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Sui tagli di bilancio e i dirigenti sindacali

category nord america / messico | economia | opinione / analisi author Tuesday July 26, 2011 20:10author by John E. Jacobsen - IWW Report this post to the editors

La strategia sindacale di appoggiare il Partito Democratico si schianta… di nuovo. [English]
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Sui tagli di bilancio e i dirigenti sindacali


Una volta un mio grande insegnante disse che quando si legge la storia, e si torna su eventi atroci e stupidi, ci sono solo due cose intelligenti che si possono fare: “ridere o piangere”.

Spesso mi chiedo quale delle due opzioni le generazioni future sceglieranno quando ci studieranno.

Siamo nel 2011 e le ondate causate dalla crisi economica del 2008 continuano ad infrangersi con forza crescente contro i lavoratori di tutto il mondo. Gli ultimi tagli di bilancio sono stati duramente condannati da organizzazioni locali e sindacati portando in alcuni stati a manifestazioni grandi e partecipate come non se ne vedevano da tempo.

La lotta contro l'austerità infuria, ma le vittorie finora sono state decisamente poche. I lavoratori di Massachusetts, Connecticut, Oregon, California, Stato di New York, Illinois, Stato di Washington, Hawaii, Minnesota, Maryland e New Hampshire stanno tutti subendo attacchi durissimi. Ma hanno anche un'altra cosa in comune: hanno tutti governatori democratici.

I democratici e i sindacati

Nello stato di Washington le famiglie dei lavoratori potrebbero presto sentire gli effetti del bilancio 2011-2013 che è stato recentemente approvato. Infatti il 90% di questo bilancio, secondo quanto riportato dal Washington Budget Policy Center, sono tagli.

Sul tagliere sono finiti 179 milioni di dollari per gli stipendi del personale scolastico, 129 milioni per l'assistenza sanitaria ad adulti a basso reddito, 179 milioni per l'assistenza ad adulti disabili ed una riduzione del 10% nelle ore di assistenza a persone con disabilità dello sviluppo.

I tagli per milioni di dollari arrivano dopo aver ridotto del 3% gli stipendi dei dipendenti pubblici lo scorso dicembre.

Intanto in Ohio, il presidente del sindacato AFL-CIO Richard Trumka sprona i membri del sindacato a partecipare al voto del 2 novembre.

Tutti questi tagli, vale la pena ricordarlo, sono stati approvati da amministrazioni controllate dal Partito Democratico. E, ironia della sorte, anche la dirigenza sindacale li ha sostenuti per la bellezza di alcune centinaia di migliaia di dollari.

Il sindacato WFSE ha fatto causa alla governatrice Gregoire dello Stato di Washington nel dicembre 2008 per la sua proposta intesa ad aiutare a risanare il deficit finanziario: annullare gli aumenti di stipendio precedentemente concessi dopo una contrattazione.

E siccome lo stato ha il diritto di rifiutare retroattivamente qualsiasi contratto divenuto economicamente insostenibile, i lavoratori potrebbero dover subire ulteriori tagli.

“I contratti” insiste Victor Moore, responsabile del dipartimento finanziario di stato, “conclusi prima della crisi globale dei mercati finanziari di ottobre e le entrate di novembre fanno prevedere una flessione delle entrate pari a circa 1,9 miliardi di dollari”.

Il sindacato tuttavia sostiene che “lo stato fosse consapevole della flessione economica e di quanto le condizioni economiche stessero peggiorando, il che spiegherebbe come mai i contratti finali 'siano i più bassi mai ottenuti con una negoziazione'”.

Non sappiamo quanti soldi dei propri membri siano stati spesi dal WFSE per la battaglia legale contro la governatrice Gregoire, ma sappiamo invece quanti soldi il WFSE ha donato per sostenere l'elezione della Gregoire: circa 200 mila dollari all'Associazione dei Governatori Democratici (DGA).

Ridere o piangere.

Stiamo perdendo

Negli Stati Uniti è stata dichiarata una guerra. È una guerra tra i padroni – i proprietari di fabbriche, terreni, banche, supermercati – e tutti gli altri.

Nel caso non ve ne siate accorti, i padroni stanno vincendo.

Il nostro fallimento nel difendere i nostri diritti fondamentali – specialmente in Wisconsin – ci ha portati al punto che persino i dirigenti conservatori dei sindacati hanno espresso la loro opinione.

Parlando della fallimentare strategia usata dal movimento operaio, il presidente dell'AFL-CIO, Richard Trumka, ha tenuto un discorso degno di nota al sindacato National Nurses United.

In esso ha ammesso che la strategia sindacale del puntare tutto sulle pressioni politiche e sulle elezioni è stata fallimentare, e – ha aggiunto – “Ho fatto indigestione di questa merda!”.

“Non dobbiamo semplicemente aiutare un qualunque partito o candidato a prendere il potere. Per troppo tempo siamo rimasti dopo le elezioni con un assegno annullato in mano, costretti ad implorare attenzione”.

Non sappiamo se Trumka abbia realmente intenzione di correggere questi errori strategici, ma l'osservazione è ugualmente valida. E finché non faremo tesoro di questa lezione, continueremo a trovarci dal lato perdente della politica.

Traduzione a cura di Luca Lapolla per FdCA

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