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Tuesday June 19, 2012 21:16 by Segreteria Nazionale FdCA - Federazione dei Comunisti Anarchici fdca at fdca dot it
Il grande risalto mediatico offerto dall'operazione "Ardire" puzza di zolfo, come puzza di zolfo e di servizi segreti l'operazione che ha trovato le sue vittime al momento giusto, nel posto giusto, trovate dal generale giusto, in un'area di compagni già forse esposti in un disegno del potere come potenzialmente pericolosi, ma anche autori di azioni puramente dimostrative, che nulla possono avere a che fare con azzoppamenti ed altre amenità lottarmatiste. Odore di zolfoIl grande risalto mediatico offerto dall'operazione "Ardire" puzza di zolfo, come puzza di zolfo e di servizi segreti l'operazione che ha trovato le sue vittime al momento giusto, nel posto giusto, trovate dal generale giusto, in un'area di compagni già forse esposti in un disegno del potere come potenzialmente pericolosi, ma anche autori di azioni puramente dimostrative, che nulla possono avere a che fare con azzoppamenti ed altre amenità lottarmatiste. Così arresti e perquisizioni in tutta Italia, a caccia dell'anarchico, a dimostrare che non si sta con le mani in mano, con il risvolto mediatico da grandi occasioni riservato agli inquisiti da quasi tutti i mezzi di informazione, sempre pronti al velinaggio di qualche potere statuale. Poco importa che qualcuno degli arrestati stia già marcendo nelle galere europee, l'attenzione agli anarchici da parte del sistema carcerario è dura e disumana da sempre, non nasce oggi. E non bisogna nemmeno stupirsi se qualcuno degli indagati, colpito da ascetico martirio, vede confermata attraverso la repressione una conferma alle proprie costruzioni ideologiche e psicologiche, della serie guarda come sono cattivi gli sbirri. Serve ripetere ancora che la rivoluzione sociale non passa attraverso atti individuali, o a fraseologie truculente, che il disagio esistenziale si combatte sul terreno di classe, contro Stato e capitale, che nessuna libertà sarà concessa se non conquistata da tutti per tutti, di non prestare mai il fianco ad una repressione che orienta pubblicamente il consenso attraverso l'uso e l'utilizzo di un bacino di utenza massmediatica vittima inconsapevole del grande gioco del depistaggio, che è e resta per antonomasia appannaggio dei poteri statuali? Poteri che cercano scuse certo non necessarie per inasprire il clima repressivo, che ricercano capri espiatori da offrire in pasto all'opinione pubblica, con il rischio concreto di farti finire in galera a furor di popolo, ma anche per offrire distrazioni opportune, come ben ci ricordano i fatti recenti di Basiano, dove i lavoratori si sono scontrati con i carabinieri che difendevano l'ingresso del supermercato "Gigante" dai pullman di crumiri sottopagati e ricattati dalla necessità del lavoro. La barbarie della concorrenza in atto, tanto voluta e decantata dai governanti e dal capitalismo. L'acuirsi delle contraddizioni sistemiche ci confermano nel nostro ruolo, tra gli sfruttati, per la giustizia sociale, in ogni lotta che difende i diritti di tutti, sempre dalla parte della classe sfruttata: questo è, da sempre, l'unico modo che come anarchici e libertari abbiamo per sottrarci ai complotti del potere e per non assumere mai il ruolo da "bombarolo" così caro a certa borghesia. Esprimiamo quindi solidarietà alle vittime della repressione poliziesca, consapevoli che in questa lunga fase di resistenza avremo bisogno di tutte le intelligenze, per riconnettere ricerca e pratica fuori dall'ideologia dominante, in una prospettiva sociale comunista ed anarchica. Segreteria Nazionale Federazione dei Comunisti Anarchici17 giugno 2012 |
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