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Ora, il potenziale per una vera lotta popolare è in rapido declino.
Siria è governato ormai dalle armi: solo chi detiene le armi può decidere sul
presente e sul futuro del paese. E questo è vero non solo per il regime di
Assad ma anche per l'opposizione Islamica. Ovunque nel Medio Oriente le grandi
speranze stanno scomparendo. In Tunisia, in Egitto e altrove. I benefici delle
coraggiose lotte delle masse sembrano andare tutti agli Islamisti. E potrebbero
iniziare il processo di istituire il loro governo fanatico senza forte
opposizione dalle masse. Mi sento come Emma Goldman nel 1922 quando ruppe con i
Bolscevichi, infine disillusa. Nessuno, infatti, in tutto il mondo arabo e
musulmano assomiglia più ai Bolscevichi che gli Islamisti, neanche il più
nostalgico stalinista. Per molto tempo furono repressi dal dittatore di turno,
utilizzati come spauracchi sia per le masse che per l'Occidente; e proprio per
questo potevano sembrare essere la parte più decisiva dell'opposizione alle
dittature. Allo stesso momento, hanno la stessa efficiente macchina
propagandistica dei Bolscevichi di una volta. E sono veramente autoritari e
aggressivi, esattamente come i Bolscevichi nei giorni decisive della
Rivoluzione d‘ottobre. Quindi si capisce che i popoli arabi hanno optato per
provarli, o accettare la loro ascesa al potere. E anche di sperare, come
facevano i lavoratori e contadini russi una volta, che potessero davvero creare
una società migliore e diversa. Emma ben presto perse le sue illusioni: per le
masse invece, ci volle molto più tempo. Tuttavia Emma credeva, giustamente
secondo me, che le masse erano state molto coraggiose nel sollevarsi nel
tentativo di cambiare la propria realtà di miseria; il grande "errore", se si
può chiamarlo errore, lo fecero le forze autoritarie che cercarono di dirottare
la rivoluzione. Noi comunque sosteniamo la rivoluzione, non i suoi falsi "capi".
Costruire l'alternativa libertaria: propaganda e organizzazione anarchicaL'altra questione che, secondo me, è importante per noi anarchici arabi e masse arabe, è come costruire l'alternativa libertaria: ossia come iniziare una efficace propaganda anarchica o libertaria e come costruire organizzazioni anarchiche. A dire la verità, non ho mai provato a convincere nessuna a diventare anarchico. Ho scelto sempre il dialogo libera tra "uguali". Non ho mai sostenuto di sapere tutto o che qualsiasi anarchico o qualsiasi essere umano merita essere la "guida" o "leader" degli altri; che nessuno merita di essere un Papa, un Imam musulmano o il Segretario generale di qualche partito stalinista o leninista. Ho sempre creduto che cercare di influenzare altre persone fosse solo un altro modo di esercitare l'autorità su di loro. Ma ora vedo la questione da un'altra prospettiva: si tratta di rendere "disponibile" l'anarchismo, di renderlo conosciuto a tutti coloro che vogliono combattere qualsiasi autorità opprimente, che siano lavoratori, disoccupati, studenti, femministi, giovani, minoranze etniche e religiose, ecc. Si tratta di cercare di costruire un esempio o saggio della nuova vita libera nella forma di una organizzazione libertaria o libera: non solo una manifestazione vivente della sua possibilità, ma anche come MEZZO di arrivare a quella società. Dobbiamo rendere l'anarchismo conosciuto a tutti gli schiavi e le vittime degli attuali sistemi e autorità oppressive. Una EFFICACE PROPAGANDA ANARCHICA è, secondo me, il primo obiettivo di tali organizzazioni. In una parola, siamo testimoni del fallimento delle tendenze "laici" autoritarie (tra cui i nazionalisti e pan-arabisti, gli stalinisti e altri varietà di leninismo) e fra non molto del fallimento delle tendenze religiose autoritarie. La futura alternativa dovrebbe essere, logicamente, libertaria. Naturalmente, l'anarchismo non può essere impiantato artificialmente: deve essere un prodotto "naturale" delle lotte locali delle masse. Ma necessiterà comunque cura e attenzione. E questo sarà il ruolo della nostra propaganda. Non ci sarà alcun "centro" nella nostra organizzazione, nessuna burocrazia. Sarà tuttavia efficace quanto le organizzazioni autoritarie, se non più efficace ancora.
Il nostro Stalin o Bonaparte non è ancora salito al potere: le masse
siriane hanno ancora la possibilità di ottenere un risultato migliore di quello
della Rivoluzione russa. E' vero che è difficile e che diventa più difficile
con ogni momento che passa. Ma la rivoluzione stessa era un miracolo e in
questo mondo gli oppressi possono creare miracoli ogni tanto. Questa volta noi
anarchici siriani abbiamo messo tutte le nostre carte sul tavolo, insieme alle
masse. Non potrebbe essere diversamente - non saremmo degni del nome di
libertari.
(1) Vorrei spendere due parole su questo fatto. Non è stato facile per me stare tra jihadisti, ma curarli era diverso. Mi era chiaro sin dal momento in cui sono entrato nell'ospedale: avrei curato chiunque avesse bisogno del mio aiuto, fossero civili o combattenti di qualsiasi gruppo, religione o setta. Sono stato scrupoloso: nessuno in quell'ospedale poteva essere maltrattato, anche se fossero dell'esercito di Assad. Lo dirò di nuovo qui: il mio vero problema, e credo quello degli oppressi in generale, non è con dio stesso, ma con gli essere umani che agiscono come fossero dei, che sono così ammalati di autoritarismo che pensano e agiscono come dei, che siano dittatori laici come Assad o Imam islamisti. Dio stesso non è mai pericoloso quanto coloro che pretendono di "parlare" per lui...
Traduzione a cura di FdCA-Ufficio relazioni internazionali |
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