Chi trae profitto dall'aumento delle tarffe dei bus? Certamente i padroni delle compagnie dei bus chem oltre ad offrire uno scadente servizio di trasporto pubblico, sono totalmente esenti dalle tasse (PIS/PASEP e COFINS) grazie al governo federale. In altre parole, la compagnie dei bus godono di privilegi e possono aumentare le tariffe allo scopo di fare maggiori profitti... Ma i lavoratori, i disoccupati e gli studenti devono fare quotidianamente i conti con le terribili condizioni del trasporto pubblico a Rio de Janeiro e pure pagare di più! [Português]
Autobus, traghetti, treni, metropolitane... siamo brutalizzati tutti i giorni da uno scadente sistema di trasporti pubblici. Aspettiamo in file infinite, viaggiamo per ore in mezzi affollati ed in pessime condizioni di manutenzione a rischio delle nostre vite. Subiamo la violenza della cupidigia, della negligenza e del furto, delle mafie delle compagnie del trasporto pubblico, sostenute dai governi ed alla ricerca di maggiori profitti.
Nell'area metropolitana e nelle periferie, c'è un taglio degli autobus che servono i residenti di alcune zone lontane, i quali devono attendere per ore e spesso cambiare 2, 3 volte autobus. I treni spesso si fermano per guasto tra le stazioni; sono affollati, caldi ed insicuri; la gente viene umiliata ed aggredita tutti i giorni.
Ma cosa accade quando le persone scendono in strada per protestare contro queste ingiustizie? Vengono aggredite! Polizia anti-sommossa, lacrimogeni, spray al peperoncino, granate e proiettili di gomma sparati da breve distanza che possono accecare ed anche uccidere. L'intero apparato di guerra viene usato contro la gente, e dozzine di manifestanti sono stati arrestati e feriti dalla polizia. Non possiamo scendere in strada a manifestare la nostra indignazione ed a lottare per la giustizia? Stiamo tornando alla dittatura militare?
Messo di fronte ai problemi sociali di Rio, il governo ha risposto tramite una sinistra politica del terrore contro i poveri. Tutti i giorni si registrano abusi da parte dei governi e dei padroni. I venditori ambulanti vogliono lavorare ma subiscono la violenza della legge e dell'ordine. Nel quartiere di Aldeia Maracanã, gli indigeni stanno lottando per i loro diritti e per la loro terra, che vengono violati dalla Prefettura e dal business dei Mondiali di calcio. Centinaia di residenti dei quartieri operai vengono sfrattati, senza discussione e senza adeguato indennizzo, subendo la violenza della speculazione fondiaria. Mediatori ed imprenditori trarranno profitto dai lavori di urbanizzazione e del sistema di transito BRT. I malati subiscono la violenza dell'abbandono nelle corsie degli ospedali, gli studenti stanno in scuole pubbliche in terribili condizioni, senza fondi statali.
Sia la brutalità della polizia che l'indifferenza dell'amministrazione per i problemi sociali, come pure la scarsa considerazione verso i cittadini da parte delle compagnie del trasporto pubblico con cui dobbiamo fare i conti, sono tutte forme di violenza contro le persone. E tutti i vari modi che le persone usano per difendersi contro la violenza sono legittimi. Le persone, organizzate in movimenti sociali, stanno manifestando per la giustizia e non possono essere criminalizzate, picchiate o arrestate.
Dobbiamo fare molta attenzione alla strategia di chi sta al potere che tende a criminalizzare a livello "individuale" i militanti e gli attivisti che lottano contro l'aumento delle tariffe. Molti sono già finiti sotto processo per aver lottato. La lotta non è un crimine! Non possiamo lasciare che i nostri compagni vengano criminalizzati! Questa criminalizzazione deve essere denunciata! Questo è il vero volto della democrazia borghese, nascosta ogni due anni nelle urne e nelle propaganda elettorale, ma che mostra gli artigli quando sbocciano i fiori della resistenza!
Per quanto tempo dobbiamo sopportare tutto ciò? I trasporti pubblici dovrebbero servire i bisogni della gente e non degli imprenditori!
Ispirati dal successo avuto dalle mobilitazioni popolari in altre città, i manifestanti hanno dato vita a forti iniziative di resistenza contro gli abusi della mafia dei trasporti. Come nell'ultima manifestazione, che è stata repressa con eccessiva violenza da parte della polizia. Riteniamo che l'unità nella lotta e nell'organizzazione dal basso siano le modalità migliori per sconfiggere la mafia dei trasporti, grazie all'azione di vari settori della sinistra sotto una comune bandiera: la sconfitta della mafia dei trasporti e la lotta contro questi mutamenti con l'azione di strada!
Né noi pretendiamo come organizzazione politica anarchica e di classe di "rappresentare" la totalità di ciò che viene solitamente chiamato movimento anarchico, così come non pretendiamo che un determinato partito marxista risponda per la totalità dei marxisti. Siamo parte di una organizzazione politica anarchica di classe che lavora con principi comuni, con criteri di adesione, strategia militante ed unità teorico/ideologica. Pertanto, respingiamo il pregiudizio di coloro i quali associano -in malafede- l'anarchismo alla disorganizzazione. Rispettiamo, anche se con qualche differenza, le diverse forme di associazione o di partito, di bandiera o indipendenti, che si aggiungeranno alla lotta. Ma respingiamo ogni tentativo di dividere il movimento al suo interno. Il settarismo da qualunque parte provenga è dannoso e divide la classe.
Ciò che garantisce la forza della protesta sociale sono gli sforzi delle varie organizzazioni politiche, dei collettivi, dei militanti e degli attivisti. L'azione popolare organizzata, senza essere un trampolino di lancio per carrieristi della politica, deve segnare la forza nei nostri cuori rivoluzionari.
Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali.