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Accordo Generale per porre fine al conflitto e costruire una pace stabile e duratura
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Thursday September 06, 2012 17:12 by FARC & Govderno di Colombia
ACCORDO GENERALE PER PORRE FINE AL CONFLITTO E COSTRUIRE UNA PACE STABILE E DURATURA. [Castellano]
ACCORDO GENERALE PER PORRE FINE AL CONFLITTO E COSTRUIRE UNA PACE STABILE E DURATURA
I delegati del Governo della Repubblica della Colombia (Governo Nazionale) e delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia-Esercito del Popolo (FARC-EP):
come risultato dell’Incontro Esplorativo che ha avuto luogo all’Avana, Cuba, tra il 23 febbraio e il 26 agosto 2012, e che ha contato sulla partecipazione del Governo della Repubblica di Cuba e del Governo della Norvegia come garanti, e con l’appoggio del Governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela come
facilitatore logistico ed accompagnante;
con la decisione mutua di porre fine al conflitto come condizione essenziale alla costruzione di una pace stabile e duratura, ascoltando il clamore della popolazione per la pace e riconoscendo che:
- la costruzione della pace compete alla società nel suo insieme e richiede la partecipazione di tutti, senza distinzioni, comprese altre organizzazioni guerrigliere che invitiamo a unirsi a questo proposito.
- Il rispetto dei diritti umani in tutto il territorio nazionale è un fine dello Stato che deve essere promosso.
- Lo sviluppo economico con giustizia sociale ed in armonia con l’ambiente è garanzia di pace e progresso.
- Lo sviluppo sociale con equità e benessere, con l’inclusione delle grandi maggioranze, permette di crescere come paese.
- Una Colombia in pace giocherà un ruolo attivo e sovrano per la pace e lo sviluppo regionale e mondiale.
- E’ importante ampliare la democrazia come condizione per avere solide basi per la pace.
Con la disponibilità totale del Governo Nazionale e delle FARC-EP di giungere ad un accordo, e l’invito rivolto a tutta la società colombiana, così come agli organismi d’integrazione regionale ed alla comunità internazionale, ad accompagnare questo processo;
abbiamo concordato di:
- Iniziare conversazioni dirette ed ininterrotte sui punti dell’Agenda pattuita, allo scopo di raggiungere un Accordo Finale di conclusione del conflitto, che contribuisca alla costruzione di una pace stabile e duratura.
- Stabilire un Tavolo di Dialoghi il cui lancio si farà pubblicamente ad Oslo, Norvegia, entro i primi 15 giorni di ottobre 2012, e la cui sede principale sarà l’Avana, Cuba. Il Tavolo potrà riunirsi anche in altri paesi.
- Garantire l’efficacia del processo e concludere i lavori sui punti dell’Agenda in modo spedito e nel minor tempo possibile, in modo da soddisfare le aspettative della società circa un pronto accordo. Ad ogni modo, la durata sarà soggetta a bilanci periodici dei passi in avanti fatti.
- Sviluppare le conversazioni con l’appoggio dei governi di Cuba e Norvegia come garanti, e dei governi di Venezuela e Cile come accompagnatori. A seconda delle esigenze del processo, di comune accordo potranno essere invitati altri paesi.
- La seguente agenda:
- Politica di sviluppo agrario integrale
Lo sviluppo agrario integrale è determinante per dare impulso all’integrazione delle regioni ed allo sviluppo sociale ed economico del paese.
- Accesso alla terra e suo uso. Terre improduttive. Formalizzazione della proprietà. Frontiera agricola e protezione delle zone di riserva.
- Programmi di sviluppo con una messa a fuoco territoriale.
- Infrastruttura ed adeguamento delle terre.
- Sviluppo sociale: salute, educazione, casa e sradicamento della povertà.
- Stimolo alla produzione agroalimentare ed all’economia solidale e cooperativa. Assistenza tecnica. Sussidi. Credito. Generazione di reddito. Commercializzazione. Formalizzazione lavorativa.
- Partecipazione politica
- Diritti e garanzie per l’esercizio dell’opposizione politica in generale, ed in particolare per i nuovi movimenti che nascano dopo la firma dell’Accordo Finale. Accesso ai mezzi di comunicazione.
- Meccanismi democratici di partecipazione cittadina, compresi quelli di partecipazione diretta, nei diversi livelli e temi.
- Misure effettive per promuovere una maggior partecipazione alla politica nazionale, regionale e locale di tutti i settori, compresa la popolazione più vulnerabile, in uguaglianza di condizioni e con garanzie di sicurezza.
- Fine del conflitto
Processo integrale e simultaneo che implica:
- Cessate il fuoco e cessazione bilaterale e definitiva delle ostilità.
- Cessazione dell’attività armata. Reinserimento delle FARC-EP nella vita civile a livello economico, sociale e politico, in base ai loro interessi.
- Il Governo Nazionale coordinerà la revisione della situazione delle persone private della libertà, processate o condannate per appartenenza alle FARC o collaborazione con esse.
- Parallelamente, il Governo Nazionale intensificherà la lotta alle organizzazioni criminali ed alle loro reti di appoggio, così come alla corruzione ed all’impunità; in particolare, sarà combattuta qualsiasi organizzazione responsabile di omicidi e massacri, o che attenti ai difensori dei diritti umani, ai movimenti sociali o ai movimenti politici.
- Il Governo Nazionale farà una revisione, nonché riforme ed aggiustamenti istituzionali necessari a far fronte alle sfide della costruzione della pace.
- Garanzie di sicurezza.
- Nel quadro di quanto stabilito nel quinto punto (sulle vittime) di questo accordo, verrà fatta chiarezza, tra gli altri, sul fenomeno del paramilitarismo.
- La firma dell’Accordo Finale dà inizio a questo processo, che deve svilupparsi in un tempo prudenziale pattuito dalle parti.
- Soluzione al problema delle droghe illecite
- Programmi di sostituzione delle coltivazioni ad uso illecito. Piani integrali di sviluppo con partecipazione delle comunità nel disegno, esecuzione e valutazione dei programmi di sostituzione e recupero ambientale delle aree danneggiate dalle suddette coltivazioni.
- Programmi di prevenzione del consumo e di salute pubblica.
- Soluzione del fenomeno della produzione e commercializzazione di narcotici.
- Vittime
Risarcire le vittime è al centro dell’accordo Governo Nazionale-FARC-EP. In tal senso verranno affrontati:
- Diritti umani delle vittime.
- Verità.
- Implementazione, verifica e vidimazione
La firma dell’Accordo Finale dà inizio all’implementazione dei punti concordati.
- Meccanismi d’implementazione e verifica.
- Sistemi d’implementazione, dando particolare importanza alle regioni.
- Commissioni di monitoraggio e verifica.
- Istanze di soluzione delle differenze.
I suddetti meccanismi avranno facoltà e potere di esecuzione, e saranno formati da rappresentanti delle parti e, a seconda del caso, della società.
- Accompagnamento internazionale.
- Cronogramma.
- Stanziamento.
- Strumenti di diffusione e comunicazione.
- Meccanismi di vidimazione degli accordi.
- Le seguenti regole di funzionamento:
- Nelle sessioni del Tavolo parteciperanno sino a 10 persone per delegazione, dei quali sino a 5 saranno plenipotenziari e portavoce. Ogni delegazione sarà composta da un massimo di 30 rappresentanti.
- Al fine di contribuire allo sviluppo del processo potranno esser consultati esperti sui temi dell’Agenda, una volta espletato il relativo iter.
- Per garantire la trasparenza del processo, il Tavolo elaborerà bollettini periodici.
- Verrà stabilito un meccanismo per far conoscere congiuntamente i passi in avanti del Tavolo, le cui discussioni non saranno rese pubbliche.
- Sarà implementata una strategia di diffusione efficace.
- Per garantire la più ampia partecipazione possibile, verrà definito un meccanismo di ricezione di proposte di cittadini ed organizzazioni sui punti dell’Agenda, via fisica o elettronica. Di comune accordo e in un momento dato, il Tavolo potrà consultarle direttamente e ricevere proposte sui menzionati punti, o delegare ad un terzo l’organizzazione di spazi di partecipazione.
- Il Governo Nazionale garantirà le risorse necessarie al funzionamento del Tavolo, che saranno amministrate in modo efficiente e trasparente.
- Il Tavolo conterà sulla tecnologia necessaria a portare avanti il processo.
- Le conversazioni inizieranno con il punto “Politica di sviluppo agrario integrale”, e proseguiranno nell’ordine che il Tavolo pattuisca.
- Le conversazioni si daranno a partire dal principio che niente è concordato fino a che tutto non sia concordato.
Firmato il 26 agosto del 2012 all’Avana, Cuba.
Per il Governo della Repubblica della Colombia:
Sergio Jaramillo Frank Pearl
Plenipotenziario Plenipotenziario
Per le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia-Esercito del Popolo:
Mauricio Jaramillo Ricardo Téllez Andrés París
Plenipotenziario Plenipotenziario Plenipotenziario
Marco León Calarcá Hermes Aguilar Sandra Ramírez
Testimoni:
Per il Governo della Repubblica di Cuba:
Carlos Fernández de Cossío Abel García
Per il Governo della Norvegia:
Dag Halvor Nylander Vegar S. Brynildsen
Per il Governo della Repubblica della Colombia:
Enrique Santos C. Álvaro Alejandro Eder J
Jaime F. Avendaño Lucia Jaramillo Elena Ambrosi
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