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Friday February 01, 2013 17:09 by Alternative Libertaire - AL
L'11° Congresso di AL si è tenuto a Tolosa dal 2 al 4 novembre 2012 alla presenza di circa 100 persone. Ecco un breve resoconto su quei 3 giorni di assemblee plenarie, di scambi all'interno di workshop e riunioni di commissioni, ma anche di festa e di musica. [Français] 11° Congresso di Alternative Libertaire: "La Città Rosa" diventa rosso&nera!L'11° Congresso di AL si è tenuto a Tolosa dal 2 al 4 novembre 2012 alla presenza di circa 100 persone. Ecco un breve resoconto su quei 3 giorni di assemblee plenarie, di scambi all'interno di workshop e riunioni di commissioni, ma anche di festa e di musica. I congressi si aprono sempre alla stessa maniera: con riunioni mattutine ed uno spuntino gioviale. Poi si apre la corposa cartellina che contiene tutti i documenti ed il dibattito ha inizio, seguendo l'ordine del giorno prefissato. Ma prima, ci si assicura che tutto sia a posto - microfoni, fotocopie, bandiere - e soprattutto tutti si stringono la mano, si abbracciano ed ai nomi corrispondono ora anche i volti. Militanti uomini e donne sono giunti da tutta la Francia, ma anche dalla Guyana, e c'era anche una delegazione della Organisation Socialiste Libertaire (OSL), membro svizzero della rete Anarkismo. L'Hangar, un bell'auditorium adiacente alla Imprimerie Coopérative 34, ben nota nel movimento sociale di Tolosa, è un posto riscaldato, cosa che è molto importante. Ma già la presidenza del congresso invita - non senza qualche difficoltà - i congressisti a prendere posto. Come nel 2010, AL aveva deciso di limitare i documenti congressuali sia nel numero che nella lunghezza, e come nel 2010 questo obiettivo non è stato del tutto centrato. L'ordine del giorno molto cadenzato è stato rispettato, ma a spese del tempo dedicato ai piccoli workshop - quello sull'ecologia, quello sul femminismo, quello sul web - che sono stati troppo brevi e penalizzati dalla mancanza di spazi attigui. Questo aspetto verrà riconsiderato in futuro. Orientamento generalePer la prima volta nella storia di AL, sono state presentate 2 mozioni distinte sulla politica di orientamento. La prima, che ha ottenuto la maggioranza, indica una strategia su tre livelli: primo, un fronte per federare le lotte sociali - sindacati conflittuali, comitati di disoccupati e di precari, comitati per la casa, associazioni di donne, ecc. - allo scopo di far lievitare un contropotere popolare e reale, sganciato dalle istituzioni repubblicane. Secondo, un fronte anticapitalista per mettere insieme quelle organizzazioni (AL, NPA, CGA, FA, Alternatifs, ecc.) che non si accontentano del riformismo antiliberista del Fronte di Sinistra, e che potrebbero ottenere un maggiore impatto se parlassero con voce comune quando ciò è possibile. Terzo, lo sviluppo di una nuova area di attenzione per AL al di fuori del mondo dei militanti per la costruzione di una corrente comunista libertaria.La seconda mozione non prevedeva l'idea di un fronte anticapitalista e presentava invece una strategia per un fronte sociale, ma con sfumature, in particolare prevedendo l'abbandono di rivendicazioni transitorie (il diritto di veto sui licenziamenti, la riduzione delle ore di lavoro, ecc.) e per lo sviluppo di un sostegno sociale (denominato "attività di crisi") all'interno dei settori più precari del proletariato. Questo è stato senza dubbio il dibattito che ha assorbito l'intero congresso. E sebbene sia poi passata la mozione 1, per molti militanti la mozione 2 conteneva idee che non dovrebbero essere accantonate. Autonomia produttivaAnalizzando il protezionismo ed il libero mercato, come "due facce della stessa medaglia", la mozione sull'economia (la cui pubblicazione è stata differita a gennaio quando sarà completata) denuncia queste due forme non contraddittorie del capitalismo che generano sia guerra che miseria, che organizzano la competizione tra lavoratori, che sono basate sull'inter-classismo e sono sostenute dagli apparati di Stato. In questi tempi di social dumping, delocalizzazione e di mono-industrie dell'export, AL adotta il concetto di "sovranità alimentare" così come precedentemente definito dal movimento internazionale contadino, La Via Campesina, e sostiene l'idea della "autonomia produttiva" per cui per ragioni sociali, ecologiche ed anti-imperialiste, ogni regione produca ciò di cui ha bisogno.Organizzare i precariTra i lavoratori precari, AL individua due grandi categorie: la prima, coloro che sono integrati in un'impresa ma con regime precario e, secondariamente, coloro che passano da un lavoro all'altro, con periodi di disoccupazione. Mentre per i primi, il sindacato risulta essere senza dubbio la struttura più efficace con cui difendersi, per i secondi c'è la tendenza a costituire collettivi territoriali. La sfida è quella di unificare i diversi gruppi che esistono oggi per andare verso una rete nazionale che dia a questo spezzone di proletariato una visibilità politica, mentre le strutture storiche (MNCP, AC!, APEIS, CGT-Chômeurs)(1) sono in difficoltà.Alloggi: no alla speculazione!Sciopero degli affitti e requisizioni delle case vuote: dobbiamo lottare per questo, ma queste misure non possono che essere temporanee. La crisi degli alloggi è un risultato del mercato. La soluzione è la socializzazione e l'allocazione di alloggi pubblici in base ai bisogni degli abitanti e dei residenti. Per portare avanti questa lotta, occorrono organismi di lotta dei senza-casa e di chi vive in pessime condizioni abitative, come il DAL (2), ma non solo.L'ecologia nei nostri cuoriCome nel congresso del 2006, AL ha deciso che "data la sfida ecologica, sono necessarie tre rivoluzioni": una rivoluzione dei modelli di consumo, una rivoluzione nella modalità produttive ed una nel commercio. Solo una rottura col capitalismo può fornire una soluzione all'incubo produttivista che l'umanità sta affrontando. Per rafforzare e per coordinare questo fronte, è stata costituita in AL una Segreteria per l'Intervento Ecologista.Delegazioni e messaggi di salutoLa sessione pubblica del congresso è stata partecipata dai delegati della Fédération Anarchiste (FA), del Nouveau Parti Anticapitaliste (NPA), de Les Alternatifs, del Comité Syndicaliste Révolutionnaire (CSR) e del Mouvement des Objecteurs de Croissance (MOC). La Coordination des Groupes Anarchistes (CGA), che teneva il suo congresso negli stessi giorni ha inviato un messaggio di saluti, così come hanno fatto parecchie organizzazioni della rete Anarkismo, come la FARJ dal Brasile, la FdCA dall'Italia, la OSL e la FAU dall'Uruguay e la FCL dal Cile. Erano presenti 2 osservatori della OSL svizzera. Infine la Union Syndicale Solidaires ha mandato una lettera di saluti.Commissione Congressuale di AL
Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali.
1. MNCP - Mouvement National des Chômeurs et Précaires; AC! - Le réseau Agir contre le Chômage et la précarité; APEIS - Association Pour l'Emploi, l'Information et la Solidarité des chômeurs et travailleurs précaires.
2. Fédération Droit au logement
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