Comunicato dello ZACF in solidarietà con gli attivisti arrestati in Zimbabwe
Un gruppo di attivisti, che si era riunito in privato per dibattere le recenti insurrezioni in Nord Africa e il Medio Oriente, è stato arrestato durante un'operazione della polizia. Sono attualmente in stato di fermo, senza accuse, e ci sono giunti voci che alcuni membri del gruppo sono sottoposti a gravi aggressioni fisiche da parte dei loro aguzzini. [English]
Lo ZACF condanna questo ennesimo atto di aggressione contro la gente semplice dello Zimbabwe che cerca nuove alternative per poter migliorare il loro attuale stato di sottomissione all'autorità dello Stato e del Capitale. In un'evidente esibizione di forza, lo Stato e la classe dominante predatorio ha dimostrato ancora una volta il suo desiderio di mantenere il potere di regolare la società zimbabwiana e la sua prontezza nell'uso della violenza e delle intimidazioni per questi scopi. Gli attuali attacchi spietati sui manifestanti in Libia lo dimostrano pure. Ma in ogni società, le classi subalterne possono essere una forza decisiva nel rovesciamento dei regimi quando si organizzano dal basso. Lo sanno bene le classi dirigenti degli Stati e del Capitale, e cercano sempre di soffocare ogni dissenso.
E' stato lanciato un appello a tutte le organizzazioni progressiste e a tutti gli attivisti perché dimostrino la loro solidarietà con i compagni arrestati. La solidarietà dall'estero deve essere inteso come un aiuto concreto alle lotte in corso nello Zimbabwe. La democrazia parlamentare rappresenterebbe già un miglioramento grazie ai benefici immediati che essa può portare. Ma non può sostituire quella radicale ristrutturazione del potere e delle ricchezze che serve per poter cambiare definitivamente in meglio la vita quotidiana delle classi oppresse.
Gli organizzatori della campagna chiedono agli attivisti di scrivere lettere e comunicati di solidarietà con i 52 di Harare, a pressare per ottenere la loro libertà inviando lettere e fax ad alcune figure chiave del governo dello Zimbabwe e alle ambasciate zimbabwiane, rivendicando la liberazione immediata degli arrestati. Copie di lettere e fax vanno inoltrate anche a:
socialismfrombelow at gmail dot com
shanthabloemen at gmail dot com and
ashley_fataar at yahoo dot co dot uk
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