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Monday March 29, 2010 21:37 by FdCA Sez. "Nestor Makhno" - Fano/Pesaro - Federazione dei Comunisti Anarchici fdcafano at fdca dot it
FANO - PIAZZA XX SETTEMBRE, MARTEDÌ 30 MARZO DALLE ORE 17,30 ALLE ORE 19,30 Anche a Fano è nato un coordinamento di associazioni e persone che aderiscono alla campagna internazionale di boicottaggio. Questa campagna chiede a tutti, con un piccolo gesto consapevole, di non aiutare l'economia di guerra israeliana, di non tramutare le merci in sostegno alla guerra. [English]
MARTEDÌ 30 MARZO
Boicottaggio Disinvestimento e Sanzioni su IsraeleUN GESTO DI PACE: NON COMPRARE PRODOTTI CHE SOSTENGONO LA GUERRA !Da tanto, troppo tempo, donne e uomini di tutto il mondo chiedono una pace giusta tra israeliani e palestinesi, che riconosca al popolo palestinese il diritto all'autodeterminazione. Ma lo Stato d'Israele continua nel suo percorso di acquisizione di terra per i coloni negando ai Palestinesi il diritto a vivere. La costruzione del muro dell'apartheid ha di fatto spezzettato la continuità territoriale della Cisgiordania e rende impossibile la vita, lo studio, la cura della salute, le attività economiche, in particolare la coltivazione dei campi. Così l'economia palestinese è sempre più in agonia. Vogliamo dirvi di Bil'in, un villaggio palestinese della Cisgiordania, che vuole continuare ad esistere, che lotta per salvaguardare la sua terra, i suoi uliveti, le sue risorse e la sua libertà. Lo Stato di Israele, annettendosi il 60% delle terre di Bil'in per costruirci il muro di separazione, sta distruggendo questo villaggio giorno dopo giorno. Sostenuti da attivisti israeliani e internazionali, gli abitanti di Bil'in manifestano pacificamente tutti i venerdì davanti al "cantiere della vergogna". E tutti i venerdì l'esercito israeliano risponde con l'uso della violenza fisica e morale. La mattina del 15 marzo 2010 le autorità militari israeliane hanno dichiarato "zone militari chiuse" i villaggi di Bil'in e Ni'ilin ogni venerdì, dalle 8 del mattino alle 8 di sera, per un periodo di sei mesi. Vogliamo ricordarvi di Gaza. Dopo l'aggressione avvenuta un anno fa, con 1400 morti – in gran parte civili, circa un terzo bambini – e migliaia di feriti, Gaza continua ad essere la prigione a cielo aperto più grande del mondo, con 1.500.000 abitanti a cui viene negato ogni diritto, persino l'arrivo degli aiuti umanitari. Vogliamo ricordarvi la decisione, di questi giorni, del governo israeliano di costruire 1600 nuove abitazioni a Gerusalemme Est (zona araba). Vista l'inefficacia di centinaia di risoluzioni ONU che dal 1948 condannano le politiche coloniali e discriminatorie di Israele e il fallimento di tutti i tentativi della comunità internazionale di ristabilire giustizia tramite processi e accordi di pace, le associazioni e i sindacati palestinesi hanno chiesto alla comunità internazionale di avviare ampi boicottaggi e iniziative di disinvestimento e sanzione su Israele, seguendo l'esempio del boicottaggio internazionale promosso da uomini e donne di coscienza di tutto il mondo contro l'apartheid sudafricano. E' nata così la Campagna internazionale di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni su Israele (BDS), con gli obiettivi politici di porre fine all'occupazione dei territori palestinesi, riconoscere piena eguaglianza ai cittadini palestinesi di Israele e proteggere il diritto al ritorno dei profughi palestinesi. Il comitato palestinese che gestisce la campagna ha chiesto esplicitamente il sostegno dei cittadini israeliani che desiderano una pace giusta, e la risposta non si è fatta attendere: il primo ad aderire è stato il Comitato Israeliano contro la Demolizione delle Case, cui sono seguite altre organizzazioni, fra cui gli Anarchici contro il Muro, la sezione israeliana della Lega delle Donne per la Pace e la Libertà, la Coalizione delle Donne per la Pace, e nel 2009 è nata la campagna israeliana Boycott from Within (Boicotta da Dentro). Anche a Fano è nato un coordinamento di associazioni e persone che aderiscono alla campagna internazionale di boicottaggio. Questa campagna chiede a tutti, con un piccolo gesto consapevole, di non aiutare l'economia di guerra israeliana, di non tramutare le merci in sostegno alla guerra. E' un gesto pacifico che chiediamo alle donne e agli uomini che desiderano la pace. E' un gesto concreto nonviolento che può toccare gli interessi economici di Israele e riportare in agenda la costruzione di una pace giusta per la Palestina.
Coordinamento BDS Fano(Donne in Nero Fano, MIR - Movimento internazionale della riconciliazione, Alternativa Libertaria, Mondo Solidale-Bottega di Fano, Mezza Luna Rossa, Comunità Palestinese Provincia di Pesaro, Gruppo Fuoritempo)SCARICA L'ELENCO MERCI DA BOICOTTARE |
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