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Occupy Movement

category nord america / messico | la sinistra | opinione / analisi author Monday November 07, 2011 17:25author by Common Struggle - Libertarian Communist Federation Report this post to the editors

Siamo molto entusiasti di far parte di questo nuovo movimento di popolo, che lotta in nome di quel 99% della popolazione contro un sistema che permette alle corporations di governare il mondo. Siamo fortemente colpiti della vasta diffusione della democrazia diretta e delle assemblee popolari, della partecipazione di sindacati e di gruppi di quartiere e degli onesti sforzi di dare la voce ai più oppressi. Noi consideriamo tutto questo le basi fondamentali di una società sana basata sulla libertà e sull'uguaglianza - che è proprio ciò per cui noi stiamo lottando. [English] [Français]
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Occupy Movement


Siamo molto entusiasti di far parte di questo nuovo movimento di popolo, che lotta in nome di quel 99% della popolazione contro un sistema che permette alle corporations di governare il mondo. Siamo fortemente colpiti della vasta diffusione della democrazia diretta e delle assemblee popolari, della partecipazione di sindacati e di gruppi di quartiere e degli onesti sforzi di dare la voce ai più oppressi. Noi consideriamo tutto questo le basi fondamentali di una società sana basata sulla libertà e sull'uguaglianza - che è proprio ciò per cui noi stiamo lottando.

In quanto anarchici inseriti nella lotta per costruire questa società futura, noi abbiamo partecipato alle occupazioni, alle assemblee gestite con la democrazia diretta, ai movimenti di massa degli oppressi, ai cortei non-autorizzati e ad altre azioni dirette. Oggi, noi di Common Struggle facciamo parte a pieno titolo di questo Occupy Movement che attraversa gli Stati Uniti. Riguardando alla nostra storia in quanto anarchici ed analizzando questo movimento emergente, vogliamo mettere in evidenza alcuni ostacoli posti sul percorso di questo movimento, che ci auguriamo sapremo noi tutti evitare.

Innanzitutto c'è stato parecchio dibattito sulla polizia. Sta con noi o contro di noi? Certamente, i poliziotti fanno parte del 99%. E dovessimo riuscire a costruire un mondo nuovo, vorremmo che ne facessero parte anche gli uomini che stanno sotto le uniformi. Tuttavia, attualmente essi sono una parte specifica del 99% a cui viene affidato il compito di proteggere le ricchezze, le proprietà e gli interessi dell'1%. Quotidianamente, questo ruolo li porta a prendere di mira la gente di colore, gli immigrati, i transessuali ed altri gruppi di poveri e di oppressi, dando così una mano a quell'1% nell'opera di divisione del 99%. Il lavoro dei poliziotti richiede anche che essi reprimano fisicamente coloro che minacciano la ricchezza, le proprietà e gli interessi dell'1% - per esempio, la gente che sceglie la resistenza. In molte città degli Stati Uniti la polizia non ha attaccato gli Occupiers... eppure. In altri posti, come Wall Street, San Francisco, Boston ed Oakland, la polizia ha compiuto assalti ed arresti di massa, perché fosse chiaro che essi intendevano continuare a fare il loro lavoro. Man mano che diventiamo più forti e cresce la nostra minaccia verso il dominio dell'1%, dovremmo essere pronti ad aspettarci arresti di massa e l'uso delle armi da parte della polizia contro di noi. Dovremmo essere preparati a difendere le nostre occupazioni - il sangue vitale dell'Occupy movement - dalla polizia. Cercheranno di sgomberarci.

Il secondo ostacolo sul nostro percorso è l'elettoralismo. Più il movimento cresce, più i politici ed altri opportunisti con altre priorità politiche cercheranno di cooptarci. La cosa è ovvia da parte del Partito Democratico. Questo, come tutti i partiti, promette il cambiamento fino a quando li eleggiamo. Ma poi le nostre vite vanno avanti e niente cambia. Niente cambia perchè noi affrontiamo il problema sbagliato. Il problema non è quello di avere tanti Democratici (o di qualsiasi altro partito) al parlamento. Il problema è il sistema che consente che quello stesso 1% - i ricchi - abbiano il controllo completo, indifferentemente da quale partito sia al potere. Questo sistema si chiama capitalismo, ed è sempre stato un sistema in cui il denaro è potere. Come comunisti anarchici perseguiamo l'abolizione di tutte le forme di capitalismo. La nostra politica trae origine e si sviluppa all'interno delle lotte quotidiane della classe lavoratrice contro l'oppressone della classe dominante. Noi vogliamo togliere la ricchezza, le industrie ed il potere dai vertici della società per ridistribuirli alla maggioranza. Vogliamo che sia il popolo stesso a gestire le industrie ed i quartieri, in un'economia cooperativa e no-profit.

Non è una coincidenza che il partito democratico e quello repubblicano siano i partiti della grande finanza. Essi non rappresentano il nostro 99% perchè non gliene importa nulla. Non possono fare niente altro che cercare di dividerci, mentre la nostra indipendenza dai partiti porta all'Occupy movement la forza di attraversare le ideologie politiche e le appartenenze. Se vogliamo che il nostro movimento rappresenti davvero il 99%, allora la direzione politica deve continuare ad essere nelle mani delle assemblee, nelle mani del popolo stesso. I partiti politici non possono usare il proprio sistema di governo dell'1% per rimuovere proprio quell'1% dal potere. Lo possiamo fare solo noi, lo può fare solo il popolo. Occupando le piazze pubbliche il tutto il paese, creando così spazi liberati auto-governati dalle assemblee a democrazia diretta, abbiamo iniziato a reagire. Tuttavia, queste piazze pubbliche non devono essere gli unici luoghi di lotta. Se vogliamo mettere Wall Street fuori dalle nostre vite, dobbiamo rispondere a testa alta, negli spazi e nei quartieri in cui viviamo. Diffondiamo i nostri organismi, l'azione diretta e la democrazia diretta. Occupiamo i nostri quartieri, in cui le preclusioni, la pulizia etnica ed i tagli di alloggi a prezzi accessibili ci stanno buttando fuori dalle nostre case. Occupiamo i nostri posti di lavoro in cui i padroni si arricchiscono sfruttandoci giorno dopo giorno - ed usando la crisi economica che hanno provocato quale pretesto per farci aumentare i ritmi di lavoro con meno salario, minacciandoci di licenziamento. Occupiamo le nostre scuole in cui la recessione viene usata quale scusa per tagliare i fondi all'istruzione pubblica, per colpire i sindacati degli insegnanti, e per aumentare le già alte tasse scolastiche, così che si diplomano studenti altamente indebitati che finiscono in un mercato del lavoro senza speranze.

In tutti i nostri sforzi, portiamo avanti le voci dei più oppressi e stiamo dietro di loro nelle loro lotte. Dobbiamo sconfiggere il razzismo, il sessismo, il colonialismo, l'omofobia ed ogni altra forma di oppressione che il sistema dominante usa per dividerci ed indebolirci. Solo allora il 99% potrà togliere il potere all'1% e fondare una nuova società basata sulla libertà, sulla giustizia e sull'uguaglianza.

Il problema non sta solo a Wall Street, ma in tutte le nostre strade! Liberiamo i nostri quartieri dall'1%!
Costruiamo il potere del 99%!
Colleghiamo le lotte! Se ci muoviamo insieme possiamo buttarli giù!
Avanti insieme

Common Struggle

Libertarian Communist Federation

Traduzione a cura di FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali

Related Link: http://www.commonstruggle.org
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