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Non paghiamo il loro debito, usciamo dal capitalismo!

category internazionale | economia | comunicato stampa author Saturday March 03, 2012 05:54author by EuroAnarkismo - Coordinamento Europeo di Anarkismo Report this post to the editors

Comunicato della rete EuroAnarkismo

Per andare oltre, e per costruire un movimento di solidarietà internazionale, è anche necessaria una convergenza dei movimenti su scala europea. I capitalisti sanno come organizzarsi a livello europeo e sanno come adottare i trattati con cui pretendono di sigillare il destino dei popoli. Noi, i lavoratori e le lavoratrici d'Europa, ancora non vi riusciamo, anche se esistono delle convergenze tra il sindacalismo alternativo. E' necessario proseguire con questo sforzo e organizzare una risposta a livello internazionale. [Français] [English] [Ελληνικά] [Nederlands] [Română]
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Comunicato della Rete di EuroAnarkismo

Non paghiamo il loro debito, usciamo dal capitalismo!


La fine del 2011 è stata segnata da una profonda offensiva, lanciata dai capitalisti e dai governi loro alleati, contro le classi popolari. In tutta Europa esiste un tacito accordo politico tra destre e sinistre di governo per imporre tanto le misure di austerità quanto il principio che a pagare la crisi devono essere le classi popolari. La Grecia, dove si è formato un governo d'unione nazionale con tanto di ministri dell'estrema destra, esprime la cifra di questo accordo e indica che i capitalisti non esiteranno a ricorrere all'autoritarismo per far pagare la crisi ai lavoratori e alle lavoratrici.

L'accordo tra destra e sinistra è rafforzato dalla loro collusione con i mercati finanziari, con le banche e con il mondo dell' industria. I conflitti tra i governi e le agenzie di rating sulle note dei debiti sovrani sono solo pretesti: i governi e le istituzioni finanziarie vanno di pari passo per imporre tagli alla spesa sociale, agli stipendi e per svendere o distruggere i servizi pubblici, a beneficio dei capitalisti, che vorrebbero - paradosso estremo - aumentare ancora di più il loro tasso di profitto sotto la copertura di questa crisi che loro stessi hanno creato. Di fronte a questa cordiale comunione di intenti tra politici e capitalisti, i lavoratori e le lavoratrici possono contare solo su loro stessi/e per resistere e imporre un'altra uscita dalla crisi.

Questa uscita dalla crisi, l'unica possibile, è l'uscita dal capitalismo. Questo sistema non potrà mai produrre altro che una società ineguale, dove il denaro e il potere sono sempre più concentrati nelle mani di una minoranza parassitaria di capitalisti e burocrati, nonchè di un'economia produttivista che sperpera le risorse senza rispondere alle esigenze delle popolazioni. E' mostrando la necessità di un'altra società, dove la ricchezza e il potere sono divisi in modo equo tra tutte e tutti e dove l'economia è orientata verso la soddisfazione dei bisogni, la società comunista libertaria, che noi possiamo dare uno sbocco politico alle lotte che nascono qua e là, ma senza riuscire ad espandersi.

Affermando il rifiuto delle classi popolari a pagare il debito dei capitalisti, combattendo centimetro per centimetro contro gli effetti delle politiche di austerità, organizzando la solidarietà concreta tra le classi lavoratrici e costruendo strutture di lotta dentro i movimenti sociali, si può dare ai lavoratori e alle lavoratrici la possibilità di riacquistare la speranza. A noi comunisti anarchici spetta svolgere un ruolo da protagonisti alla base di queste lotte per promuovere la loro radicalizzazione e auto-organizzazione.

Per andare oltre, e per costruire un movimento di solidarietà internazionale, è anche necessaria una convergenza dei movimenti su scala europea. I capitalisti sanno come organizzarsi a livello europero e sanno come adottare i trattati con cui pretendono di sigillare il destino dei popoli. Noi, i lavoratori e le lavoratrici d'Europa, ancora non vi riusciamo, anche se esistono delle convergenze tra il sindacalismo alternativo. E' necessario proseguire con questo sforzo e organizzare una risposta internazionale.

In tutta l'Europa dobbiamo affermare il nostro rifiuto di pagare il debito, il nostro rifiuto di ingrassare ancor più i capitalisti. In tutta Europa dobbiamo rivendicare aumenti salariali, la riduzione dell'orario di lavoro, un salario sociale per i disoccupati, il ripristino dell'età pensionabile, il rifiuto delle privatizzazioni. Ma, in tutta Europa dobbiamo imporre la redistribuzione integrale delle ricchezze, ossia l'esproprio dei capitalisti e dei mezzi di produzione, per poter infine andare verso una società socialista ed autogestionaria.

Federazione dei Comunisti Anarchici - Italia
Alternative Libertaire - Francia
Organisation Socialiste Libertaire - Svizzera
Libertære Socialister - Danimarca
Liberty & Solidarity - Regno Unito
Libertäre Aktion Winterthur - Svizzera
Workers Solidarity Movement - Irlanda
Iniţiativa Anarho Sindicalistă - Romania

23 febbraio 2012

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