Statement in support of the Rojava Revolution and a call to end the isolation of jailed Kurdish lead... 18:36 Feb 28 0 comments La CGT de Catalunya davant el judici a Grècia de Lola Gutiérrez per ajudar a un refugiat kurd 02:52 Dec 19 0 comments Justicia para Santiago Maldonado 17:11 Aug 02 0 comments New Mass Resistance as Spanish State Jails Catalan Ministers 18:02 Nov 10 0 comments Woman arrested in France for T-shirt critical of Israel 15:31 Mar 12 0 comments more >> |
Recent articles by Aut Aut 357 ed altri
This author has not submitted any other articles.
Recent Articles about Italia / Svizzera Repressione / prigionieriIn memoria di Carlo Giuliani e degli avvenimenti del G8 Jul 22 19 “¡Que Se Vayan Todos!” – una nuova rivolta in Argentina? Jan 04 18 [Argentina] Terrorista è lo Stato: Comunicato sul dossier intitolato "... Jan 03 18 Il prezzo delle lotte
italia / svizzera |
repressione / prigionieri |
appello / petizione
Wednesday May 08, 2013 20:44 by Aut Aut 357 ed altri
Appello contro la criminalizzazione dei movimenti Questo è un appello rivolto a tutti quelli che in questi anni di mobilitazioni hanno condiviso con noi lotte e rivendicazioni per ricordare che come sempre si parte e si torna assieme. Il prezzo delle lotteQuesto è un appello rivolto a tutti quelli che in questi anni di mobilitazioni hanno condiviso con noi lotte e rivendicazioni per ricordare che come sempre si parte e si torna assieme. Di fronte alla criminalizzazione dei movimenti c'è bisogno della solidarietà attiva e del sostegno (anche economico purtroppo!) di tutti: perciò leggete, condividete, firmate, partecipate! La lotta paga: con questa convinzione dappertutto, senza interruzione, ci siamo messi in gioco in migliaia per cambiare quello che non crediamo essere il migliore dei mondi possibili. Si modifica la realtà anche a partire dalla dimensione del quotidiano: ogni tentativo di sfondare i muri che dividono gli esseri umani, ogni atto di resistenza alle ingiustizie sociali, ogni volontà di cambiare il futuro è qualcosa di significativo. Negli ultimi anni in tantissimi abbiamo lottato per i diritti di tutti e per la giustizia sociale: ci siamo opposti allo smantellamento del welfare, siamo scesi in piazza per salvare la scuola e l'università pubblica, abbiamo creato cultura e saperi, abbiamo lottato contro i danni e l'inutilità delle grandi opere come la TAV e il Terzo Valico. Abbiamo condiviso per anni la lotta contro una crisi economica che, creata ed imposta dal capitale, pesa su chi meno ne può sopportare i costi. Decine sono stati i presidi, i cortei, le assemblee pubbliche, molti gli spazi vuoti e in stato d'abbandono che sono stati riportati alla vita con le occupazioni. Abbiamo lottato per il diritto alla casa, per diffondere l'idea che quello ad abitare sia un diritto fondamentale e che occupare lo sfitto sia la strada migliore per reclamarlo. Tutto questo l'abbiamo fatto insieme: studenti, lavoratori, precari, disoccupati, pensionati, migranti, uomini e donne. Proprio questa volontà di mettersi in gioco in prima persona per cambiare l'esistente, nel suo divenire massa critica e pensante, non può che spaventare chi fonda il proprio potere sulla logica del “divide et impera” e sugli steccati della proprietà e del profitto. E allora il potere presenta il conto: lo fa pagare spesso con la violenza dei manganelli e dei lacrimogeni nelle piazze, ma anche con una violenza più subdola ed insidiosa, quella delle denunce e dell'inquisizione giudiziaria. Deviare dal percorso di un corteo è reato, difendersi dai pestaggi delle cariche è reato, occupare una casa lasciata vuota è reato, coprirsi il volto per respirare nell'aria intossicata dai lacrimogeni è reato. Da sempre siamo consapevoli che giustizia sociale e legalità non sono sinonimi, perciò tutto questo non può spaventarci e non ci impedisce di continuare le lotte. Negli ultimi anni, però, si sono accumulati numerosi processi: almeno una dozzina con decine di persone coinvolte. Per affrontare questo immane attacco giudiziario, abbiamo bisogno della solidarietà attiva e del sostegno di tutti coloro che in questi anni hanno condiviso con noi le lotte, i percorsi, le occupazioni e le strade per rivendicare assieme quei diritti che ci vengono ogni giorno negati. Anche il dissenso e la critica del presente sono diritti inalienabili che si scontrano con l'idea dominante di giustizia come sinonimo di legalità: per questo dobbiamo proseguire il percorso che abbiamo fatto assieme nelle strade per lottare verso un futuro migliore, non lasciando indietro nessuno. Uniti vinciamo, divisi cadiamo. Sempre. Primi firmatari: Aut Aut 357
Adesioni individuali:
|
Front pageSupport Sudanese anarchists in exile Joint Statement of European Anarchist Organizations International anarchist call for solidarity: Earthquake in Turkey, Syria and Kurdistan Elements of Anarchist Theory and Strategy 19 de Julio: Cuando el pueblo se levanta, escribe la historia International anarchist solidarity against Turkish state repression Declaración Anarquista Internacional por el Primero de Mayo, 2022 Le vieux monde opprime les femmes et les minorités de genre. Leur force le détruira ! Against Militarism and War: For self-organised struggle and social revolution Declaração anarquista internacional sobre a pandemia da Covid-19 Anarchist Theory and History in Global Perspective Capitalism, Anti-Capitalism and Popular Organisation [Booklet] Reflexiones sobre la situación de Afganistán South Africa: Historic rupture or warring brothers again? Death or Renewal: Is the Climate Crisis the Final Crisis? Gleichheit und Freiheit stehen nicht zur Debatte! Contre la guerre au Kurdistan irakien, contre la traîtrise du PDK Meurtre de Clément Méric : l’enjeu politique du procès en appel |