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Lettera dagli studenti di Gaza, collegamenti con loro

category mashrek / arabia / irak | lotte sul territorio | stampa non anarchica author Friday October 29, 2010 08:23author by Silvia Report this post to the editors

Questa lettera si inserisce all'interno della campagna BDS, per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni nei confronti di Israele fino a che non garantirà il diritto al ritorno dei palestinesi alle loro abitazioni, la fine dell'occupazione militare e la fine della discriminazione dei palestinesi. La campagna nasce nel 2005 da un appello sottoscritto dalle principali 156 organizzazioni della società civile palestinese. Maggiori info qui: http://www.boicottaisraele.it/files/index.php
All'interno di questa chiamata nasce il PACBI, Palestinian campaign for the Academic and Cultural Boycott of Israel, ed il PSCABI, Palestinian Students' Campaign for the Academic Boycott of Israel, ed è proprio da quest'ultimo gruppo di studenti che arriva la lettera.

La cosa importante è che LE PROSSIME SETTIMANE CI SARANNO ASSEMBLEE NELLE PRINCIPALI UNIVRSITÀ DI GAZA (la prima è stata l'altroieri) il cui scopo sarà quello di mettere in contatto studenti di Gaza con studenti fuori di Gaza. L'ideale sarebbe riuscire a fare dei COLLEGAMENTI (skype o simili) TRA LE UNIVERSITÀ GAZAWE E QUELLE ITALIANE. L'avvenimento è molto importante sia perchè gli studenti gazawi possono in questo modo sentire concretamente la solidarietà internazionale che perchè darebbe un punto di riferimento concreto nella striscia al boicottaggio accademico in Italia.

Sarebbe interessante, inoltre, fare un “database” con l'elenco dei rapporti tra le università italiane e quelle israeliane, prendendo i dati dalle diverse università.

Gaza assediata,
25 Ottobre 2010
Le università ed i centri di ricerca italiani hanno da tempo solidi rapporti con le università e i centri di ricerca israeliani. Per
esempio il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) ha recentemente rinnovato una collaborazione con Israele che prevede
60 mesi/uomo di borse post-dottorali, nell'ambito delle neuroscienze e della fisica degli atomi freddi [1]. Il Laboratorio
Europeo di Spettroscopia non Lineare (LENS) ha un laboratorio congiunto con l'israeliano Weizmann Institute of Science che
coinvolge in particolare l'università di Firenze [2]. L'università la Sapienza di Roma ha collaborazioni con l'università di
Haifa, Gerusalemme e Tel Aviv per un master in cooperazione internazionale [3]. La scuola superiore sant'Anna e l'università
di Pisa hanno rapporti con la Habrew university di Gerusalemme e la Tel Aviv univeristy [4]. L'elenco è molto lungo e questi
sono solo degli esempi, non sono certo esaurienti e solo vagamente rappresentativi.
Come ci inseriamo noi studenti palestinesi in questi piani? Come dovremmo credere che rinomate istituzioni accademiche
rispettino i loro stessi codici di condotta quando collaborano con istituzioni accademiche israeliane che contribuiscono su vari
fronti alle continue ingiustizie commesse contro di noi ogni giorno? Proprio quelle istituzioni che rimanevano tranquille
mentre il loro governo per tre settimane intorno al capodanno 2009 sganciava bombe al fosforo bianco sopra di noi a Gaza,
ammazzava oltre 1443 civili, tra i quali 430 bambini, bombardava i nostri ospedali, strade e ponti e attaccava violentemente il
patrimonio delle nostre istituzioni scolastiche?
I fatti parlano da soli: più di 37 scuole primarie e secondarie, tra cui 18 scuole che servivano come rifugio per i profughi
interni sono state colpite, l'American International School è stata ridotta a macerie, e 4 edifici dell'università islamica (IUG)
demoliti [5]. L'affermazione israeliana che i laboratori scientifici dell'IUG fossero usati per costruire armi è stata
categoricamente smentita dalle prove certe.
Non c'è dubbio sull'uso del fosforo bianco, bombe a grappolo con chiodi e tungsteno. Il rapporto Goldstone [6] ha elencato le
contravvenzioni delle leggi internazionali, i “ crimini di guerra” israeliani e i “ possibili crimini contro l'umanità” - non che
avessimo bisogno di una conferma ai raccapriccianti numeri di bambini e donne massacrati durante l'attacco o traumatizzate
in seguito.
Inoltre, la collaborazione tra le università israeliane e i servizi militari e di intelligence di Tel Aviv è ora giunta al punto di
fondare istituzioni di studio strategiche, think tank ed interi dipartimenti di studio per la sicurezza , molti dei quali sono
ubicati nelle o affiliati con le università coinvolte in questa collaborazione.
Questo potrebbe spiegare perchè le università israeliane sono fino ad adesso rimaste silenziose riguardo i crimini che il loro
stato stava commettendo. Un rapporto diffuso dell'alternative information Center nell'ottobre 2009 intitolato “ Academic
Boycott of Israel and the Complicity of Israeli Academic Institutions in Occupation of Palestinian Territories” [7] conclude
che “ Le istituzioni accademiche israeliane non hanno scelto di prendere una posizione neutrale o apolitica verso
l'occupazione israeliana ma di dare il loro completo appoggio alle forze di sicurezza israeliane e alla politica nei confronti dei
palestinesi, nonostante i fondati sospetti di crimini ed atrocità che gravavano su di essi” .
Si è rilevato che tutte le università israeliane sono coinvolte nella solidarietà con l'occupazione illegale di Gerusalemme est,
Gaza e della West Bank in una miriade di modi. Il rapporto descrive come in particolare l'università di Haifa e la Hebrew
University di Gerusalemme abbiano appoggiato diversi programmi universitari per riserve militari israeliane, garantito la
borsa di studio a studenti che hanno prestato servizio nell'attacco israeliano a Gaza, e mantengono legami con le principali
fabbriche di armi israeliane. Uno dei 2 campus dell'Hebrew university è stato costruito nella Gerusalemme est occupata, in
aperta violazione della Quarta Convenzione di Ginevra.
Al contrario, il protratto assedio israeliano ha mandato in frantumi il nostro sistema educativo. C'è un'estrema mancanza di
libri e materiale educativo, che non può entrare nella striscia di Gaza [a causa dell’ assedio israeliano]. Gli studenti che hanno
ricevuto la borsa di studio per andare a studiare all'estero continuano ad essere bloccati dentro alla Striscia trasformando i
sogni di affermazione accademica in sogni infranti. Dentro Gaza, coloro che cercano un'istruzione sono limitati dall'aumento
del tasso di povertà e dalla scarsità di carburante per i trasporti, ancora una volta risultato diretto dell'assedio medievale di
Israele.
La persistente occupazione delle terre palestinesi è la più duratura dalla seconda guerra mondiale. Le forze di occupazione
israeliane hanno demolito 24.000 case palestinesi [8] dal 1967 e continuano nella loro linea in nome dell'espansione del
quartieri ebraici a spese della popolazione arabo-palestinese locale. Israele è in piena violazione della risoluzioni 242 del
consiglio di sicurezza dell'ONU [9] occupando i territori palestinesi, della risoluzione UNSC 194 [10] negando a 7 milioni di
rifugiati palestinesi il loro diritto di tornare nelle proprie case, dell'articolo 94 della convenzione di Ginevra [11] colonizzando
queste terre occupate e dell'articolo 33 [12] attraverso la sua punizione collettiva tutt'ora in corso di 1,5 milioni di abitanti di
Gaza sottoposti ad un assedio denunciato dall'Unione Europea, dalle Nazioni Unite e dai gruppi per la difesa dei diritti umani,
ma che continua comunque. Fin da quando le Nazioni Unite nel 1948, dominate dalle potenze coloniali dell’ epoca,
autorizzarono la fondazione di Israele sulle rovine dei rifugiati palestinesi e la
distruzione di 531 villaggi palestinesi [13], Israele ha violato più risoluzioni delle Nazioni Unite di qualunque altro stato
membro [14].
Più recentemente una commissione d'indagine sul raid contro la Freedom Flotilla [15] del consiglio UN per i diritti umani ha
concluso che il blocco navale di Israele sui territori palestinesi era contrario alla legge a causa della crisi umanitaria e che
durante e dopo il raid le forze israeliane hanno commesso “ una serie di violazione della legislazione internazionale, tra cui
leggi per i diritti umani” , inclusi “ omicidi voluti e torture” . Il rapporto conclude che “ il comportamento dell'esercito
israeliano e del personale nei confronti dei passeggeri della Flotilla non solo era sproporzionato per l'occasione ma mostrava
incredibili livelli di violenza completamente non necessari. Ha rivelato livelli di brutalità inaccettabili” .
In quasi tutte le università esiste un codice di condotta, che obbliga queste istituzioni a diffondere una cultura di pacce nel
rispetto dei diritti umani fondamentali, in questo rientra anche il non avere rapporti con enti che si siano macchiati di crimini
feroci come quelli israeliani.
Scrittori come Johan Berger, Arcivescovo Desmond Tutu, Arundhati Roy, Ahdaf Soueif, università, sindacati, imprese,
società, ed artisti internazionali tra i quali Elvis Costello, Gil Scott-Heron, the Pixies, Carlos Santana, Ken Loach and
Massive Attack si sono tutti uniti al movimento BDS.
Questo boicottaggio, adattato sul movimento globale BDS che ha posto fine all'apartheid in Sud Africa, dovrà continuare fino
a che Israele non rispetterà il suo obbligo di riconoscere il diritto inalienabile dei palestinesi all'autodeterminazione e
rispetterà integralmente quanto stabilito dalle leggi internazionali:
1 . Ponendo fine all'occupazione dei territori arabi e smantellando il muro;
2 . Riconoscendo il diritto fondamentale dei cittadini arabo-palestinesi di Israele alla completa
uguaglianza;
3 . Rispettando, proteggendo e promuovendo i diritti dei rifugiati palestinesi a tornare alle loro
abitazioni e proprietà come stabilito dalla risoluzione ONU 194.
Vi chiediamo di boicottare Israele fino a che non rispetterà la legislazione internazionale, fino a che non adempierà alle sue
responsabilità. Come i neri del Sudafrica e gli afroamericani non potremo mai accettare compromessi sui diritti umani
fondamentali.
Avete ora la possibilità di tagliare tutti i legami con le università israeliane, di unirsi alla chiamata per boicottare quello che
John Digard -corrispondente speciale delle Nazioni Unite – descrive come l'unico caso rimanente dopo il Sudafrica “di un
regime affiliato a quelli occidentali che nega l'autodeterminazione e di diritti umani a delle persone in via di sviluppo e che ha
fatto così molto a lungo” [16]
Dato il coinvolgimento così profondo delle università israeliane in una prevaricazione così a lungo termine che segue principi
medievali basati su razza e religione, ci aspettiamo che le istituzioni statunitensi e mondiali seguano la chiamata
dell'arcivescovo Desmond Tutu: di boicottare, le istituzioni accademiche israeliane. Normalizzare ed accettare un altro regime
di apartheid e tutto lo spettro di crimini contro l'umanità ben documentati è una minaccia alla giustizia ovunque, ed un altro
pessimo appoggio alla negazione dei diritti umani basilari .
Gaza assediata,
University Teachers’ Association in Palestine (UTA)
Palestinian Students’ Campaign for the Academic Boycott of Israel (PSCABI)
[1] http://www.cnr.it/cnr/news/CnrNews?IDn=2050
[2] http://ccs.unifi.it/notiziario/CMpro-v-p-102.html
[3] http://www.uniroma1.it/studenti/agenda/100625_accordoge...e.php
[4] http://www.inventati.org/bds-pisa/?p=2375
[5]http://jordantimes.com/?news=14035
[6] http://www2.ohchr.org/english/bodies/hrcouncil/specials...t.pdf
[7] http://electronicintifada.net/v2/article10945.shtml
[8] http://www.icahd.org/?page_id=76
[9] http://daccess-ods.un.org/TMP/4559531.html
[10] http://daccess-ods.un.org/TMP/6654234.html
[11] http://www.icrc.org/ihl.nsf/WebART/380-600056
[12] http://gisha.org/UserFiles/File/publications/GazaClosur...g.pdf
[13] http://www.ifamericansknew.org/history/ref-nakba.html
[14] http://www.asiantribune.com/news/2009/09/26/israel-nati...-toge
[15] http://www.guardian.co.uk/world/2010/sep/23/un-panel-is...rimes
[16] http://electronicintifada.net/v2/article6602.shtml

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