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Friday April 27, 2012 20:48 by Ilan S. - Anarchists Against the Wall; Matzpen; A-Infos ilan at shalif dot com Tel Aviv
Report del 26.04.12 La terza Intifada lentamente ma inesorabilmente sta cogliendo il momento. Nonostante siano sempre più numerosi gli attivisti israeliani, non riusciamo ad essere presenti in tutte le località in cui siamo invitati. Alcuni villaggi hanno iniziato per conto proprio senza attendere la nostra protezione politica contro la dura repressione. La tensione sta salendo a causa dell'allargarsi della sciopero della fame dei prigionieri palestinesi in detenzione amministrativa. Nessuno sa cosa potrebbe succedere all'indomani della morte di uno dei palestinesi che sono in sciopero della fame, per cui Israele ha deciso di liberarne due. [English] Sempre più inviti per gli Anarchici Contro il Muro a prendere parte alle lotte unitarie localiLa terza Intifada lentamente ma inesorabilmente sta cogliendo il momento. Nonostante siano sempre più numerosi gli attivisti israeliani, non riusciamo ad essere presenti in tutte le località in cui siamo invitati. Alcuni villaggi hanno iniziato per conto proprio senza attendere la nostra protezione politica contro la dura repressione. La tensione sta salendo a causa dell'allargarsi della sciopero della fame dei prigionieri palestinesi in detenzione amministrativa. Nessuno sa cosa potrebbe succedere all'indomani della morte di uno dei palestinesi che sono in sciopero della fame, per cui Israele ha deciso di liberarne due. Al-Aqaba "Manifestazione ad al-Aqaba (Valle del Giordano) a cui siamo stati invitati". Beit Ummar Sabato 21 aprile 2012 manifestazione settimanale. Protesta in solidarietà con i prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane, tre manifestanti sono stati feriti a causa della violenza usata dalle forze israeliane: Yousef Abu Mariya di 40 anni, colpito con un bastone al viso, Hamza Abu Hashem di14 anni, colpito alla testa, and Ahmed Abu Hashem di 48 anni, spintonato violentemente contro le rocce. http://www.facebook.com/media/set/?set=a.41591701508527...80298 Bil'in Circa 20 israeliani degli Anarchici Contro il Muro si sono uniti agli attivisti internazionali ed al popolo del villaggio nella manifestazione del venerdì. Abbiamo marciato verso il nuovo muro della separazione con i soliti slogan aventi come tema la solidarietà con i prigionieri palestinesi in sciopero della fame. Lungo il percorso siamo passati vicino alla tenda della solidarietà. Quando siamo giunti al muro, è scattata la solita attività repressiva delle forze di stato con lacrimogeni, acqua-puzzola e fucilate. A dozzine hanno sofferto per le inalazioni dei gas e dell'acqua puzzolente. Tre giornalisti palestinesi, Ali Abu Rahme, Haitham Khatib, ed Hamde Abu Rahme, come pure Waji sul suo motorino ed altri due attivisti sono stati temporaneamente fermati. L'esercito ha sequestrato la maschera anti-gas di Alì e non gliel'ha più ridata. Foto della tenda sul lato della strada che conduce al nuovo muro della separazione, in solidarietà con i prigionieri che sono in sciopero della fame, proprio al di là del muro smantellato! http://a8.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash3/s320x320...n.jpg http://www.facebook.com/media/set/?set=a.41524772181887...80298 haithmkatib: http://www.youtube.com/watch?v=4QO9QbpiSDI Videoclip di 15 minuti dal film "Bil'in Habibti" (Bilin My ♥) JerusalemDay2011: http://www.youtube.com/watch?v=yeF1SuomxlA Al-Ma'sara Manifestazione di venerdì 20 aprile 2012 http://www.facebook.com/media/set/?set=a.41536505514047...80298 Nabi Salih Manifestazione settimanale del 20 aprile 2012, "Sto mandando in broadcasting Nabi Salih dal vivo su #Ustream. Guardate e intervenite! 15:14 - http://t.co/WZwTegO1" A Nabi Salih, i soldati si sono presi il centro del villaggio per cercare di impedire la manifestazione. I manifestanti hanno cercato di deviare da sud. Billal Tamimi, un esponente del comitato popolare di Nabi Salih è stato arrestato nel corso della manifestazione nel villaggio mentre stava cercando di impedire ai soldati di arrestare sua moglie, Manal. Foto di: Oren Ziv/Activestills http://popularstruggle.org/content/nabi-saleh-0 Ampie forze dell'esercito israeliano e della polizia di confine hanno invaso il villaggio di Nabi Salih questa mattina, ben prima che iniziasse la manifestazione. Le forze militari, tra cui ufficiali di alto rango con giornalisti israeliani al seguito, hanno bloccato la stazione di benzina e la strada principale per il villaggio nel tentativo di fermare la manifestazione. Per risposta, i manifestanti hanno preso una strada diversa da quella solitamente usata per le manifestazioni, bypassando l'esercito attraverso le colline e puntando verso la fonte d'acqua confiscata dai coloni di Halamish. Un piccolo gruppo di manifestanti è riuscito a creare un precedente giungendo a quasi 50 metri dalla fonte. Nel frattempo, sono scoppiati gli scontri dentro il villaggio. Inizialmente l'esercito puntava ad un'azione di "contenimento", in seguito alle critiche internazionali sul suo uso estremo della forza contro manifestanti non armati. Tuttavia, questo atteggiamento non è durato a lungo: oltre l'uso regolare di lacrimogeni e della schifosa acqua-puzzola, l'esercito ha anche fatto uso di manganelli per colpire donne e bambini. Negli scontri all'interno del villaggio, tra giovani e soldati, due attivisti israeliani sono stati arrestati, uno dei quali è ancora dentro. L'esercito ha anche tentato di arrestare Manal Tamimi, una delle donne più attive nel villaggio. Quando suo marito, Billal, si è avvicinato per liberarla dalla morsa dei soldati, è stato a sua volta arrestato, percosso e la sua macchina fotografica fatta a pezzi. Manal e Billal Tamimi sono i genitori del bambino ferito al volto la scorsa settimana da un lacrimogeno. Soldati colpiscono con i manganelli le donne a Nabi Saleh: Foto di Oren Ziv/Activestills: http://popularstruggle.org/content/soldiers-hitting-wom...saleh Gli scontri sono proseguiti per alcune ore in tutto il villaggio, con l'esercito che faceva uso massiccio di lacrimogeni e spruzzava getti di acqua-puzzola direttamente sulle case. Verso la fine della manifestazione, l'esercito ha fermato un residente di Nabi Salih che non aveva preso parte alla manifestazione e che stava solo tornando al villaggio. I soldati gli hanno preso la carta d'identità e gli hanno detto che gliela avrebbero ridata se riusciva a convincere i manifestanti a disperdersi. http://www.facebook.com/media/set/?set=a.41524586848572...80298 Haim Schwarczenberg: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.3816270444588....14101 Chen Misgav: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.10150828776256...01802 yisraelpnm: http://www.youtube.com/watch?v=7wJ_IUa8c88 PopularStruggleCC: http://www.youtube.com/watch?v=rnvg5RyTGSU Azione della donne, domenica 22 aprile 2012. Le donne palestinesi si riprendono la fonte d'acqua mentre coloni e soldati restano a guardare. Per la prima volta, un gruppo di circa 30 donne è stato capace di raggiungere la fonte d'acqua di Nabi Salih, che era stata confiscata tempo fa dai coloni. Il gruppo era composto da donne del posto, a cui si erano unite attiviste da altri villaggi e sostenitrici da Ramallah e Gerusalemme. Le donne ne invocavano il ritorno, nella speranza di riprendersi la fonte. Ogni venerdì degli ultimi tre anni, i residenti di Nabi Salih insieme ai sostenitori internazionali ed israeliani, hanno manifestato contro il furto della fonte da parte dei coloni del vicino insediamento di Halamish. Al centro della lotta c'è stato il tentativo della donne di raggiungere la fonte di Al-Kous, presa dai coloni negli ultimi anni. Settimana dopo settimana, le manifestazioni si sono dirette verso la fonte, per essere fermate dai soldati che le disperdevano con i lacrimogeni (a volte sparati direttamente addosso ai manifestanti ed in un caso provocando la morte di un abitante di Nabi Salih), con l'acqua-puzzola, con dure percosse, arresti ed altro ancora. I soldati ed i coloni che sono arrivati non hanno impedito alle donne di terminare il loro pic-nic intorno alla fonte. Dopo alcune ore se ne sono andate, promettendo di tornare ancora. "Lo scopo di questa azione diretta era quello di reclamare ciò che i coloni ci avevano rubato", ha detto Irene Nasser, una delle attiviste. "Molte di noi erano molto felici per essere riuscite a raggiungere questo bellissimo posto, dopo più di 100 manifestazioni durante le quali ci è stato impedito. L'unicità di questa azione sta anche nel fatto che sono state le donne a prendere la lotta popolare nelle loro mani ed a condurla insieme." Nasser ritiene che i soldati non hanno reagito questa volta a causa del fatto che si trovavano di fronte un gruppo di sole donne, ed a causa della vicenda di Shalom Eisner - in cui un ufficiale è stato ripreso in un video mentre colpisce un pacifista danese - cosa che ha provocato un trauma tra le file dell'esercito. Nelle prossime settimane, le donne hanno pianificato di organizzare altre azione dirette, sia a Nabi Salih che altrove, allo scopo di sfidare l'esercito e di rafforzare la partecipazione delle donne alla lotta. http://972mag.com/palestinian-women-take-back-spring-as...3102/ Foto di Keren Manor and Oren Ziv/Activestills: http://t.co/pEfqHIdB Donne palestinesi, israeliane ed internazionali si godono il picnic vicino alla fonte d'acqua http://www.facebook.com/media/set/?set=a.41669866834044...80298 Bilal Tamimi: Un giudice del Tribunale Militare israeliano di Ofer ha ordinato la scarcerazione del video-grafico palestinese, Bilal Tamimi, dopo la presentazione in udienza di un video che provava che era stato vittima di una aggressione da parte di un ufficiale della polizia di confine israeliana. http://www.popularstruggle.org/content/court-orders-rel...ficer Ni'lin Venerdì 20 aprile, manifestazione settimanale A dozzine si sono uniti nelle proteste contro il muro a Ni'ilin questa settimana. Durante la manifestazione, i soldati israeliani hanno sparato lacrimogeni direttamente addosso ai manifestanti, violando le loro stesse regole sull'uso delle armi da fuoco. Un ragazzo è stato ferito da un proiettile di gomma e quindi ricoverato. Foto di Anne Paq/Activestills: http://popularstruggle.org/sites/default/files/images/n...w.jpg Circa 50 residenti del villaggio di Ni'lin, ed un pugno di attivisti israeliani ed internazionali si sono uniti nella manifestazione settimanale di protesta contro il Muro e contro gli insediamenti. Poco dopo la preghiera del venerdì sotto gli ulivi, i manifestanti hanno marciato verso il muro. Mentre si stavano avvicinando al muro di cemento che circonda il recinto della separazione, sono stati presi di mira dai soldati israeliani posizionati al sicuro dall'altra parte del muro. I soldati hanno usato anche l'acqua-puzzola, puntando a disperdere la manifestazione. A questo punto i manifestanti si sono diretti sul versante ovest del muro, dove sono scoppiati gli scontri tra l'esercito ed i giovani locali. Nel corso di questi scontri, l'esercito ha sparato lacrimogeni direttamente addosso ai manifestanti, ad altezza d'uomo, violando le sue stesse regole d'ingaggio. Parecchi manifestanti sono stati seriamente feriti in passato a causa di questa condotta dei soldati. Mustafa Tamimi di un villaggio vicino è stato ucciso agli inizi di quest'anno da un lacrimogeno che gli è stato sparato addosso da breve distanza. L'esercito ha usato anche proiettili di gomma che hanno ferito un giovane, ricoverato in ospedale. http://www.facebook.com/media/set/?set=a.41524880848542...80298 Nilinvillage: http://www.youtube.com/watch?v=NcEsLwsSFhw Kafr Qaddum I soldati hanno usato proiettili veri contro i manifestanti a Kafr Qaddum. Nessun ferito. Un residente di Kafr Qaddum, fratello del coordinatore del comitato popolare, è stato rinchiuso nel checkpoint all'ingresso del villaggio. Le jeep militari bloccano l'unico ingresso a Kafr Qaddum, ponendo sotto assedio il villaggio per impedire la protesta settimanale. "Come in tutte le ultime settimane, all'ingresso del villaggio c'era la sorpresa di un checkpoint, ammesso che sia una sorpresa. Nelle ultime settimane ci siamo abituati ad entrare nel villaggio da accessi alternativi. Circa 200 palestinesi, un pugno di internazionali e 10 israeliani hanno marciato verso la strada bloccata. L'esercito ci attendeva più vicino del solito ed in pochi minuti i getti dell'acqua-puzzola hanno colpito il villaggio diffondendo il peggior puzzo dell'occupazione. Immediatamente dopo l'esercito ha iniziato a sparare gas lacrimogeni sulla folla dei manifestanti. Durante la manifestazione due colpi di munizioni vere sono stati sparati in aria probabilmente in direzione dei giovani. Era la prima volta che venivano sparati colpi veri a Qaddum. Questo venerdì, la manifestazione è finita senza la solita marcia trionfale ma anche senza feriti gravi - a parte le inalazioni di gas da parte di un palestinese colpito da un lacrimogeno e poi ricoverato. Aggiornamento sui 21 incarcerati nella notte degli arresti di massa di due settimane fa: sette sono stati rilasciati dietro cauzione. Il resto rimane in stato di detenzione. Alcuni di loro non vogliono o non possono pagare la cauzione. Sulla strada di ritorno in Israele siamo stati fermati ad un checkpoint all'uscita del villaggio. Ci hanno lasciato andare dopo averci fermato per alcuni minuti. Foto: Un manifestante palestinese rispedisce un lacrimogeno sparato dall'esercito israeliano durante la manifestazione contro l'esproprio della terra palestinese da parte di Israele nel villaggio di Kafr Qaddum http://a3.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash3/s320x320...n.jpg http://www.facebook.com/media/set/?set=a.41525103848520...80298 At-Tur e Sheikh Jarrah Manifestazione a Issawiya, venerdì 20 aprile alle 13 Nonostante il parziale successo nel blocco dei lavori per il parco nazionale del Monte Scopus, l'occupazione prosegue nel rafforzare la stretta intorno a Issawiya. Nella serata della Giornata della Terra, le forze di polizia hanno fatto irruzione nel quartiere e fatto molti arresti, tra cui bambini. Alcuni di loro sono ancora detenuti. I residenti di Issawiya sono determinati nel proseguire la loro lotta per la libertà. Quasi 100 Palestinesi ed israeliani sono convenuti sul Monte Scopus per una protesta contro il pianificato parco nazionale sui terreni dei quartieri di Issawiya ed at-Tur a Gerusalemme Est occupata. Protestano contro i coloni ebrei che vivono nel quartiere di at-Tur nella parte araba di Gerusalemme Est e contro una decisione del Comune di Gerusalemme e delle autorità israeliane dei parchi nazionali (NPA) di fare un parco nazionale sulla terra palestinese di at-Tur e di Issawiya. Il piano prevede che il parco sorga su centinaia di acri di proprietà privata di palestinesi da far passare sotto la giurisdizione dell'autorità israeliana dei parchi nazionali. Col pretesto del parco nazionale, le autorità israeliane eviterebbero di pagare le necessarie compensazioni ai proprietari dei terreni. La protesta è iniziata dopo la preghiera del venerdì. I ragazzi portavano bandiere palestinesi, considerate dalle autorità come un un affronto, e cantavano in arabo, "Fine all'occupazione". "E' un grande corteo. Siamo passati davanti all'osservatorio del Monte Scopus, attraverso l'insediamento di "Beit-Hoshen" nel centro del quartiere di at-Tur, fino all'osservatorio davanti all'Hotel Sette Archi. I residenti di at-Tur sono usciti dalle loro case e si sono uniti a noi, c'era una eccellente atmosfera che ci incoraggia a continuare la lotta unitaria e ad espanderla". http://www.facebook.com/media/set/?set=a.39462845723846...46057 http://www.facebook.com/media/set/?set=a.41524445181919...80298 Guy Hircefeld: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.10150762683413...88328 Refusnik Manifestazione di solidarietà con i refusnik il 16.04.12 al centro di reclutamento: http://www.youtube.com/watch?v=tHJrJ3MO-1w Ilan Shalif http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/ Anarchici Contro Il Muro http://www.awalls.org Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali Sito in italiano su Anarchici Contro il Muro: |
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Contre la guerre au Kurdistan irakien, contre la traîtrise du PDK Meurtre de Clément Méric : l’enjeu politique du procès en appel Mashrek / Arabia / Irak | Lotte sul territorio | Cronaca | it Fri 19 Apr, 19:34 Palestina-Israele: E' ormai un solo Stato anche se nessuno lo riconosce come tale tranne gli intrans... 19:22 Sat 16 Jan 0 comments Le brutte notizie sono che la stragrande maggioranza degli Israeliani è a favore di un unico Stato - inclusi i centristi e persino la sinistra sionista (che dice di volere la soluzione dei "due Stati" ma con precondizioni impossibili). Le buone notizie sono che le potenze imperialiste le quali sostengono lo status quo stanno gradualmente cedendo alla pressione dell'opinione pubblica dei loro Stati che non vuole il regime di apartheid e di sgomberi imposto da Israele. La lotta unitaria non armata aveva suscitato ampia attenzione e spinto attivisti di ogni parte dei mondo ad impegnarsi nel movimento per mettere fine all'occupazione israeliana. [English] Palestina-Israele: la terza intifada è ufficialmente in corso... la lotta unitaria non cede alla pre... 16:25 Mon 04 Jan 0 comments Le autorità israeliane ammettono di non avere nessuna soluzione e nessuna strategia per fermare o anche contenere la intifada "non-organizzata" fatta per lo più a livello individuale e da giovani. Gli arresti di massa di centinaia di minorenni non sembra aver raggiunto nessun risultato. I tentativi di sgombero non si fermano, anzi sono in crescita nella Valle del Giordano, nell'Area C, a Gerusalemme e persino nei confini del 1948. Sui media israeliani la controversia riguarda il riconoscimento che c'è già un solo Stato e che bisogna organizzare un migliore ordine del Bantustan prima che la pressione internazionale costringa ad un ritiro sostanziale dai territori occupati con l'espansione del 1967. Le notizie dei media sulla campagna B.D.S. sono di solito ristrette solo ad un incremento del boicottaggio. [English] Palestina-Israele, l'unico stato che la lotta unitaria cerca di cambiare 17:39 Mon 07 Dec 0 comments Si lotta quando si ha la speranza di un cambiamento in corso. Si lotta quando ci si rifiuta di accettare lo stato di cose presente come l'unico possibile futuro. Si lotta anche quando la minima speranza tiene viva la tua dignità. E ci sono persone la cui collera è così forte che non c'è nessun ragionamento che possa trattenerle. Ora, quando sembra evaporata la speranza di un futuro migliore in comune e quando si è ridotta al minimo anche la speranza di un migliore futuro personale, la collera di tanti giovani è più forte della preservazione dell'istinto di vita... si aspetta solo quel grilletto rischioso che spinge un altro ragazzo o un'altra ragazza ad andare in una missione suicida. [English] E' il momento della Terza Intifada - la lotta unitaria continua 20:08 Sun 25 Oct 0 comments Il fallimento da parte dell'imperialismo USA nel prendere il controllo di paesi relativamente indipendenti come l'Iraq e la Siria ha portato al compromesso con l'indipendente Iran. Il ruolo minaccioso di Israele durante la trattativa ha permesso ad Israele di poter agire più liberamente nella repressione contro i Palestinesi. Il ritorno della Russia sullo scenario siriano ridà fiato ad Israele che può intensificare i suoi tentativi di assumere il controllo dell'area C in Cisgiordania. La terza intifada è una risposta disperata dei Palestinesi che vedono la fine dell'occupazione israeliana allontanarsi fino a scomparire all'orizzonte. La lotta unitaria continua non come speranza che cresce ma come tenace Tsumud (persistenza, ndt) di non arrendersi. [English] Palestina-Israele, cresce la lotta sociale non armata in risposta all'aumentare delle aggressioni di... 18:04 Fri 25 Sep 0 comments Dopo il fallimento dell'offensiva dell'anno scorso contro Hamas a Gaza, lo Stato di Israele vede diminuire il suo potere di contrattazione a livello internazionale, per cui manipola il malcontento interno aumentando l'invasione degli spazi palestinesi, sia quelli del 1967 nella Cisgiordania occupata sia all'interno dei confini del 1948. Il minore sostegno da parte delle classi dirigenti israeliane al primo ministro Netanyahu ed ai suoi accoliti lo inducono a spingere sull'azzardo politico che può trascinarlo nella sua prima grande sconfitta. Il suo fallimento nel far passare lo schema Gas e la causa civile in cui è coinvolta sua moglie, possono essere i primi segni del suo declino imminente. [English] Palestina-Israele, la lotta unitaria ha davvero cambiato il mondo 15:25 Mon 07 Sep 0 comments Il video del mancato arresto del ragazzino di 12 anni a Nabi Saleh è stato visto da milioni di persone in tutto il mondo. Quel fatto e la manifestazione unitaria del venerdì successivo hanno dimostrato ancora una volta quanto la presenza degli ebrei Israeliani Anarchici Contro il Muro abbia impedito in passato ed impedisca ora l'esaurirsi della lotta palestinese non-armata in fiumi di sangue. Furono gli spari contro Gil Naamati nel 2003 in una azione unitaria con gli Anarchici Contro il Muro che causarono uno vero e proprio scandalo mediatico in Israele (tanto da costringere il capo di stato maggiore dell'esercito a recarsi in ospedale per le scuse ufficiali) e che portarono ad un cambiamento nell'ordine di fare fuoco allo scopo di disperdere manifestazioni non autorizzate nei territori occupati, se in quelle manifestazioni vi erano presenti degli israeliani. [English] Palestina-Israele, la lotta unitaria non armata ha perso il suo carattere entusiastico di novità ma ... 16:42 Wed 02 Sep 0 comments Nessuno poteva prevedere che un campeggio unitario di attivisti palestinesi ed israeliani a Masha 12 anni fa sarebbe stato la scintilla di un ampio movimento di lotta unitaria non armata che il sistema di occupazione israeliana non è riuscito a distruggere. Nessuno si aspettava la partecipazione di migliaia di attivisti e di decine di migliaia di manifestanti. Molte piccole vittorie e la campagna internazionale B.D.S. riscaldano i cuori dei non più tanti che persistono nella lotta unitaria nonostante il lutto per coloro che sono caduti, l'empatia con i feriti e la solidarietà con gli arrestati. Il forte legame di partnership tra gli attivisti palestinesi e gli Anarchici Contro il Muro è stato sorprendente. Deludente ma non sorprendente è il modo con cui gli ambienti anarchici israeliani si sono tenuti alla larga dagli Anarchici Contro il Muro quale prioritario obiettivo di mobilitazione. Bil'in, Ni'lin, Ma'sara, Nabi Saleh e Qaddum tengono ancora alta la bandiera. [English] Palestina-Israele, gli attivisti della lotta unitaria invecchiano... ma la lotta è sempre giovane e ... 16:49 Thu 06 Aug 0 comments E' dura per molti attivisti, quando il significato reale della lotta non si concretizza in conquiste tangibili, ma in una lotta globale a livello mondiale. Questa settimana, il livello globale e quello della concretezza si sono combinati nella lotta contro la distruzione del villaggio di Susiya che ha avuto eco e sostegno a livello internazionale, costringendo Israele a rinviare se non a cancellare la demolizione del villaggio. Alle pressioni delle potenze imperiali su Israele si è aggiunto l'avvertimento della UE sull'approssimarsi di sanzioni contro il sistema bancario israeliano per il suo sostegno ai progetti dei coloni nella Cisgiordania occupata. [English] Palestina-Israele, il mondo in subbuglio; il vecchio ordine mondiale non sarà più lo stesso; e la lo... 16:42 Fri 24 Jul 0 comments L'1 gennaio del 1994 in Chiapas le masse innalzarono la bandiera della ribellione giusto dopo che il mondo capitalista aveva celebrato il suo trionfo sulle rivoluzioni del 20° secolo e si accingeva a lanciare la globalizzazione neoliberista a livello mondiale. Ma la lotta è proseguita con nuove modalità. I sorprendenti sviluppi nella Rojava, in cui le principali potenze imperialiste si trovano a dare sostegno aereo ai Curdi antiautoritari ed anticapitalisti di Siria, sono come uno stormo di passeri che segnano l'arrivo della primavera. In questo imminente cambiamento, si sviluppa il panico delle classi dirigenti sioniste israeliane di fronte alla veloce avanzata della campagna B.D.S.... Non possiamo misurare il contributo di ciascuna lotta al cambiamento, ma sembra che una quota importante spetti alle migliaia di attivisti internazionali che hanno condiviso con noi la lotta unitaria non-armata contro il muro della separazione, contro gli insediamenti e contro l'occupazione. [English] Palestina/Israele: La campagna B.D.S. ha successo e la classe dirigente israeliana ne teme gli svilu... 17:03 Wed 17 Jun 0 comments I danni della campagna BDS sull'economia israeliana sembrano essere ancora marginali... ma questi margini si stanno allargando velocemente. Già alcune imprese sottoposte a pressione perché operanti nelle aree degli insediamenti dell'occupazione del 1967, si stanno ritirando nei territori israeliani del 1948, pur rinunciando così agli aiuti governativi e ad una manodopera a minor costo. I media israeliani si riempiono di avvertimenti e dei timori dei commercianti. Ormai è evidente la connessione tra la lotta unitaria nelle manifestazioni e la campagna BDS con lo sviluppo dei boicottaggio. [English] more >>Sulle attuali proteste in Libano: è meglio se la primavera arriva in ritardo? Sep 27 0 comments Le grandi mobilitazioni che hanno attraversato il Medio Oriente alla fine del 2010 sono state riassorbite se non addirittura trasformate in devastanti conflitti tra forze autoritarie in competizione. Quell'ondata risparmiò il Libano, che dopo il ritiro delle truppe siriane (di Assad) nel 2005 era governato da una classe dirigente che aveva da una parte i filo-iraniani, cioè la coalizione 8 marzo, guidata dagli "sciiti" di Hezbollah e dall'altro i filo-sauditi della coalizione 14 marzo, guidata dall'oligarca "sunnita" Hariri. Bil'in - 10 anni di lotta unitaria e persistente Mar 05 0 comments Gli abitanti del villaggio palestinese di Bil'in lottano da 10 anni contro la costruzione del muro della separazione ed il conseguente esproprio delle loro terre. E' stata da subito una lotta non-violenta, portata avanti insieme ad attivisti ebreo-israeliani ed internazionali, che ha influenzato dozzine di altre lotte similari in tutta la Cisgiordania. In questo contributo, l'anarchico israeliano Ilan Shalif spiega qual è il significato della resistenza di Bil'in e vi ripercorre la sua esperienza personale. [English] Rojava: Fantasie e realtà Nov 08 0 comments La resistenza a Kobane che dura da oltre 45 giorni ha spostato l'attenzione dei rivoluzionari di tutto il mondo sulla Rojava. Grazie al lavoro svolto da Azione Rivoluzionaria Anarchica (DAF, Turchia, ndt), i compagni anarchici di varie parti del mondo hanno inviato messaggi di solidarietà alla resistenza di Kobane (1). Questa posizione internazionalista è di grande importanza per il popolo che resiste a Kobane. Tuttavia, se non analizziamo cosa sta accadendo veramente e se invece facciamo del romanticismo, i nostri sogni potrebbero essere delusi in un breve lasso di tempo. [English] La sperimentazione del Kurdistan Occidentale (Kurdistan siriano) ha dimostrato che il popolo può cam... Sep 03 0 comments Ciò che leggerete di seguito è l'esperienza della mia visita di un paio di settimane nel maggio di quest'anno, 2014, nel Nord Est della Siria o Kurdistan siriano (Ovest del Kurdistan) con un mio caro amico. Durante la visita abbiamo avuto piena libertà e l'opportunità di vedere e di parlare con chiunque. Incluse donne, uomini, giovani e partiti politici. Ci sono più di 20 partiti dai curdi ai cristiani, alcuni sono nell'Auto Amministrazione Democratica (DSA) o Autogestione Democratica (DSM) della regione di Al-Jazera. Al-Jazera è una delle tre regioni (cantoni) del Kurdistan dell'Ovest. Abbiamo incontrato anche i partiti politici curdi e cristiani che non fanno parte della DSA o della DSM. Inoltre abbiamo incontrato i vertici della DSM, membri di diversi comitati, gruppi locali e comuni così come uomini d'affari, negozianti, lavoratori, persone al mercato e gente che semplicemente camminava per strada. Vita e opera dell'anarchico Omar Aziz... Sep 11 0 comments Omar Aziz nacque a Damasco. Rientrò in Siria dal suo esilio in Arabia Saudita e negli Stati Uniti nei primi giorni della rivoluzione siriana. Intellettuale, economista, anarchico, marito e padre, all'età di 63 anni si è impegnato nella lotta rivoluzionaria. Lavorò con attivisti locali per raccogliere e distribuire aiuti umanitari nei sobborghi di Damasco, posti sotto assedio dal regime. Attraverso scritti ed attività ha promosso l'autogoverno locale, l'organizzazione orizzontale, la cooperazione, la solidarietà e il mutuo sostegno, quali mezzi attraverso i quali le persone possono liberarsi dalla tirannia dello Stato. Insieme con i suoi compagni, Aziz fondò il primo Consiglio Locale a Barzeh, Damasco. L'esempio si è poi diffuso attraverso la Siria e con esso sono nati alcuni dei più promettenti e duraturi esempi di autorganizzazione non gerarchica nei paesi della Primavera araba. [Ελληνικά] more >>Cade il muro israeliano a Bil'in in Palestina Jul 08 Federazione dei Comunisti Anarchici 0 comments Una lotta durata 6 anni e 4 mesi ha costretto lo Stato di Israele a restituire quasi metà delle terre sottratte al villaggio di Bil'in e che erano destinate alla costruzione dell'insediamento coloniale di Modi'in Illit. La rimozione del vecchio muro della separazione è la vittoria della lotta unitaria che, a Bil'in come in tanti altri villaggi della Cisgiordania, vede insieme ogni settimana Palestinesi ed attivisti israeliani ed internazionali sfidare le forze di occupazione, per restituire la libertà e la terra ai palestinesi. Israele-Palestina: L'assassinio di Ahmad Husam Yousef Mousa Jul 30 Anarchists Against the Wall 0 comments Ahmad Husam Yousef Mousa, di 10 anni, è stato assassinato ieri mentre manifestava insieme agli amici contro il muro della separazione che attualmente si sta costruendo sui terreni del suo villaggio, Ni'ilin. Arrivati al cantiere del muro, i militari hanno sparato proiettili di gomma verso i ragazzi, che hanno poi cominciato a ritirarsi. A quel punto, uno dei militari ha sparato un proiettile carico alla testa di Ahmad da una distanza di circa 10 metri. Bil'in, prosegue la lotta unitaria non-violenta nonostante le provocazioni e la crisi militare Jul 17 FdCA 0 comments In un momento di escalation drammatico come questo sostenere, diffondere e rendere merito a questi piccoli/grandi momenti di lotta di base non violenta, che con continuità resistono ad opporsi alle logiche di stato, di dominio e di violenza, è forse la sola risposta che possiamo dare come comunisti anarchici per la costruzione di una società senza muri, senza stati e senza frontiere, senza più guerre. |