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USA: lo Stato dell'Arizona pronto ad abolire i sindacati nel pubblico impiego

category nord america / messico | lotte sindacali | cronaca author Tuesday February 07, 2012 18:37author by John Jacobsen Report this post to the editors

I sindacati dei lavoratori pubblici dello Stato dell'Arizona sono stati colti di sorpresa questa settimana dalla notizia secondo cui lo Stato controllato dai senatori repubblicani starebbe per approvare una serie di leggi, che insieme ad altre disposizioni, dovrebbero vietare del tutto ai sindacati di prendere parte a qualsiasi trattativa che riguardi le condizioni di lavoro di un impiegato dello Stato, della Contea o del Comune. [English]
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Lo Stato dell'Arizona pronto ad abolire i sindacati nel pubblico impiego


I sindacati dei lavoratori pubblici dello Stato dell'Arizona sono stati colti di sorpresa questa settimana dalla notizia secondo cui lo Stato controllato dai senatori repubblicani starebbe per approvare una serie di leggi, che insieme ad altre disposizioni, dovrebbero vietare del tutto ai sindacati di prendere parte a qualsiasi trattativa che riguardi le condizioni di lavoro di un impiegato dello Stato, della Contea o del Comune.

Questa iniziativa, secondo Nick Dranius del Goldwater Institute - uno degli estensori della legge in questione - è da intendersi come "spinta a far sì che la gente non si iscriva più ai sindacati dal momento che questi ultimi non avranno più quelle sleali prerogative nella contrattazione che gli venivano riconosciute dalla legislazione sulla contrattazione collettiva". Una volta che i sindacati non avranno più la legittimità di contrattare con lo Stato, conclude Dranius, i lavoratori "si accorgeranno che i sindacati non fanno molto per loro". Purtroppo, del resto, può essere che i sindacati ci stiano già mettendo del loro per spingere i lavoratori a fare una cosa del genere.

Cosa prevede la legge

Di grande ispirazione per questo assalto dello Stato dell'Arizona al diritto dei lavoratori di organizzarsi, è stata - senza poi tanta sorpresa - la vicenda dello Stato del Wisonsin che l'ha avuta vinta nel negare la contrattazione collettiva ai lavoratori statali. Uno degli artefici della legislazione del Wisconsin, il Goldwater Institute, mandò in volo in Arizona il Governatore Scott Walker nello scorso novembre per offrire una consulenza su come far passare una legislazione simile anche in Arizona.

Come per la legge del Wisconsin, anche la nuova legislazione dell'Arizona proibirebbe ai sindacati di poter contrattare con il governo dello stato le condizioni di lavoro dei dipendenti pubblici. Verrebbe proibita anche la trattenuta automatica sullo stipendio da parte dello Stato e dell'amministrazione comunale della quota per la tessera sindacale.

Ma i legislatori dell'Arizona si sono spinti ben oltre i loro colleghi del Wisconsin, in quanto i conservatori dell'Arizona sanno - con cognizione di causa - di avere di fronte un'opposizione molto più debole di quella che i Repubblicani hanno dovuto affrontare nel Wisconsin. Infatti, sono stati in gradi di portare un attacco più profondo di quello di Walker nel Wisconsin, che ha dovuto fingere in ultima istanza di avere l'appoggio della polizia e del sindacato dei vigili del fuoco. In Arizona, invece, nessun sindacato dei dipendenti pubblici è stato risparmiato.

Inoltre, la legge vieterebbe le trattenute sindacali automatiche sullo stipendio - una modalità su cui i sindacati moderni contano per poter finanziare le loro attività.

La risposta dei Sindacati

Mentre scriviamo non siamo a conoscenza di nessuna iniziativa messa in piedi dalla AFL-CIO dell'Arizona contro questa legge, non se ne trova traccia sul sito del sindacato né in altre fonti pubbliche.

Inoltre, in un'intervista pubblicata da Talking Points Memo, l'autore Nick Martin fa notare che i dirigenti sindacali, intenti nel "cercare di fare un respiro all'unisono", sembrano non aver nessuna "chiara e coordinata strategia su come combattere [la legge anti-sindacale]".

E' pur vero che con i senatori Repubblicani che in Arizona sovrastano quelli Democratici 21 a 9, i sindacati hanno dimostrato di non sapere bene come procedere. Le lotte precedenti contro questo tipo di leggi, infatti, sono state per anni delegate all'iniziativa del Partito Democratico, che i sindacati hanno finanziato per anni a ritmi crescenti con i soldi dei loro iscritti.

Nonostante i ripetuti fallimenti di questa strategia nel difendere almeno le condizioni di vita fondamentali dei loro iscritti - come si è visto recentemente nel Wisconsin, ma anche a livello federale con l'Employee Free Choice Act (2), o nel parere favorevole per la rinegoziazione del trattato NAFTA (3) - le burocrazie sindacali hanno continuato a mettere lo loro uova nel paniere del governo.

Un problema di organizzazione

Probabilmente, chiunque abbia una certa conoscenza della struttura del sindacato oggi, non troverà nulla da meravigliarsi. Quelli che per i lavoratori sono dei fallimenti, diventano dei successi per i dirigenti sindacali: e quelle che potrebbero essere grandi vittorie per i lavoratori, spesso hanno costi così alti che i burocrati sindacali non se lo possono permettere.

Nel Wisconsin, per esempio, il movimento di massa dei lavoratori aveva preso l'iniziativa in tutto lo Stato nei primi mesi della lotta ed aveva portato ad una delle più ampie, conflittuali - ed in definitiva vittoriose - battaglie sindacali negli USA mai vista negli ultimi decenni.

Se si fosse consentita la diffusione degli scioperi a gatto selvaggio - e se una volta partito il contagio i sindacati non avessero così evidentemente manovrato per farli fallire e per farli deviare - le dirigenze sindacali si sarebbero trovate di fronte ad una crisi evidente.

Innanzitutto, avrebbero dovuto affrontare la presa di coscienza dei lavoratori - nei fatti se non ancora come riflessione - che i dirigenti sindacali non servivano. In secondo luogo, i dirigenti sindacali avrebbero perso il loro ruolo di partners, e di conseguenza il loro posto a tavola, con il Partito Democratico - che è quanto mai felice di fornire ai sindacati un minimo di riforme insignificanti in cambio della loro capacità di raccogliere fondi e voti per il partito.

I sindacati dovrebbero essere, al meglio, organizzazioni che aiutano la lotta per la nostra liberazione collettiva. Non dovrebbero essere istituzioni fatte di manager, che impongono il corso ed il passo delle nostre lotte, nè strutture che non permettono ai loro iscritti di prendere l'iniziativa, bensì dovrebbero far di tutto per pretenderla.

John Jacobsen


Traduzione a cura di FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali.

Note:
1. Acronimo per American Federation of Labor/Congress of Industrial Organizations, la più grande federazione di sindacati negli USA.
2. Legge approvata dal Congresso degli USA nel 2009 sui diritti di organizzazione e contrattazione dei sindacati. Con questa legge, in particolare, è stata di fatto abolita l'elezione segreta dei rappresentanti sindacali nei posti di lavoro, per sostituirla con una raccolta di firme dei sindacati fino a raggiungere il quorum necessario per accedere alla rappresentanza. E' evidente come la "libera scelta" evocata dal titolo della legge, verrebbe vanificata da una raccolta di firme esposta a forti condizionamenti (ndt).
3. Acronimo per North American Free Trade Agreement (1.1.1994) che ha creato un'area di libero scambio tra Canada, USA e Messico.

Related Link: http://thetrialbyfire.org/

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