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opinione / analisi
Friday June 21, 2013 17:52 by Coletivo Anarquista Luta de Classe - CALC-CAB
"Opinião Anarquista", N° 2 - Giugno 2013 La popolazione di almeno 28 città del Brasile è scesa in strada nelle ultime settimane per lottare contro i soprusi delle classi dominanti, che ora si manifestano con gli aumenti delle tariffe nel trasporto pubblico. Questo movimento é frutto di una insoddisfazione popolare che è andata crescendo nel tempo, generata dal modo in cui lo Stato organizza e mostra il suo reale carattere di classe: sempre dalla parte dei padroni e non dalla parte dei lavoratori. [Português] Battere l'aumento delle tariffe nelle strade, battere il riformismo nei movimenti sociali!La popolazione di almeno 28 città del Brasile è scesa in strada nelle ultime settimane per lottare contro i soprusi delle classi dominanti, che ora si manifestano con gli aumenti delle tariffe nel trasporto pubblico. Questo movimento é frutto di una insoddisfazione popolare che è andata crescendo nel tempo, generata dal modo in cui lo Stato organizza e mostra il suo reale carattere di classe: sempre dalla parte dei padroni e non dalla parte dei lavoratori. Questa insoddisfazione popolare non è il risultato dell'aumento di 0,20$, 0,30$ o di 0,35$ del valore delle tariffe degli autobus, quanto dell'accumularsi di una serie di attacchi dello Stato alle condizioni di vita della classe lavoratrice, come ad esempio le difficoltà di accesso alla cure sanitarie, la precarizzazione del trasporto pubblico (tanto per gli aumenti quanto per le condizioni di lavoro degli operatori del settore - autisti e bigliettai), le campagne dei media che manipolano l'informazione a vantaggio dello Stato e delle classi dominanti, criminalizzando i lavoratori e le lavoratrici, i poveri ed i movimenti sociali. Ecco perché il popolo è sceso in strada, per mostrare il suo malcontento e per rispondere alla violenza dello Stato, di cui è vittima ogni giorno in ogni spazio di vita. É anche per questo che il movimento continua a crescere ed a sviluppare un potenziale di cambiamento, perché siamo di fronte all'accumularsi di un malcontento storico delle classi sfruttate in questo paese. Gli esempi di lotta a cui stiamo assistendo nelle maggiori città del Brasile, come a San Paolo, Rio de Janeiro e Porto Alegre, principalmente, sono l'energia che fa muovere la nostra lotta, poiché mostrano come la lotta popolare non sia locale, nemmeno regionale, neanche una lotta isolata dagli altri problemi sociali, ma é una espressione della crisi della forma di società in cui viviamo, in cui piccoli gruppi di individui traggono profitto dallo sfruttamento e dell'esclusione della grande maggioranza della popolazione. Ed ecco l'immediata reazione della classe dominante di fronte alla sollevazione popolare: inviare la polizia, legittimare la repressione ricorrendo al pretesto delle "esagerazioni" e degli atti di "vandalismo", tentando così di criminalizzare il movimento sociale davanti al resto della classe lavoratrice. Ne sono un chiaro esempio gli oltre 300 manifestanti arrestati a San Paolo. Ma guardiamo alla violenza messa in atto proprio dallo Stato: lavoratori e lavoratrici che non possono prendere i mezzi pubblici perché non hanno i soldi per pagare i costi elevati delle tariffe (si stima che 37 milioni di lavoratori non possano usare i trasporti pubblici perché non ne hanno le possibilità economiche); sussidi dati alle imprese dei trasporti, abolizione delle imposte per pagare i salari dei lavoratori dei trasporti; sfratti per assecondare gli interessi della speculazione immobiliare; violenza della polizia, per impedirci di manifestare, arrestando e picchiando coloro che cercano di lottare per migliorare le proprie precarie condizioni di vita. É evidente che se si legittima il discorso del pacifismo si giunge a legittimare le posizioni delle classe dominanti, le quali esigono per se stesse (e lo Stato loro fedele difensore) il monopolio della violenza. Lo Stato esiste per mantenere lo status quo, per mantenere lo sfruttamento e la dominazione sui lavoratori e sulle lavoratrici. La lotta di classe non è pacifista. La borghesia non cederà per i problemi etici di migliaia di persone che protestano nelle strade. La borghesia cederà per subire meno danni possibili dalle azioni del movimento. Pertanto, le manifestazioni devono causare qualche forma di danno alla borghesia se si vuole che le richieste del movimento vengano accolte dallo Stato. Il fatto che alcuni gruppi politici cerchino di individuare il vero carattere di questo movimento popolare classificandolo come "violento", esprime solo la paura di costoro verso le capacità di cambiamento che porta in sé il movimento. É molto chiaro come coloro che desiderano far parte dell'ordine vigente, criticheranno coloro che vogliono rivoluzionarlo, poiché questi ultimi rappresentano un pericolo per chi ha il solo scopo di conquistare la direzione dello Stato.
Pertanto, senza timore delle critiche di coloro che intendono solo capitalizzare la loro partecipazione a questo movimento in quanto forze politiche che partecipano di questo ordine, cioè della democrazia borghese, senza paura di coloro che in questo movimento cercano di fare adepti per le loro campagne politiche, per porsi come "salvatori", i quali promettono il mondo in cambio del voto, per poi tradire la volontà popolare, dobbiamo andare avanti, così come succede in diverse grandi città del Brasile, ad esempio a Goiânia e Porto Alegre, dove solo con l'azione diretta si è ottenuta la revoca degli aumenti. Questo è il modo con cui saremo in grado di bloccare gli aumenti, questo è il modo con cui osiamo trasformare le basi della società. REVOCARE L'AUMENTO NEI BUS CON LA FORZA DELLE STRADE!
Coletivo Anarquista Luta de Classe - CALC17 giugno 2013
Traduzione a cura di FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali.
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Rivendicazioni per il trasporto pubblico a tariffa zero, scioperi di diverse categorie che ruppero con le dirigenze sindacali burocratizzate e mobilitazioni contro i danni provocati dalla Copa do Mundo crearono uno scenario di delegittimazione e di rottura degli oppressi verso lo Stato ed il Capitale. Lottare contro l'aumento delle tariffe con la forza e la volontà delle strade! 20:12 Tue 25 Jun 0 comments Chi trae profitto dall'aumento delle tarffe dei bus? Certamente i padroni delle compagnie dei bus chem oltre ad offrire uno scadente servizio di trasporto pubblico, sono totalmente esenti dalle tasse (PIS/PASEP e COFINS) grazie al governo federale. In altre parole, la compagnie dei bus godono di privilegi e possono aumentare le tariffe allo scopo di fare maggiori profitti... Ma i lavoratori, i disoccupati e gli studenti devono fare quotidianamente i conti con le terribili condizioni del trasporto pubblico a Rio de Janeiro e pure pagare di più! 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La sede del Congresso a Brasilia è stata occupata dai manifestanti, come pure la sede dell'Assemblea Legislativa di Rio de Janeiro. Fino ad ora, Porto Alegre, Goiânia, Natal, Recife ed altre città sono già riuscite ad ottenere una riduzione delle tariffe, ma la le prospettive di vittoria sono vive in altre città. [Português] Anarchismo e lotta contro gli aumenti nei trasporti 00:31 Thu 20 Jun 0 comments Nei primi sei mesi del 2013, diverse mobilitazioni dal nord al sud del Brasile hanno dovuto misurarsi con la reazione conservatrice del governo, degli apparati repressivi e dei media. Dalle lotte in difesa dei trasporti pubblici nelle città più importanti, agli scioperi nei cantieri del PAC (Programma di Accelerazione della Crescita, ndt), fino alla resistenza delle popolazioni native indigene, tutte queste lotte sono oggetto di criminalizzazione nel paese che sarà sede della Coppa del Mondo. Stiamo vivendo uno dei momenti più duri della lotta di classe in Brasile. Il capitale internazionale avanza quotidianamente a grandi passi, sfruttando i lavoratori e le lavoratrici alla ricerca del profitto. [Português] L'ira dell'elite contro il governo che organizza la loro Coppa del Mondo Jul 10 0 comments Scritto dopo il debutto della nazionale brasiliana e prima della fine delle qualificazioni - La Coppa del Mondo della FIFA viene considerata come uno dei più grandi eventi sportivi mondiali. Non c'è niente di strano se i dirigenti dell'istituzione guidata da Blatter proseguono nel fare cento richieste al paese che accoglie il torneo. Nella realtà i diritti fondamentali sono stati sospesi, proprio nel paese in cui c'è un governo "di sinistra". Peggio nel paese tropicale. [Castellano] Breve analisi sugli ultimi eventi e sulle mobilitazioni sociali in Brasile Jul 01 0 comments Le manifestazioni contro gli aumenti nei trasporti hanno scosso il paese ed hanno riportato nuovamente l'azione diretta nelle strade come paradigma di lotta. Hanno anche messo allo scoperto i limiti del governo e del neo-sviluppismo nel saper andare incontro alle aspirazioni dei giovani, dei settori precarizzati della classe lavoratrice e di altri gruppi sociali sfruttati. Le proteste generalizzate hanno ridato vita ad organismi, organizzazioni politiche, movimenti sociali e di lavoratori che hanno conseguito una vittoria significativa con la riduzione del costo dei biglietti in varie città. Anche se la vittoria è parziale ed i suoi frutti vengono manipolati dalle amministrazioni locali (nella maggioranza delle città, i Comuni sovvenzionano le imprese dei trasporti), le proteste in strada, le occupazioni dei viali e la paralisi delle città sono tornati ad essere strumenti di lotta di massa. [Português] [Castellano] Una lettura socialista libertaria delle lotte che si schiudono in Brasile Jun 21 0 comments Anche Belo Horizonte è tra le città protagoniste delle manifestazioni che si susseguono in Brasile in seguito alla decisione abusiva di aumentare le tariffe del trasporto pubblico, ed in solidarietà con la lotta che ha avuto inizio a San Paolo contro i mega-eventi della FIFA (Coppa delle Confederazioni e Coppa del Mondo). Tra il 13 e 17 giugno, vi si è svolto il convegno del COPAC (Comitato Popolare delle persone colpite dalla Coppa) e più di 60mila persone sono scese in strada nelle 2 grandi manifestazioni di sabato e lunedì, in una mobilitazione che non si vedeva da più di 20 anni. Le azioni sono durate più di 6 ore, occupando le corsie delle grandi arterie della città, occupando le strade in modo fermo, affrontando la violenta repressione da parte della polizia, formando giganteschi spazi occupati per folle di persone che non discutevano di altro se non della attuale situazione nello Stato e nel paese. [Português] Contro i Mondiali e contro la repressione: seminare lotta e organizzazione! Jun 26 CAB 0 comments L'insieme di lotte e conflitti sindacali e sociali in corso nel paese prima e durante i Mondiali di Calcio tiene sotto pressione il governo federale, alcuni governi statali, municipi e padroni, generando una guerra dei nervi nei principali centri urbani del paese. [Português Campagna "La protesta non è un crimine!" Jun 23 membro della Coordenação Anarquista Brasileira 0 comments L'anno scorso, le strade delle città del Brasile vennero attraversate da diverse manifestazioni. Rivendicazioni per il trasporto pubblico a tariffa zero, scioperi di diverse categorie che ruppero con le dirigenze sindacali burocratizzate e mobilitazioni contro i danni provocati dalla Copa do Mundo crearono uno scenario di delegittimazione e di rottura degli oppressi verso lo Stato ed il Capitale. Lottare contro l'aumento delle tariffe con la forza e la volontà delle strade! Jun 25 Membro della Coordenação Anarquista Brasileira (CAB) 0 comments Chi trae profitto dall'aumento delle tarffe dei bus? Certamente i padroni delle compagnie dei bus chem oltre ad offrire uno scadente servizio di trasporto pubblico, sono totalmente esenti dalle tasse (PIS/PASEP e COFINS) grazie al governo federale. In altre parole, la compagnie dei bus godono di privilegi e possono aumentare le tariffe allo scopo di fare maggiori profitti... Ma i lavoratori, i disoccupati e gli studenti devono fare quotidianamente i conti con le terribili condizioni del trasporto pubblico a Rio de Janeiro e pure pagare di più! [Português] Scendere in piazza contro la destra ed il governo Jun 25 Membro della Coordenação Anarquista Brasileira (CAB) 0 comments La lunga notte di scontri del 17 giugno ha cambiato la situazione in Brasile ed ha ridimensionato le proteste sociali. Una simile massiccia mobilitazione di circa 1 milione di manifestanti in decine di grandi e più piccole città del paese non si verificava nella storia politica del Brasile dai tempi del "Fuori Collor" del 1992. C'è un prima e c'è un dopo quando compare sulla scena nazionale un nuovo soggetto storico collettivo che diventa nelle strade catalizzatore di una imponente forza sociale. [Português] Resistere all'aumento delle tariffe! Jun 23 CABN-CAB 0 comments Il paese è attraversato dalle manifestazioni e dalle lotte per il trasporto pubblico. Agli inizi della settimana, ci sono state manifestazioni di massa a Belo Horizonte, Rio de Janeiro, San Paolo ed in dozzine di altre città. La sede del Congresso a Brasilia è stata occupata dai manifestanti, come pure la sede dell'Assemblea Legislativa di Rio de Janeiro. Fino ad ora, Porto Alegre, Goiânia, Natal, Recife ed altre città sono già riuscite ad ottenere una riduzione delle tariffe, ma la le prospettive di vittoria sono vive in altre città. [Português] more >> |