essa. Vivere lì non ha nulla a che fare con nessun piano o programma. Gli abitanti di Afrîn non vivono nel cantone di Afrîn per motivi strategici. Afrîn, per loro, è l’acqua, il pane, il cibo, il gioco, la storia, l’amicizia, la solidarietà, l’amore, la strada, la casa, il vicinato. Ma per lo Stato non è che un pezzo di una strategia. Una strategia che non si preoccupa certo della terra di Afrîn o della sua gente. [Türkçe] [English] [Castellano] [Ελληνικά] [Français] 25 aprile 2017 - by KNK Da alcuni anni il movimento curdo sta vivendo un processo che si muove in direzione libertaria. Sebbene non si tratti di un movimento anarchico, questo processo indica che le idee anarchiche di libertà ed uguaglianza attraverso la solidarietà, attraverso la nostra idea di orizzontalità e di democrazia diretta e radicale ed attraverso la nostra critica radicale contro lo Stato non solo sono forti e valide, ma sono anche necessarie per i movimenti che vogliano operare una rottura con l'eredità autoritaria all'interno della sinistra. E' nostro dovere esprimere la nostra solidarietà con la Rojava e con il movimento curdo, poiché essi rappresentano una speranza in questa regione e perché si ergono come oppressi in lotta contro i loro oppressori. Le lotte reali non sono mai perfette ma portano con sé diversi gradi di potenzialità di realizzazione di una libera società. Nell'esprimere la nostra solidarietà al movimento rivoluzionario nella Rojava ribadiamo che il nostro ruolo è quello di continuare a sviluppare i principi fondamentali delle nostre idee allo scopo di ispirare le rivoluzioni ed i/le rivoluzionar* di tutto il mondo. - Gruppo Editoriale di Anarkismo.net [English] Siamo giunti al 24° giorno di attacchi dell'ISIS su Kobanê. Mentre le forze di difesa popolare in tutti i villaggi di confine fanno da scudo umano e da sentinelle per gli attacchi contro Kobanê, tutti ed ovunque nella regione in cui ci troviamo sono insorti per evitare la caduta di Kobanê. [English] Lo Stato turco che si sta preparando ad intervenire per evitare il pericolo ISIS è al tempo stesso infingardo verso l'offensiva portata dai sostenitori di ISIS attraverso i confini turchi, dimostrando così l'ipocrisia della politica di Istanbul. [English] Anarchici di Istanbul insieme ad altri attivisti di sinistra, femministe e "gente del Gezi Park" sono riusciti ad attraversare il confine con la Siria ed a raggiungere la città di Kobani attualmente minacciata dall'ISIS. [English] Continua la guerra nella Striscia di Gaza governata da Hamas, anche se in tutto il mondo continuano le manifestazioni contro le scelte guerrafondaie di Israele. Dalla scomparsa dei tre coloni da Gush Etzion, (colonia per soli ebrei sotto il controllo totale dello stato di Israele in Cisgiordania), Israele ha posto sotto assedio quattro milioni di palestinesi, bombardando ospedali, scuole, ogni sorta di obiettivi civili, distruggendo e saccheggiando case, rubando, effettuando sequestri, ferendo e uccidendo sia in modo mirato che indiscriminato al di fuori di ogni legislazione internazionale. Da molti giorni l'esercito israeliano bombarda la striscia di Gaza, in seguito al lancio di razzi sul territorio israeliano. Col pretesto di prendersela con i "terroristi", o con "quelli che rifiutano la pace", i bombardamenti colpiscono in realtà la popolazione civile, bambini compresi, e servono a scoraggiare con il terrore ogni volontà di resistenza. [Français] La crisi in Iraq risale al regime di Saddam Hussein ed è proseguita con "l'attuale regime democratico" dopo l'invasione del 2003. Non c'era libertà, né giustizia sociale; nessuna uguaglianza e pochissime opportunità per coloro che erano indipendenti dai partiti al potere. Oltre alle violenze ed alle discriminazioni contro le donne e la gente comune si è creata una forbice enorme tra i ricchi ed i poveri, con i ricchi sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri. [English] more >>
COVID-19, che ha messo in quarantena un numero innumerevole di città e ha paralizzato interi settori economici, non ha ancora fermato la continua guerra sporca della Turchia e del suo alleato Daesh contro la popolazione della regione settentrionale della Siria, che ha dovuto continuare a difendersi senza alcuna tregua. In questo momento, l'assedio dormiente della Siria, promosso dalla Russia nel suo tentativo di essere egemone nella regione, è stato evidente, perché sta utilizzando questi territori come scenario di confronto contro l'imperialismo americano.
La rivoluzione islamica nasconde una repressione crescente contro le donne e le popolazioni indipendentiste tradite dalla Nuova Repubblica: soprattutto i Curdi.
I piani e le cospirazioni tra Turchia, Qatar ed il Governo Regionale Curdo (KRG in Iraq) contro la Rojava non hanno mai fine. Documenti messi a disposizione da Wikileaks di recente riguardano incontri ed accordi tra questi tre soggetti ed un incontro segreto tra Abu Bakr al-Baghdadi e Barzani, il capo del KRG, caso mai ci fossero stati dei dubbi. Basta guadare i link in fondo all'articolo.
Le classi dirigenti del Medio Oriente sono molto agitate in questi giorni, al pari delle loro controparti occidentali ed "internazionali", di fronte alla decisione di Putin di intervenire direttamente in Siria. Infatti, questo è il modo in cui loro "intendono" e fanno politica: combattere contro i loro contendenti regionali per conquistare l'egemonia regionale, appoggiati da schieramenti internazionali reciprocamente opposti.
L'ISIS, insieme all'Islam politico, ha molte somiglianze col Nazismo e con lo Stalinismo. Si tratta di un movimento complesso, al tempo stesso rivoluzionario e reazionario, anticapitalista e ostile alla classe lavoratrice, antimperialista e aspirante imperialista. Al pari del fascismo occupa quello spazio dove le attuali lotte sociali e politiche si arenano, dove le vecchie classi dirigenti non possono più governare, ma anche dove i movimenti popolari di base non riescono a rovesciare il sistema. more >>
Afrîn appartiene alla gente di Afrîn. La gente che vive nel cantone di Afrîn è nata in questa terra e vuole morire su di essa. Vivere lì non ha nulla a che fare con nessun piano o programma. Gli abitanti di Afrîn non vivono nel cantone di Afrîn per motivi strategici. Afrîn, per loro, è l’acqua, il pane, il cibo, il gioco, la storia, l’amicizia, la solidarietà, l’amore, la strada, la casa, il vicinato. Ma per lo Stato non è che un pezzo di una strategia. Una strategia che non si preoccupa certo della terra di Afrîn o della sua gente. [Türkçe] [English] [Castellano] [Ελληνικά] [Français]
25 aprile 2017 - by KNK
Da alcuni anni il movimento curdo sta vivendo un processo che si muove in direzione libertaria. Sebbene non si tratti di un movimento anarchico, questo processo indica che le idee anarchiche di libertà ed uguaglianza attraverso la solidarietà, attraverso la nostra idea di orizzontalità e di democrazia diretta e radicale ed attraverso la nostra critica radicale contro lo Stato non solo sono forti e valide, ma sono anche necessarie per i movimenti che vogliano operare una rottura con l'eredità autoritaria all'interno della sinistra. E' nostro dovere esprimere la nostra solidarietà con la Rojava e con il movimento curdo, poiché essi rappresentano una speranza in questa regione e perché si ergono come oppressi in lotta contro i loro oppressori. Le lotte reali non sono mai perfette ma portano con sé diversi gradi di potenzialità di realizzazione di una libera società. Nell'esprimere la nostra solidarietà al movimento rivoluzionario nella Rojava ribadiamo che il nostro ruolo è quello di continuare a sviluppare i principi fondamentali delle nostre idee allo scopo di ispirare le rivoluzioni ed i/le rivoluzionar* di tutto il mondo. - Gruppo Editoriale di Anarkismo.net [English]
Continua la guerra nella Striscia di Gaza governata da Hamas, anche se in tutto il mondo continuano le manifestazioni contro le scelte guerrafondaie di Israele. Dalla scomparsa dei tre coloni da Gush Etzion, (colonia per soli ebrei sotto il controllo totale dello stato di Israele in Cisgiordania), Israele ha posto sotto assedio quattro milioni di palestinesi, bombardando ospedali, scuole, ogni sorta di obiettivi civili, distruggendo e saccheggiando case, rubando, effettuando sequestri, ferendo e uccidendo sia in modo mirato che indiscriminato al di fuori di ogni legislazione internazionale.
Da molti giorni l'esercito israeliano bombarda la striscia di Gaza, in seguito al lancio di razzi sul territorio israeliano. Col pretesto di prendersela con i "terroristi", o con "quelli che rifiutano la pace", i bombardamenti colpiscono in realtà la popolazione civile, bambini compresi, e servono a scoraggiare con il terrore ogni volontà di resistenza. [Français] more >> |