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Morale in pillola

category italia / svizzera | genero | comunicato stampa author Tuesday April 13, 2010 16:43author by Federazione dei Comunisti Anarchici - FdCAauthor email fdca at fdca dot it Report this post to the editors

Comunicato FdCA sulla pillola abortiva RU486 e la libertà delle donne

Già da tempo però molte Regioni finanziano con bandi pubblici i consultori privati cattolici antiabortisti in aperta violazione della legge 194. Ora, con la crociata contro la RU486 gli antiabortisti arrivano a sostenere l'evidente assurdità che l'aborto chirurgico, abortire quando c'è l'embrione, è meglio che... abortire quando ancora l'embrione non c'è. [English] [Ελληνικά]
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Morale in pillola


Elezioni Regionali archiviate, le coalizioni politiche continuano a cercare consensi in Vaticano, offrendo una sponda alla tragica situazione che la Chiesa Cattolica sta attraversando a causa degli scandali dei preti pedofili. E considerata la politica di criminalizzazione degli stranieri o comunque, in casi meno estremi, la riduzione delle politiche dell'accoglienza agli immigrati - da sempre un business cattolico - l'unico asso nella manica ormai logora per strizzare l'occhio al Papa è quello di prendersela con la libertà delle donne.

Per questo, mentre al Nord i leghisti hanno affermato di voler bloccare l'utilizzo ospedaliero della pillola abortiva RU486, nelle altre Regioni, dove il PD governa o governerà con l'UdC, l'imbarazzo regna sovrano.

Eppure la storia della 194, che molti volutamente ignorano, ha dimostrato da tempo che il modo migliore per prevenire l'aborto è la diffusione capillare di cultura della contraccezione, non la persuasione a tenere un figlio non voluto, la minaccia o le promesse di soldi. Già da tempo però molte Regioni finanziano con bandi pubblici i consultori privati cattolici antiabortisti in aperta violazione della legge 194.

Ora, con la crociata contro la RU486 gli antiabortisti arrivano a sostenere l'evidente assurdità che l'aborto chirurgico, abortire quando c'è l'embrione, è meglio che... abortire quando ancora l'embrione non c'è.

Come ormai sanno tutti, infatti, la pillola RU 486 consente l'aborto entro le prime 7 settimane di gestazione, quindi ai primi stadi di divisione cellulare dell'ovocita fecondato.

E stiamo parlando di un farmaco validato, approvato dall'Agenzia Italiana del Farmaco, attualmente in commercio e che le Regioni devono solo acquistare per poter distribuire alle farmacie degli ospedali.

Considerato che l'aborto farmaceutico è meno invasivo di quello chirurgico e la spesa pubblica è minore se non devono intervenire molti operatori e una ospedalizzazione forzata, senza necessità di anestesia e senza rischi di infezioni o postumi da operazione, il manifesto obiettivo di questi tristi figuri è solo quello di poter continuare a rendere più doloroso, umiliante e pericoloso, e comunque sotto controllo all'interno di un iter chirurgico, l'atto in sé dell'aborto, piuttosto che lasciare spazio alla responsabilità di libera scelta delle donne, alleggerendo almeno in parte la pressione sui sempre meno operatori sanitari che resistono alle pressioni che li vorrebbero tutti obiettori.

La Federazione dei Comunisti Anarchici considera fondamento di una società solidale e felice l'autodeterminazione di tutte le donne, pertanto appoggia ogni scelta libera e responsabile, al di la di ogni moralismo bigotto, e sostiene la diffusione e l'utilizzo della RU 486, contro l'ingerenza fondamentalista e l'ipocrisia di chi tenta di usare, come sempre, la libertà delle donne e degli uomini come merce di scambio tra potere politico e potere religioso.

Federazione dei Comunisti Anarchici

13 aprile 2010

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