Benutzereinstellungen

Neue Veranstaltungshinweise

Nordafrica

Es wurden keine neuen Veranstaltungshinweise in der letzten Woche veröffentlicht

Kommende Veranstaltungen

Nordafrica | Lotte sul territorio

Keine kommenden Veranstaltungen veröffentlicht

[Tunisia] I comitati di difesa della rivoluzione - l'esempio di Biserta

category nordafrica | lotte sul territorio | cronaca author Monday May 16, 2011 18:04author by Mouatamid - CGT Report this post to the editors

Cronache dalla Tunisia, pt.7

A partire dal 14 gennaio numerosi comitati di salvaguardia della rivoluzione si sono costituiti in molte località del paese, con una varietà di forme, statuti e funzioni. Questo è il resoconto di un incontro con il comitato di Biserta che ci dà un'eccellente idea del lavoro che stanno facendo. [Castellano] [English]
tunisia_protest_che_guevara_.jpg


I Comitati di Difesa della Rivoluzione: l'esempio di Biserta


A partire dal 14 gennaio numerosi comitati di salvaguardia della rivoluzione si sono costituiti in molte località del paese, con una varietà di forme, statuti e funzioni.

Le istituzioni municipali tunisine sono state spazzate via in quasi tutto il paese e sostituite da organismi temporanei di gestione. La forma e le caratteristiche di questi organismi dipendono dal rapporto di forze in ogni località. In alcuni casi sono stati creati sulla base delle proposte dei comitati di difesa della rivoluzione, in altri essi hanno mantenuto legami con la vecchia guardia politica locale.

Il comitato di difesa della rivoluzione di Biserta

Biserta è una città di 200mila abitanti (700.000 ne ha la provincia) e si affaccia sul Mediterraneo ad una distanza di 66 chilometri dalla capitale Tunisi.

Circa 25 persone, per la maggior parte donne, ci stanno aspettando alla Casa della Cultura (ora gestita dal comitato per la difesa della rivoluzione) per raccontarci della loro esperienza ed avere uno scambio di idee.

Il comitato di Biserta è aperto e su basi assembleari. Alle riunioni decisionali del comitato partecipano tra le 500 e le 1.000 persone. Il comitato è poi responsabile dell'applicazione delle decisioni. Le persone partecipano in quanto individualità, non come rappresentanti di partiti o di sindacati. La forza maggiore è l'Unione dei Laureati Disoccupati che si è organizzata in più di 10 sezioni nella provincia, oltre a quella con sede a Biserta. Avvocati, insegnanti, sindacalisti e giovani partecipano tutti alla gestione provvisoria della città. L'assemblea ha eletto un Consiglio di Città di 25 membri, che prima rispondeva al governatore della provincia.

Il suo compito è cercare di espandere la partecipazione e la democrazia diretta. Ogni persona ha il diritto di voto in assemblea ed ogni cosa viene fatta nell'interesse di tutti piuttosto che negli interessi di un partito. Il Comitato cerca anche di incoraggiare le persone ad essere attive nelle incombenze quotidiane. Si tratta di un chiaro esempio di un tentativo di gestione basata sul contropotere e sull'autogestione sociale.

Un compito difficile davanti

Abbiamo discusso della mancanza di esperienza nell'assumersi così tante responsabilità e del bisogno di formazione e di cooperazione. Da un lato il comitato cerca di continuare il processo di dissolvimento di tutto l'apparato repressivo della dittatura. Abbiamo parlato dell'esempio di Le Kef, una città dove il comitato di salvaguardia della rivoluzione ha prodotto un dossier contenente le foto di tutti i corrotti e di quelli che erano agenti della repressione. Ma anche della magistratura influenzata e del governo che hanno liberato i poliziotti ed i corrotti che erano stati portati davanti alla giustizia popolare.

Dall'altro lato, abbiamo discusso del processo di costruzione di una nuova società in cui si combatta coerentemente la disoccupazione, si difendano i diritti umani, si stabiliscano nuovi criteri economici e politici che possano favorire una forte cooperazione tra i lavoratori e le persone all'unisono.

Fabbriche chiuse

Più di 4.500 metalmeccanici di Menzel Bourguiba, nella provincia di Biserta, hanno scioperato contro la minaccia della chiusura della fabbrica. I padroni hanno risposto alla nascita del sindacato di fabbrica ed alla mobilitazione e partecipazione operaia con licenziamenti e delocalizzazioni. I cantieri navali sono stati l'industria tradizionale nell'area. Gli imprenditori ora vedono minacciati i loro profitti e stanno cercando di spostarsi verso altri paesi oppure aspettano tempi migliori, che la marea rivoluzionaria si plachi.

Mutuo appoggio - una necessità

I compagni di Biserta ci hanno detto: "C'è stata un'insurrezione in Tunisia, ora ci serve una rivoluzione". E per questo, hanno bisogno di propaganda, di informazione, di formazione, di sostegno di qualsiasi tipo.

Le nostre discussioni ci hanno portato all'idea di gemellare il comitato di difesa della rivoluzione con organismi europei (federazioni, sindacati, associazioni, ecc.) con l'impegno a mantenere rapporti costanti in cui possano essere scambiate le informazioni sulle attività e sulle necessità del comitato, con la pratica del mutuo appoggio.

Dopo le nostre chiacchierate, abbiamo visitato la ex-sede della polizia politica che è stata bruciata dal popolo. Questa è stata una tangibile espressione della forza popolare contro la dittatura. Ma ora bisogna affrontare il compito più difficile: fare in modo che questo cambiamento non rimanga sul piano puramente formale, come una passata di vernice sulla vecchia facciata di sempre. Il cambiamento deve restare una realtà, una profonda trasformazione di questa società.

E' necessario il nostro impegno ed il nostro sostegno. Ma come? Seguendo con interesse la situazione attuale in Tunisia, prendendo parte alla campagna per cancellare il debito estero della Tunisia, gemellandosi con i comitati per la difesa della rivoluzione, sostenendo le lotte operaie, i disoccupati ed il popolo tunisino attraverso la solidarietà. Ma anche, attraverso la lotta nei nostri paesi, contro i nostri governi e contro le multinazionali, i complici di Ben Ali che ancora hanno del Nord Africa la visione neo-coloniale del cortile di casa dell'Unione Europea.

Solidarietà e mutuo appoggio con il popolo della Tunisia.

Mouatamid
Gruppo di Lavoro per il Nord Africa della Segreteria Internazionale della CGT - Confederación General del Trabajo

Traduzione italiana a cura di FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali

Pubblicato inizialmente in spagnolo il 19 Aprile 2011.
Originale con foto:

Verwandter Link: http://www.cgtandalucia.org/Cronicas-desde-Tunez-y-7-Los?id_mot=54
This page can be viewed in
English Italiano Deutsch

Nordafrica | Lotte sul territorio | Cronaca | it

Sat 20 Apr, 13:21

browse text browse image

imzn50.jpg imageRif (Marocco): il coprifuoco imposto in tutta l'area di Ait Bouayach 18:54 Thu 15 Mar by Equipo de Trabajo para el Norte de África 0 comments

Aumenta la rivolta nei villaggi intorno ad Ait Bouatach e si allargano gli scontri. Pur essendo stato dichiarato dalle forze repressive il coprifuoco in tutta l'area di Ait Buayash, col divieto per tutti di uscire di casa e stare in strada, molti giovani si sono rifugiati sulle montagne intorno e da lì attaccano la polizia. Gli scontri continuano. [Castellano]

Un anno di lotta popolare in Marocco imageMarocco: un gennaio di rivolta e di repressione da parte del nuovo governo 17:38 Thu 16 Feb by Equipo de Trabajo para el Norte de África 0 comments

Le lotte del popolo marocchino sono proseguite con forza per tutto il mese di gennaio. Lotte sindacali, lotte contadine, lotte dei disoccupati, lotte del movimento berbero Amazigh, la lotta a sostegno dei prigionieri politici e contro l'impunità della dittatura, in tutto il paese il popolo sta esprimendo la sua insoddisfazione per la situazione ed il bisogno di un cambiamento, vero e profondo. Il Movimento 20 Febbraio sta manifestando nelle strade e sta preparando il suo primo anniversario. [Castellano]

tuezmarzo2011_095.jpg imageNel cuore della Tunisia. Thala: occupata la stazione di polizia 16:40 Sun 01 May by M.H. 0 comments

Seconda parte di una serie di reports di un paio di iscritti alla CGT spagnola in visita in Tunisia. Qui siamo nella città di Thala, nel nord-ovest del paese, una città dove le proteste popolari hanno messo in fuga la polizia locale. [Castellano]

Monumento a Mohamed Bouazizi a Sidi Bouzid imageIl movimento dei disoccupati in Tunisia: un processo inarrestabile 22:23 Wed 27 Apr by Mouatamid 0 comments

I giovani sono stati alla testa della rivoluzione. Mohamed Bouazizi, la cui morte diede innesco la rivolta, era uno di quei tanti giovani istruiti senza una prospettiva futura. Ma questi giovani oggi si stanno auto-organizzando. Da febbraio, sono state costituite più di 100 sezioni sindacali, da quando il Sindacato è stato legalizzato, con più di 45.000 iscritti tra uomini e donne. [Castellano] [English]

imageAlgeria: Mentre avanza la mascherata elettorale, continua la repressione dei movimenti sociali Feb 29 by Equipo de Trabajo para el Norte de África 0 comments

In Algeria, il regime militare mafioso, con la sua facciata civile, va avanti con la preparazione delle elezioni legislative, indette per il prossimo 10 maggio. [Castellano]

imageI Comitati Popolari in Egitto Jun 01 by José Antonio Gutiérrez D. 0 comments

I comitati popolari in Egitto, come in molte altre rivoluzioni nel corso della storia (e senza andare oltre, come in altri paesi scossi dalla "primavera araba"), sono nati per svolgere un ruolo di protezione in una situazione di incertezza e di vuoto di potere, in cui le istituzioni del vecchio ordine sono crollate momentaneamente, ed in cui i comitati giungono rapidamente al punto di diventare espressione di un nuovo potere, il potere delle persone per svolgere compiti e politiche costruttive autogestite come organizzazione alternativa sociale nel processo decisionale. [Castellano]

imageQuale democrazia per il mondo arabo? Mar 18 by José Antonio Gutiérrez D. 0 comments

Riflessioni sul significato delle rivolte in corso nel mondo arabo e sulle loro implicazioni per una teoria rivoluzionaria, con particolare riguardo al dibattito su democrazia e potere popolare. [English] [Castellano] [Català] [Ελληνικά] [العربية]

imageLe proteste in Nord Africa: cosa sta succedendo? Jan 17 by Manu García 0 comments

Le proteste contro l'alto costo della vita, contro la disoccupazione e la corruzione si sono intensificate a partire dalla fine del 2010 in tutto in Nord Africa, tra Tunisia ed Algeria, in tante città, toccando tutti i settori sociali, fino a produrre una situazione di instabilità in entrambi i paesi - cosa che deve preoccupare tanto gli Stati Uniti quanto l'Unione Europea.. [Castellano]

imageLa piazza in Egitto è più forte delle urne elettorali Jul 08 AL 0 comments

Due anni e mezzo dopo l'estromissione di Hosni Mubarak, le piazze d'Egitto sono tornate a farsi sentire. Mohamed Morsi è stato estromesso dopo un anno di regno e dopo 4 giorni di manifestazioni mai viste nella storia del paese. Gli Egiziani hanno rammentato al mondo che le elezioni non sono un assegno in bianco che esonera gli eletti da qualsiasi vincolo. [Français] [English] [Castellano] [Ελληνικά ]

imageDichiarazione finale dell'incontro internazionale Oct 14 Incontro internazionale delle lotte in Tunisia 0 comments

Noi studenti, lavoratori precari, disoccupati, attivisti e militanti d'Europa e di Nord Africa ci siamo incontrati in Tunisia per un meeting transnazionale "Rete delle lotte" dal 29 settembre al 2 ottobre 2011. [Français]

imageTunisia, Egitto, Algeria, Giordania, Yemen... Feb 03 Alternative Libertaire 0 comments

L'ondata di proteste che è iniziata a Sidi Bouzid il 17 dicembre continua a crescere. Innescata da un gesto di disperazione di Mohamed Bouazizi, questa ondata sta dando speranza per un mondo migliore a milioni di persone in un numero crescente di paesi arabi. Dopo le rivolte in Algeria ed in Libia, ora è la volta dell'Egitto, della Giordania e dello Yemen essere teatro di estesi movimenti sociali. [Français]

imageTunisia: la rivoluzione non è finita Jan 20 Anarkismo 0 comments

Le organizzazioni firmatarie ribadiscono la loro piena solidarietà con la lotta del popolo tunisno per la libertà e la giustizia sociale e sono solidali con i militanti anti-capitalisti tunisini; condannano altresì l'atteggiamento delle potenze occidentali e delle loro classi politiche - quelle socialdemocratiche come quelle di destra - che hanno sempre sostenuto il potere autoritario di Ben Ali. [Français]

© 2005-2024 Anarkismo.net. Unless otherwise stated by the author, all content is free for non-commercial reuse, reprint, and rebroadcast, on the net and elsewhere. Opinions are those of the contributors and are not necessarily endorsed by Anarkismo.net. [ Disclaimer | Privacy ]