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Intervista con anarchici della Malesia

category sud-est asiatico | movimento anarchico | intervista author Wednesday June 22, 2011 20:47author by Sean Matthews - Workers Solidarity Movement Report this post to the editors

Durante una sua recente visita nel sudest asiatico, Sean Matthews si è incontrato con 2 anarchici malesi che hanno parlato delle questioni che devono affrontare in quanto lavoratori ed in quanto anarchici nel loro paese. Davanti a qualche bicchiere ed in poche ore si è discusso della situazione politica e sociale e dei problemi razziali e religiosi che affiggono il paese. C'è stato uno scambio di esperienze e di idee sul movimento anarchico internazionale e sul sostegno che può giungere loro da occidente. [English]
Manifestazione del Primo Maggio 2011 in Malesia
Manifestazione del Primo Maggio 2011 in Malesia


Intervista con anarchici della Malesia


Durante una sua recente visita nel sudest asiatico, Sean Matthews si è incontrato con 2 anarchici malesi che hanno parlato delle questioni che devono affrontare in quanto lavoratori ed in quanto anarchici nel loro paese. Davanti a qualche bicchiere ed in poche ore si è discusso della situazione politica e sociale e dei problemi razziali e religiosi che affiggono il paese. C'è stato uno scambio di esperienze e di idee sul movimento anarchico internazionale e sul sostegno che può giungere loro da occidente.
Questa è una sintesi dell'intervista. Per ragioni di sicurezza i nomi dei compagni sono anonimi.

Qual è la situazione politica e sociale in Malesia?

La situazione politica in Malesia resta la stessa da quando venne ottenuta l'indipendenza dalla Gran Bretagna negli anni '50, quando la lotta politica poi degradò nel razzismo e negli scontri religiosi. Al potere c'è lo stesso partito di allora, ma ci sono diversi stati governati dai partiti di opposizione.

Il partito politico al governo usa le questioni razziali, specialmente il tema del "Potere Malese" per assicurarsi il potere che ha mantenuto fino ad oggi, anche se in paese ha un composizione multietnica. Nel 2010, ci sono stati parecchi incidenti scatenati dal settarismo, con attacchi alle proprietà, alle chiese ed alle moschee.

Dopo il 2008 i partiti di opposizione hanno avuto un certo successo elettorale a causa della situazione economica. Secondo questi partiti la Malesia può essere cambiata solo con riforme che sradichino la corruzione, ma si sbagliano.

Oggi la situazione sociale in Malesia è critica a causa delle molte pressioni di carattere economico a cui si aggiungono la corruzione, il razzismo e l'intolleranza religiosa. Il governo è troppo dipendente dagli investitori esteri, per cui i capitalisti traggono vantaggio dalla manipolazione dei lavoratori.

Esiste un movimento dei lavoratori nel paese? C'è una sinistra?

Attualmente, non c'è un grande movimento dei lavoratori. Ci sono alcune organizzazioni indipendenti o comitati che si battono per i diritti civili, ma di norma i loro attivisti sociali provengono dalla borghesia. L'anno scorso c'è stato il tentativo di costruire un'organizzazione marxista (CWI - Comitato per un'Internazionale dei Lavoratori), con cui abbiamo avuto modo di discutere insieme su ideologia e lotta di classe. C'è un partito socialista nel paese (PSM - Parti Sosialis Malaysia), ma non ha né una linea politica né una strategia per costruire un movimento di lavoratori. C'è un solo gruppo anarchico che si occupa di questioni giovanili e si attiva sui temi del programma di Food Not Bombs (Cibo Non Bombe, ndt).

Raccontaci della tua formazione politica te e di come sei giunto all'anarchismo.

Ho iniziato il mio percorso politico all'università nel 1998, entrando a far parte di un gruppo per le riforme che voleva le dimissioni per corruzione del primo ministro. Dopo 2 anni il gruppo si è trasformato in un partito politico e mi sono accorto che Ia lotta popolare non era più tra i suoi obiettivi. Nel 2003, un mio amico mi spinse ad avvicinarmi all'anarchismo, dato che mi sentiva sempre esprimere idee radicali di cambiamento sociale, di nessuna fiducia nello Stato, nelle elezioni e nei partiti. Grazie ad alcune letture, a discussioni e dibattiti, mi sono avvicinato all'anarchismo, anche se mi rendo conto delle difficoltà di lotta che ci sono nel nostro paese se si volessero usare i metodi e le idee dell'anarchismo. Ora mi sto impegnando nella costruzione di un gruppo anarchico con alcuni amici per lanciare e rafforzare un movimento di liberazione dei lavoratori.

L'anarchismo ha avuto una grande storia in altri paesi del sud-est asiatico, come in Corea e nelle Filippine. C'è qualcosa del genere anche in Malesia? E qual è lo stato del movimento oggi?

Sì, c'è stato qualcosa prima dell'indipendenza del 1957, si trattava di idee radicali portate da lavoratori cinesi immigrati a quel tempo. Un nostro amico della CNT di Parigi ci ha informato del ritrovamento di un documento che era stato inviato dagli anarchici malesi alla CNT spagnola tempo fa. Il partito comunista è stato messo fuori legge dal governo nel 1988 e non c'è nessun vero movimento anarchico.

In che modo le misure securitarie, la repressione e l'intolleranza religiosa colpiscono il movimento anarchico?

Le misure securitarie e la repressione provengono dalle autorità e dalle leggi. Noi non possiamo fare riunioni o radunarci in luoghi pubblici se non abbiamo il permesso della polizia. C'è anche una legge sulle pubblicazioni per cui tutto quello che si stampa viene controllato dal governo. Noi non ci arrischiamo nella pubblicazione di materiale radicale. Il governo controlla anche i siti radicali ed i social networks come Facebook. In queste settimane un gruppo anonimo di hackers ha dichiarato di aver attaccato un sito governativo dopo l'annuncio da parte del governo malese di voler bloccare alcuni siti di file-sharing. C'è anche la Legge sulla Sicurezza Interna (ISA - Internal Security Act), che permette al governo di tenere in carcere chiunque, senza processo. Le nostre comunicazioni via cellulare o internet sono controllate da un'agenzia governativa e per ogni numero di cellulare ci deve essere una registrazione dei dati identitari. Anche la religione è un problema specialmente con i musulmani a causa del loro atteggiamento storico verso il comunismo e verso le ideologie, anche a causa delle politiche educative del governo. I musulmani vengono spinti ad allontanarsi dal movimento dei lavoratori perché credono che questo impegno li costringerebbe ad abbandonare le loro credenze religiose.

Cosa può fare il movimento anarchico internazionale per aiutare gli anarchici della Malesia?

Continuare a mandarci stampa anarchica. Anche aiutarci a costruire un'organizzazione anarchica magari ospitando una conferenza o un seminario in Asia per guadagnare in coscienza e formazione. Anche il coordinamento dell'azione diretta può aiutarci nei casi di temi che riguardano il nostro paese ed il vostro.

Sean Matthews
Workers Solidarity Movement

Traduzione a cura di FdCA -Ufficio Relazioni Internazionali

Per altre informazioni sull'anarchismo in Malesia vedi
http://cnt-ait.info/article.php3?id_article=1578

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