La CGT convoca lo Sciopero Generale il 29 settembre contro il sistema capitalista
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comunicato stampa
Monday September 13, 2010 16:37 by Confederación General del Trabajo - CGT
Per la ripartizione del lavoro e della ricchezza
Pensiamo che sia arrivato il momento di dire BASTA, non solo ai mercati, ma anche ai
diversi governi che seguono le loro istruzioni. È inammissibile che le stesse istituzioni che
hanno provocato la crisi siano quelle stesse che stanno imponendo le loro proposte per
uscirne, determinando una riduzione di diritti per la classe lavoratrice ed un aumento di
benefici per il sistema capitalista in generale.
La CGT convoca lo Sciopero Generale il 29 settembre contro il sistema capitalista.
Per la ripartizione del lavoro e della ricchezza.
Cari compagni e compagne:
Ci rivolgiamo a tutti voi per informarvi su questa giornata di Sciopero Generale ed anche
affinché, se lo considerate opportuno e in misura delle vostre possibilità, ci accompagniate
col vostro appoggio e la vostra solidarietà.
La Confederazione Generale del Lavoro (C.G.T.) convoca uno Sciopero Generale il 29
settembre 2010 per difendere le libertà e i diritti lavorativi, sociali, economici, ambientali di
tutti i lavoratori e lavoratrici e di tutte le classi popolari contro le aggressioni e i tagli che
stiamo subendo attraverso le politiche antisociali del governo, le quali rispondono solo agli
interessi del sistema bancario, della speculazione finanziaria ed immobiliare, dei mercati,
del capitale, della Confindustria, dell'Unione Europea, del Fondo Monetario Internazionale,
delle istituzionali politiche internazionali.
Uno Sciopero Generale contro la nuova riforma del lavoro, il piano di assestamento per la
riduzione del deficit nei conti pubblici, la preannunciata riforma del sistema pensionistico...
affinché la crisi economica le paghino invece quelli che l'hanno provocata, i ricchi, i
banchieri ed i politici.
Uno Sciopero Generale contro il sistema capitalista, il quale pensa unicamente ad
ottenere benefici calpestando la qualità della vita delle persone e la loro stessa continuità
di esistenza sul pianeta. Gli imprenditori finanziari, del mattone, dell'energia, delle
telecomunicazioni, dell'industria, degli alimenti... si sono arricchiti straordinariamente, ci
hanno "obbligati" ad indebitarci, ipotecarci, consumare senza limiti ed oggi ci ritroviamo a
non possedere né casa, né lavoro né futuro.
Pensiamo che sia arrivato il momento di dire BASTA, non solo ai mercati, ma anche ai
diversi governi che seguono le loro istruzioni. È inammissibile che le stesse istituzioni che
hanno provocato la crisi siano quelle stesse che stanno imponendo le loro proposte per
uscirne, determinando una riduzione di diritti per la classe lavoratrice ed un aumento di
benefici per il sistema capitalista in generale.
Per tutte queste ragioni la CGT dello Stato Spagnolo ha convocato uno Sciopero Generale
proponendo, come soluzione, esattamente alcune misure di segno opposto a quelle che
hanno originato la crisi, cioè, "la ripartizione del lavoro e della ricchezza". Vi alleghiamo il
nostro "manifesto" nel quale sono riassunti i motivi, le proposte alternative ed il manifesto
murale.
Sarebbe importante per la CGT poter contare su tutti voi, mediante note di appoggio,
proteste davanti alle ambasciate e ai consolati spagnoli o quanto di meglio consideriate
opportuno.
José Pascual Rubio Cano
Segr. Relazioni Internazionali
MANIFESTO DELLA CGT
SCIOPERO GENERALE il 29 Settembre 2010
Tutti e tutte in PIAZZA
La Confederazione Generale del Lavoro (C.G.T.) convoca uno Sciopero Generale il
29 settembre 2010 per difendere le libertà e i diritti lavorativi, sociali, economici,
ambientali di tutti i lavoratori e lavoratrici e di tutte le classi popolari contro le aggressioni e
i tagli che stiamo subendo attraverso le politiche antisociali del governo, le quali
rispondono solo agli interessi del sistema bancario, della speculazione finanziaria ed
immobiliare, dei mercati, del capitale, della Confindustria, dell'Unione Europea, del Fondo
Monetario Internazionale, delle istituzionali politiche internazionali.
Uno Sciopero Generale contro la nuova riforma del lavoro, il piano di assestamento
per la riduzione del deficit nei conti pubblici, la preannunciata riforma del sistema
pensionistico... affinché la crisi economica la paghino invece coloro che l'hanno
provocata, i ricchi, i banchieri ed i politici.
Uno Sciopero Generale contro il sistema capitalista, il quale pensa unicamente ad
ottenere benefici calpestando la qualità della vita delle persone e la loro stessa continuità
di esistenza sul pianeta. Gli imprenditori finanziari, del mattone, dell'energia, delle
telecomunicazioni, dell'industria, degli alimenti... si sono arricchiti straordinariamente,
"obbligandoci" ad indebitarci, ad ipotecarci, a consumare senza limiti ed oggi ci ritroviamo
a non possedere né casa, né lavoro né futuro.
La CGT lancia un appello generalizzato a tutta la classe lavoratrice, del settore pubblico
e del settore privato, alle persone disoccupate, ai giovani, ai pensionati, uomini e donne,
autoctone o migranti, alle persone escluse, precarie, sfrattate, alle classi popolari, ai
movimenti sociali, alle organizzazioni locali, studentesche, culturali... a tutta la società nel
suo insieme per partecipare allo Sciopero Generale del 29 settembre.
Per la CGT questa giornata è solo l'inizio di un processo di mobilitazione del mondo del
lavoro e della società intera che sarà continuato fino a che non saranno imposte le basi di
un nuovo modello di società, un nuovo modello produttivo basato sulla soddisfazione delle
necessità delle persone, sulla solidarietà, sull'uguaglianza, sulla libertà, sulla giustizia
sociale, un nuovo modello che contempli l'armonia della nostra vita col pianeta, che
non ricerchi lo sfruttamento delle persone e delle risorse naturali, un modello fondato su
una dimensione globale, internazionalista, capace di abbracciare tutta l'umanità, tutti i
lavoratori e le lavoratrici del mondo.
RAGIONI PER ANDARE ALLO SCIOPERO GENERALE il 29 Settembre
Contro la disoccupazione:
- 5 milioni di lavoratori e lavoratrici sono disoccupati e i giovani sopportano tassi
di disoccupazione del 40 %. Dal 2008, più di 2,5 milioni di persone hanno perso
l'impiego.
- 1,2 milioni di persone disoccupate non percepiscono nessuna prestazione e quasi
554.000 vivacchiano con 426 € mensili.
- Più di 4 milioni di persone lavoratrici hanno contratti temporanei.
- 11 milioni di salariati, dei 18,7 milioni di occupati, hanno redditi annuali inferiori a
9.000 €.
- Con le misure del piano di aggiustamento dei conti pubblici del governo, 2,6 milioni di
lavoratrici e lavoratori pubblici, in tutte le Amministrazioni, subiscono una riduzione
dei loro salari in una media del 5 % e non vengono rimpiazzati i posti vacanti
necessari per avere dei servizi pubblici di qualità.
- I redditi salariali sono diminuiti di tre volte rispetto a quelli imprenditoriali, nel solo
2009.
- Le 7 grandi Banche e Casse hanno ottenuto 17.000 milioni di Euro di utili netti nel
2009 e le retribuzioni di consiglieri e dirigenti delle grandi imprese sono cresciuti del
19,1 %.
Contro la riforma Lavorativa:
- La Nuova Riforma Lavorativa approvata dal governo consente che gli impresari
possano licenziare liberamente ed impunemente senza motivo né giusto motivo e la
"giustizia" e le "leggi" li avallano.
- Col "Decretone" della Riforma Lavorativa del Giugno 2010 il licenziamento sarà più
libero e più a buon mercato. Tutti i lavoratori e lavoratrici, indipendentemente dal tipo
di contratto, possono essere licenziati ancora più facilmente e gli indennizzi
rimangono di 20 giorni, dei quali 8 saranno pagati con denaro pubblico.
- Il "Decretone" della Riforma Lavorativa nega ai lavoratori e alle lavoratrici il diritto
fondamentale alla tutela giudiziale, cioè ad una minima giustizia sociale, e vulnera il
diritto fondamentale alla contrattazione collettiva permettendo che l'impresario, a sua
volontà, possa cessare di fare gli accordi salariali, gli accordi sullʼorario, sulle
turnazioni, sulla mobilità funzionale e geografica.
Per il diritto ad una pensione dignitosa:
- Con le misure del piano di accomodamento per ridurre il deficit, vengono congelate
le pensioni per lʼintero 2011 a oltre 6 milioni di pensionati.
- Il 68 % degli 8,2 milioni di pensionati hanno una pensione annuale che non arriva al
salario minimo interprofessionale.
- Non è garantito il diritto alla prestazione della pensione e vogliono che ci indebitiamo
con fondi privati di pensione. Pretendono che ci mettiamo in pensione a 67 anni
riducendo ancora di più la quantità percepita aumentandone il periodo di calcolo,
mentre continuano ad aumentare i profitti degli impresari e le pensioni milionarie di
dirigenti, manager e consiglieri.
PROPOSTE della CGT
Ciò che vogliamo ottenere con lo Sciopero Generale è lʼabrogazione del "decretone" della
riforma lavorativa, del piano di accomodamento dei conti pubblici e della riforma del
sistema pensionistico.
Ripartire il lavoro:
- Recuperare l'impiego, lavorare tutti e tutte, ridurre la giornata lavorativa, ridurre l'età
di pensione.
- Ostacolare gli EREs (Sistemi di Regolazione dellʼImpiego), i licenziamenti, i
licenziamenti immotivati, i contratti individuali, i subappalti, le ETTs (agenzie
interinali), le ore straordinarie, i cottimi, il dumping.
- Difendere i diritti sociali e i servizi pubblici gratuiti, respingere le privatizzazioni.
- Eliminare i contratti temporanei e precari. Consolidare l'impiego fisso.
Ripartire la ricchezza:
- Garantire le prestazioni sociali e salariali a tutti i disoccupati.
- Garantire il diritto ad un salario minimo ed una pensione sufficiente per tutti e
comunque mai sotto i 1.200 €.
- Distribuire solidalmente le risorse e la ricchezza.
- Aumentare la pressione fiscale su ricchi, impresari, dirigenti, manager, politici,
giudici, incarichi pubblici, banchieri, affinché contribuiscano con imposte progressive,
perché paghi di più chi ha di più.
Nuovo modello sociale e produttivo:
- Il modello economico e sociale capitalista è basato sul produttivismo, la crescita, il
liberismo, il consumismo e, pertanto, sull'ingiustizia, l'irrazionalità e l'attentato contro
la vita del pianeta.
- Per un nuovo modello sociale solidale e sostenibile non basato sulla crescita
illimitata per vivere meglio.
- Un nuovo modello di produzione, di distribuzione e di consumo capace di creare
impiego dove si trovano i valori reali: nell'educazione, negli asili, nelle scuole infantili,
nellʼagricoltura, nel benessere sociale, nelle cure, nelle tecnologie non aggressive né
inquinanti, nelle reti di trasporto pubblico sostenibili.
SCIOPERO GENERALE il 29 settembre 2010
Contro la disoccupazione, la precarietà e lʼesclusione sociale
Contro la riforma del lavoro
Contro il taglio dei diritti sociali, lavorativi ed ambientali
Contro il piano di rientro dal deficit pubblico
Per un nuovo modello sociale e produttivo non capitalista
Per la libertà, lʼuguaglianza, lʼautogestione e la giustizia sociale