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Palestina-Israele, la primavera è dietro l'angolo - la lotta unitaria si espande anche se lentamente

category mashrek / arabia / irak | lotte sul territorio | cronaca author Friday January 20, 2012 19:50author by Ilan S. - Anarchists Against the Wall; Matzpen; A-Infosauthor email ilan at shalif dot comauthor address Tel Aviv Report this post to the editors

Report del 17.01.12

Questo freddo inverno non ha congelato la lotta unitaria contro l'occupazione e contro l'invasione dei coloni. La lotta persiste a Beit Ummar, Bil'in, Gerusalemme Est, Kafr ad-Dik, Ma'sara, Nabi Salih, Ni'lin, Kafr Qaddum, Colline a sud di Hebron, Walaja... L'insorgenza mondiale della scorsa primavera non è perita con l'arrivo di questo inverno e non è nemmeno in ibernazione... ha solo ingranato una marcia più bassa. [English]


La primavera è dietro l'angolo - la lotta unitaria si espande anche se lentamente


Questo freddo inverno non ha congelato la lotta unitaria contro l'occupazione e contro l'invasione dei coloni. La lotta persiste a Beit Ummar, Bil'in, Gerusalemme Est, Kafr ad-Dik, Ma'sara, Nabi Salih, Ni'lin, Kafr Qaddum, Colline a sud di Hebron, Walaja... L'insorgenza mondiale della scorsa primavera non è perita con l'arrivo di questo inverno e non è nemmeno in ibernazione... ha solo ingranato una marcia più bassa. Dopo aver superato lo shock del freddo di metà inverno, si vedono già i germogli primaverili e le rondini tornano a volare. Già i segni si intravedono in questa regione, nella Palestina occupata ed ancor più in Israele. La distruzione dell'ultima tendopoli a Tel Aviv Hatikva ha riattivato il movimento per la lotta sociale, anticipazione dell'ondata di lotta primaverile.

Bil'in

Venerdì 13 gennaio non abbiamo marciato verso il muro della separazione. Ci siamo spostati all'interno dei 3 chilometri di distanza tra il villaggio ed il muro. La pioggia è stata una buona scusa per la metà dei manifestanti che di solito si fanno tutto il percorso a piedi. Però 20 israeliani, alcuni internazionali ed alcune dozzine di abitanti di Bil'in sono arrivati fino al muro. Le forze armate dello Stato d'Israele hanno dovuto sperimentare diversi mezzi di repressione, tra lanci di proiettili di gomma, fluidi puzzolenti e lacrimogeni, prima che potessero davvero convincerci a far ritorno al villaggio.
Al ritorno, tè caldo e un varietà di delizie hanno accolto con calore al di là di ogni aspettativa i manifestanti infreddoliti.

http://www.facebook.com/media/set/?set=a.34752952525735...80298

Gerusalemme/Al-Quds

Questa settimana abbiamo segnato il primo successo di questa campagna, essendo riusciti a fermare i lavori illegali che Natura Israele e l'Autorità dei Parchi (INPA) hanno fatto iniziare su terreni privati dei residenti di Issawiya per lo sviluppo di un nuovo parco nazionale la cui realizzazione è stata prevista su questi terreni privati. Questo parco nazionale, progettato nell'adiacente area nota come E1, sarebbe un ulteriore ostacolo ad ogni futuro accordo riguardante Gerusalemme e porterebbe al "soffocamento" di un certo numero di quartieri palestinesi.

Nei prossimi giorni, insieme ai residenti di At-Tur e di Issawiya, si organizzeranno una serie di proteste contro l'approvazione di questo parco nazionale:

1. L'INPA distrugge, noi ricostruiamo:
Venerdì 13 gennaio, manifestazione a Issawiya per riparare i danni causati da Natura Israele e dall'Autorità dei Parchi con il lavoro iniziato in settimana.

2. Grande manifestazione in piazza Safra:
Martedì 17 gennaio, manifestazione insieme a centinaia di residenti di Gerusalemme Est di fronte al Municipio per protestare contro l'appoggio delle istituzioni al progetto di parco nazionale.

Nabi Salih

13.01.12 - Raids ed arresti precedono la manifestazione settimanale a Nabi Salih
a cura di Abir Kopty:
Questo venerdì la manifestazione del venerdì nel villaggio di Nabi Salih ha avuto avuto un odore diverso per alcuni di noi. Siamo arrivati di buon mattino ed abbiamo appreso che l'esercito israeliano aveva appena lasciato il villaggio, dopo un raid iniziato alle 2.00 del mattino. Hanno fatto incursione in più di 10 case usando i cani, terrorizzando le famiglie ed i bambini ed arrestando 3 abitanti: Anan (15 anni), Mahdi (20 anni) e Khaled (27 anni).

Raid dell'esercito a Nabi Salih del 13.01.12

Foto di Zeinab Tamimi:
http://abirkopty.wordpress.com/2012/01/14/occupation-st...inks/

Nonostante la pioggia incessante ed il freddo intenso c'è stata una buona risposta. La manifestazione è iniziata come al solito durante la preghiera di mezzogiorno del venerdì. Alcuni minuti prima della manifestazione era ripreso a piovere con intensità. Eppure, tutti quanti ci siamo messi in cammino, scandendo slogan nonostante si tremasse tutti dal gelo.

In genere, si passa per l'ingresso del villaggio nel tentativo di prendere la strada principale che porta alla fonte d'acqua. E qui, all'ingresso del villaggio ci aspetta di solito l'esercito, a 200 metri di distanza, che poi inizia a sparare gas lacrimogeni direttamente su di noi. Ma oggi per la prima volta, non hanno sparato gas e siamo riusciti ad avanzare più del solito. Sono stati invece "abbastanza gentili" da spruzzarci con l'acqua-puzzola, che però non ci ha mai preso grazie al forte vento ed alla pioggia. Ed anche quando è finito di piovere, ci ha pensato il vento a tenere l'acqua puzzolente lontana da noi.

Eravamo in 20 circa, per lo più donne, a 20-30 metri dai soldati e dal camion con il cannone di acqua-puzzola, ed ancora nessun lacrimogeno. "Come mai?", "Cosa gli stava prendendo ai soldati?" ci siamo chiesti. Infatti, moti di noi, sono diventati dipendenti dai lacrimogeni ed hanno bisogno di assumerne la solita dose settimanale.

http://abirkopty.files.wordpress.com/2012/01/nabi2_b.jpg

Anche quando i giovani-Shabab del villaggio hanno iniziato a lanciare pietre da lontano, l'esercito non ha risposto. All'improvviso, le pietre non sono più un "pericolo" per la vita. I soldati potevano sopravvivere senza far ricorso alle armi.

Ci sono due ipotesi sul perché non abbiamo ricevuto la nostra dose settimanale di gas. La prima, che c'era una delegazione americana di avvocati e di accademici in visita a Nabi Saleh e che erano presenti alla manifestazione. L'altra ragione, pure plausibile, è che i gas lacrimogeni non hanno nessun effetto con un tempo ventoso e piovoso.

Così, completamente tremanti e congelati, abbiamo osato andare ancora più avanti, nel punto più avanzato dove l'acqua fetida non poteva prenderci. Eravamo molto vicini. E fu proprio questa la trappola. La puzzola si mosse a tutta velocità verso di noi ed iniziò a sparare acqua, tutti scappavano ma era troppo tardi, siamo stati tutti inondati. Capelli, corpo, abiti. Un odore ripugnante di merda era ovunque. Dipendesse da me, preferirei molto più inalare lacrimogeni tutti i giorni, e persino ricevere addosso proiettili di gomma, piuttosto che avere addosso una sola goccia di questa acqua fetida.

Quando gli spruzzi d'acqua sono terminati, ho assistito ad una delle scene più folli mai viste. Abbiamo tutti iniziato a ridere, a scherzare e ad abbracciarci. Abbiamo abbracciato pure quelli che non erano stati bagnati, passandogli un po' di quella "grazia" ricevuta. E così la manifestazione è finita. Nessuno riusciva a sopportare l'odore di ciascuno e volevamo solo correre a casa.

Prima di salutarci, la gente di Nabi Salih ci ha consigliato di cospargerci i capelli di pomodoro e la pelle con acqua e sale.

Tornando a casa, eravamo 4 persone puzzolenti nell'auto e non potevamo nemmeno aprire i finestrini per il freddo e la pioggia. Ci siamo divertiti per tutta la giornata. Uno ha deciso di chiamarci "compagni puzzola", un altro ha creato l'etichetta "puzzonerivoluzionario", uno ha detto che sua madre gli ha buttato le scarpe fuori di casa, un altro che si era preso la puzzola con un abbraccio, ha chiesto una giacca nuova. Ad un altro lo aspettava una settimana con impiastri di pomodoro ed un altro voleva dare abbracci puzzolenti a tutti.
Penso a questo quadretto con la definizione di uno di noi rivolta a tutti: "Noi Palestinesi siamo matti & l'esercito israeliano ha ragione ad odiarci, noi puzziamo eppure ridiamo e ci abbracciamo".

In un mese siamo passati dal profondo dolore e dalla pena per la morte di Mustafa Tamimi ucciso dall'esercito israeliano, al profondo sarcasmo ed alla follia per essere stati spruzzati con acqua fetida. Questa è la grandezza di far parte della famiglia di Nabi Salih.

Ci vorrà una settimana prima che il puzzo vada via dai nostri corpi, e forse noi continueremo a scherzarci sopra per un po', perchè in fondo non è questo il problema più grosso. La cosa che puzza di più è l'occupazione, ed è questo il fetore di cui vogliamo liberarci.

http://www.facebook.com/media/set/?set=a.34753147859049...80298

In base ai resoconti la manifestazione è finita senza arresti né feriti. Alcuni manifestanti sono stati bagnati da acqua puzzolente ma niente di serio.

Kafr Qaddum

13.01.12, 200 Palestinesi, insieme ad attivisti israeliani ed internazionali, hanno marciato a Qaddum questa settimana. Durante la manifestazione l'esercito ha occupato una casa per sparare lacrimogeni sui giovani del posto.

yisraelpnm: http://www.youtube.com/watch?v=xuzpz2wW9go
abooood711: http://www.youtube.com/watch?v=KMSBKLbui50

Colline a sud di Hebron

Venerdì, 13 gennaio 2012 - Azione non-violenta sulla strada tra At-Tuwani e Yatta organizzata dal Comitato Popolare delle Colline sud di Hebron per far avanzare i lavori di riparazione della strada che unisce quest'area con altre comunità palestinesi; per mettere in evidenza le difficoltà che si incontrano per raggiungere la vicina città di Yatta, dato che Israele considera illegale ogni lavoro di manutenzione di questa strada.

Al-Walaja

Video di Israel Puterman su al-Walaja, 08.01.12:
http://www.youtube.com/watch?v=ZVnpIUDnAfM

Tel Aviv

Manifestazione contro la legge draconiana contro gli "infiltrati" - rifugiati e chi cerca lavoro, martedì sera 10 gennaio in piazza.
Israel Putermam: http://www.youtube.com/watch?v=s76-nnlX1fc

Mercoledì 11 gennaio:
Tutti quelli che hanno manifestato a Tel-Aviv, contro il recente emendamento alle legge del 1954 nota come Legge sull'Infiltrazione, saranno rilasciati in breve tempo.

Haim Schwarczenberg:
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.3086256154687....14101

Domenica mattina, 15.01.12, un gigantesco spiegamento di forze di Stato e municipali ha attaccato la tendopoli di Hatikva demolendola - arrestati 4 attivisti. Manifestazione di emergenza di fronte al municipio. Centinaia di partecipanti. Circa 14 attivisti fermati - 2 ricoverati in ospedale.

Israel Putermam: http://www.youtube.com/watch?v=ZfLqsmVtRcs

Alle 18:00, manifestazione davanti ad altri uffici pubblici e del ministero degli interni contro la scandalosa legge che prevede 3 anni di reclusione senza processo per i rifugiati ed i lavoratori clandestini che passano illegalmente i confini. In serata e nottata attivisti dell'Occupy movement sono ritornati in boulevard Rothschild.

"Non dite che non lo sapevamo"

"Cari amici,
ecco una storia sull'attacco dei coloni al villaggio palestinese di Burin.. Il canale TV israeliano, channel 1, ne ha fatto un servizio, per cui ecco un articolo che ho scritto alcune settimane fa.
belle cose!
Amos

L'ESERCITO E GLI HOOLIGANS del PRICE TAG (coloni degli insediamenti che attaccano i palestinesi, ndt)

La truffa ha avuto successo. La tempesta politica che è seguita alle azioni dei "price tag hooligans" è uscita da Israele ed ha raggiunto i paesi esteri, presentando un governo israeliano che combatte quegli estremisti che agiscono contro i palestinesi e persino contro l'esercito. Solo il ministro degli esteri Lieberman è riuscito, ancora una volta, a mettere a repentaglio le relazioni di Israele con i paesi europei, descrivendo il tutto come "irrelevante", per non cascare nella truffa.

Una comparazione tra l'Esercito ed i "price tag hooligans" conferma che l'Esercito, che riceve ordini dal governo israeliano, infligge molti più danni ed alquanto regolarmente: furto di terreni (oltre il 50% dei terreni della Cisgiordania sono in mani israeliane), distruzione di case (oltre 26.000 edifici abbattuti a partire dal 1967), deportazioni, insediamento di colonie su terreni confiscati, violazione del diritto all'acqua, sradicamento di frutteti e distruzione di campi coltivati, impedimento al ritorno dall'estero dei Palestinesi d'oltremare da lungo tempo ed impedimento alla riunificazione familiare dei coniugi- questa è solo una lista parziale dei quello che può accadere quotidianamente e dei danni inflitti ai palestinesi nei territori occupati.

Tutti questi atti non hanno niente a che fare con la sicurezza del popolo israeliano! Queste azioni vengono fatte all'interno dello schema espansionistico adottato dai governi israeliani fin dall'occupazione del 1967. Anche se solo una piccola percentuale dei palestinesi che hanno un ricevuto un trauma attribuibile alle azioni dell'Esercito, decidesse di vendicare i propri compagni, sarebbe come un piccolo esercito di terroristi che vuol colpire la popolazione israeliana.

E qui comincia la seconda parte della strategia dell'Esercito: le rivolte palestinesi devono essere sedate e la popolazione israeliana protetta. In nome della sicurezza nazionale la terra viene confiscata, gli alberi da frutto vengono sradicati, il muro della separazione viene eretto all'interno del territorio palestinese e non sul confine della Linea Verde. I soldati fanno incursioni notturne nei villaggi provocando distruzioni e spaventando i bambini e le loro famiglie (finché non si vendicano). In queste incursioni notturne si dà la caccia non solo ai terroristi ma anche agli attivisti popolari non-violenti. Si tratta di attivisti che adottano un tipo di lotta che non procura nessuna minaccia alla sicurezza del popolo d'Israele. Eppure, finisce col costituire una minaccia alla continuazione dell'occupazione e dei suoi crimini.

Allora qual è la differenza tra l'Esercito ed i "price tag hooligans"? L'Esercito è attivo da anni nell'azione di trasferimento di territori occupati alla sovranità di Israele, di modo che ne diventano parte integrante. Queste azioni ovviamente spodestano i palestinesi da ciò che rimane delle terre che appartengono loro. Sono azioni fatte lentamente e con calcolo allo scopo di non far adirare i sostenitori israeliani d'oltremare. Dopo tutto la nostra esistenza dipende dalla loro buona volontà. Invece, i "price tag hooligans" vorrebbero che tutto ciò accadesse immediatamente, non capendo che Israele non può permettersi di perdere l'appoggio dell'Occidente, dal momento che nei paesi occidentali vigono politiche contro l'occupazione, il razzismo e la violazione dei diritti umani. Il dibattito non è sulla deportazione o sgombero dei palestinesi dalle loro terre, ma sul ritmo con cui avviene.

Si può osservare che tutti gli sforzi di pace non hanno rallentato lo sgombero di palestinesi dalle loro terre. Abu Mazen ha capito che la richiesta attuale è per un vero processo di pace per impedire tutto questo. Ma il governo israeliano non condivide questa richiesta. Così la Lega Araba propone un trattato di pace che preveda la fine dell'occupazione ed una soluzione ragionevole al problema dei rifugiati, che Israele respinge; l'occupazione è più importante della sicurezza della nostra esistenza."
 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali
Sito in italiano su Anarchici Contro il Muro:

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